Landiobloc: a cosa serve e come si usa

Landiobloc (Landiololo Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Landiobloc (Landiololo Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Tachicardia sopraventricolare e per il rapido controllo della frequenza ventricolare in pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale in circostanze perioperatorie, postoperatorie o di altro genere, dove si giudichi necessario il controllo a breve termine della frequenza ventricolare con un farmaco di breve durata d’azione.

Tachicardia sinusale non compensatoria laddove, secondo il giudizio del medico, la frequenza cardiaca accelerata richieda un intervento specifico.

L’uso di landiololo non è indicato come terapia cronica.

Landiobloc: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Landiobloc è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Landiobloc ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Landiobloc

Posologia

Landiololo è destinato all’uso endovenoso in ambiente monitorato e deve essere somministrato solo da operatori sanitari ben qualificati. Il dosaggio di landiololo deve essere titolato caso per caso.

Somministrare un bolo endovenoso da 0,1 – 0,3 mg/kg di peso corporeo. Si raccomanda una dose iniziale di 0,1 – 0,2 mg/kg di peso corporeo. La riduzione della frequenza cardiaca puĂ² durare da 5 a 20 min. In caso di risposta insufficiente, aumentare la dose a 0,2 o 0,3 mg/kg di peso corporeo.

Il bolo puĂ² essere ripetuto, se necessario, fino ad una dose giornaliera massima di 100 mg/paziente/giorno. Questa dose puĂ² essere suddivisa in 5 – 15 dosi al giorno (5 dosi da 20 mg/soggetto/dose corrispondenti a 5 Ă— 0,3 mg/kg di peso corporeo oppure 15 dosi da 7 mg/soggetto/dose corrispondenti a 15 x 0,1 mg/kg di peso corporeo).

Per una somministrazione prolungata nel tempo usare una soluzione preparata da Landiobloc polvere per soluzione per infusione.

In caso di reazione avversa (vedere ìl paragrafo 4.8), il dosaggio di landiololo deve essere ridotto oppure interrotto e, se necessario, i pazienti dovono ricevere un trattamento medico adeguato. Nei pazienti con bassa pressione arteriosa sistolica, si raccomanda particolare cautela quando si modifica il dosaggio.

Popolazioni Speciali

Pazienti anziani (? 65 anni)

Non è richiesta alcuna modifica della dose.

Compromissione renale

Non è richiesta alcuna modifica della dose (vedere ì paragrafì 4.4 e 5.2).

Compromissione epatica

Dati relativi al trattamento di pazienti con compromissione epatica sono limitati (vedere ìl paragrafo 5.2). Nei pazienti con qualsiasi grado di compromissione epatica si raccomanda un’attento dosaggio , iniziando con la dose piĂ¹ bassa.

Landiobloc concentrato contiene alcol (vedere ìl paragrafo 2 e 4.4).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di landiololo nei bambini da 0 a 18 anni non sono ancora state stabilite. Landiobloc concentrato contiene etanolo e pertanto non è raccomandato per l’uso nella popolazione pediatrica (vedere ìl paragrafo 4.4). Un’altra forma farmaceutica (es. Landiobloc polvere per soluzione per infusione) puĂ² essere piĂ¹ appropriata per la somministrazione di landiololo a questa popolazione. I dati attualmente disponibili per questa formulazione sono descritti nel paragrafo 5.2, ma nessuna raccomandazione sulla posologia puĂ² essere fatta.

Modo di somministrazione

Le fiale di Landiobloc concentrato sono esclusivamente monouso. Il medicinale deve essere diluito prima della somministrazione (per le istruzioni vedere il paragrafo 6.6).

Landiololo non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli elencati nel paragrafo 6.6.

Landiololo deve essere somministrato per via endovenosa. L’infusione sottocutanea o venosa perivascolare o endoarteriosa deve essere evitata. Per evitare il rischio di tossicità locale, landiololo deve essere iniettato direttamente in una vena centrale o periferica attraverso un ago di grosso calibro o un catetere endovenoso. Landiololo non deve essere somministrato attraverso la stessa linea endovenosa usata per altri medicinali (vedere ìl paragrafo 6.6).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Landiobloc seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Landiobloc per quanto riguarda la gravidanza:

Landiobloc: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Non sono disponibili dati sull’uso di Landiobloc concentrato nelle donne in gravidanza.

Studi condotti su animali non hanno evidenziato effetti tossici clinicamente rilevanti nella riproduzione (vedere ìl paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di landiololo durante la gravidanza.

In base all’azione farmacologica dei beta-bloccanti, nell’ultimo periodo di gravidanza si deve tenere conto di possibili effetti indesiderati sul feto e sul neonato (in particolare ipoglicemia, ipotensione e bradicardia).

Qualora il trattamento con landiololo sia considerato necessario, si raccomanda di monitorare il flusso sanguigno uteroplacentale e la crescita fetale. Il neonato deve essere sottoposto ad accurato monitoraggio.

Landiobloc concentrato contiene alcol (vedere ì paragrafì 2 e 4.4). Allattamento

Non è noto se il landiololo o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno.

Dati di farmacodinamica ottenuti su animali indicano che il landiololo viene escreto nel latte materno.

Un rischio per il lattante non puĂ² essere escluso. La decisione di interrompere l’allattamento o interrompere / astenersi dalla terapia con landiololo va presa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la madre.

Landiobloc concentrato contiene alcol (vedere ìl paragrafo 2 e 4.4). Fertilità

In studi su animali, non è stato dimostrato che il landiololo alteri la fertilità (vedere ìl paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Landiobloc?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Landiobloc in caso di sovradosaggio.

Landiobloc: sovradosaggio

In caso di sovradosaggio possono manifestarsi i seguenti sintomi: grave ipotensione, grave bradicardia, blocco atrio-ventricolare, insufficienza cardiaca, shock cardiogeno, arresto cardiaco, broncospasmo, insufficienza respiratoria, perdita di coscienza fino al coma, convulsioni, nausea, vomito, ipoglicemia e iperkalemia.

In caso di sovradosaggio deve essere interrotta la somministrazione di landiololo.

Il tempo necessario per la scomparsa dei sintomi in seguito a sovradosaggio dipenderĂ  dalla quantitĂ  di landiololo somministrata. Anche se la riduzione della frequenza cardiaca dovuta al landiololo diminuisce rapidamente dopo la sospensione della somministrazione, questo potrĂ  richiedere un tempo piĂ¹ lungo rispetto ai 30 minuti osservati in caso di interruzione del trattamento di landiololo somministrato a dosi terapeutiche. In base agli effetti clinici osservati, si raccomanda di tenere conto delle seguenti misure generali:

Bradicardia: somministrazione endovenosa di atropina o di un altro medicinale anticolinergico seguita da un beta-1-agonista (dobutamina, etc.). Qualora non sia possibile trattare la bradicardia in misura sufficiente, puĂ² essere necessario un pacemaker.

Broncospasmo: somministrazione di beta-2-simpatomimetici nebulizzati. Qualora ciĂ² non fosse sufficiente, potrĂ  essere presa in considerazione la somministrazione endovenosa di beta-2-simpatomimetici o di aminofillina.

Ipotensione sintomatica: somministrazione endovenosa di fluidi e/o farmaci vasopressori.

Depressione cardiovascolare o shock cardiogeno: somministrazione di diuretici (in caso di edema polmonare) o simpaticomimetici. La dose di simpaticomimetici (a seconda dei sintomi: dobutamina, dopamina, noradrenalina, isoprenalina, ecc.) dipenderà dall’effetto terapeutico.

Qualora sia necessario un ulteriore trattamento, sarĂ  possibile somministrare per via endovenosa atropina, farmaci inotropici, ioni di calcio.

Landiobloc: istruzioni particolari

e la manipolazione Landiobloc concentrato non deve essere somministrato senza diluizione. Solo per uso singolo.

Istruzioni per l’uso

Preparare una soluzione di 2 mg/ml diluendo 2 ml del concentrato con 8 ml di una delle seguenti soluzioni:

Soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%)

Soluzione di glucosio 50 mg/ml (5%)

Soluzione di Ringer

Soluzione di Ringer lattato

Informazioni su pH e osmolalitĂ  delle soluzioni di landiololo pronte per la somministrazione:

Landiololo cloridrato 20 mg/2 ml concentrato diluito con pH OsmolalitĂ  [Osm/kg]
Soluzione diluita (senza particelle visibili)
Soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0.9%) 6,3 1,896
Soluzione di glucosio 50 mg/ml (5%) 6,4 1,918

Le soluzioni diluite devono essere esaminate visivamente per particelle visibili e scolorimento. Solo le soluzioni limpide ed incolori devono essere utilizzate.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivanti da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco