Peflox: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Peflox (Pefloxacina Mesilato): sicurezza e modo d’azione

Peflox (Pefloxacina Mesilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

PEFLOX è indicato per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie e delle vie respiratorie sostenute da germi sensibili alla pefloxacina.

Peflox: come funziona?

Ma come funziona Peflox? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Peflox

TC: J01MA03

PEFLOX è una specialità a base di pefloxacina mesilato diidrato, un nuovo antibatterico di sintesi originale appartenente alla famiglia dei chinoloni. L’azione antibatterica della pefloxacina è legata ad una interferenza con i meccanismi di sintesi del DNA cromosomico batterico. Approfondite ricerche batteriologiche hanno confermato l’attività della pefloxacina su un elevato numero di germi Gram-negativi e Gram-positivi responsabili di infezioni localizzate alle vie respiratorie e alle vie urinarie.


Peflox: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Peflox, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Peflox

Dopo somministrazioni uniche di 400 mg si è osservato un picco ematico di 4 mcg/ml alla fine della perfusione di 1 ora e dopo 1 ora e mezza dall’assunzione orale. Dopo somministrazioni ripetute di 400 mg ogni 12 ore, sia per via orale che per via parenterale, si ottengono concentrazioni massime ematiche di circa 10 mcg/ml.

L’assorbimento del prodotto, dopo somministrazione orale di 400 mg, è molto rapido (20 minuti) e quasi totale (90% della dose assunta); pertanto la pefloxacina è in pratica biodisponibile allo stesso modo sia per via orale che per via parenterale. Tale caratteristica permette di impiegare la pefloxacina con la stessa posologia e con la stessa frequenza di somministrazione, indipendentemente dalla forma farmaceutica. L’emivita della pefloxacina è di circa 12 ore, dopo trattamenti sia singoli che ripetuti. La diffusione della pefloxacina nei diversi tessuti è particolarmente elevata per entrambe le vie di somministrazione per trattamenti singoli e ripetuti. Il legame alle proteine plasmatiche è del 30%.

Il farmaco viene metabolizzato in notevole misura a livello epatico: i due principali metaboliti sono la pefloxacina demetilata e la pefloxacina N-ossido. L’eliminazione della pefloxacina è essenzialmente metabolica e avviene per via renale e per via biliare. L’eliminazione renale della pefloxacina e dei suoi principali metaboliti rappresenta il 41,7% della dose somministrata, la forma metabolizzata è quella quantitativamente più notevole. I tassi urinari di pefloxacina immodificata raggiungono circa i 25 mcg/ml tra la 1a e la 2a ora; e sono ancora di 15 mcg/ml dalla 12a alla 24a ora. Da 48 a 72 ore dopo la somministrazione orale in dose unica di 800 mg si ritrovano ancora nelle urine 11,5 ? 4,1 mcg/ml di pefloxacina. L’eliminazione biliare di pefloxacina è rappresentata essenzialmente dal prodotto immodificato, dal derivato

glicuro-coniugato e dal derivato N-ossido. Nei soggetti con insufficienza epatica, si è osservata una diminuzione importante della clearance plasmatica, con un notevole aumento dell’emivita (da 3 a 5 volte), nonché dell’escrezione urinaria di pefloxacina immodificata (da 3 a 4 volte).


Peflox: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Peflox agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Peflox è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Peflox: dati sulla sicurezza

I risultati delle ricerche di tossicità acuta permettono di classificare la pefloxacina tra i farmaci poco tossici; sono state calcolate le DL50 nel topo per e.v., os, i.p. e s.c., e nel ratto per e.v., os e i.p.. I valori minimi e massimi calcolati sono i seguenti (mg/kg):

topo: da 255 e.v. a 1350 per s.c. ratto: da 272 e.v. a 2420 per os.

Dopo somministrazioni orali ripetute per oltre un anno nel ratto e nel cane, la pefloxacina è risultata praticamente ben tollerata fino a dosi rispettivamente di 96 e 50 mg/kg. A dosi 4 -5 volte superiori alla dose terapeutica, la pefloxacina somministrata per os, al pari degli altri chinolonici, provoca alterazioni della spermatogenesi nel ratto e nel cane, nei soggetti giovani di quest’ultima specie anche erosioni a carico delle cartilagini articolari e opacizzazione del cristallino, peraltro comparse solo dopo almeno 6 mesi di trattamento. La pefloxacina somministrata per os fino a dosi di 400 mg/kg nel ratto e di 100 mg/kg nel coniglio è risultata priva di effetti embriotossici e teratogeni; alle dosi di 100 mg/kg nel ratto non ha influenzato né lo sviluppo dei neonati né la loro capacità riproduttiva. La pefloxacina non è risultata mutagena nei test classici (Ames test, micronucleo).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Peflox: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Peflox

Peflox: interazioni

Corticosteroidi

Dato il rischio di tendinite, la co-somministrazione di pefloxacina e corticosteroidi deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4.)

Teofillina

La somministrazione concomitante di pefloxacina e teofillina può causare un lieve aumento della concentrazione plasmatica di teofillina. Questo può portare a effetti indesiderati indotti dalla teofillina che raramente potrebbero essere pericolosi per la vita o fatali. Durante la co- somministrazione, si devono monitorare le concentrazioni sieriche di teofillina, e si deve ridurre la dose (o il dosaggio) di teofillina secondo necessità.

Formazione di complessi chelati

L’assorbimento di pefloxacina risulta significativamente ridotto quando PEFLOX compresse viene somministrato in concomitanza con sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio). Si raccomanda pertanto che PEFLOX venga assunto almeno 2 ore prima o 4-6 ore dopo l’assunzione di preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro o gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio) (vedere paragrafo 4.2). Non è stata osservata alcuna interazione con il carbonato di calcio.

Anticoagulanti orali

La somministrazione concomitante di pefloxacina e warfarin può aumentarne gli effetti anticoagulanti. Vi sono state molte segnalazioni di aumento dell’attività anticoagulante in pazienti in terapia antibatterica, inclusi i fluorochinoloni. Il rischio può variare in rapporto

all’infezione in atto, l’età e lo stato generale del paziente cosicchè il contributo del fluorochinolone all’aumento dell’INR (rapporto internazionale normalizzato) è difficile da valutare. Si raccomanda un monitoraggio frequente dell’INR durante e poco dopo la co- somministrazione di pefloxacina con un anticoagulante orale.


Peflox: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Peflox: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I pazienti devono essere informati circa il rischio di potenziali effetti neurologici e devono essere avvertiti di non guidare o usare macchinari se si verificano questi sintomi; ciò vale in particolar modo con l’assunzione contemporanea di alcool.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco