Citoplatino: a cosa serve e come si usa

Citoplatino (Cisplatino): indicazioni e modo d’uso

Citoplatino (Cisplatino) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Il Citoplatino ha dimostrato elevata attività antitumorale, sia da solo, sia in associazione ad altri citostatici, in numerosi tipi e sedi di tumori.

– Sfera genitale: testicolo, ovaio, utero.

– Collo e testa

– Vescica e prostata

– Per altri tipi e sedi di tumori (sarcomi, linfomi, metastasi di melanomi, tumori dell’esofago, della tiroide e dei polmoni) esistono dati preliminari ed una casistica limitata trattata prevalentemente con polichemioterapia.

Citoplatino: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Citoplatino è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Citoplatino ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Citoplatino

Posologia

Quando Citoplatino viene utilizzato da solo, si consigliano attualmente due schemi terapeutici:

– 80-100 mg/m² in dose unica endovenosa, o in 6 dosi refratte nelle 24 ore, ogni 3-4 settimane, oppure

– 15-20 mg/m² al giomo per 5 giorni consecutivi per via endovenosa ogni 3-4 settimane.

In pazienti con funzionalità renale compromessa e con depressione midollare dovranno essere impiegate dosi ridotte.

Quando Citoplatino viene utilizzato in associazione con altri farmaci antitumorali, il dosaggio dovrà essere opportunamente adeguato.

Modo di somministrazione

Sciogliere il liofilizzato con il relativo solvente e diluire in almeno 500 ml di soluzione fisiologica, somministrando per infusione preferibilmente entro 6-8 ore. Al fine di ridurre il rischio di nefrotossicità il cisplatino va somministrato dopo idratazione del paziente che può essere effettuata durante la notte precedente l’inizio del trattamento e va protratta in modo da mantenere una diuresi costante fino ad almeno 24 ore dopo la fine della somministrazione.

Diversi autori hanno adottato l’uso simultaneo di iperidratazione e diuresi osmotica indotta con infusione di mannitolo. La quantità di liquido perfuso varia ovviamente a seconda del tipo di trattamento.

I successivi cicli di terapia con Citoplatino non devono essere effettuati qualora intervengano segni di insufficienza renale (valori di creatininemia superiori a 1,5 mg/100 ml) e quando la crasi ematica non sia ad un livello accettabile (piastrine > 100.000/mm³ leucociti > 4.000/mm³).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Citoplatino seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Citoplatino per quanto riguarda la gravidanza:

Citoplatino: si puĂ² prendere in gravidanza?

Il cisplatino è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento, in quanto possiede attività teratogena ed embriotossica in topi Swiss.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Citoplatino?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Citoplatino in caso di sovradosaggio.

Citoplatino: sovradosaggio

In caso di iperdosaggio aumentano l’incidenza e l’intensità dei disturbi digestivi e la possibilità di un danno renale. Occorre praticare iperidratazione facendo ricorso a perfusioni venose con soluzioni isotoniche di cloruro di sodio, associate eventualmente a perfusioni di mannitolo, al fine di favorire l’eliminazione del prodotto, ridurre il rischio di insorgenza di insufficienza renale, eliminare lo stato di disidratazione provocato dal vomito.

Citoplatino: istruzioni particolari

Nessuna particolare


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco