Aspirina Influenza Naso Chiuso: è un farmaco sicuro?

Aspirina Influenza e Naso Chiuso (Acido Acetilsalicilico + Pseudoefedrina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Aspirina Influenza e Naso Chiuso (Acido Acetilsalicilico + Pseudoefedrina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento sintomatico della congestione nasale e dei seni nasali (rinosinusite) con stati dolorosi e febbrili associati a sintomi influenzali e/o da raffreddamento.

Aspirina influenza e naso chiuso è indicata per adulti e adolescenti dai 16 anni.

Aspirina Influenza e Naso Chiuso: come funziona?

Ma come funziona Aspirina Influenza e Naso Chiuso? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Aspirina Influenza e Naso Chiuso

Categoria farmacoterapeutica: Sistema nervoso, altri analgesici e antipiretici – Acido acetilsalicilico Codice ATC: N02B A01

Categoria farmacoterapeutica: Sistema respiratorio, decongestionanti per uso sistemico – simpatomimetici – pseudoefedrina

Codice ATC: R01B A02

L’acido acetilsalicilico appartiene al gruppo degli analgesici/antinfiammatori non steroidei acidi ed ha proprietà analgesiche, antipiretiche e antinfiammatorie. Il suo meccanismo d’azione si basa sull’inibizione irreversibile degli enzimi ciclossigenasi implicati nella sintesi delle prostaglandine.

L’acido acetilsalicilico inibisce inoltre l’aggregazione piastrinica bloccando la sintesi del trombossano A2 nelle piastrine.

La pseudoefedrina è un agente simpatomimetico con attività alfa-agonistica. È un diastereoisomero dell’efedrina, entrambi gli agenti sono ugualmente efficaci come decongestionanti nasali. Essi stimolano i ricettori adrenergici alfa della muscolatura liscia vasale, generando così un’azione vasocostrittrice a livello della mucosa nasale e riducendo l’afflusso di sangue all’area congestionata.


Aspirina Influenza e Naso Chiuso: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Aspirina Influenza e Naso Chiuso, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Aspirina Influenza e Naso Chiuso

Acido acetilsalicilico:

In seguito alla somministrazione orale, l’acido acetilsalicilico è assorbito rapidamente e completamente dal tratto gastrointestinale. Durante e dopo l’assorbimento, l’acido acetilsalicilico è convertito nel suo principale metabolita: l’acido salicilico. I livelli plasmatici massimi sono raggiunti dopo 10 – 20 minuti per l’acido acetilsalicilico e dopo 0,3 – 2 ore per l’acido salicilico.

Sia l’acido acetilsalicilico che l’acido salicilico sono ampiamente legati alle proteine plasmatiche e distribuiti rapidamente a tutte le parti del corpo. L’acido salicilico appare nel latte materno e attraversa la placenta.

L’acido salicilico è eliminato principalmente per metabolizzazione nel fegato; i metaboliti includono l’acido salicilurico, il glucuronide salicil-fenolico, il glucuronide salicil-acilico, l’acido gentisico e l’acido gentisurico.

La cinetica dell’eliminazione dell’acido salicilico è dose-dipendente, poiché il metabolismo è limitato dalla capacità degli enzimi epatici. Pertanto, l’emivita di eliminazione varia dalle 2-3 ore, dopo assunzione di dosi esigue, fino a circa 15 ore con dosi elevate. L’acido salicilico e i suoi metaboliti sono escreti principalmente per via renale.

Pseudoefedrina:

Il medicinale è assorbito rapidamente. I livelli massimi nel plasma si raggiungono trascorsi 20-120 minuti. La concertazione massima si attesta tra i 113 e i 140 µg/l. Il volume di distribuzione va da 2,4 a 3,3 L. Circa il 70%-90% del medicinale viene escreto immodificato attraverso l’urina. Il fegato è la principale sede del metabolismo, la norpseudoefedrina (o catina) è il principale metabolita attivo. Il composto è escreto nelle urine per circa l’1% della dose di pseudoefedrina nei soggetti normali ma può raggiungere il 6% della dose somministrata nei pazienti con alcalinizzazione urinaria cronica. L’alcalinizzazione delle urine può ridurre l’escrezione urinaria, in particolare con pH superiore a 5,5. La pseudoefedrina è escreta nel latte materno.

L’emivita del medicinale va dalle 5 alle 6 ore con pH urinario da 5 a 6. Tuttavia, l’emivita del medicinale dipende dal pH urinario: è stato registrato un valore di 50 ore in un paziente con urine alcaline persistenti e di 1,5 ore in un paziente con urine molto acide.

L’emodialisi tradizionale è efficace solo in minima parte nella rimozione della pseudoefedrina.


Aspirina Influenza e Naso Chiuso: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Aspirina Influenza e Naso Chiuso agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Aspirina Influenza e Naso Chiuso è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Aspirina Influenza e Naso Chiuso: dati sulla sicurezza

Il profilo preclinico di sicurezza dell’acido acetilsalicilico è ben documentato. Negli studi sugli animali, i salicilati hanno provocato danni ai reni e ulcere gastrointestinali. L’acido acetilsalicilico è stato adeguatamente studiato per determinarne mutagenesi e cancerogenesi; non sono state scoperte prove

I salicilati hanno manifestato effetti teratogeni su numerose specie animali. Sono stati descritti disturbi dell’impianto, effetti embriotossici e fetotossici e disturbi della capacità di apprendimento della prole in seguito a esposizione prenatale.

La pseudoefedrina è un decongestionante nasale commercializzato da lungo tempo per uso umano. Non ci sono prove di potenziale mutageno della pseudoefedrina. Alla dose di tossicità materna, la pseudoefedrina ha indotto fetotossicità (riduzione del peso del feto e ritardo dell’ossificazione) nei ratti. Per la pseudoefedrina non sono stati condotti studi sulla fertilità o peri-post natali.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Aspirina Influenza e Naso Chiuso: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Aspirina Influenza e Naso Chiuso

Aspirina Influenza e Naso Chiuso: interazioni

Combinazioni controindicate (vedere paragrafo 4.3):

Metotrexato usato a dosi di 15 mg/sett. o superiori:

Aumento della tossicità ematologica del metotrexato (diminuzione della clearance renale del metotrexato ad opera di agenti antinfiammatori in genere e dislocazione del metotrexato dai siti di legame con le proteine plasmatiche provocata dai salicilati).

Gli inibitori delle monoamino ossidasi (MAOI), nelle 2 settimane precedenti, aumentano il rischio di eventi cardiovascolari avversi (es. aritmia, crisi ipertensive).

Combinazioni che necessitano di precauzioni di impiego:

Metotrexato, usato a dosi inferiori a 15 mg/sett.:

Aumento della tossicità ematologica del metotrexato (diminuzione della clearance renale del metotrexato ad opera di agenti antinfiammatori in genere e dislocazione del metotrexato dai siti di legame con le proteine plasmatiche provocata dai salicilati).

Anticoagulanti, trombolitici o altri inibitori dell’aggregazione piastrinica/emostasi: Aumento del rischio di emorragia.

Altri farmaci antinfiammatori non steroidei con salicilati in dosi superiori:

Aumento del rischio di ulcere ed emorragia gastrointestinale dovuto all’effetto sinergico.

Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI):

Aumento del rischio di emorragia del tratto gastrointestinale superiore dovuto al possibile effetto sinergico.

Digossina:

Le concentrazioni plasmatiche di digossina subiscono un incremento dovuto alla riduzione dell’escrezione di questo agente da parte dei reni.

Antidiabetici, per es. insulina, sulfoniluree:

Aumento dell’effetto ipoglicemizzante provocato da dosi elevate di acido acetilsalicilico tramite l’azione ipoglicemizzante di quest’ultimo e la dislocazione della sulfonilurea dai siti di legame con le proteine plasmatiche.

Diuretici in combinazione ad acido acetilsalicilico in dosi superiori:

Riduzione della filtrazione glomerulare a causa della limitazione della sintesi delle prostaglandine a livello dei reni.

Glucocorticoidi sistemici, tranne idrocortisone impiegato quale terapia sostitutiva nella malattia di Addison: Riduzione dei livelli ematici dei salicilati durante il trattamento con corticosteroidi e rischio di overdose da salicilati dopo l’interruzione di questo trattamento per l’aumento dell’eliminazione dei salicilati ad opera dei corticosteroidi.

Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) in combinazione con acido acetilsalicilico in dosi superiori:

Riduzione della filtrazione glomerulare provocata dall’inibizione delle prostaglandine vasodilatatrici. Inoltre, limitazione dell’effetto antipertensivo.

Acido valproico:

Aumento della tossicità dell’acido valproico dovuto alla dislocazione dai siti di legame proteico.

Alcol:

Aumento dei danni alla mucosa gastrointestinale e tempo di sanguinamento prolungato per gli effetti additivi dell’acido acetilsalicilico e dell’alcool.

Uricosurici come benzbromarone, probenecid:

Limitazione dell’effetto uricosurico (antagonismo con l’eliminazione dell’acido urico a livello dei tubuli renali).

Compresse di salbutamolo:

Aumento degli effetti (peggioramento degli effetti collaterali cardiovascolari); questo non preclude l’uso giudizioso di un aerosol broncodilatatore ad azione adrenergica.

Antidepressivi:

Aumento degli effetti.

Altri medicinali simpaticomimetici:

Aumento degli effetti.

Medicinali contro l’ipertensione, come guanetidina, metildopa, betabloccanti: Riduzione degli effetti.


Aspirina Influenza e Naso Chiuso: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Aspirina Influenza e Naso Chiuso: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Aspirina influenza e naso chiuso causa alterazioni, da lievi a moderate, della capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Il rischio potrebbe aumentare, in caso di assunzione concomitante di alcol.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco