Igroton Lopresor: a cosa serve e come si usa

Igroton-lopresor (Metoprololo + Clortalidone): indicazioni e modo d’uso

Igroton-lopresor (Metoprololo + Clortalidone) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Ipertensione arteriosa.

Igroton-lopresor: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Igroton-lopresor è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Igroton-lopresor ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Igroton-lopresor

Le compresse non devono essere masticate.

Esse sono frazionabili a metĂ  e consentono un adattamento posologico alle singole necessitĂ  del paziente.

La dose normale è 1 compressa al giorno, al mattino presto. Se necessario puĂ² essere associato un altro farmaco antipertensivo, per esempio un vasodilatatore o un ACE inibitore.

In genere, un aumento della posologia non dà migliore risultato e non è consigliabile.

Non sono state stabilite la sicurezza e l’efficacia di Igroton-Lopresor nei bambini.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Igroton-lopresor seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Igroton-lopresor per quanto riguarda la gravidanza:

Igroton-lopresor: si puĂ² prendere in gravidanza?

Sia il clortalidone che il metoprololo possono provocare ipoperfusione placentare. I diuretici tiazidici, compreso il clortalidone, attraversano la barriera placentare e sono stati associati con trombocitopenia fetale o neonatale e possono essere associati con altri effetti indesiderati che si verificano negli adulti. Pertanto, Igroton-Lopresor non va impiegato durante la gravidanza.

Poiché entrambi i suoi principi attivi passano nel latte materno, si dovrà optare tra la sospensione del farmaco o lo svezzamento.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Igroton-lopresor?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Igroton-lopresor in caso di sovradosaggio.

Igroton-lopresor: sovradosaggio

Segni e sintomi

L’avvelenamento dovuto a sovradosaggio di metoprololo puĂ² portare a grave ipotensione, bradicardia sinusale, blocco atrioventricolare, insufficienza

cardiaca, shock cardiogeno, arresto cardiaco, broncospasmo, deterioramento dello stato di coscienza (o anche coma), convulsioni, nausea, vomito e cianosi. L’assunzione contemporanea di alcool, antipertensivi, chinidina, barbiturici aggrava i segni e i sintomi. Le prime manifestazioni di sovradosaggio da metoprololo insorgono dopo 20 minuti – 2 ore. Gli effetti di un massiccio sovradosaggio possono persistere per parecchi giorni, nonostante la diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di metoprololo.

In caso di sovradosaggio con clortalidone sono stati osservati nausea, sensazione di debolezza, vertigini, sonnolenza, ipovolemia, ipotensione e disturbi dell’equilibrio elettrolitico associati con aritmia cardiaca e spasmi muscolari.

Trattamento

I pazienti devono sempre essere ospedalizzati e, generalmente, in terapia intensiva, in modo da controllare continuamente le loro funzioni vitali (funzionalitĂ  cardiaca, emogasanalisi, parametri biochimici). PuĂ² essere indicato il ricambio dei fluidi e degli elettroliti per via endovenosa. Se opportuno, dovrebbero essere istituite misure di supporto d’emergenza, quali ventilazione artificiale o regolazione della frequenza cardiaca. Anche se apparentemente in buone condizioni, i pazienti che abbiano assunto dosi che provochino un modesto sovradosaggio dovrebbero essere osservati attentamente per almeno 4 ore per evidenziare sintomi di avvelenamento.

In caso di sovradosaggio potenzialmente pericoloso per la vita, induzione di vomito (se il paziente è cosciente), lavanda gastrica e/o somministrazione di carbone attivo per rimuovere il farmaco dal tratto gastrointestinale. Difficilmente l’emodialisi apporta un utile contributo all’eliminazione del metoprololo.

Per neutralizzare gli effetti di un eccessivo betablocco possono essere necessarie le seguenti misure:

In caso di significativa bradicardia si puĂ² somministrare atropina per via endovenosa. Per controllare bradicardia e ipotensione si dovrebbe utilizzare un ĂŸ-agonista (p. es. prenalterolo, isoprenalina) per via endovenosa; possono essere necessarie dosi molto elevate per superare il betablocco.

Per mantenere la pressione arteriosa possono essere somministrate dopamina, dobutamina o noradrenalina.

Il glucagone ha effetti inotropi e cronotropi positivi sul cuore, indipendenti dai recettori ĂŸ-adrenergici e si è dimostrato efficace nel trattamento dell’ipotensione resistente e dell’insufficienza cardiaca associata con sovradosaggio da betabloccanti.

Il diazepam è il farmaco d’elezione per controllare gli attacchi epilettici. Per contrastare il broncospasmo si puĂ² somministrare un ?

2-agonista o

aminofillina; durante e dopo la somministrazione del broncodilatatore i pazienti devono essere sorvegliati per monitorare l’eventuale insorgenza di aritmie cardiache.

Dopo un episodio di sovradosaggio puĂ² verificarsi il fenomeno da sospensione di betabloccanti (vedere sezìone 4.4).

Igroton-lopresor: istruzioni particolari

Nessuna.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco