Minofen: a cosa serve e come si usa

Minofen (Paracetamolo): indicazioni e modo d’uso

Minofen (Paracetamolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Minofen Febbre e Dolore è indicato nel trattamento del dolore lieve o moderato e/o in caso di febbre.

Minofen: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Minofen è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Minofen ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Minofen

Usare il farmaco solo dopo aver consultato il medico e rispettare le sue prescrizioni circa le dosi e la durata del trattamento.

Minofen Febbre e Dolore non deve essere assunto per piĂ¹ di tre giorni senza consultare il medico. La dose massima giornaliera non deve essere superata.

Bambini di etĂ  compresa tra 6 e 12 anni: 1 supposta 250 mg 2-3 volte al giorno.

Bambini di etĂ  compresa tra 1 e 6 anni: 1/2-1 supposta 250 mg (1-2 supposte 125 mg) 2-3 volte al giorno.

Bambini di età inferiore ad un anno: 1 supposta 125 mg 2-3 volte al giorno. Le supposte possono essere somministrate a intervalli di 6-8 ore come prescritto. Al di sotto dei tre mesi, in caso di ittero, è opportuno ridurre la dose singola.

Disfunzione epatica e lieve disfunzione renale

Dosi ridotte e/o intervalli fra le dosi piĂ¹ lunghi sono richiesti nei pazienti con funzionalitĂ  epatica o renale compromessa e nei pazienti con sindrome di Gilbert.

Grave insufficienza renale

Nei pazienti con funzionalità renale gravemente compromessa (clearance creatinina <10 ml/min), l’intervallo fra le dosi deve essere almeno di 8 ore.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Minofen seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Minofen per quanto riguarda la gravidanza:

Minofen: si puĂ² prendere in gravidanza?

ravidanza

La lunga esperienza non ha dimostrato effetti avversi durante la gravidanza. Dati prospettici sul sovradosaggio in gravidanza non hanno mostrato un aumento nel rischio di malformazioni. Studi riproduttivi per investigare l’uso orale non hanno mostrato segnali che suggeriscono malformazioni o fetotossicità.

Alle normali condizioni d’uso il paracetamolo puĂ² essere usato durante la gravidanza dopo un’attenta analisi del rapporto rischio-beneficio solo nei casi di effettiva necessitĂ  e sotto diretto controllo del medico.

Durante la gravidanza il paracetamolo non deve essere preso per periodi prolungati, ad alte dosi o in combinazione con altri farmaci dal momento che la sicurezza d’impiego non è stata confermata in tali casi.

Allattamento

Il farmaco passa nel latte materno, ma non ha effetti sul lattante se usato a dosi terapeutiche. Si consiglia di somministrare il prodotto solo nei casi di effettiva necessitĂ  e sotto diretto controllo del medico.

FertilitĂ 

Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla fertilitĂ  di Minofen Febbre e Dolore. Studi non clinici non hanno indicato effetti nocivi diretti o indiretti sugli indici di fertilitĂ  (vedere paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Minofen?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Minofen in caso di sovradosaggio.

Minofen: sovradosaggio

Persone anziane, bambini piccoli, pazienti con disturbi epatici, alcolisti o persone malnutrite, così come pazienti che assumono contemporaneamente farmaci induttori enzimatici presentano un maggior rischio di intossicazione, anche con esito fatale.

Sintomi

Possono manifestarsi coma epatico, anche con esito fatale, nausea, vomito. Dopo un miglioramento soggettivo temporaneo si manifesta un aumento delle transaminasi epatiche.

I sintomi di sovradosaggio si manifestano normalmente nelle prime 24 ore e includono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Se si manifestano questi sintomi in seguito all’assunzione del farmaco, è opportuno sospendere immediatamente la terapia e ricoverare il paziente in ospedale. I pazienti possono poi avere un temporaneo miglioramento, ma persiste comunque un lieve dolore addominale indicativo di danno al fegato.

Una singola dose di paracetamolo di circa 6 g o piĂ¹ negli adulti o di 140 mg/kg nei bambini causa necrosi epatocellulare. Questo puĂ² portare a necrosi irreversibile e conseguentemente a insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica e encefalopatia, che puĂ² progredire fino a coma e morte. Nelle 12-48 ore dopo l’ingestione sono stati anche osservati un aumento dei livelli delle transaminasi epatiche, della lattato deidrogenasi e un aumento del tempo di protrombina. I sintomi clinici di danno epatico compaiono in genere dopo 2 giorni e raggiungono il culmine dopo 4-6 giorni.

Insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta puĂ² verificarsi anche in assenza di grave danno epatico. Altri sintomi non epatici quali anormalitĂ  del miocardio e pancreatiti sono stati riportati dopo il sovradosaggio di paracetamolo.

Nel caso di grave avvelenamento da paracetamolo (in seguito alla somministrazione di piĂ¹ di 10 g di principio attivo puro) possono manifestarsi collasso circolatorio, insufficienza

renale acuta, ittero e coma epatico, mentre nei casi di intossicazione cronica si possono manifestare anemia emolitica, cianosi, debolezza, vertigini, parestesia, tremori, insonnia, cefalea, perdita della memoria, fenomeni irritativi del sistema nervoso centrale, delirio e convulsioni.

Terapia

Nei casi di sovradosaggio, il trattamento consigliato, oltre alle pratiche comuni (lavanda gastrica o emesi indotta), consiste nella somministrazione di antidoti quali acetilcisteina o metionina, almeno entro 10 ore dall’assunzione per avere i migliori risultati.

Sebbene acetilcisteina sia piĂ¹ efficace se somministrata in questo periodo, puĂ² ancora offrire qualche grado di protezione se data 48 ore dopo l’ingestione. In tal caso deve essere presa per un periodo piĂ¹ lungo.

L’acetilcisteina è somministrata per infusione endovenosa in una dose iniziale di 150 mg/kg di peso corporeo, per 15 minuti seguita da 50 mg/kg per 4 ore e 100 mg/kg durante le prime 16 ore.

Le concentrazioni plasmatiche di paracetamolo possono essere ridotte tramite dialisi. Si raccomanda un monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di paracetamolo.

Ulteriori misure dipendono dalla gravitĂ , dalla natura e dal decorso dei segni clinici di intossicazione da paracetamolo, e devono seguire schemi standard di trattamento in terapia intensiva.

Se i livelli plasmatici di paracetamolo sono molto elevati (superiori a 120 mg/ml dopo 4 ore dall’ingestione), è consigliabile trasferire il paziente in un centro specializzato per sottoporlo ad ulteriori trattamenti.

Minofen: istruzioni particolari

e la manipolazione Nessuna istruzione particolare.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco