Introna: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Introna 1 milione ui (Interferone Alfa 2B): sicurezza e modo d’azione

Introna 1 milione ui (Interferone Alfa 2B) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Epatite Cronica B:
Trattamento di pazienti adulti affetti da epatite cronica B associata ad evidenza di replicazione virale (presenza di HBV-DNA e HBeAg), alanina amminotransferasi (ALT) elevata, infiammazione epatica attiva istologicamente comprovata e/o fibrosi.

Epatite Cronica C:
Pazienti adulti:
Introna è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da epatite cronica C con elevate transaminasi senza scompenso epatico e positivi per HCV-RNA sierico o anti-HCV (vedere paragrafo 4.4).

L´uso ottimale di Introna in questa indicazione è in associazione a ribavirina.

Bambini e adolescenti:
Introna è utilizzabile, in regime di combinazione con ribavirina, per il trattamento di bambini e adolescenti dai 3 anni in su, affetti da epatite cronica C, mai trattati in precedenza, senza scompenso epatico, e con presenza di HCV-RNA sierico.
La decisione di trattare deve essere presa caso per caso, valutando ogni evidenza di progressione di malattia quali infiammazione epatica e fibrosi, così come fattori prognostici di risposta, genotipo HCV e carica virale.
I benefici del trattamento attesi devono essere bilanciati con i profili di sicurezza osservati negli studi clinici su pazienti pediatrici (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1).
Leucemia a Cellule Capellute:
Trattamento dei pazienti affetti da leucemia a cellule capellute.
Leucemia Mieloide Cronica:
Monoterapia:
Trattamento di pazienti adulti affetti da leucemia mieloide cronica positiva per il cromosoma Philadelphia o per la traslocazione bcr/abl.

L´esperienza clinica indica che nella maggior parte dei pazienti trattati è ottenibile una maggiore/minore risposta ematologica e citogenetica.
Una risposta citogenetica maggiore è definita da cellule leucemiche Ph +
< 34 % nel midollo osseo, mentre una risposta minore è definita da cellule Ph +  34 %, ma
< 90 % nel midollo.
Terapia di associazione:
L´associazione di interferone alfa-2b e citarabina (Ara-C) somministrata durante i primi 12 mesi di trattamento ha dimostrato di migliorare in modo significativo la percentuale di risposte citogenetiche maggiori e di prolungare in modo significativo la sopravvivenza globale a tre anni rispetto ad interferone alfa-2b in monoterapia.

Mieloma Multiplo:
Terapia di mantenimento in pazienti che abbiano raggiunto una remissione obiettiva della malattia (riduzione maggiore del 50 % delle proteine di origine mielomatosa) in seguito ad una chemioterapia iniziale di induzione.

L´attuale esperienza clinica indica che la terapia di mantenimento con interferone alfa-2b prolunga la fase di plateau; tuttavia gli effetti sulla sopravvivenza globale non sono stati dimostrati in modo conclusivo.

Linfoma Follicolare:
Trattamento del linfoma follicolare ad elevata massa neoplastica in aggiunta ad una appropriata polichemioterapia di induzione, quale ad esempio regimi tipo-CHOP.
Un tumore ad elevata massa neoplastica viene definito da almeno una delle caratteristiche di seguito elencate:
massa tumorale voluminosa (> 7 cm), coinvolgimento di almeno 3 o più siti nodali (ciascuno
> 3 cm), sintomi sistemici (perdita di peso > 10 %, febbre > 38°C per più di 8 giorni, o sudori notturni), splenomegalia oltre l´ombelico, ostruzione degli organi maggiori o sindrome da compressione, coinvolgimento orbitale o epidurale, effusione sierosa o leucemia.

Tumore Carcinoide:
Trattamento di tumori carcinoidi con linfonodi o metastasi epatiche e con ?€œsindrome da carcinoide?€?.

Melanoma Maligno:
Come terapia adiuvante in pazienti liberi da malattia in seguito ad intervento chirurgico, ma ad alto rischio di recidiva sistemica, ad esempio pazienti con coinvolgimento linfonodale primario o ricorrente (clinico o patologico).

Introna 1 milione ui: come funziona?

Ma come funziona Introna 1 milione ui? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Introna 1 milione ui


Introna 1 milione ui: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Introna 1 milione ui, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Introna 1 milione ui

La farmacocinetica di
Introna è stata studiata in volontari sani dopo dosi singoledi 5 milioni UI/m2 e 10
milioni UI somministrate per via sottocutanea, 5 milioni UI/m2 somministratiper via intramuscolare e
per infusione venosa in 30 minuti.
Le concentrazioni sieriche medie
osservate dopo somministrazione sottocutanea e dopo somministrazione
intramuscolare erano confrontabili.
La Cmax è stata raggiunta dopo
tre-dodici ore con la dose più bassa e dopo sei-otto ore con quella più
alta.L’emivita di eliminazione
dell’interferone era rispettivamente di circa due-tre ore e di circa
sei-setteore.
I livelli sierici
erano scesi a valori non misurabili rispettivamente 16 e 24 ore dopo
l’iniezione.
La biodisponibilità è risultata maggiore del 100 % sia con la
somministrazione sottocutanea sia con quella intramuscolare. Con somministrazione
endovenosa i livelli sierici di interferone hanno raggiunto il picco(da 135 a 273 UI/ml) entro
il termine dell’infusione ed hanno poi mostrato un declino leggermente più
rapido di quello osservato con somministrazione sottocutanea o
intramuscolare del farmaco; quattroore dopo l’infusione erano
scesi a valori non misurabili.
L’emivita di eliminazione è stata di circa
due ore. Con ognuna delle tre vie di
somministrazione i livelli di interferone nelle urine erano inferiori al
valore minimo misurabile. Bambini e adolescenti:
Le proprietà farmacocinetiche di dosaggi multipli di Introna iniettabile e
ribavirina capsule in bambini e adolescenti fra i 5 e i 16 anni di età con
epatite cronica C sonoriassunte nella Tabella
5- Le farmacocinetiche di Introna e ribavirina (a dosi normalizzate)
sono similiin pazienti adulti e in
bambini o adolescenti. Tabella 5
Parametri medi (% CV) di farmacocinetica a dosi multiple di Introna e
ribavirina capsule somministrati in bambini o adolescenti con epatite
cronica C

PARAMETRO Ribavirina15 mg/kg/die in 2 dosi
separate(n = 17)
Introna3 MUI/m2 3 volte la
settimana(n = 54)
Tmax (h) 1,9 (83) 5,9 (36)
Cmax (ng/ml) 3-275 (25) 51 (48)
AUC* 29-774 (26) 622 (48)
Clearance apparente
l/h/kg
0,27 (27) Non valutata

*AUC12 (ng.h/ml) per
Ribavirina; AUC0-24 (UI.h/ml) per Introna Prove per la ricerca di fattori
neutralizzanti l’interferone sono state effettuate su campioni sierici di
pazienti trattati con Introna in studi clinici seguiti da Schering-Plough.
I
fattori neutralizzanti l’interferone sono anticorpi che neutralizzano l’attività
antivirale dell’interferone.
L’incidenza clinicadella comparsa di anticorpi
neutralizzanti è del 2,9 % nei pazienti oncologici trattati per via sistemica e
del 6,2 % nei pazienti con epatite cronica.
I titoli anticorpali rilevabili
erano bassi nella grande maggioranza dei casi e non sempre erano correlati con
perdita di efficacia o con altri fenomeni autoimmunitari.
Nei pazienti con
epatite apparentemente non si è osservata riduzione della risposta,per i bassi livelli
anticorpali.


Introna 1 milione ui: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Introna 1 milione ui agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Introna 1 milione ui è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Introna 1 milione ui: dati sulla sicurezza

Nonostante la specie specificità generalmente riconosciuta all´interferone, sono stati condotti studi tossicologici negli animali.
Iniezioni di interferone alfa-2b ricombinante umano per periodi fino a tre mesi non hanno evidenziato tossicità in topi, ratti e conigli.
Somministrazioni giornaliere di dosi pari a 20 x 106 UI/kg/die per 3 mesi a scimmie cynomolgus non hanno provocato una tossicità significativa.
Tossicità è stata dimostrata in scimmie trattate con 100 x 106 UI/kg/die per 3 mesi.

Studi sull’impiego di interferone in primati non umani hanno evidenziato anomalie del ciclo mestruale (vedere paragrafo 4.4).

Gli studi sull’animale relativi agli effetti sulla riproduzione indicano che l’interferone alfa-2b ricombinante non ha attività teratogena nel ratto e nel coniglio, e che non induce effetti sfavorevoli sulla gestazione, sullo sviluppo fetale e sulla fertilità nella progenie dei ratti trattati.
Nella Macaca mulatta (scimmie rhesus) interferone alfa-2b ha dimostrato attività abortiva a dosi che superavano di 90 e 180 volte la dose raccomandata di 2 milioni UI/m2 per via intramuscolare o sottocutanea.
Sono stati osservati casi di aborto in tutti i gruppi posologici (7,5 milioni, 15 milioni e 30 milioni UI/kg), e la differenza rispetto ai controlli è risultata statisticamente significativa solo nei gruppi trattati con dosi medie e alte (corrispondenti a 90 e 180 volte la dose raccomandata di 2 milioni UI/m2 per via intramuscolare o sottocutanea).
?ˆ noto che elevati dosaggi di altre forme di interferoni alfa e beta producono effetti anovulari ed abortificanti nelle scimmie rhesus.

Gli studi di mutagenesi condotti con interferone alfa-2b non hanno rivelato eventi avversi.

Non sono stati condotti studi in animali giovani allo scopo di valutare gli effetti del trattamento con interferone alfa-2b sulla crescita, lo sviluppo, la maturità sessuale e il comportamento (vedere paragrafo 4.4 e il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Rebetol qualora Introna venga somministrato in associazione a ribavirina).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Introna 1 milione ui: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Introna 1 milione ui

Introna 1 milione ui: interazioni

La contemporanea somministrazione di Introna e narcotici, ipnotici o sedativi deve essere attuata con cautela.

Le interazioni tra Introna ed altri farmaci non sono state pienamente valutate.
Deve essere usata cautela nella somministrazione di Introna in associazione con altri agenti potenzialmente mielosoppressivi.

Gli interferoni possono influenzare il processo metabolico ossidativo.
Di questa possibilità si deve tener conto durante la concomitante terapia con farmaci metabolizzati per tale via, quali i derivati xantinici teofillina e aminofillina.
Nel corso di contemporanea terapia xantinica i livelli sierici di teofillina devono essere monitorati e, se necessario, il dosaggio deve essere modificato.

Infiltrati polmonari, polmonite interstiziale e polmonite, occasionalmente con esito fatale, sono stati osservati raramente in pazienti trattati con interferone alfa, compresi quelli trattati con Introna.
L´eziologia non è stata definita.
Questi sintomi sono stati riportati con maggior frequenza quando in concomitanza ad interferone alfa viene somministrato shosaikoto, un rimedio erboristico cinese (vedere paragrafo 4.4).

La somministrazione di Introna in associazione con altri agenti chemioterapici (es.
Ara-C, ciclofosfamide, doxorubicina, teniposide) può aumentare il rischio di tossicità (gravità e durata) (vedere paragrafo 4.4).

(Vedere anche il RCP di ribavirina se Introna deve essere somministrato in associazione con ribavirina in pazienti con epatite cronica C.)


Introna 1 milione ui: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Introna 1 milione ui: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I pazienti devono essere avvisati che possono avvertire spossatezza, sonnolenza o stato di confusione durante il trattamento con Introna pertanto si raccomanda di evitare la guida e l´uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco