Lisomucil Febbre E Dolore: è un farmaco sicuro?

Lisomucil febbre e dolore (Lisina Acetilsalicilato): sicurezza e modo d’azione

Lisomucil febbre e dolore (Lisina Acetilsalicilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Algie di diversa origine.

Affezioni reumatiche.

Stati febbrili.

Lisomucil febbre e dolore: come funziona?

Ma come funziona Lisomucil febbre e dolore? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Lisomucil febbre e dolore

Categoria farmacoterapeutica: Altri analgesici ed antipiretici; codice ATC: N02BA01

Dati sperimentali suggeriscono che ibuprofene può inibire l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza.

In uno studio dopo la somministrazione di una singola dose di 400 mg di ibuprofene, assunto entro 8 ore prima o dopo 30 minuti dalla somministrazione di acido acetilsalicilico (81 mg), si è verificata una diminuzione dell’effetto dell’acido acetilsalicilico sulla formazione di trombossano e sull’aggregazione piastrinica. Tuttavia, l’esiguità dei dati e le incertezze relative alla loro applicazione alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l’uso continuativo di ibuprofene; sembra che non vi siano effetti clinicamente rilevanti dall’uso occasionale dell’ibuprofene.


Lisomucil febbre e dolore: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Lisomucil febbre e dolore, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Lisomucil febbre e dolore

Assorbimento

L’acetilsalicilato di lisina (ASL) è un sale idrosolubile dell’acido acetilsalicilico; la sua solubilità in acqua è superiore al 40% p/v, mentre il semplice acido acetilsalicilico presenta una solubilità pari allo 0,3% p/v.

Esso mantiene invariate le proprietà terapeutiche dell’acido acetilsalicilico e grazie alla solubilità dell’acetilsalicilato di lisina, usato per via orale, è assorbito velocemente dalla mucosa digestiva così che possono ottenersi effetti più rapidi ed una migliore tolleranza gastrica.

L’assorbimento dell’acetilsalicilato di lisina dopo somministrazione orale è rapido (3 volte superiore a quello dell’acido acetilsalicilico a 10 minuti dall’assunzione).

Distribuzione

Dopo 30 minuti le salicilemie ottenute con ACIDO ACETILSALICILICO ZENTIVA sono doppie rispetto a quelle prodotte dall’acido acetilsalicilico e permangono nettamente superiori anche dopo un’ora.


Lisomucil febbre e dolore: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Lisomucil febbre e dolore agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Lisomucil febbre e dolore è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Lisomucil febbre e dolore: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta: nel topo e nel ratto la DL 50 è superiore a 2200 mg/kg per os e a 1660 mg/kg i.p. Tossicità cronica: nel ratto dosi di 400 mg/kg/die/os e 200 mg/kg/die/s.c. per 15 settimane non hanno indotto modificazioni dei parametri bioumorali né alterazioni macroscopiche e microscopiche dei vari organi e parenchimi.

Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere paragrafo 4.6).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Lisomucil febbre e dolore: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Lisomucil febbre e dolore

Lisomucil febbre e dolore: interazioni

Diverse sostanze sono coinvolte nelle interazioni a causa delle loro proprietà di inibire l’aggregazione piastrinica:

Abciximab, acido acetilsalicilico, clopidogrel, epoprostenolo, eptifibatide, iloprost e iloprost trometamolo, ticlopidina e tirofiban.

L’uso di differenti inibitori dell’aggregazione piastrinica aumenta il rischio di sanguinamento, così come la loro combinazione con le molecole di eparina o affini, anticoagulanti orali o con altri trombolitici, e questa possibilità deve essere presa in considerazione, mantenendo un regolare monitoraggio clinico.

Combinazioni controindicate (vedere paragrafo 4.3):

Metotrexato a dosi > 15 mg / settimana a dosi anti-infiammatorie o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumentata tossicità del metotrexato, in particolare tossicità ematologica (a causa della riduzione della clearance renale di metotrexato da parte dell’acido acetilsalicilico).

Anticoagulanti orali a dosi anti-infiammatorie o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico e nei pazienti con storia di ulcera gastro-duodenale: aumentato rischio di emorragia.

Associazioni non raccomandate:

anticoagulanti orali a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico e nei pazienti senza storia di ulcera gastro-duodenale: aumentato rischio di emorragia.

anticoagulanti orali a dosi di acido acetilsalicilico utilizzato per l’inibizione dell’aggregazione

piastrinica e nei pazienti con storia di ulcera gastro-duodenale: aumentato rischio di emorragia. Altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), a dosi anti-infiammatorie di acido acetilsalicilico, o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento del rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali.

eparine a basso peso molecolare (e molecole affini) e eparine non frazionate a dosi terapeutiche in pazienti anziani (? 65 anni), indipendentemente dalla dose di eparina, e per le dosi anti- infiammatorie o per dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento del rischio di emorragia (inibizione dell’aggregazione piastrinica e lesione della mucosa gastroduodenale da parte dell’acido acetilsalicilico). Deve essere somministrato un altro medicinale anti-infiammatorio o un altro analgesico o antipiretico.

Clopidogrel (oltre alle indicazioni approvate per questa combinazione nei pazienti con sindrome coronarica acuta): aumento del rischio di emorragia. Se la co-somministrazione non può essere evitata, il monitoraggio clinico è raccomandato.

Uricosurici (benzbromarone, probenecid): riduzione dell’effetto uricosurico a causa della competizione per l’eliminazione di acido urico nei tubuli renali.

Ticlopidina: aumento del rischio di emorragia. Se la co-somministrazione non può essere evitata, il

monitoraggio clinico è raccomandato.

Glucocorticoidi (tranne la terapia sostitutiva con idrocortisone) per dosi antinfiammatorie dell’acido acetilsalicilico: aumentato rischio di emorragia.

Pemetrexed in pazienti con lieve o moderata insufficienza renale (clearance della creatinina tra 45 ml

/ min e 80 ml / min): Aumento del rischio di tossicità del pemetrexed (a causa della ridotta clearance renale di pemetrexed da parte dell’acido acetilsalicilico) a dosi anti-infiammatorie di acido acetilsalicilico.

Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso:

Acetazolamide: si raccomanda cautela in caso di somministrazione concomitante di salicilati e acetazolamide poiché esiste un maggior rischio di acidosi metabolica.

Levotiroxina: i salicilati, possono inibire il legame degli ormoni tiroidei alle proteine di trasporto e

quindi portare ad un aumento transitorio iniziale degli ormoni tiroidei liberi, seguito da una diminuzione complessiva dei livelli di ormoni tiroidei totali. Pertanto i livelli degli ormoni tiroidei devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.4).

Acido valproico: la somministrazione concomitante di salicilati e acido valproico può causare una riduzione del legame dell’acido valproico con le proteine e l’inibizione del metabolismo dell’acido valproico con conseguente aumento dei livelli sierici di acido valproico totale e libero. I livelli di valproato devono essere monitorati attentamente durante la somministrazione concomitante.

Diuretici, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori) e antagonisti del recettore dell’angiotensina II a dosi anti-infiammatorie di acido acetilsalicilico o dosi analgesiche e antipiretiche di acido acetilsalicilico: insufficienza renale acuta si può verificare in pazienti disidratati a causa della ridotta velocità di filtrazione glomerulare secondaria alla diminuzione della sintesi delle prostaglandine renali. Inoltre può verificarsi la riduzione dell’effetto antipertensivo. Assicurarsi che il paziente sia idratato e che la funzionalità renale sia controllata all’inizio del trattamento.

Metotrexato a dosaggi ? 15 mg / settimana a dosi anti-infiammatorie, o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento della tossicità del metotrexato, in particolare la tossicità ematologica (a causa della riduzione della clearance renale di metotrexato da parte dell’acido acetilsalicilico). La conta delle cellule ematiche deve essere controllata settimanalmente durante le prime settimane di somministrazione concomitante. Occorre un attento monitoraggio nei pazienti con insufficienza renale (anche lieve), così come nei pazienti anziani.

Metotrexato a dosi > 15 mg a dosi di acido acetilsalicilico utilizzato per l’inibizione dell’aggregazione piastrinica: aumento della tossicità del metotrexato, in particolare tossicità ematologica (a causa della riduzione della clearance renale di metotrexato da parte dell’acido acetilsalicilico). La conta

delle cellule ematiche deve essere controllata settimanalmente durante le prime settimane di co- somministrazione. Occorre un attento monitoraggio nei pazienti con insufficienza renale (anche lieve), così come nei pazienti anziani.

Metamizolo: il metamizolo quando assunto in concomitanza con acido acetilsalicilico può ridurne l’effetto sull’aggregazione piastrinica.

Clopidogrel (nelle indicazioni approvate per questa combinazione nei pazienti con sindrome

coronarica acuta): aumento del rischio di emorragia. Il monitoraggio clinico è raccomandato.

Topici gastrointestinali, antiacidi e carbone: aumentata escrezione renale di acido acetilsalicilico a causa di alcalinizzazione delle urine. Si raccomanda di somministrare i topici gastrointestinali e gli antiacidi almeno a 2 ore di distanza dall’acido acetilsalicilico.

Pemetrexed in pazienti con funzione renale normale: aumento del rischio di tossicità da pemetrexed (a causa della ridotta clearance renale di pemetrexed da parte dell’acido acetilsalicilico) a dosi anti- infiammatorie di acido acetilsalicilico. La funzione renale deve essere monitorata.

Eparine a basso peso molecolare (e molecole affini) e eparine non frazionate, a dosi preventive in pazienti al di sotto dei 65 anni di età: la co-somministrazione di farmaci che agiscono a diversi livelli di emostasi aumenta il rischio di emorragia. Pertanto, nei pazienti con meno di 65 anni di età, la co- somministrazione di eparine a dosi preventive (o molecole affini), e di acido acetilsalicilico, a prescindere dalla dose, deve essere valutata, mantenendo il monitoraggio clinico e il monitoraggio di laboratorio, quando necessario.

Eparine a basso peso molecolare (e molecole affini) e eparine non frazionate a dosi terapeutiche o in pazienti anziani (? 65 anni), indipendentemente dalla dose di eparina, e per dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per l’inibizione dell’aggregazione piastrinica: aumento del rischio di emorragia (inibizione dell’aggregazione piastrinica e lesione della mucosa gastroduodenale da parte dell’acido acetilsalicilico).

Trombolitici: aumentato rischio di emorragia.

Anticoagulanti orali a dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per l’inibizione dell’aggregazione piastrinica: aumentato rischio di emorragia.

Altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) con dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per

l’inibizione dell’aggregazione piastrinica: aumento del rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali.

Potenziale effetto additivo sull’aggregazione piastrinica:

a causa di un aumentato rischio di sanguinamento dovuto al potenziale effetto additivo sull’aggregazione piastrinica, la somministrazione concomitante di farmaci associati a rischio di sanguinamento deve essere intrapresa con cautela.

Glucocorticoidi (tranne idrocortisone per terapia sostitutiva) per dosi analgesiche ed antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumentato rischio di emorragia.

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (citalopram, escitalopram, fluoxetina,

fluvoxamina, paroxetina, sertralina): aumento del rischio di emorragia.

I dati sperimentali indicano che l’ibuprofene può inibire l’effetto di aspirina a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 5.1). Tuttavia, i limiti di tali dati e le incertezze riguardanti l’estrapolazione dei dati ex vivo alla situazione clinica implica che nessuna conclusione certa può essere fatta per l’uso regolare di ibuprofene, e nessun effetto clinicamente rilevante è considerato probabile per l’utilizzo occasionale di ibuprofene.

Vaccino contro la varicella: si raccomanda di non somministrare salicilati ai pazienti che hanno ricevuto la vaccinazione contro la varicella per un periodo di sei settimane dopo la vaccinazione . Casi di sindrome di Reye si sono verificati a seguito dell’uso di salicilati durante l’ infezione da varicella.

Tenofovir: la somministrazione concomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS può aumentare il rischio di insufficienza renale in particolare in quei pazienti che presentano fattori di rischio di disfunzione renale. Pertanto se tenofovir disoproxil viene cosomministrato con un FANS, si deve monitorare in modo adeguato la funzionalità renale.

Alcool: quando assunto insieme ad acido acetilsalicilico l’alcool può aumentare il rischio di lesioni gastrointestinali e prolungare il tempo di sanguinamento. Pertanto, le bevande alcoliche devono essere assunte con cautela dai pazienti durante e nelle 36 ore successive all’assunzione di acido

acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.4).

Non sono state rilevate interazioni tra il medicinale e test di laboratorio o tra il medicinale e alimenti.


Lisomucil febbre e dolore: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Lisomucil febbre e dolore: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati osservati effetti di Acido Acetilsalicilico Zentiva 1g sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco