Pantames: a cosa serve e come si usa

Pantames (Nimesulide): indicazioni e modo d’uso

Pantames (Nimesulide) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento del dolore acuto (vedere paragrafo 4.2 ). Dismenorrea primaria.

Il nimesulide va prescritto esclusivamente come trattamento di seconda linea.

La decisione di prescrivere nimesulide deve essere basata su una valutazione dei rischi complessivi del singolo paziente (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Pantames: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Pantames è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Pantames ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Pantames

Per ridurre gli effetti indesiderati deve essere utilizzata la dose minima efficace per il minor tempo possibile.

La durata massima di un ciclo di trattamento con nimesulide è di 15 giorni.

PANTAMES deve essere usato per il minor tempo possibile in base alle esigenze cliniche. Adulti: 100 mg due volte al giorno dopo i pasti. .

Anziani:in pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere paragrafo 5.2) Bambini ( ?12 anni): PANTAMES è controindicato in questi pazienti ( vedere anche paragrafo 4.3).

Adolescenti ( da 12 a 18 anni ):sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non è necessario modificare la dose in questi pazienti.

Insufficienza renale: sulla base della farmacocinetica, non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (

clearance

della creatinina 30-80 ml/min), PANTAMES è invece controindicato in caso di insufficienza renale grave

(clearance della creatinina ?30ml/min) (vedere paragrafì 4.3 e 5.2).

Insufficienza epatica: l’uso di PANTAMES è controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2)

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Pantames seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Pantames per quanto riguarda la gravidanza:

Pantames: si puĂ² prendere in gravidanza?

L’uso di PANTAMES è controindicato nell’ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

Come per gli altri FANS, l’uso di PANTAMES non è consigliato nelle donne che cercano una gravidanza (vedere paragrafo 4.4).

L’inibizione della sintesi di prostaglandine puĂ² interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’ 1%, fino a circa 1,5%. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.

Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalitĂ  embrio-fetale.

Inoltre un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organo genetico.

Inoltre, studi su conigli hanno dimostrato una tossicità riproduttiva atipica (vedere paragrafo 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull’uso di PANTAMES nelle donne in gravidanza.

Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, PANTAMES non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

Se PANTAMES 100 mg compresse è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dosa e la durata del trattamento devono essere mantenute le piĂ¹ basse possibili.

Durante il terzo trimestre di gravidanza , tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:

il feto a :

TossicitĂ  cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);

Disfunzione renale, che puĂ² progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios: La madre ed il neonato, alla fine della gravidanza, a:

Possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante

che puĂ² occorrere anche a dosi molto basse

Inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

Conseguentemente, PANTAMES è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Non è noto se PANTAMES viene secreto nel latte umano. PANTAMES è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafì 4.3 e 5.3)

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Pantames?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Pantames in caso di sovradosaggio.

Pantames: sovradosaggio

I sintomi associati a sovradosaggio acuto di FANS si limitano di solito a sonnolenza, torpore, nausea, vomito e dolori epigastrici, generalmente reversibili con terapia di supporto. Si possono manifestare emorragie gastrointestinali. Si possono manifestare anche, sia pur raramente, ipertensione, insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria e coma. Dopo ingestione di FANS a dosi terapeutiche sono state riportate reazioni di anafilassi, che si potrebbero manifestare anche dopo sovradosaggio.

In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto. Non esistono antidoti specifici. Non sono disponibili informazioni sull’ eliminazione di nimesulide tramite emodialisi: dato il suo grado elevato di legame alle proteine plasmatiche (fino al 97,5 %), è improbabile che la dialisi risulti utile in caso di sovradosaggio. L’ emesi e/o il carbone attivo (da 60 a 100 g negli adulti) e/o i catartici osmotici possono essere indicati, se somministrati entro 4 ore in pazienti con sintomi da sovradosaggio o che hanno assunto elevate dosi di nimesulide. La diuresi forzata, l’ alcalinizzazione delle urine, l’emodialisi o l’emoperfusione possono non risultare utili a causa del legame elevato con le proteine.

Occorre monitorare la funzionalitĂ  renale ed epatica.

Pantames: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco