Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile (Fentanil Citrato): indicazioni e modo d’uso
Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile (Fentanil Citrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:
Per le sue caratteristiche il Fentanest si presta, più di ogni altro analgesico noto, all’impiego in anestesiologia.
Può essere usato sia nella premedicazione per qualunque tipo di anestesia (anche locale) sia nel decorso postoperatorio come durante l’intervento stesso. Si consiglia l’associazione del Fentanest con il protossido d’azoto e con un neurolettico, in particolare con il droperidolo che ne migliora l’attività analgesica e ne riduce gli effetti collaterali (specie la depressione respiratoria ed il vomito), realizzando così la neuroleptoanalgesia. Il Fentanest può essere associato, a dosi opportunamente ridotte, anche ai barbiturici ed ai comuni anestetici volatili (alotano, isoflurano, ecc.).
Non sono stati descritti casi di interferenza fra l’azione del Fentanest e dei miorilassanti.
Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile: come si usa?
Come per tutti i farmaci, anche per Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.
Se però non ricordate come prendere Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.
Posologia di Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile
Posologia
Il dosaggio di Fentanest deve essere individualizzato secondo l’età, il peso corporeo, lo stato fisico, le condizioni patologiche esistenti, l’uso di altri medicinali e il tipo di intervento chirurgico e di anestesia. Il Fentanest può essere somministrato solo in idonee strutture in cui possono essere controllate le vie respiratorie e da personale medico adeguatamente formato.
(vedere paragrafo 4.4).
Via di somministrazione
Il Fentanest può essere somministrato per via intramuscolare od endovenosa. La via intramuscolare è preferita nella premedicazione, per l’analgesia nel decorso postoperatorio e per la terapia del dolore in genere; la via endovenosa (diretta o per perfusione) durante l’intervento.
Anche somministrato non diluito, il preparato non è causa di manifestazioni irritative locali. I dosaggi si riferiscono a soggetti adulti normali.
Per via intramuscolare – in media 0,1-0,2 mg (2-4 ml) di Fentanest pro-dose.
Per via endovenosa – per realizzare una anestesia di tipo neurolepto-analgesico le dosi complessive di Fentanest sono dell’ordine di 0,4-0,8 mg.
Durante il mantenimento di una anestesia eseguita con le tecniche abituali il dosaggio va regolato in base alla profondità analgesica che si vuole ottenere, al tipo di intervento, alla sensibilità del soggetto ed alla quantità degli altri farmaci somministrati, tenendo presente che fra questi (barbiturici, etere, fluotano, ecc.) ed il Fentanest esiste potenziamento.
Neuroleptoanalgesia – per questo tipo di anestesia l’associazione del Fentanest con il neurolettico droperidolo può essere estemporanea, nelle proporzioni ritenute adatte dall’anestesista.
La neuroleptoanalgesia si attua praticamente secondo questi schemi:
Preanestesia – 0,1 mg di Fentanest e 5 mg di droperidolo per via intramuscolare, 30′-60′ prima dell’intervento.
L’impiego contemporaneo di atropina alla dose di 0,25 mg è facoltativo. Identica somministrazione serve, pro/dose, per il trattamento del dolore postoperatorio.
Induzione – si procede all’infusione endovenosa rapida (1000 gocce/minuto pari a 50 ml di soluzione/minuto) di 50-100 ml di una soluzione preparata diluendo il contenuto di 10 fiale (pari a 1 mg) di Fentanest e 2 flaconi (pari a 50 mg) di droperidolo in 500 ml di soluzione glucosata al 5%.
Contemporaneamente si somministra una miscela di N2O/O2 nel rapporto di 3/1 in circuito semichiuso. Previa iniezione endovenosa di 25-50 mg di succinilcolina (ed iperventilazione manuale) si procede all’intubazione tracheale, mentre si rallenta l’infusione a circa 50 gocce/minuto e si prosegue la somministrazione della miscela di N2O/O2, ridotta al rapporto 2/1, in ragione di 12-15 litri/minuto.
Mantenimento – la velocità media di infusione è compresa fra le 15-30 gocce/minuto e va adeguata ai tempi operatori ed alla sensibilità individuale, accelerandola se il paziente si muove, se aumentano la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e respiratoria e se compare sudorazione; diminuendola se il paziente è tranquillo, con stabilità della pressione arteriosa, della frequenza del polso e del respiro e se la cute è asciutta.
Se le necessità chirurgiche lo richiedono, si procede al rilasciamento muscolare con dosi frazionate di 25 mg di succinilcolina.
Si continua la somministrazione di N2O/O2 nel rapporto 2/1.
Fine dell’intervento, risveglio – circa 15 minuti prima della fine dell’intervento la perfusione va ulteriormente rallentata (10 gocce/minuto), mentre contemporaneamente si diminuisce la somministrazione di N2O. Al termine della sutura cutanea si interrompe l’infusione; il paziente viene iperventilato con aria per 2′-3′, quindi si procede all’estubazione. Solitamente il paziente è in condizioni di poter essere subito inviato in reparto.
Anzichè in perfusione continua, il Fentanest e il droperidolo possono essere somministrati per via endovenosa diretta alle seguenti dosi:
Induzione – Fentanest 0,4 mg (8 ml); droperidolo 20 mg (8 ml).
Inizio dell’incisione e mantenimento – al bisogno (sulla base dei segni clinici sopra detti) Fentanest 0,025 mg.
Ulteriori somministrazioni, se necessario, a dosi anche minori diluendo in tal caso il Fentanest. Per interventi di lunga durata si reinietteranno anche 10-15 mg di droperidolo.
Le modalità di somministrazione del protossido d’azoto e del curarizzante rimangono identiche a quelle della tecnica con perfusione continua.
Popolazione pediatrica
Fentanest non deve essere usato nel bambino nel primo biennio di vita. Bambini di età compresa tra 12 e 17 anni: seguire la posologia degli adulti
Bambini di età compresa tra 2 e 11 anni: la dose usuale nei bambini deve essere la seguente:
Età | Dose iniziale | Dose supplementare | |
---|---|---|---|
Respirazione spontanea |
2-11 anni |
0,001-0,003 mg/kg (1-3 mcg/kg) |
0,001-0,00125 mg/kg (1-1,25 mcg/kg) |
Respirazione assistita |
2-11 anni |
0,001-0,003 mg/kg (1-3 mcg/kg) |
0,001-0,00125 mg/kg (1-1,25 mcg/kg) |
---|
Analgesia durante intervento chirurgico, potenziamento dell’anestesia in respirazione spontanea
Le tecniche con analgesia nei bambini con respirazione spontanea dovrebbero essere usate solo come parte della tecnica anestetica o come parte delle tecniche di sedazione/analgesia da personale esperto e in un ambiente ove sia possibile gestire una improvvisa rigidità delle pareti toraciche che richieda intubazione, oppure apnea che richieda supporto alle vie aeree (vedere paragrafo 4.4).
Anziani e pazienti a rischio
Negli anziani (età superiore ai 65 anni) e in altri pazienti a rischio, la dose iniziale di Fentanest deve essere ridotta; per le dosi successive ci si dovrà basare sull’effetto indotto dalla dose iniziale.
Pazienti obesi:
Nei pazienti obesi può esserci rischio di sovradosaggio se la dose è calcolata sulla base del peso corporeo. I pazienti obesi devono ricevere una dose calcolata sulla base della massa magra piuttosto che unicamente sul peso corporeo.
Pazienti con compromissione renale:
Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale deve essere considerata una dose ridotta di Fentanest; questi pazienti devono essere monitorati attentamente per individuare eventuali segni di tossicità da fentanil (vedere paragrafo 5.2).
Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!
Lo posso prendere se sono incinta?
Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza
Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile per quanto riguarda la gravidanza:
Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile: si può prendere in gravidanza?
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Da non impiegarsi in caso di gravidanza accertata o presunta.
Non ci sono informazioni sufficienti sull’uso di fentanil in gravidanza. Il fentanil può attraversare la placenta nelle prime fasi della gravidanza. Studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere Paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è noto.
Non somministrare (per via intramuscolare [i.m.] o endovenosa [e.v.]) durante il parto (incluso il parto cesareo), perché fentanil attraversa la placenta e può bloccare la respirazione spontanea nel periodo neonatale. Se viene somministrato il fentanil, si deve avere a disposizione per uso immediato per la madre e il bambino l’attrezzatura per la ventilazione assistita, se necessaria. Deve essere sempre disponibile per il bambino un antagonista degli oppiodi.
Allattamento
Poiché il fentanil viene escreto nel latte materno, l’allattamento con latte materno nelle 24 ore successive alla somministrazione del medicinale non è raccomandato. Deve essere considerato il rapporto rischio/beneficio dell’allattamento in seguito alla somministrazione di fentanil.
Fertilità
Non ci sono dati clinici sugli effetti di fentanil sulla fertilità maschile o femminile. Negli studi condotti sugli animali, alcuni test sui ratti hanno mostrato una riduzione della fertilità femminile in seguito a somministrazione di dosi tossiche per la madre.
Ne ho preso troppo! Cosa fare?
Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.
Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.
Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile?
Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile in caso di sovradosaggio.
Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile: sovradosaggio
Segni e sintomi – le manifestazioni di un sovradosaggio del Fentanest rappresentano un’estensione delle sue azioni farmacologiche. Può verificarsi depressione respiratoria che può variare in termini di gravità da bradipnea ad apnea.
Trattamento – in presenza di ipoventilazione o apnea si deve somministrare ossigeno e ricorrere alla respirazione assistita o controllata, come indicato. Le vie respiratorie dovranno essere mantenute pervie e a questo scopo potrà essere opportuno l’impiego di una cannula orofaringea e di un tubo endotracheale. Come indicato, si dovrà tenere pronto all’uso un antagonista specifico degli oppioidi per fronteggiare la depressione respiratoria provocata dal fentanil.
Ciò non preclude comunque l’uso di contromisure più immediate.
Si tenga presente che la durata della depressione respiratoria conseguente ad una dose eccessiva di fentanil può superare la durata d’azione del farmaco antagonista; pertanto può essere richiesta una dose aggiuntiva di questi ultimi.
Se la depressione respiratoria fosse associata a rigidità muscolare, può rendersi necessario l’uso di un agente bloccante neuromuscolare intravenoso per facilitare la respirazione assistita o controllata.
I pazienti devono essere attentamente monitorati, devono essere mantenuti il calore corporeo ed un corretto apporto di liquidi. In caso di ipotensione grave o persistente si deve sospettare la presenza di una ipovolemia, da fronteggiare con appropriata terapia a base di liquidi parenterali.
Fentanesta 0,1 mg/2 ml soluzione inietabile: istruzioni particolari
Per l’apertura della fiala seguire le seguenti istruzioni:
Indossare i guanti prima dell’apertura della fiala
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L’esposizione accidentale della cute deve essere trattata lavando la zona interessata con acqua. Evitare l’uso di sapone, alcol e altri detergenti che possono causare l’abrasione chimica o fisica della pelle.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco