Javlor: a cosa serve e come si usa

Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione (Vinflunina Bitartrato): indicazioni e modo d’uso

Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione (Vinflunina Bitartrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Javlor è indicato in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da carcinoma a cellule transizionali del tratto uroteliale avanzato o metastatico dopo fallimento di un precedente regime contenente platino.

L’efficacia e la sicurezza di vinflunina non sono state studiate nei pazienti con performance status (PS) ?2.

Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione

Il trattamento con vinflunina deve essere iniziato sotto la responsabilità di un medico qualificato nell’utilizzo della chemioterapia antitumorale ed è riservato ad unità specializzate nella somministrazione di chemioterapia citotossica.

Prima di ogni ciclo, deve essere effettuato un adeguato monitoraggio dell’emocromo per verificare il valore della conta assoluta dei neutrofili (ANC), le piastrine e l’emoglobina poiché neutropenia, trombocitopenia e anemia sono reazioni avverse frequenti di vinflunina.

Posologia

La dose raccomandata è 320 mg/m² di vinflunina mediante infusione endovenosa della durata di 20 minuti ogni 3 settimane.

In caso di performance status WHO/ECOG (PS) pari a 1 o di PS pari a 0 e precedente irradiazione pelvica, il trattamento deve essere iniziato a un dosaggio di 280 mg/m². In assenza di qualsiasi tossicità ematologica durante il primo ciclo, che provochi un ritardo della terapia o una riduzione della dose, quest’ultima dovrà essere aumentata a 320 mg/m² ogni 3 settimane per i successivi cicli.

Co-trattamenti raccomandati

Al fine di prevenire la stipsi, si raccomandano lassativi e misure dietetiche, comprendenti idratazione per via orale, dal giorno 1 al giorno 5 o 7 dopo ogni somministrazione di vinflunina (vedere paragrafo 4.4).

Ritardo della somministrazione della dose o interruzione dovuti a tossicità

Tabella 1: Ritardo della somministrazione della dose per cicli successivi dovuto a tossicità

Tossicità Giorno 1 della somministrazione del trattamento
Neutropenia (ANC < 1.000/mm3) o
Trombocitopenia (piastrine < 100.000/mm3)
Tossicità d’organo: moderata, grave o potenzialmente letale – Ritardare fino al recupero a tossicità lieve o assenza di tossicità, o allo stato basale iniziale e regolare la dose se necessario (vedere tabella 2)
– Interruzione se il recupero non è avvenuto entro 2 settimane
Ischemia cardiaca in pazienti con precedente
storia di infarto miocardico o angina pectoris
– Interruzione

Ritardare fino al recupero (ANC ? 1.000/mm3 e piastrine ? 100.000/mm3) e regolare la dose se necessario (vedere tabella 2)

Interruzione se il recupero non è avvenuto entro 2 settimane

Aggiustamenti della dose dovuti a tossicità

Tabella 2: Aggiustamenti della dose dovuti a tossicità

Tossicità Aggiustamento della dose
(NCI CTC v2.0)* Dose iniziale di Vinflunina 320 mg/m² Dose iniziale di Vinflunina 280 mg/m²
Primo evento 2° evento consecutivo 3° evento consecutivo Primo evento 2° evento consecutivo
Neutropenia di
Grado 4
(ANC?500/mm3)>
7 giorni
Neutropenia
Febbrile
(ANC?1.000/mm3 e
febbre ?38,5 °C)
Mucosite o stipsi di Interruzione Interruzione
Grado 2 ?5 giorni 280 mg/m² 250 mg/m² definitiva del 250 mg/m² definitiva del
o di Grado ?3 di trattamento trattamento
qualsiasi durata1
Qualsiasi altra
tossicità di Grado
?3 (grave o
potenzialmente
letale)
(tranne vomito o
nausea di Grado 32)

* Criteri Comuni di Tossicità Versione 2.0 del National Cancer Institute (NCI-CTC v 2.0)

1Stipsi di Grado 2 secondo NCI CTC è definita come necessitante di lassativi, di Grado 3 come stitichezza ostinata che richiede evacuazione manuale o clistere, di Grado 4 come un’ostruzione o come megacolon tossico. Mucosite di Grado 2 è definita come “moderata”, di Grado 3 come “grave” e di Grado 4 come “potenzialmente letale”.

2 Nausea di Grado 3 secondo NCI CTC è definita come nessuna assunzione significativa, necessitante di fluidi per via endovenosa. Vomito di Grado 3 è definito come ? 6 episodi in 24 ore oltre il pretrattamento, o necessità di fluidi per via endovenosa.

Popolazioni particolari

Pazienti con compromissione epatica

E’ stato completato uno studio di farmacocinetica e tollerabilità di Fase I in pazienti con funzionalità epatica alterata (vedere paragrafo 5.2) .La farmacocinetica di vinflunina non era modificata in questi pazienti, tuttavia, in base a variazioni dei parametri biologici epatici a seguito della somministrazione di vinflunina (gamma glutamil transferasi (GGT), transaminasi, bilirubina) si raccomanda un aggiustamento della dose secondo quanto segue:

Nessun aggiustamento della dose è necessario in pazienti:

con un tempo di protrombina >70% NV (Valori Normali) e che presentano almeno uno dei seguenti criteri: [ULN (Limite superiore della normalità) <bilirubina ?1.5xULN e/o 1.5xULN

<transaminasi ?2.5xULN e/o ULN <GGT ?5xULN]

con transaminasi ? 2.5 x ULN (< 5 x ULN solo in caso di metastasi epatiche)

La dose raccomandata di vinflunina è di 250 mg/m² somministrata una volta ogni 3 settimane in pazienti con lieve compromissione epatica (Child-Pugh di grado A) o in pazienti con un tempo di protrombina ?60% NV e 1.5xULN <bilirubina ?3xULN e che presentano almeno uno dei seguenti criteri: [transaminasi >ULN e/o GGT >5xULN].

La dose raccomandata di vinflunina è di 200 mg/m² somministrata una volta ogni 3 settimane in pazienti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh di grado B) o in pazienti con un tempo di protrombina ?50% NV e bilirubina >3xULN e transaminasi >ULN e GGT >ULN.

Vinflunina non è stata valutata in pazienti con compromissione epatica grave (Child-Pugh di grado C), o in pazienti con un tempo di protrombina <50% NV o con bilirubina >5xULN o con transaminasi isolate > 2.5xULN (?5xULN solo in caso di metastasi epatiche) o con GGT >15xULN.

Pazienti con compromissione renale

In studi clinici sono stati inclusi e trattati alla dose raccomandata pazienti con clearance della creatinina (CrCl) ? 60 mL/min.

Nei pazienti con compromissione renale moderata (40 mL/min ?CrCl ?60 mL/min), la dose raccomandata è 280 mg/m² una volta ogni 3 settimane.

Nei pazienti con compromissione renale grave (20 mL/min ?CrCl <40 mL/min) la dose raccomandata

è 250 mg/m² una volta ogni 3 settimane (vedere paragrafo 5.2).

Per ulteriori cicli, in caso di tossicità, la dose deve essere aggiustata secondo la tabella 3 sottostante.

Pazienti anziani ( ?75 anni)

In pazienti di età inferiore a 75 anni non è richiesta alcuna modifica della dose correlata all’età (vedere paragrafo 5.2)

Le dosi raccomandate in pazienti di almeno 75 anni di età sono le seguenti:

In pazienti di almeno 75 anni ma di età inferiore agli 80 anni, la dose di vinflunina da somministrare è di 280 mg/m² ogni 3 settimane

In pazienti di 80 anni e di età superiore, la dose di vinflunina da somministrare è di 250 mg/m² ogni 3 settimane.

Per ulteriori cicli, in caso di tossicità, la dose deve essere aggiustata secondo la tabella 3 sottostante:

Tabella 3: Aggiustamenti della dose dovuti a tossicità in pazienti con compromissione renale o

in pazienti anziani

Tossicità
(NCI CTC v 2.0)*
Aggiustamento della dose
Dose iniziale di Vinflunina 280 mg/m² Dose iniziale di Vinflunina 250 mg/m²
Primo
evento
2° evento
consecutivo
Primo
evento
2° evento
consecutivo
Neutropenia di Grado 4 (ANC?500/mm3) >7 giorni 250 mg/m² Interruzione definitiva del trattamento 225 mg/m² Interruzione definitiva del trattamento
Neutropenia Febbrile
(ANC ?1.000/mm3 e febbre ?38,5
°C)
Mucosite o stipsi di Grado 2
?5 giorni o di Grado ?3 di qualsiasi durata
1
Qualsiasi altra tossicità di Grado
?3 (grave o potenzialmente letale)
(Tranne vomito o nausea di
Grado 32)

* Criteri Comuni di Tossicità Versione 2.0 del National Cancer Institute (NCI-CTC v 2.0)

1 Stipsi di Grado 2 secondo NCI CTC è definita come come necessitante di lassativi, di Grado 3 come stitichezza ostinata che richiede evacuazione manuale o clistere, di Grado 4 come un’ostruzione o come megacolon tossico. Mucosite di Grado 2 è definita come “moderata”, di Grado 3 come “grave” e di Grado 4 come “potenzialmente letale”.

2 Nausea di Grado 3 secondo NCI CTC è definita come nessuna assunzione significativa, necessitante di fluidi per via endovenosa. Vomito di Grado 3 è definito come ? 6 episodi in 24 ore oltre il pretrattamento, o necessità di fluidi per via endovenosa.

Popolazione pediatrica

Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di Javlor nella popolazione pediatrica.

Modalità di somministrazione

Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale.

Javlor deve essere diluito prima della somministrazione. Javlor è esclusivamente monouso.

Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione vedere paragrafo 6.6.

Javlor DEVE essere somministrato ESCLUSIVAMENTE per via endovenosa. Javlor deve essere somministrato mediante infusione endovenosa di 20 minuti e NON con rapido bolo endovenoso.

Per la somministrazione di vinflunina è possibile utilizzare accessi periferici oppure un catetere venoso centrale. Quando viene infusa attraverso una vena periferica, vinflunina può provocare irritazione venosa (vedere paragrafo 4.4). In caso di vene piccole o sclerotizzate, di linfoedema o di venipuntura recente della stessa vena è preferibile utilizzare un catetere centrale. Al fine di evitare stravasi è importante assicurarsi che l’ago sia introdotto correttamente prima di iniziare l’infusione.

Per lavare la vena, la somministrazione di Javlor diluito dovrebbe essere sempre seguita da almeno un uguale volume di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) soluzione per infusione o di glucosio 50 mg/mL (5%) soluzione per infusione.

Per istruzioni dettagliate sulla somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione per quanto riguarda la gravidanza:

Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione: si può prendere in gravidanza?

Contraccezione negli uomini e nelle donne

Sia i pazienti di sesso maschile che quelli di sesso femminile devono adottare adeguate misure contraccettive fino ai tre mesi successivi all’interruzione della terapia.

Gravidanza

Non vi sono dati disponibili sull’utilizzo di vinflunina in donne in stato di gravidanza. Gli studi sugli animali hanno evidenziato embriotossicità e teratogenicità (vedere paragrafo 5.3). Sulla base dei risultati degli studi sugli animali e dell’azione farmacologica del medicinale, esiste un potenziale rischio di anormalità embrionali e fetali.

Vinflunina pertanto non deve essere utilizzata durante la gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario. Se la gravidanza sopraggiunge durante il trattamento, la paziente deve essere informata del rischio per il nascituro e tenuta sotto stretta osservazione. Si deve considerare la possibilità di una consulenza genetica. Quest’ultima è raccomandata anche per pazienti che desiderano avere figli dopo la terapia.

Allattamento

Non è noto se vinflunina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. A causa dei possibili effetti altamente dannosi sui neonati, l’allattamento con latte materno è controindicato durante il trattamento con vinflunina (vedere paragrafo 4.3).

Fertilità

Devono essere chiesti consigli sulla conservazione dello sperma prima del trattamento a causa della possibilità di infertilità irreversibile conseguente a terapia con vinflunina.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione in caso di sovradosaggio.

Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione: sovradosaggio

L’effetto tossico principale dovuto ad un sovradosaggio di vinflunina è la soppressione del midollo osseo, con conseguente rischio di grave infezione.

Non esiste un antidoto noto per il sovradosaggio di vinflunina. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere ricoverato in una Unità specializzata e le sue funzioni vitali devono essere monitorate costantemente. È necessario adottare altre misure appropriate, quali trasfusioni di sangue, somministrazione di antibiotici e fattori di crescita.

Javlor 25 mg/ml concentrato per soluzione per infusione: istruzioni particolari

Precauzioni generali per la preparazione e la somministrazione

Vinflunina è un medicinale citotossico antitumorale e pertanto, così come con altri preparati potenzialmente tossici, si devono adottare particolari precauzioni nella manipolazione di Javlor. Per la manipolazione e lo smaltimento di medicinali antitumorali si devono seguire le procedure appropriate. Tutte le procedure di trasferimento richiedono una stretta osservanza di tecniche asettiche, impiegando preferibilmente una cappa di sicurezza a flusso laminare verticale. Javlor soluzione per infusione deve essere preparato e somministrato solo da personale adeguatamente addestrato alla manipolazione di agenti citotossici. Qualsiasi membro del personale che si trovi in stato di gravidanza non deve manipolare Javlor. Si raccomanda l’utilizzo di guanti, occhiali e indumenti protettivi.

Se la soluzione viene a contatto con la pelle, è necessario lavarsi immediatamente e abbondantemente con sapone e acqua. Se viene a contatto con le membrane mucose, queste devono essere lavate abbondantemente con acqua.

Diluizione del concentrato

Il volume di Javlor (concentrato) corrispondente alla dose calcolata di vinflunina deve essere mescolato in una sacca da 100 mL di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per infusione. Si può anche utilizzare una soluzione di glucosio 50 mg/mL (5%) per infusione. La soluzione diluita deve essere protetta dalla luce fino alla somministrazione (vedere paragrafo 6.3).

Modo di somministrazione

Javlor è SOLO per uso endovenoso. Javlor è solo monouso.

Dopo diluizione di Javlor concentrato, la soluzione per infusione deve essere somministrata come segue:

Si deve stabilire un accesso venoso per una sacca da 500 mL di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per infusione o di soluzione di glucosio 50 mg/mL (5%) per infusione su una grande vena preferibilmente nella parte superiore dell’avambraccio oppure utilizzando un

catetere venoso centrale. Le vene del dorso della mano e quelle vicine alle articolazioni devono essere evitate.

L’infusione endovenosa deve iniziare con metà della sacca da 500 mL, ovvero 250 mL, di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per infusione o di soluzione di glucosio

50 mg/mL (5%) per infusione, ad una velocità libera di flusso per il lavaggio della vena.

La soluzione di Javlor per infusione deve essere raccordata (tecnica piggy-back) al punto di iniezione laterale più vicino alla sacca da 500 mL per diluire ulteriormente Javlor durante la somministrazione.

La soluzione per infusione di Javlor deve essere infusa nell’arco di 20 minuti.

Si deve valutare frequentemente la pervietà e osservare le precauzioni per evitare stravasi durante tutta la durata dell’infusione.

Dopo avere completato l’infusione di Javlor, si devono far scorrere i rimanenti 250 mL della

soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per infusione o di soluzione di glucosio

50 mg/mL (5%) per infusione a una velocità di flusso di 300 mL all’ora. Al fine di lavare la vena, la somministrazione di Javlor soluzione per infusione deve sempre essere seguita da almeno un uguale volume di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per infusione oppure di soluzione di glucosio 50 mg/mL (5%) per infusione .

Smaltimento

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente per prodotti medicinali citotossici.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco