Cefoprim: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Cefoprim

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Cefoprim: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

 

01.0 Denominazione del medicinale

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CEFOPRIM

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni flacone contiene:

Principio attivo: Cefuroxima sodica sterile 1,052 g; equivalente a cefuroxima acido anidro 1,000 g.

Ogni fiala solvente contiene:

Lidocaina cloridrato 40 mg; acqua per preparazioni iniettabile q.b.a. 4 ml

 

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere e solvente per somministrazione intramuscolare

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da germi gram-negativi e difficili o da flora mista con presenza di gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni in pazienti defedati e/o immunodepressi.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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CEFOPRIM va somministrato per via intramuscolare.

La somministrazione del farmaco per via intramuscolare, di norma, non provoca manifestazioni di sorta nel punto di iniezione.

Dosaggio: varia in rapporto alla gravità del singolo caso e secondo il parere del medico.

Adulti: 1,5- 3 g/die (2-4 somministrazioni)

Bambini: 30-100 mg/kg/die (2-4 somministrazioni)

Preparazione della sospensione:

Aggiungere al flacone il contenuto della fiala annessa alla confezione, si ottiene una sospensione omogenea, lattescente.

Come per altri antibiotici a prevalente eliminazione renale, al fine di evitare fenomeni di accumulo, in caso di insufficienza funzionale di quest’organo, si raccomanda di seguire negli adulti gli schemi posologici sotto indicati:

Clearance Creatinina Dosaggio max giornalieri

(ml/min) : (mg/die) :

10-20 1500

minore di 10 750

Nei pazienti sottoposti ad emodialisi va somministrata una dose addizionale di CEFOPRIM (750 mg per i.m.) dopo la dialisi. La cefuroxima (CEFOPRIM) può inoltre essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 250 mg ogni due litri di liquido per dialisi).

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità agli antibiotici della classe delle cefalosporine.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Virtualmente con tutti gli antibiotici ad ampio spettro (i macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine) si sono verificati casi di colite pseudomembranosa: di conseguenza é importante considerarne la causa nei pazienti che presentano diarrea in corso di terapia con antibiotici.

Tali forme di colite possono variare da lievi a molto gravi. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro altera la normale flora del colon e può facilitare la crescita dei clostridi. Gli studi effettuati hanno evidenziato che una tossina prodotta dal Clostridium difficile è la principale causa della colite associata all’uso di antibiotici.

Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in genere favorevolmente alla semplice interruzione del farmaco. In forme moderate o gravi il trattamento deve includere la sigmoidoscopia, opportune ricerche batteriologiche e la somministrazione di liquidi, elettroliti e proteine. Nei casi in cui la colite non migliori dopo sospensione del farmaco e nei casi gravi, la somministrazione di vancomicina per via orale costituisce il trattamento di scelta della colite pseudomembranosa da Clostridium difficile indotta da antibiotici. Devono essere escluse altre cause di colite.

CEFOPRIM è ben tollerato, tuttavia non si può escludere una possibile reazione crociata di ipersensibilità con le penicilline, specie per somministrazione parenterale.

Pertanto va somministrato con cautela in pazienti in cui si sia manifestata una reazione anafilattica alle penicilline.

L’insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento e,se necessario, l’adozione di una terapia adeguata (p. es.: adrenalina, antistaminici o corticosteroidi).

La cefuroxima non interferisce con i test enzimatici per la glicosuria. Si possono osservare interferenze con i metodi basati sulla riduzione del rame (test di Benedict, di Fehling, Clinitest). Ciò non dovrebbe tuttavia condurre a falsi positivi come si osserva con altre cefalosporine. Si raccomanda di usare i metodi della glucosio-ossidasi o della esochinasi per la determinazione del glucosio ematico nei pazienti trattati con cefuroxima.

La cefuroxima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.

Sono state segnalate in corso di trattamento con cefalosporine positività talora false dei test di Coombs; ciò può interferire con i test di compatibilità del sangue.

Come con altri regimi terapeutici utilizzati nel trattamento della meningite, in un numero ristretto di pazienti pediatrici, trattati con cefuroxima sodica, sono stati segnalati casi di diminuizione lieve o moderata dell’udito.

Inoltre è stata rilevata, con cefuroxima sodica per iniezione, come con altre terapie antibiotiche, persistenza di colture positive di H. influenzae nel liquido cerebrospinale a distanza di 18-36 ore; tuttavia, la rilevanza clinica di questo dato non è nota.

L’uso prolungato dell’antibiotico può favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, ad esempio della Candida, che richiede l’adozione di misure adeguate o l’eventuale interruzione del trattamento.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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L’uso contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (kanamicina, streptomicina, colistina, viomicina-polimixina, neomicina, gentamicina) o diuretici potenti (ad es. furosemide) è sconsigliabile e comunque richiede assiduo controllo della funzionalità renale. L’esperienza clinica ha dimostrato che è improbabile che CEFOPRIM causi problemi di questo tipo se somministrato al livello di dosaggio raccomandato.

La somministrazione contemporanea di probenecid e cefuroxima rallenta la secrezione tubulare di quest’ultima determinando concentrazioni plasmatiche di cefuroxima più alte e più prolungate.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Sebbene non esistano prove sperimentali di effetti embriopatici o teratogenici attribuibili alla cefuroxima, come per tutti gli altri farmaci nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico. La cefuroxima è escreta nel latte materno; é necessaria quindi cautela in caso di somministrazione a donne in allattamento.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Il prodotto non interferisce con la capacità di guida o l’uso di macchine.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Reazioni indesiderate alla cefuroxima si sono verificate raramente e sono in genere di natura lieve e transitoria.

Sono state riportate reazioni di ipersensibilità: queste includono rash cutanei di diverso tipo (orticarioide e maculo-papulare), febbre da farmaco e, molto raramente, anafilassi. Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, necrolisi esantematica). Disturbi gastro-intestinali, inclusi, molto raramente, sintomi di colite pseudomembranosa, che possono insorgere durante o dopo il trattamento.

Le principali alterazioni dei parametri ematologici segnalate in alcuni pazienti sono state la diminuzione della concentrazione di emoglobina, leucopenia, neutropenia ed eosinofilia.

Sebbene si siano verificati aumenti degli enzimi epatici sierici e della bilirubina sierica, in particolare in pazienti con pre-esistenti malattie epatiche, non vi è evidenza di lesività a livello epatico.

Si possono presentare variazioni dei test biochimici relativi alla funzionalità renale, ma queste non sembrano rivestire importanza clinica. La funzionalità renale dovrebbe essere controllata a scopo precauzionale in presenza di funzionalità renale alterata.

Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.

Si può avere dolore transitorio nella sede di iniezione dopo somministrazione, soprattutto con i dosaggi più elevati. Tuttavia ciò non necessariamente richiederà l’interruzione del trattamento.

 

04.9 Sovradosaggio

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Il sovradosaggio di cefalosporine può causare irritazione cerebrale, producendo convulsioni.

CEFOPRIM é dializzabile. In caso di sovradosaggio il farmaco può essere eliminato mediante trattamento emodialitico o dialisi peritoneale.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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La cefuroxima è una cefalosporina semisintetica caratterizzata dalla presenza di un gruppo metossimino che conferisce stabilità nei confronti delle betalattamasi batteriche. Non viene inattivata dalla maggior parte delle betalattamasi prodotte da gram negativi nonché dalla penicillinasi stafilococcica: è quindi attiva in vitro contro i ceppi batterici che inattivano penicillina, ampicillina compresi vari ceppi di Enterobacter e di Proteus Indolo-positivi. Esplica attività in vitro anche verso l’Haemophilus Influenzae e i gonococchi produttori e non di beta-lattamasi, compresi i ceppi resistenti alla penicillina, all’ampicillina ed alle cefalosporine.

Comunque nell’impiego clinico trova indicazione solo nelle infezioni gravi da germi gram-negativi non sensibili alle altre cefalosporine già introdotte in terapia. La minima concentrazione battericida (MCB) é praticamente sovrapponibile alla minima concentrazione inibente. Non é attiva contro Pseudomonas Aeruginosa, Mycobacterium tuberculosis, Brucella, virus.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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La cefuroxima non è apprezzabilmente assorbita dal tratto gastro-intestinale per cui deve essere somministrata per via parenterale.Livelli ematici: La farmacocinetica è stata indagata nell’uomo. Dopo somministrazione per via intramuscolare di dosi di 250, 500, e 1000 mg i picchi di tassi ematici vengono raggiunti tra 29-45 minuti dalla somministrazione e risultano rispettivamente pari a 15, 27, 40 mcg/ml. L’emivita è di circa 65-70 minuti. Quando le stesse dosi vengono somministrate per via endovenosa, dopo 3 minuti si raggiungono livelli di 39-66 e 99 mcg/ml. L’emivita varia da 62 a 66 minuti. L’entità del legame con le proteine del siero è bassa (circa 33%), una larga quota dell’ antibiotico pertanto è immediatamente disponibile a diffondere dal sangue ai tessuti e a svolgere una pronta azione antibatterica.

Dopo somministrazione i.m. e e.v della dose abituale di cefuroxima, l’antibiotico si distribuisce nei tessuti e liquidi corporei (reni, cuore, cistifellea, fegato, prostata, utero, ovaie, umor acqueo, saliva, secrezione bronchiale, tessuto osseo, bile, tessuto adiposo, liquido pleurico, liquido sinoviale e liquido ascitico). La cefuroxima passa nel latte, attraversa facilmente la placenta e, in caso di infiammazione delle meningi, la barriera ematoencefalica.

Escrezione: il prodotto non viene metabolizzato nell’organismo e viene eliminato in forma attiva dal rene, sia per filtrazione glomerulare, sia per secrezione tubulare. Il recupero urinario entro le 12 ore è pari al 70%-90% della dose somministrata.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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La DL50 varia a seconda della specie animale e della via di somministrazione da 100 mg/Kg (ratto e.v.) a 5000 mg/Kg (topo i.p.). Negli animali da esperimento la cefuroxima ha dimostrato di possedere una tossicità subacuta estremamente bassa. Infatti, la somministrazione endovenosa ai ratti, al dosaggio di 400 mg/Kg/die per un mese, non ha provocato effetti tossici. La cefuroxima negli studi istopatologici di tossicologia animale non ha indotto modificazioni a carico dei tessuti e degli organi indagati.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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La fiala solvente contiene: Lidocaina cloridrato, acqua per preparazioni iniettabile.

 

06.2 Incompatibilità

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È consigliabile evitare la diluizione di CEFOPRIM in soluzioni contenenti sodio bicarbonato. La cefuroxima non va mescolata nello stesso contenitore con antibiotici aminoglicosidici.

 

06.3 Periodo di validità

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Il prodotto in confezionamento integro e correttamente conservato ha una validità di 18 mesi.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Il prodotto deve essere conservato al riparo dalla luce. Il prodotto in sospensione deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione con il volume indicato di solvente.

Il prodotto in soluzione è stabile per 5 ore se conservato a temperatura inferiore ai 25°C e 48 ore se conservato a 4°C.

Compatibilità con soluzioni e farmaci:

CEFOPRIM, in quantità fino a 2 g, è compatibile sotto il profilo chimico-fisico con le seguenti soluzioni per infusione e farmaci di uso corrente, nelle seguenti condizioni:

Soluzione per infusione: Stabilità a °T ambiente

(21-22°C)

Soluzione fisiologica: 24 h

Soluzione glucosata 5%: 24 h

Soluzione Ringer-lattato: 24 h

Soluzione sodio cioruro 0,18%: 24 h

+ giucosio 4%

Soluzione Darrow: 24 h

Soluzione per ipokaliemia (KCL

0 3% + glucosio 5% + levolusio 5%: 24 h

Soluzione sodio bicarbonato 2 74%: 5 h

Farmaco Quantità ponderale Stabilità a temperatura

ambiente (in 500 ml

di soluzione fisiologica)

Betametasone fino a 4 mg 24 ore

Metoclopramide fino a 20 mg 24 ore

Diazepam fino a 30 mg 24 ore

Digossina fino a 1 mg 24 ore

K-Strofantina fino a 0,5 mg 24 ore

+ levulosio

Dimetrofina fino a 240 mg 24 ore

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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CEFOPRIM è confezionato in flacone di vetro incolore, di adatta capacità, chiuso con tappo di gomma in butile e capsula di alluminio.

La fiala solvente, annessa alla confezione per esclusivo uso i.m., è costituita da vetro incolore tipo I, con segno di pre-rottura alla base del collo.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Aggiungere, nelle più rigorose norme di asepsi e antiasepsi, al flacone il contenuto della fiala solvente ed agitare: si ottiene una sospensione lattescente.

Il prodotto in sospensione deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione con il volume indicato di solvente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Esseti Farmaceutici S.p.A.

Via Dei Mille 40, Napoli

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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CEFOPRIM iniettabile i.m 1 g :

N° 1 flacone + 1 f.la solvente da 4 ml A.I.C. n. 024354045

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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05.02.1981/01.06.95

 

10.0 Data di revisione del testo

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1985

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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