Iopasen: a cosa serve e come si usa

Iopasen (Iopamidolo): indicazioni e modo d’uso

Iopasen (Iopamidolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Mezzo di contrasto idrosolubile non ionico per indagini radiologiche: neuroradiologia, angiografia, angiografia a sottrazione digitale (D.S.A.), urografia, potenziamento del contrasto in T.A.C., artrografia, fistulografia e isterosalpingografia.

Iopasen: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Iopasen è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Iopasen ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Iopasen

NEURORADIOLOGIA:

Mieloradicolografia Concentrazione (mg I/ml)
200-300
Dosi consigliate (ml)
5-15
Cisternografia 200-300 3-15
Ventricolografia 200-300 3-15
ANGIOGRAFIA Concentrazione (mg I/ml) Dose consigliata (ml)
Arteriografia cerebrale 300 5-10 per bolo
Arteriografia coronarica 370 8-15 per bolo
Angiocardiografia 370 1.0-1.2/Kg
Aortografia toracica 370 1.0-1.2/Kg
Aortografia addominale 370 1.0-1.2/Kg
Arteriografia selettiva viscerale 300-370 Secondo l’indagine
Arteriografia periferica 300-370 40-50

Angiografia a sottrazione

digitale

150-370 Secondo l’indagine

Flebografia 300 30-50

UROGRAFIA

La dose consigliata per tale tipo di indagine è di 30 – 50 ml nell’adulto. La ridotta diuresi osmotica rende particolarmente adatto l’impiego di IOPASEN 755 mg/ml nei pazienti

affetti da moderata o media insufficienza renale e nei neonati. Anche in pazienti con insufficienza renale grave è possibile ottenere un effetto nefrografico valido ai fini diagnostici.

ALTRI TIPI DI INDAGINE

Potenziamento del contrasto in

Concentrazione (mg I/ml) Dose consigliata (ml)

300-370 0.5-2/Kg

T.A.C.
Artrografia 300
Fistulografia 300
Isterosalpingografia 200-300-370 5-20

Per quanto riguarda il potenziamento del contrasto in tomografia assiale computerizzata, la somministrazione del mezzo di contrasto può venire effettuata sia in bolo che per infusione o con entrambe le metodiche.

In isterosalpingografia la dose totale da iniettare dipende dalla situazione anatomica, biologica e patologica del paziente.

Il dosaggio deve essere adattato a seconda del tipo di esame, dell’età, del peso corporeo, della funzionalità cardiaca e renale, delle condizioni generali del paziente e della tecnica utilizzata. Di norma la stessa concentrazione di iodio e lo stesso volume sono usati per gli altri mezzi di contrasto a base di iodio utilizzati correntemente in radiologia.

Come per gli altri mezzi di contrasto, deve essere usata la dose minima necessaria ad ottenere una visualizzazione adeguata.

Il mezzo di contrasto non ionico non deve rimanere in contatto con il sangue nella siringa o nei cateteri intravascolari, che devono essere lavati frequentemente per diminuire il più possibile il rischio di coagulazione e di eventi tromboembolici durante le tecniche angiografiche.

Fattori come la lunghezza della procedura, il materiale di cateteri e siringhe, lo stato della patologia di base, e terapie concomitanti possono contribuire allo sviluppo di eventi tromboembolici.

Quindi, si raccomanda l’applicazione di tecniche angiografiche corrette con particolare attenzione ai cateteri guida ed alla loro manipolazione, all’uso di sistemi iniettori o/e rubinetti a tre vie, al lavaggio frequente dei cateteri con soluzioni contenenti eparina, ed alla riduzione della durata della procedura.

Nei pazienti con nota o sospetta ipersensibilità ai mezzi di contrasto, il test per la sensibilizzazione non è raccomandato, poiché reazioni gravi o fatali ai mezzi di contrasto non sono prevedibili dai test di sensibilità.

Bisogna prestare attenzione durante l’iniezione dei mezzi di contrasto per evitare lo stravaso.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Iopasen seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Iopasen per quanto riguarda la gravidanza:

Iopasen: si può prendere in gravidanza?

Le indagini dell’apparato genitale femminile sono controindicate in caso di gravidanza accertata o presunta.

La sicurezza di iopamidolo durante la gravidanza non è stata stabilita.

Dal momento che l’esposizione alle radiazioni durante la gravidanza deve essere in ogni caso evitata, in presenza o meno di mezzo di contrasto, occorre considerare con attenzione i benefici dell’indagine radiologica con raggi X. Oltre all’esposizione del feto alle radiazioni, nella valutazione del rapporto beneficio/rischio occorre anche tenere in considerazione la sensibilità dei tessuti tiroidei fetali ai mezzi di contrasto contenenti iodio.

Allattamento

I mezzi di contrasto contenenti iodio vengono escreti nel latte umano in piccole quantità.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Iopasen?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Iopasen in caso di sovradosaggio.

Iopasen: sovradosaggio

Non superare i dosaggi indicati nel paragrafo 4.2. “Posologia e modo di somministrazione”, dal momento che possono causare reazioni avverse potenzialmente pericolose per la vita.

La maggior parte degli effetti secondari non sono dose-dipendenti e pertanto richiedono interventi terapeutici come specificato al punto 4.4.. In caso di somministrazione volontaria od accidentale di dosi superiori alla norma, facilitare l’eliminazione, che avviene pressoché totalmente per via urinaria, assicurando una buona idratazione del paziente.

In caso di insufficienza renale preesistente o comparsa dopo l’introduzione del mezzo di contrasto, questo può essere facilmente eliminato per dialisi.

La somministrazione deve essere interrotta al primo segno di allarme: è consigliabile porre il paziente in posizione orizzontale ed assicurarne la pervietà delle vie aeree somministrandogli ossigeno in caso di dispnea grave o effettuando la ventilazione artificiale.

Il trattamento del sovradosaggio deve comprendere il supporto delle funzioni vitali e il rapido instaurarsi di una terapia sintomatica.

Somministrazione intravascolare

In caso di sovradosaggio, occorre compensare la perdita di acqua e di elettroliti per infusione. La funzione renale deve essere monitorata per almeno tre giorni.

Somministrazione intratecale

Segni di sovradosaggio possono essere: iperiflessia ascendente, spasmi tonico-clonici, fino ad attacchi convulsivi improvvisi, e, in casi di coinvolgimento grave centrale, ipertermia, stato di torpore e depressione respiratoria.

Iopasen: istruzioni particolari

La soluzione è utilizzabile solo se limpida e priva di particelle visibili.

Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l’eventuale residuo di mezzo di contrasto non può essere utilizzato.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco