Solucortef: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Solu-cortef (Idrocortisone Emisuccinato Sodico): sicurezza e modo d’azione

Solu-cortef (Idrocortisone Emisuccinato Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

SOLU-CORTEF è indicato in situazioni di emergenza in cui è necessario un effetto ormonale rapido ed intenso.

Insufficienza cortico-surrenale acuta. – Questa sindrome può essere indotta da stress grave (p.es.: atto operatorio, lesione traumatica o infezione acuta) in pazienti con morbo di Addison, panipopituitarismo o insufficienza corticosurrenale latente conseguente a terapia corticosteroidea.

Surrenectomia bilaterale. – SOLU-CORTEF dovrà essere somministrato immediatamente prima dell’atto operatorio e ad intervalli opportuni per sostenere il paziente durante tutto il periodo di massimo stress.

Shock grave resistente alla terapia anti-shock standard. – In casi particolari di shock resistente a qualsiasi trattamento standard, compresa la

somministrazione di sangue e di vasocostrittori, l’iniezione endovenosa di SOLU-CORTEF può portare ad un ristabilimento emodinamico.

Reazioni di ipersensibilità acuta (non trattabili in maniera convenzionale). – Nello stato asmatico, negli stati di reazioni allergiche a farmaci e di anafilassi.

Lupus eritematoso disseminato in fase di ricaduta. – In questa affezione SOLU-CORTEF, somministrato per via endovenosa, è utile quale terapia d’attacco.

Non appena ottenuto il miglioramento clinico si passerà al trattamento per via orale con dosi opportune di corticosteroidi.

Solu-cortef: come funziona?

Ma come funziona Solu-cortef? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Solu-cortef

SOLU-CORTEF, contiene quale unico principio attivo il sale sodico dell’estere succinico dell’idrocortisone. E’ solubilissimo in acqua e consente l’immediata somministrazione endovenosa di dosi relativamente elevate di idrocortisone in un piccolo volume di diluente, in situazioni in cui sono urgentemente necessari livelli ematici elevati dell’ormone.

SOLU-CORTEF (idrocortisone sodio succinato) esplica attività metaboliche ed antinfiammatorie uguali a quelle dell’idrocortisone. Quando le due molecole vengono somministrate per via parenterale e in quantità equimolari, l’attività biologica é equivalente.


Solu-cortef: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Solu-cortef, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Solu-cortef

L’idrocortisone sodio succinato é un profarmaco che viene rapidamente idrolizzato nel principio attivo, idrocortisone.

L’idrocortisone si distribuisce abbondantemente nell’organismo e si lega in misura superiore al 90% alle proteine plasmatiche, in particolare alla transcortina e in misura minore all’albumina.

L’eliminazione avviene nelle urine principalmente sotto forma di metaboliti glucuronconiugati e in misura minore in forma immodificata.

L’emivita di eliminazione dopo somministrazione endovenosa di 5-10-20 mg é di circa 1,3-1,7 ore, il volume di distribuzione allo steady state di 20,7-26 l e la clearance plasmatica di 209-239 ml/min. x m2. Dopo somministrazione di una dose di 40 mg, l’emivita di eliminazione é di 1,9 ore, il volume di distribuzione 37,5 l e la clearance plasmatica di 294 ml/min. x m2. Tali variazioni sono da

correlare alla saturazione dei siti di legame della transcortina con conseguente incremento della quota libera.

L’eliminazione della dose somministrata è quasi completa entro la 12ª ora, per cui se si richiedono livelli ematici costantemente elevati di idrocortisone, il SOLU-CORTEF deve essere somministrato ogni 4-6 ore. Anche dopo somministrazione per via endomuscolare, SOLU-CORTEF è rapidamente assorbito ed eliminato in modo analogo a quello osservato dopo l’iniezione endovenosa.


Solu-cortef: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Solu-cortef agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Solu-cortef è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Solu-cortef: dati sulla sicurezza

E’ noto che i corticosteroidi, somministrati ad alte dosi nell’animale da esperimento inducono malformazioni fetali quali palatoschisi, encefalocele e idrocefalo.

Non ci sono evidenze di effetti mutageni, cancerogeni o di alterazioni della fertilità.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Solu-cortef: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Solu-cortef

Solu-cortef: interazioni

I corticosteroidi interagiscono principalmente con: rifampicina, fenitoina, barbiturici (diminuito effetto corticosteroideo), estrogeni, ketoconazolo, eritromicina, troleandomicina (aumentato effetto corticosteroideo), salicilati

(diminuito effetto dei salicilati), acido etacrinico, tiazidici, furosemide (aumentata perdita di potassio), indometacina, acido acetilsalicilico, FANS (aumentato rischio di ulcerazione gastrica), ciclofosfamide (diminuito effetto della ciclofosfamide), anfotericina (ipopotassiemia), antidiabetici (diminuzione del controllo della glicemia).


Solu-cortef: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Solu-cortef: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

L’ effetto dei corticosteroidi sulla capacità di guidare o di usare macchinari non è stato valutato sistematicamente Effetti indesiderati, come la sincope, vertigini e convulsioni sono possibili dopo il trattamento con corticosteroidi. Se i pazienti sono affetti, non devono guidare o utilizzare macchinari.

Qualora l’uso dello steroide comporti turbe comportamentali o dell’umore, é opportuno evitare tali mansioni.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco