Synacthen: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Synacthen (Tetracosactide Esacetato): sicurezza e modo d’azione

Synacthen (Tetracosactide Esacetato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Synacthen è utilizzato prevalentemente come diagnostico in caso di sospetta ipofunzionalità del corticosurrene.

A differenza di Synacthen Depot, Synacthen ha una breve durata d’azione e può essere somministrato sia per via i.m. sia per via e.v.

Può essere inoltre utilizzato a scopo terapeutico in sostituzione di Synacthen Depot quando la somministrazione e.v. o l’infusione di tetracosactide sia preferibile all’iniezione i.m.

04.1 Indicazioni terapeutiche

Nei pazienti che subiscano una lesione o siano sottoposti ad intervento chirurgico durante o nell’anno successivo al trattamento, lo stress associato deve essere trattato con un aumento o con la ripresa della terapia con Synacthen. Può essere necessario l’uso addizionale di corticosteroidi ad azione rapida. Utilizzare la dose minima efficace per controllare la patologia trattata. Nel caso che sia necessario ridurre il dosaggio, effettuare gradualmente la riduzione. L’uso prolungato induce una insufficienza relativa dell’asse ipofisi-surrene, che può persistere per parecchi mesi dopo l’interruzione del trattamento, per cui deve essere considerata l’eventualità di una opportuna terapia corticosurrenale.

La ritenzione idrica e salina conseguenti all’uso di Synacthen possono essere spesso evitate o eliminate prescrivendo una dieta iposodica. In corso di trattamenti prolungati può essere occasionalmente necessaria una sostituzione del potassio.

L’effetto della terapia con tetracosactide può essere aumentato in pazienti con ipotiroidismo o cirrosi epatica.

Un trattamento prolungato con tetracosactide può essere associato con lo sviluppo di cataratta subcapsulare posteriore e glaucoma.

Durante la terapia con tetracosactide possono manifestarsi alterazioni psicologiche (p. es. euforia, insonnia, mutamenti dell’umore e della personalità, grave depressione o sintomi di vera e propria psicosi). Si possono inoltre aggravare una esistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche.

Synacthen deve essere usato con cautela in pazienti con Herpes simplex oculare, a causa di una possibile perforazione corneale.

Synacthen può attivare un’amebiasi latente, per cui si raccomanda di escludere un’amebiasi latente o attiva prima di iniziare la terapia. Se Synacthen viene somministrato a pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza, in quanto si può verificare una riattivazione della malattia. In corso di terapia prolungata tali pazienti devono ricevere una chemioprofilassi.

In corso di terapia con Synacthen per via i.m. o e.v. non devono essere effettuate vaccinazioni antivaiolose. Occorre intraprendere con cautela ogni altra tecnica di immunizzazione a causa della diminuita risposta anticorpale.

Quando il dosaggio viene attentamente individualizzato, è improbabile che Synacthen inibisca la crescita dei bambini. Tuttavia è bene che essa sia sorvegliata in caso di trattamenti prolungati.

In corso di trattamenti prolungati con alte dosi si può verificare ipertrofia miocardica reversibile, per cui si devono effettuare regolari ecocardiografie nei neonati e nei bimbi (v. "Effetti indesiderati").

Synacthen: come funziona?

Ma come funziona Synacthen? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Synacthen

Gruppo terapeutico: polipeptide sintetico ad azione corticotropa.

Il tetracosactide è formato dai primi 24 aminoacidi dell’ormone corticotropo naturale ACTH (1 mg di Synacthen corrisponde per attività a ca. 100 U.I. di ACTH). Come l’ACTH esso stimola la produzione corticosurrenale dei glicocorticoidi e dei mineralcorticoidi e, in misura minore, degli androgeni, il che spiega il suo effetto terapeutico in condizioni che rispondono al trattamento con glicocorticoidi. Comunque, la sua attività farmacologica non è confrontabile con quella dei corticosteroidi in quanto, in caso di trattamento con ACTH (in contrasto ad un trattamento con un singolo glicocorticoide) i tessuti sono esposti ad uno spettro fisiologico di corticosteroidi.

Il sito d’azione dell’ACTH è la membrana plasmatica delle cellule corticosurrenali, dove esso si lega ad un recettore specifico. Il complesso ormone-recettore attiva l’adenilciclasi, stimolando la produzione di adenosina monofosfato ciclica e promuovendo così la sintesi di pregnenolone da colesterolo. Dal pregnenolone vengono prodotti i vari corticosteroidi attraverso differenti cicli enzimatici.


Synacthen: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Synacthen, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Synacthen

Il tetracosactide ha un volume di distribuzione apparente di circa 0,4l/kg.

L’emivita di eliminazione plasmatica, dopo una iniezione e.v., è di circa 7 minuti nella prima ora (prima fase), di circa 37 minuti nell’ora successiva (seconda fase) e quindi di circa 3 ore (fase terminale).

Nel siero, il tetracosactide viene rapidamente degradato mediante idrolisi enzimatica, dapprima ad oligopeptidi inattivi, quindi ad aminoacidi liberi. La sua rapida eliminazione dal plasma è probabilmente dovuta non tanto a questo processo relativamente lento, quanto al fatto che la sostanza attiva viene rapidamente concentrata nelle surrenali e nei reni.

Dopo somministrazione e.v. di b1-24 -corticotropina marcata con 131 I, il 95-100% della radioattività viene escreta nell’urina entro 24 ore.


Synacthen: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Synacthen agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Synacthen è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Synacthen: dati sulla sicurezza

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Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Synacthen: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Synacthen

Synacthen: interazioni

Poiché Synacthen determina un aumento della produzione corticosurrenale di glicocorticoidi e mineralcorticoidi, possono verificarsi interazioni simili a quelle osservate con questi corticosteroidi. I pazienti già in trattamento con farmaci per il diabete mellito o per ipertensione arteriosa moderata o grave devono adattare i dosaggi di questi farmaci iniziando un trattamento con Synacthen.


Synacthen: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Synacthen: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Poiché Synacthen può avere un effetto sul sistema nervoso centrale, i pazienti devono prestare particolare attenzione durante la guida o l’utilizzo di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco