Difmetrè (Indometacina + Caffeina + Proclorperazina): indicazioni e modo d’uso
Difmetrè (Indometacina + Caffeina + Proclorperazina) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:
Trattamento dell’attacco acuto di emicrania con o senza aura. È particolarmente idoneo per il trattamento di pazienti che, durante l’attacco, soffrano di nausea e vomito.
Trattamento degli episodi di cefalea tensiva.
Difmetrè: come si usa?
Come per tutti i farmaci, anche per Difmetrè è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.
Se però non ricordate come prendere Difmetrè ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.
Posologia di Difmetrè
Posologia
Si consiglia di assumere DIFMETRÉ il più presto possibile dopo l’insorgenza della cefalea, tuttavia il farmaco è efficace anche se assunto in una fase più tardiva.
DIFMETRÉ compresse effervescenti: assumere le compresse effervescenti dopo completa dissoluzione in acqua.
Adulti (età tra 18 e 65 anni)
La dose iniziale raccomandata è di una compressa per via orale o di una supposta per via rettale all’insorgenza della cefalea.
La forma farmaceutica e il dosaggio devono essere scelti in base alla gravità dei sintomi e alle caratteristiche individuali del paziente.
Le formulazioni in supposte sono particolarmente adatte nei pazienti con nausea e vomito.
In caso di mancata risposta
Se non si riscontra un miglioramento della cefalea nell’arco delle 2 ore successive all’assunzione della prima dose di DIFMETRÉ, è stato dimostrato che una seconda dose dello stesso dosaggio assunta per lo stesso attacco è efficace nel trattamento della cefalea.
Gli studi clinici dimostrano che probabilmente i pazienti che non rispondono al trattamento di un attacco di cefalea possono comunque rispondere al trattamento di un attacco successivo.
In caso di ricomparsa della cefalea entro 24-48 ore
Se la cefalea si ripresenta nell’arco delle 24-48 ore dopo una risposta iniziale, è stato dimostrato che una seconda dose di DIFMETRÉ dello stesso dosaggio è efficace nel trattamento delle recidive.
Si consiglia di non superare la dose massima giornaliera di 4 supposte o 8 compresse.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
Non esistono dati relativi all’uso di DIFMETRÉ nei bambini e negli adolescenti (sotto i 18 anni di età), quindi il suo uso non è raccomandato in questa fascia d’età.
Anziani (di età superiore a 65 anni)
La sicurezza e l’efficacia di DIFMETRÉ in pazienti di età superiore a 65 anni non sono state valutate sistematicamente.
Modo di somministrazione DIFMETRÉ compresse: uso orale. DIFMETRÉ supposte: uso rettale.
Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Difmetrè seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!
Lo posso prendere se sono incinta?
Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza
Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Difmetrè per quanto riguarda la gravidanza:
Difmetrè: si può prendere in gravidanza?
L’inibizione della sintesi di prostaglandine, indotta dai FANS come l’indometacina, può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui sono stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza l’indometacina non deve essere somministrata se non in casi strettamente necessari.
Se l’indometacina è usata da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:
il feto a:
tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, DIFMETRÉ è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento
L’indometacina, la caffeina e la proclorperazina sono escrete nel latte materno.
L’esposizione dei neonati può essere minimizzata evitando l’allattamento al seno nelle 24 ore dopo l’assunzione.
Ne ho preso troppo! Cosa fare?
Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.
Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.
Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Difmetrè?
Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Difmetrè in caso di sovradosaggio.
Difmetrè: sovradosaggio
Dall’immissione in commercio non vi sono state segnalazioni dovute ad un sovradosaggio con DIFMETRÉ. Tenuto conto della posologia raccomandata di DIFMETRÉ, un sovradosaggio è improbabile.
Sintomi
Le manifestazioni cliniche conseguenti ad un sovradosaggio acuto di indometacina non sono note: probabilmente i sintomi di tossicità sono a carico del tratto gastroenterico e del sistema nervoso centrale.
Il sovradosaggio di caffeina risulta generalmente in una bassa tossicità. Una grave intossicazione da caffeina può portare a nausea, vomito, ansia, tremore, convulsione, tachicardia, aritmia, ipotensione, ipokaliemia e acidosi lattica metabolica.
Eventuali effetti da sovradosaggio della proclorperazina, il cui basso dosaggio rende tuttavia piuttosto improbabile tale evenienza sono: sintomi extrapiramidali accompagnati da confusione, sonnolenza o agitazione, disturbi della concentrazione, convulsioni o alterazioni elettrocardiografiche.
Trattamento
Il trattamento è essenzialmente sintomatico e di supporto. Utile è il lavaggio gastrico, soprattutto se sollecito. A causa della distonia le vie aeree devono essere mantenute libere. In caso di ipotensione la ventilazione deve essere agevolata; il paziente deve essere messo in posizione supina ed eventualmente essere trattato con infusione lenta di noradrenalina o metaraminolo o altri vasopressori per via intramuscolare.
Non usare adrenalina. L’emodialisi non è di alcun aiuto.
Difmetrè: istruzioni particolari
Nessuna istruzione particolare.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco