Adamibi: a cosa serve e come si usa

Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in (Tetrakis Cu Tetrafluoroborato): indicazioni e modo d’uso

Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in (Tetrakis Cu Tetrafluoroborato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Medicinale solo per uso diagnostico. Le seguenti indicazioni si riferiscono agli adulti. Per la popolazione pediatrica vedere il paragrafo 4.2.

Dopo la ricostituzione con sodio pertecnetato (99m Tc) soluzione iniettabile, si ottiene una soluzione di tecnezio (99mTc) sestamibi indicata per:

Scintigrafia miocardica di perfusione per la rilevazione e la localizzazione delle patologie delle arterie coronarie (angina pectoris e infarto miocardico).

Valutazione della funzione ventricolare globale. Tecnica di primo passaggio per la determinazione della frazione di eiezione e/o ECG triggered, gated SPECT per la valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra, dei volumi e del movimento regionale delle pareti.

Scintimammografia per la rilevazione di sospetto carcinoma mammario in caso di mammografia dubbia, inadeguata o imprecisa.

Localizzazione di tessuto paratiroideo iperfunzionante in pazienti con iperparatiroidismo ricorrente o persistente sia primario che secondario, nonché in pazienti con iperparatiroidismo primario in attesa di sottoporsi a intervento chirurgico delle ghiandole paratiroidi.

Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in

Posologia

Adulti e anziani

La posologia può variare in funzione delle caratteristiche della gamma camera e delle modalità di ricostruzione dell’immagine.

L’iniezione di attività superiori ai DRL (Livelli di riferimento diagnostico) locali deve essere giustificata.

L’intervallo di attività raccomandato per la somministrazione endovenosa in un paziente adulto di peso medio (70 kg) è:

Diagnosi di perfusione coronarica ridotta e di infarto del miocardio:

400-900 MBq.

L’intervallo di attività raccomandato per la diagnosi di malattia cardiaca ischemica secondo le linee guida europee sulle procedure è:

Protocollo di due giorni: 600–900 MBq/studio

Protocollo di un giorno: 400–500 MBq per la prima iniezione, per la seconda iniezione la dose sarà triplicata.

Per il protocollo di un giorno non devono essere somministrati complessivamente più di 2000 MBq, mentre per il protocollo di due giorni la dose non deve superare i 1800 MBq. Per il protocollo di un giorno, le due iniezioni (sotto stress e a riposo) devono essere eseguite a distanza di almeno due ore, ma possono essere effettuate in qualsiasi ordine. Dopo l’iniezione in condizioni di stress, sarà necessario incoraggiare l’esercizio per un ulteriore minuto (se possibile).

Per la diagnosi di infarto miocardico, può essere sufficiente una sola iniezione a riposo.

Per la diagnosi di patologia cardiaca ischemica sono necessarie due iniezioni (sotto stress e a riposo) al fine di distinguere il ridotto assorbimento miocardico transitorio dal persistente.

Valutazione della funzione ventricolare globale:

600-800 MBq iniettati in bolo.

Scintimammografia:

700-1000 MBq iniettati in bolo nel braccio opposto al sito della lesione.

Localizzazione del tessuto paratiroideo iperfunzionante:

200-700 MBq iniettati in bolo. L’attività usuale è mediamente di 500-700 MBq.

La posologia può variare in funzione delle caratteristiche della gamma camera e delle modalità di ricostruzione dell’immagine.

L’iniezione di attività superiori ai DRL (Livelli di riferimento diagnostico) locali deve essere giustificata.

Insufficienza renale

’ richiesta una attenta valutazione della attività da somministrare in quanto è possibile che si verifichi una aumentata esposizione alle radiazioni in questi pazienti.

Insufficienza epatica

In generale, la scelta dell’attività per pazienti con ridotta funzione epatica dovrebbe essere fatta con cautela, cominciando solitamente dal livello di dosaggio più basso.

Popolazione pediatrica

L’uso nei bambini e negli adolescenti deve essere considerato con cautela, sulla base delle necessità cliniche e valutando con attenzione il rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti.

Le attività da somministrare ai bambini e agli adolescenti possono essere calcolate in base alle raccomandazioni della “dosage card” pediatrica della Associazione Europea di Medicina Nucleare (EANM); l’attività da somministrare a bambini e ad adolescenti può essere calcolata moltiplicando una attività di base (ai fini del calcolo) per i multipli in funzione del peso stabiliti nella tabella riportata qui sotto.

A[MBq]Somministrata = Attività di Base x Multiplo

L’attività di base è di 63 MBq in caso di utilizzo per imaging di tumori, Per l’imaging cardiaco le attività di base minima e massima sono di 42 e 63 MBq, rispettivamente, per il protocollo in due giorni sia at rest che con stress. Per il protocollo in un giorno, l’attività di base è di 28 MBq at rest e di 84 MBq at stress. L’attività minima per ogni studio di imaging è di 80 MBq

Peso
[kg]
Multiplo Peso
[kg]
Multiplo Peso
[kg]
Multiplo
3 1 22 5.29 42 9.14
4 1.14 24 5.71 44 9.57
6 1.71 26 6.14 46 10.00
8 2.14 28 6.43 48 10.29
10 2.71 30 6.86 50 10.71
12 3.14 32 7.29 52-54 11.29
14 3.57 34 7.72 56-58 12.00
16 4.00 36 8.00 60-62 12.71
18 4.43 38 8.43 64-66 13.43
20 4.86 40 8.86 68 14.00

Modo di somministrazione Per uso endovenoso.

L’iniezione extravasale di questo prodotto radioattivo deve essere assolutamente evitata a causa del possibile conseguente danno tissutale.

Flacone multidose.

Precauzioni da mettere in atto prima della manipolazione e somministrazione del prodotto.

Il medicinale deve essere ricostituito prima della somministrazione al paziente.

Per le istruzioni sulla ricostituzione e sul controllo della purezza radiochimica del radiofarmaco prima della somministrazione, vedere paragrafo 12.

Per la preparazione del paziente, vedere il paragrafo 4.4. Acquisizione delle immagini

Imaging cardiaco

L’acquisizione delle immagini potrà avere inizio dopo circa 30-60 minuti dall’iniezione in modo da consentire la clearance epatobiliare. Periodi di attesa più lunghi possono essere necessari per l’acquisizione di immagini a riposo e sotto stress con i soli vasodilatatori a causa del rischio di una maggiore attività sottodiaframmatica del tecnezio (99mTc). Non vi sono evidenze che giustifichino variazioni significative della concentrazione o ridistribuzione del tracciante miocardico, pertanto è possibile eseguire l’acquisizione delle immagini fino a 6 ore dopo l’iniezione. L’esame può essere eseguito in protocolli di uno o due giorni.

Eseguire preferibilmente l’acquisizione di immagini tomografiche (SPECT) con o senza ECG gating

Scintimammografia

Il momento ottimale per iniziare l’acquisizione delle immagini del seno è 5 – 10 minuti dopo l’iniezione tenendo la paziente in posizione prona lasciando pendere liberamente la mammella.

Il prodotto va somministrato nella vena del braccio controlaterale rispetto alla mammella con la sospetta anomalia. In caso di malattia bilaterale la somministrazione va eseguita idealmente in una vena dorsale del piede.

Gamma camera convenzionale

La paziente deve quindi essere riposizionata in modo tale da lasciar pendere la mammella controlaterale

della quale si acquisirà un’immagine laterale. Quindi si dovrà acquisire un’immagine anteriore con la paziente distesa in posizione supina con le braccia dietro la testa.

Detector specifico per imaging mammario.

Qualora si utilizzi un detector specific per imaging mammario, è necessario seguire un protocollo macchina-specifico al fine di ottenere le migliori immagini possibili.

Acquisizione dell’immagine della paratiroide

L’acquisizione dipende dal protocollo scelto. Gli studi più diffusi riguardano le tecniche di sottrazione e/o in doppia fase , che possono essere eseguite contemporaneamente.

Per la tecnica di sottrazione è possibile somministrare, per l’imaging della ghiandola tiroidea, o sodio ioduro (123I) o sodio pertecnetato (99m Tc) in quanto questi radiofarmaci sono captati dal tessuto tiroideo funzionale. Questa immagine va sottratta da quella ottenuta con tecnezio (99mTc) sestamibi, affinché il tessuto paratiroideo iperfunzionante rimanga visibile dopo la sottrazione. Quando si utilizza lo sodio iodio (123I), vengono somministrati da 10 a 20 MBq per via orale. Quattro ore dopo la somministrazione, si procede all’acquisizione di immagini del collo e del torace. Una volta acquisite le immagini con il sodio iodio (123I), vengono iniettati da 200 a 700 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi e le immagini vengono acquisite 10 minuti dopo l’iniezione in doppia acquisizione con 2 picchi di energia gamma (140 keV per il tecnezio (99mTc) e 159 keV per lo iodio (123I)).

Quando si utilizza il sodio pertecnetato (99m Tc), si procede all’iniezione di 40-150 MBq e, a distanza di 30 minuti, si acquisiscono le immagini del collo e del torace. Quindi si iniettano 200-700 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi e si esegue una seconda acquisizione di immagini a distanza di 10 minuti.

Se si utilizza la tecnica in doppia fase, iniettare 400 a 700 MBq di tecnezio (99mTc) sestamibi ed acquisire la prima immagine del collo e del mediastino dopo 10 minuti. Dopo un periodo di wash-out da 1 a 2 ore, acquisire una seconda immagine del collo e del mediastino.

Le immagini planari possono essere integrate da immagini SPECT or SPECT/CT precoci o ritardate.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in per quanto riguarda la gravidanza:

Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in: si può prendere in gravidanza?

Donne potenzialmente fertili

Qualora sia necessario somministrare un radiofarmaco a una donna potenzialmente fertile, è importante informarsi su un’eventuale gravidanza in corso. Qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza fino a che non venga dimostrato il contrario. In caso di incertezza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo è molto irregolare, ecc.), devono essere offerte tecniche alternative che non comportano l’uso di radiazioni ionizzanti (se possibile).

Gravidanza

Gli esami con radionuclidi eseguite su donne in stato di gravidanza comportano la somministrazione di radiazioni anche al feto.

Durante la gravidanza devono pertanto essere effettuati solamente quegli esami obbligatori per i quali i probabili benefici superano di gran lunga i rischi incorsi dalla madre e dal feto.

Allattamento

Prima di somministrare un radiofarmaco a una madre che allatta al seno occorre prendere in considerazione la possibilità di posporre la somministrazione di radionuclidi fino a quando la madre abbia cessato di allattare e di selezionare il radiofarmaco più appropriato, prendendo in considerazione la secrezione di attività nel latte materno. Qualora la somministrazione venga considerata necessaria, si deve sospendere l’allattamento al seno per 24 ore ed eliminare il latte prodotto.

Durante le prime 24 ore successive all’iniezione si raccomanda di evitare contatti ravvicinati con i neonati.

Fertilità

Non è stato eseguito alcuno studio sulla fertilità.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in in caso di sovradosaggio.

Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in: sovradosaggio

In caso di sovradosaggio di radiazioni con tecnezio (99mTc) sestamibi la dose assorbita dal paziente deve essere ridotta ove possibile aumentando l’eliminazione del radionuclide dall’organismo del paziente mediante frequente svuotamento della vescica e defecazione. Potrebbe essere utile effettuare una stima della dose efficace applicata.

Adamibi 1 mg kit preparazione radiofarmaceutica 2 fl in: istruzioni particolari

Avvertenze generali

I radiofarmaci devono essere presi in consegna, utilizzati e somministrati solamente da personale autorizzato in ambienti clinici designati. La presa in consegna, la conservazione, l’utilizzo, il trasferimento e lo smaltimento sono soggetti alle disposizioni e/o autorizzazioni appropriate delle autorità ufficiali competenti.

I radiofarmaci devono essere preparati in modo da soddisfare sia i requisiti di sicurezza delle radiazioni sia quelli di qualità farmaceutica. Devono essere adottate appropriate precauzioni di asepsi.

Il contenuto del flacone deve essere utilizzato solo per la preparazione di tecnezio ( 99mTc) sestamibi e non deve essere somministrato al paziente senza essere preventivamente sottoposto alla procedura di preparazione.

Per le istruzioni sulla preparazione estemporanea del prodotto prima della somministrazione, fare riferimento al paragrafo 12.

Non utilizzare il prodotto se in qualsiasi momento della sua preparazione, l’integrità della fiala è compromessa.

La somministrazione deve essere effettuata in modo da minimizzare il rischio di contaminazione del medicinale e l’irradiazione degli operatori. È obbligatoria una adeguata schermatura.

Il contenuto del kit prima della preparazione estemporanea non è radioattivo. Tuttavia, dopo l’aggiunta di sodio (99m Tc) pertecnetato, è necessario mantenere il prodotto adeguatamente schermato.

La somministrazione di radiofarmaci crea rischi per le altre persone dovuti alla radiazione esterna o alla contaminazione per versamento di urina, vomito, o di nessun altro fluido biologico. È pertanto necessario adottare precauzioni di protezione contro le radiazioni conformemente alle normative nazionali.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente per le sostanze radioattive.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco