Talofen: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Talofen (Promazina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Talofen (Promazina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’agitazione psicomotoria o del comportamento aggressivo. Schizofrenia ed altri disturbi psicotici.

Talofen: come funziona?

Ma come funziona Talofen? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Talofen

Categoria farmacoterapeutica: farmaci antipsicotici. Codice ATC: N05AA03 La promazina è un neurolettico fenotiazinico alifatico.

La promazina possiede un’elevata affinità per i recettori istaminergici H1, che può spiegare il suo potente effetto sedativo.

Al contrario, la promazina ha una bassa affinità per i recettori dopaminergici D2, serotoninergici 5-HT, alfa1-adrenergici e muscarinici.


Talofen: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Talofen, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Talofen

Assorbimento: l’effetto dell’iniezione endovenosa e di quella intramuscolare si manifesta, rispettivamente, dopo pochi minuti e dopo 20 minuti dalla somministrazione; la soluzione orale in gocce è rapidamente assorbita e l’effetto diventa evidente dopo 30 minuti-1 ora dalla somministrazione.

Distribuzione: le concentrazioni plasmatiche di promazina sono molto basse: viene ampiamente distribuita, soprattutto nell’encefalo.

Metabolismo: la promazina viene ampiamente metabolizzata a livello epatico, in diversi metaboliti.

Eliminazione: l’emivita plasmatica è di circa 6 ore; l’escrezione è urinaria.


Talofen: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Talofen agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Talofen è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Talofen: dati sulla sicurezza

Negli studi preclinici di tossicità acuta e cronica gli effetti sono stati osservati solo a dosaggi sufficientemente superiori al dosaggio massimo nell’uomo, tali da indicare una rilevanza minima nell’utilizzo clinico.

Dati preclinici basati su studi convenzionali di tossicità riproduttiva non indicano rischi per l’uomo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Talofen: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Talofen

Talofen: interazioni

Uso concomitante non raccomandato con i seguenti farmaci

Farmaci che inducono depressione midollare

:

TALOFEN non deve essere utilizzato con altri farmaci con noto potenziale effetto di soppressione della funzione del midollo osseo (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Farmaci che prolungano il tratto QT

:

quando i neurolettici vengono somministrati insieme a farmaci che prolungano il tratto QT, aumenta il rischio di aritmie cardiache

Farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti

:

non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.

Antibiotici: con l’utilizzo concomitante di moxifloxacina e fenotiazine è stato segnalato un aumento del rischio di aritmie ventricolari: pertanto evitare l’uso concomitante.

Levodopa: le fenotiazine possono antagonizzare l’effetto della levodopa. L’utilizzo concomitante di promazina e levodopa deve essere evitato.

Alcool: è stato segnalato un effetto additivo di depressione del sistema nervoso centrale in seguito a somministrazione concomitante di alcool e fenotiazine. Evitare il consumo di alcool durante la terapia con fenotiazine.

Uso concomitante che richiede cautela

Considerando gli effetti della promazina sul sistema nervoso centrale (SNC), occorre cautela nell’utilizzo di TALOFEN in associazione con altri farmaci ad azione centrale.

Farmaci che deprimono il Sistema Nervoso Centrale:

l’utilizzo concomitante di TALOFEN e di altri farmaci che deprimono il SNC, tra cui barbiturici, ansiolitici, ipnotici, anestetici, antistaminici, analgesici, oppioidi, può indurre un effetto deprimente additivo, che include depressione respiratoria, depressione del SNC e ipotensione.

Succinilcolina: TALOFEN non deve essere somministrato a pazienti che durante un intervento chirurgico abbiano ricevuto succinilcolina, a causa del possibile prolungamento del blocco neuromuscolare

Metrizamide: la somministrazione concomitante di metrizamide e fenotiazine aumenta il rischio di convulsioni. Pertanto, la terapia con TALOFEN deve essere interrotta almeno 48 ore prima di una mielografia e può essere ricominciata solo 24 ore dopo l’esecuzione di tale esame.

Litio: la somministrazione concomitante di litio e farmaci antipsicotici ha provocato un’ ampia varietà di sintomi di encefalopatia, danno cerebrale, e sintomi extrapiramidali. Pertanto i pazienti in terapia concomitante con litio devono essere attentamente monitorati.

Farmaci anticonvulsivanti: l’utilizzo concomitante di fenotiazine e farmaci anticonvulsivanti antagonizza gli effetti di questi ultimi. Pertanto i livelli dei farmaci anticonvulsivanti devono essere monitorati quando una fenotiazina viene aggiunta o tolta dalla terapia: infatti può essere necessario un aggiustamento del dosaggio. I pazienti devono anche essere monitorati per la comparsa di qualunque segno di tossicità da fentoina.

Farmaci antineoblastici: la promazina ha un effetto antiemetico che può mascherare la tossicità di farmaci antineoblastici (vedere paragrafo 4.4).

Uso concomitante da prendere in considerazione

Farmaci anticolinergici:

l’utilizzo concomitante di farmaci anticolinergici può ridurre l’assorbimento orale delle fenotiazine, antagonizzare gli effetti di queste ultime sui sintomi comportamentali e psicotici, ed aumentare la comparsa di effetti collaterali anticolinergici (vedere paragrafo 4.4).

Antiacidi: gli antiacidi possono ridurre l’assorbimento delle fenotiazine.

Farmaci antipertensivi: le fenotiazine possono aumentare gli effetti ipotensivi dei farmaci antipertensivi.

Interazioni con i test di laboratorio: metaboliti urinari delle fenotiazine possono determinare la comparsa di una colorazione scura alle urine e dare false risposte positive ai tests dell’amilasi, dell’urobilinogeno, delle uroporfirine, dei porfobilinogeni e dell’acido 5-idrossi-indolacetico. Nelle

donne in trattamento con fenotiazine sono stati segnalati falsi risultati positivi ai test di gravidanza.


Talofen: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Talofen: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La promazina generica o altre fenotiazine possono indurre sedazione, vertigini e sonnolenza. Tale rischio non può essere escluso con TALOFEN, per tale motivo si raccomanda cautela nei pazienti che guidano veicoli o usano macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco