Fraxiparina (Nadroparina Calcica): sicurezza e modo d’azione
Fraxiparina (Nadroparina Calcica) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:
Profilassi delle trombosi venose profonde (TVP) in chirurgia generale e in chirurgia ortopedica.
Trattamento delle trombosi venose profonde.
Prevenzione della coagulazione in corso di emodialisi.
Trattamento dellโangina instabile e dellโinfarto miocardico non-Q.
Fraxiparina: come funziona?
Ma come funziona Fraxiparina? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.
Farmacodinamica di Fraxiparina
Categoria farmacoterapeutica: Antitrombotici – derivati dellโeparina Codice ATC: B01AB06
Meccanismo dโazione
La nadroparina รจ una eparina a basso peso molecolare ottenuta per depolimerizzazione dellโeparina standard. Eโ un glicosaminoglicano con un peso molecolare medio di circa 4300 dalton.
La nadroparina mostra una elevata affinitร di legame con la proteina plasmatica anti-trombina III (ATIII). Tale legame porta ad una accelerazione dellโinibizione del fattore Xa, che contribuisce allโelevato potenziale anti-trombotico di nadroparina.
Effetti farmacodinamici
Nadroparina ha un elevato rapporto attivitร antiXa/anti-IIa. Questo risulta in unโattivitร antitrombotica rapida e prolungata nel tempo.
Fraxiparina: come si assorbe e si elimina?
Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Fraxiparina, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.
Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.
Farmacocinetica di Fraxiparina
Le proprietร farmacocinetiche di nadroparina sono state determinate sulla base della sua attivitร biologica, ovvero valutando lโattivitร anti-fattore Xa.
Assorbimento
Il picco dellโattivitร antiXa (Cmax) รจ raggiunto dopo circa 3-5 ore (tmax) dalla somministrazione per via
sottocutanea.
La biodisponibilitร รจ quasi completa (circa 88%).
Dopo iniezione e.v., il livello del picco plasmatico antiXa รจ raggiunto entro meno di 10 minuti, e lโemivita รจ di circa 2 ore.
Eliminazione
L’emivita di eliminazione, dopo iniezione sottocutanea, รจ di circa 3,5 ore.
Tuttavia l’attivitร antiXa รจ rilevabile per almeno 18 ore dopo una iniezione di 1900 UI antiXa.
Popolazioni speciali
Anziani
La funzionalitร renale generalmente diminuisce con lโetร cosรฌ che lโeliminazione รจ piรน lenta nellโanziano (vedere dรฌ seguรฌto paragrafo 5.2 Proprรฌetร farmacocรฌnetรฌche: รฌnsuffรฌcรฌenza renale). Si deve considerare la possibilitร della presenza di insufficienza renale in questo gruppo di etร e il dosaggio deve essere modificato di conseguenza (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze specรฌalรฌ e precauzรฌonรฌ dรฌ รฌmpรฌego).
In uno studio clinico sulla farmacocinetica di nadroparina somministrata per via endovenosa in pazienti con vari gradi di insufficienza renale, รจ stata trovata una correlazione tra la clearance della nadroparina e la clearance della creatinina. In confronto con volontari sani, la AUC media e lโemivita di eliminazione in pazienti con insufficienza renale di grado moderato (clearance della creatinina 36-43 ml/min) erano aumentate del 52 e del 39%, rispettivamente.
In questi pazienti la clearance plasmatica media della nadroparina era diminuita del 63%, rispetto al normale. Nello studio รจ stata osservata unโampia variabilitร inter-individuale. Nei soggetti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina 10-20 ml/min) sia lโAUC media che lโemivita erano incrementate del 95% e 112% rispettivamente in confronto ai volontari sani. La clearance plasmatica nei pazienti con insufficienza renale grave era ridotta del 50% rispetto a quella osservata in pazienti con funzionalitร renale normale.
Dati di studi precedentemente condotti indicano che un lieve accumulo di nadroparina puรฒ verificarsi in pazienti con insufficienza renale lieve-moderata (clearance della creatinina uguale o maggiore 30 ml/min ed inferiore a 60 ml/min), nei pazienti che ricevono nadroparina per il trattamento di disturbi tromboembolici, angina instabile ed infarto miocardico non-Q per i quali puรฒ essere presa in considerazione una riduzione della dose (vedere paragrafรฌ 4.2 Posologรฌa e modo dรฌ sommรฌnรฌstrazรฌone e 4.4 Avvertenze specรฌalรฌ e precauzรฌonรฌ dรฌ รฌmpรฌego).
Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina da 3 a 6 ml/min) sottoposti ad emodialisi, sia lโAUC media che lโemivita erano aumentate del 62 e del 65%, rispettivamente, in confronto ai volontari sani. La clearance plasmatica nei pazienti in emodialisi affetti da insufficienza renale grave era ridotta del 67% rispetto a quella osservata nei pazienti con funzionalitร renale normale (vedere paragrafรฌ 4.2 Posologรฌa e modo dรฌ sommรฌnรฌstrazรฌone e 4.4 Avvertenze specรฌalรฌ e precauzรฌonรฌ dรฌ รฌmpรฌego).
Fraxiparina: รจ un farmaco sicuro?
Abbiamo visto come Fraxiparina agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Fraxiparina รจ un farmaco sicuro?
Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.
Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.
Fraxiparina: dati sulla sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per lโuomo, sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicitร a dosi ripetute, genotossicitร , potenziale cancerogeno, e tossicitร della riproduzione e dello sviluppo.
Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.
Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.
Fraxiparina: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?
Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.
Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.
Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.
Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Fraxiparina
Fraxiparina: interazioni
Nadroparina deve essere somministrata con cautela nei pazienti che ricevono agenti anti-coagulanti orali, (gluco-) corticosteroidi sistemici e destrani. Quando si inizia la terapia anti-coagulante orale nei pazienti che ricevono nadroparina, il trattamento con nadroparina deve essere continuato fino a che lโInternational Normalised Ratio (INR) si sia stabilizzato sul valore richiesto.
Salicilati, antiinfiammatori non-steroidei e farmaci anti-aggreganti piastrinici
Nella profilassi o nel trattamento di disturbi tromboembolici venosi e nella prevenzione della coagulazione durante lโemodialisi, lโuso concomitante di aspirina, di altri salicilati, di FANS e di agenti antiaggreganti piastrinici non รจ raccomandato, in quanto tali farmaci possono aumentare il rischio di emorragia. Quando tali combinazioni non possono essere evitate, si raccomanda di monitorare attentamente i parametri clinici e biologici.
Negli studi clinici per il trattamento dellโangina instabile e dellโinfarto miocardico non-Q, nadroparina รจ stata somministrata in associazione ad aspirina fino ad una dose massima di 325 mg al giorno di acido acetilsalicilico (vedere paragrafรฌ 4.2 Posologรฌa e modo dรฌ sommรฌnรฌstrazรฌone e 4.4 Avvertenze specรฌalรฌ e precauzรฌonรฌ dรฌ รฌmpรฌego).
Associazioni sconsigliate
– Acido acetilsalicilico ed altri salicilati (per via generale)
Aumento del rischio di emorragia (inibizione della funzione piastrinica e aggressione della mucosa gastroduodenale da salicilati).
Utilizzare altre sostanze per un effetto antalgico o antipiretico.
In caso di trattamento dellโangina instabile e dellโinfarto miocardico non-Q, nadroparina deve essere somministrata in associazione ad acido acetilsalicilico ad una dose massima di 325 mg/die (vedere paragrafรฌ 4.2 Posologรฌa e modo dรฌ sommรฌnรฌstrazรฌone e 4.4 Avvertenze specรฌalรฌ e precauzรฌonรฌ dรฌ รฌmpรฌego).
FANS (per via generale)
Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica e aggressione della mucosa gastroduodenale da farmaci antiinfiammatori non steroidei).
Se non รจ possibile evitare l’associazione, istituire un’attenta sorveglianza clinica e biologica.
Ticlopidina: aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica da ticlopidina).
ร sconsigliata l’associazione a forti dosi di eparina: l’associazione a basse dosi di eparina (eparinoterapia preventiva) richiede un’attenta sorveglianza clinica e biologica.
Altri antiaggreganti piastrinici (clopidogrel, dipiridamolo, sulfinpirazone, ecc..): aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica).
Associazioni che necessitano di precauzioni d’uso:
Anticoagulanti orali
Potenziamento dell’azione anticoagulante. Lโeparina falsa il dosaggio del tasso di protrombina. Al momento della sostituzione dell’eparina con gli anticoagulanti orali:
rinforzare la sorveglianza clinica e biologica (tempo di Quick espresso in INR).
per controllare lโeffetto degli anticoagulanti orali effettuare il prelievo prima della somministrazione di eparina, nel caso questa sia discontinua o, di preferenza, utilizzare un reattivo non sensibile all’eparina. A causa del tempo di latenza necessario affinchรฉ lโanticoagulante orale sia pienamente efficace, si deve continuare il trattamento con eparina fino a quando lโINR si sia stabilizzato nel range terapeutico (compreso tra 2 e 3).
Glucocorticoidi (via generale)
Aggravamento del rischio emorragico proprio della terapia con glucocorticoidi (mucosa gastrica, fragilitร vascolare), a dosi elevate o in trattamento prolungato superiore a dieci giorni.
L’associazione deve essere giustificata; potenziare la sorveglianza clinica.
Destrano (via parenterale)
Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica).
Adattare la posologia dell’eparina in modo da non superare una ipocoagulabilitร superiore a 1,5 volte il valore di riferimento, durante l’associazione e dopo la sospensione di destrano.
In caso di somministrazione contemporanea di acido ascorbico, antistaminici, digitale, penicilline e.v., tetracicline o fenotiazine si puรฒ avere una inibizione dellโattivitร del farmaco.
Fraxiparina: posso guidare la macchina se lo prendo?
Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.
Molti farmaci riducono la capacitร di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni
E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.
Fraxiparina: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacitร di guidare veicoli e sullโuso di macchinari.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco