Pazenir: a cosa serve e come si usa

Pazenir (Paclitaxel): indicazioni e modo d’uso

Pazenir (Paclitaxel) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

La monoterapia con Pazenir è indicata nel trattamento del tumore metastatico della mammella in pazienti adulti che hanno fallito il trattamento di prima linea per la malattia metastatica e per i quali la terapia standard, contenente antraciclina, non è indicata (vedere paragrafo 4.4).

Pazenir in associazione con gemcitabina è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con adenocarcinoma metastatico del pancreas.

Pazenir in associazione con carboplatino è indicato per il trattamento di prima linea del tumore del polmone non a piccole cellule, in pazienti adulti non candidati a chirurgia potenzialmente curativa e/o a radioterapia.

Pazenir: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Pazenir è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Pazenir ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Pazenir

Pazenir deve essere somministrato esclusivamente sotto la supervisione di un oncologo qualificato in reparti specializzati nella somministrazione di agenti citotossici. Non deve essere sostituito con altre formulazioni di paclitaxel.

Posologia

Tumore della mammella

La dose raccomandata di Pazenir è di 260 mg/m2 da somministrare per via endovenosa nell’arco di 30 minuti ogni 3 settimane.

Aggiustamento della dose durante il trattamento del tumore della mammella

Nei pazienti che presentano neutropenia severa (conta dei neutrofili < 500 cellule/mm3 per una settimana o piĂ¹) o neuropatia sensoriale severa durante la terapia con Pazenir, la dose dovrĂ  essere ridotta a 220 mg/m2 nei cicli successivi. Nel caso si ripresentino neutropenia severa o neuropatia

sensoriale, la dose dovrà essere ulteriormente ridotta a 180 mg/m2. Pazenir non deve essere somministrato finché la conta dei neutrofili non ritorna a valori superiori a 1.500 cellule/mm3. Per la neuropatia sensoriale di grado 3, sospendere il trattamento fino al ritorno al grado 1 o 2, e in seguito ridurre la dose per tutti i cicli successivi.

Adenocarcinoma pancreatico

La dose raccomandata di Pazenir in associazione con gemcitabina è di 125 mg/m2, da somministrare per via endovenosa nell’arco di 30 minuti, nei giorni 1, 8 e 15 di ciascun ciclo di 28 giorni. La dose raccomandata concomitante di gemcitabina è di 1.000 mg/m2, da somministrare per via endovenosa nell’arco di 30 minuti immediatamente dopo aver completato la somministrazione di Pazenir, nei giorni 1, 8 e 15 di ciascun ciclo di 28 giorni.

Aggiustamento della dose durante il trattamento dell’adenocarcinoma pancreatico

Tabella 1: Riduzioni dei livelli della dose per i pazienti con adenocarcinoma pancreatico

Livello della dose Dose di Pazenir (mg/m2) Dose di gemcitabina (mg/m2)
Dose completa 125 1.000
1a riduzione del livello della dose 100 800
2a riduzione del livello
della dose
75 600
Se è necessaria un’ulteriore riduzione della
dose
Interrompere il trattamento Interrompere il trattamento

Tabella 2: Modifiche della dose per neutropenia e/o trombocitopenia all’inizio di un ciclo o durante un ciclo per i pazienti con adenocarcinoma pancreatico

Giorno del ciclo Conta ANC (cellule/mm3) Conta piastrinica (cellule/mm3) Dose di Pazenir Dose di gemcitabina
Giorno 1 < 1.500 OPPURE < 100.000 Ritardare la somministrazione fino al recupero
Giorno 8 ? 500 ma < 1.000 OPPURE ? 50.000 ma < 75.000 Ridurre le dosi di 1 livello
< 500 OPPURE < 50.000 Sospendere la somministrazione
Giorno 15: Se le dosi del giorno 8 sono state somministrate senza modifiche:
Giorno 15 ? 500 ma < 1.000 OPPURE ? 50.000 ma < 75.000 Trattare con il livello di dose del giorno 8 e a seguire somministrare fattori di crescita dei WBC OPPURE
Ridurre le dosi di 1 livello rispetto alle dosi del giorno 8
< 500 OPPURE < 50.000 Sospendere la somministrazione
Giorno 15: Se le dosi del giorno 8 sono state ridotte:
Giorno 15 ? 1.000 E ? 75.000 Ritornare ai livelli di dose del giorno 1 e a seguire somministrare fattori di crescita dei WBC
OPPURE
Trattare con le stesse dosi del giorno 8
? 500 ma < 1.000 OPPURE ? 50.000 ma < 75.000 Trattare con il livello di dose del giorno 8 e a seguire somministrare fattori di crescita dei WBC OPPURE
Ridurre le dosi di 1 livello rispetto alle dosi del giorno 8
< 500 OPPURE < 50.000 Sospendere la somministrazione
Giorno 15: Se le dosi del giorno 8 sono state sospese:
Giorno 15 ? 1.000 E ? 75.000 Ritornare ai livelli di dose del giorno 1
e a seguire somministrare fattori di crescita dei WBC
OPPURE
Ridurre le dosi di 1 livello rispetto alle dosi del giorno 1
? 500 ma < 1.000 OPPURE ? 50.000 ma < 75.000 Ridurre le dosi di 1 livello e a seguire
somministrare fattori di crescita dei WBC
OPPURE
Ridurre le dosi di 2 livelli rispetto alle dosi del giorno 1
< 500 OPPURE < 50.000 Sospendere la somministrazione

Sigle: ANC = conta assoluta dei neutrofili (ANC = Absolute Neutrophil Count); WBC = leucociti (WBC = White Blood Cell)

Tabella 3: Modifiche della dose per altre reazioni avverse al farmaco nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico

Reazione avversa al farmaco (ADR) Dose di Pazenir Dose di gemcitabina
Neutropenia febbrile: grado 3 o 4 Sospendere la somministrazione fino alla scomparsa della febbre e a ANC ? 1.500; riprendere la dose al livello
successivo piĂ¹ bassoa
Neuropatia periferica: grado 3 o 4 Sospendere la somministrazione fino al miglioramento a
? grado 1; riprendere la dose al livello
successivo piĂ¹ bassoa
Trattare con la stessa dose
TossicitĂ  cutanea:
grado 2 o 3
Ridurre la dose al livello successivo piĂ¹ bassoa; sospendere il trattamento se l’ADR persiste
TossicitĂ  gastrointestinale:
mucosite o diarrea di grado 3
Sospendere la somministrazione fino al
miglioramento a ? grado 1; riprendere la dose al livello successivo
piĂ¹ bassoa

a Vedere la tabella 1 per le riduzioni dei livelli della dose

Tumore del polmone non a piccole cellule

La dose raccomandata di Pazenir è di 100 mg/m2, da somministrare mediante infusione endovenosa nell’arco di 30 minuti, nei giorni 1, 8 e 15 di ciascun ciclo di 21 giorni. La dose raccomandata di carboplatino è AUC = 6 mg•min/mL, da somministrare solo il giorno 1 di ogni ciclo di 21 giorni, iniziando non appena terminata la somministrazione di Pazenir.

Aggiustamento della dose durante il trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule

Pazenir non deve essere somministrato il giorno 1 del ciclo finché la conta assoluta dei neutrofili (ANC) non sia ? 1.500 cellule/mm3 e la conta piastrinica non sia ? 100.000 cellule/mm3. Per ogni dose settimanale successiva di Pazenir, i pazienti devono avere una ANC ? 500 cellule/mm3 e una conta piastrinica > 50.000 cellule/mm3; in caso contrario la dose deve essere sospesa fino al recupero di tali

valori. Quando i valori tornano a tali livelli, riprendere la somministrazione la settimana successiva secondo i criteri indicati nella Tabella 4. Ridurre la dose successiva solo se i criteri della Tabella 4 vengono soddisfatti.

Tabella 4: Riduzioni della dose per tossicitĂ  ematologiche nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule

TossicitĂ  ematologica Insorgenza Dose di Pazenir
(mg/m2)1
Dose di
carboplatino (AUC mg•min/mL)1
ANC al nadir < 500/mm3 con febbre neutropenica > 38 °C
OPPURE
Rinvio del ciclo successivo a causa di neutropenia2 persistente (ANC al nadir < 1.500/mm3)
OPPURE
ANC al nadir < 500/mm3 per
> 1 settimana
Prima 75 4,5
Seconda 50 3,0
Terza Interrompere il trattamento
Piastrine al nadir < 50.000/mm3 Prima 75 4,5
Seconda Interrompere il trattamento

1 Il giorno 1 del ciclo di 21 giorni ridurre la dose di Pazenir e carboplatino contemporaneamente. Nei giorni 8 o 15 del ciclo di 21 giorni ridurre la dose di Pazenir; ridurre la dose di carboplatino al ciclo successivo.

2 Per un massimo di 7 giorni dopo la dose programmata del giorno 1 del ciclo successivo.

Per tossicitĂ  cutanea di grado 2 o 3, diarrea di grado 3 o mucosite di grado 3, interrompere il trattamento fino al miglioramento della tossicitĂ  a ? grado 1, poi riprendere il trattamento secondo le linee guida riportate nella Tabella 5. Per neuropatia periferica di grado ? 3, sospendere il trattamento fino al ritorno della condizione a ? grado 1. Il trattamento puĂ² essere ripreso al successivo livello di dose piĂ¹ basso nei cicli seguenti, secondo le linee guida riportate nella Tabella 5. Per qualsiasi altra tossicitĂ  non ematologica di grado 3 o 4, interrompere il trattamento fino al miglioramento della tossicitĂ  a ? grado 2, poi riprendere il trattamento secondo quanto riportato nella Tabella 5.

Tabella 5: Riduzioni della dose per tossicitĂ  non ematologiche nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule

TossicitĂ  non ematologica Comparsa Dose di Pazenir (mg/m2)1 Dose di carboplatino (AUC
mg•min/mL)1
TossicitĂ  cutanea di grado 2 o 3 Diarrea di grado 3
Mucosite di grado 3
Neuropatia periferica di grado ? 3 Qualsiasi altra tossicitĂ  non
ematologica di grado 3 o 4
Prima 75 4,5
Seconda 50 3,0
Terza Interrompere il trattamento
TossicitĂ  cutanea, diarrea o mucosite di
grado 4
Prima Interrompere il trattamento

1 Il giorno 1 del ciclo di 21 giorni ridurre la dose di Pazenir e carboplatino contemporaneamente. Nei giorni 8 o 15 del ciclo di 21 giorni ridurre la dose di Pazenir; ridurre la dose di carboplatino al ciclo successivo.

Popolazioni speciali

Pazienti con insufficienza epatica

Per i pazienti con insufficienza epatica lieve (bilirubina totale da > 1 a ? 1,5 x ULN e aspartato aminotransferasi [AST] ? 10 x ULN) non è richiesto un aggiustamento della dose, indipendentemente dall’indicazione. Le dosi sono le stesse previste per i pazienti con funzione epatica normale.

Per i pazienti affetti da tumore metastatico della mammella e per i pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule con insufficienza epatica da moderata a grave (bilirubina totale da > 1,5

a ? 5 x ULN e AST ? 10 x ULN), si raccomanda una riduzione della dose del 20%. La dose ridotta puĂ² essere aumentata fino alla dose prevista per i pazienti con funzione epatica normale, se il paziente tollera il trattamento per almeno due cicli (vedere paragrafì 4.4 e 5.2).

Per i pazienti affetti da adenocarcinoma metastatico del pancreas con insufficienza epatica da moderata a severa, non esistono dati sufficienti da consentire raccomandazioni posologiche (vedere paragrafì 4.4 e 5.2).

Per i pazienti con bilirubina totale > 5 x ULN o AST > 10 x ULN, non esistono dati sufficienti da consentire raccomandazioni posologiche, indipendentemente dall’indicazione (vedere paragrafì 4.4 e 5.2).

Pazienti con insufficienza renale

Per i pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina stimata da ? 30

a < 90 mL/min) non è necessario un aggiustamento della dose iniziale di Pazenir. Non sono disponibili dati sufficienti per raccomandare modifiche della dose di Pazenir in pazienti affetti da severa insufficienza renale o malattia renale allo stadio terminale (clearance della creatinina

stimata < 30 mL/min) (vedere paragrafo 5.2).

Pazienti anziani

Per i pazienti di etĂ  uguale o superiore a 65 anni non sono raccomandate ulteriori riduzioni della dose, oltre a quelle previste per tutti i pazienti.

Dei 229 pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in monoterapia per il tumore della mammella in uno studio randomizzato, il 13% aveva almeno 65 anni di etĂ  e < 2% aveva un’etĂ  uguale o superiore a 75 anni. Non sono emerse in modo rilevante tossicitĂ  piĂ¹ frequenti nei pazienti di almeno 65 anni di etĂ  trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana. Tuttavia, una successiva analisi condotta in 981 pazienti trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in monoterapia per tumore metastatico della mammella, il 15% dei quali aveva un’etĂ  ? 65 anni e il 2% un’etĂ  ? 75 anni, ha evidenziato un’incidenza piĂ¹ elevata di epistassi, diarrea, disidratazione, spossatezza ed edema periferico nei pazienti di etĂ  ? 65 anni.

Dei 421 pazienti con adenocarcinoma pancreatico trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con gemcitabina in uno studio randomizzato, il 41% aveva un’età uguale o superiore a 65 anni e il 10% aveva un’età uguale o superiore a 75 anni. Nei pazienti di età uguale o superiore a 75 anni trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana e gemcitabina, si è registrata una maggiore incidenza di reazioni avverse serie e di reazioni avverse che hanno comportato l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). I pazienti con adenocarcinoma pancreatico di età uguale o superiore a 75 anni devono essere valutati attentamente prima di prendere in considerazione il trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Dei 514 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule trattati con nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana in associazione con carboplatino nello studio randomizzato, il 31% aveva un’etĂ  uguale o superiore a 65 anni e il 3,5% aveva un’etĂ  uguale o superiore a 75 anni. Eventi di mielosoppressione, neuropatia periferica e artralgia sono stati piĂ¹ frequenti nei pazienti di etĂ  uguale o superiore a 65 anni, rispetto ai pazienti di etĂ  inferiore a 65 anni. L’esperienza nell’uso di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana/carboplatino in pazienti di etĂ  uguale

o superiore a 75 anni è limitata.

I modelli di farmacocinetica/farmacodinamica, con l’utilizzo di dati derivati da 125 pazienti con tumori solidi in stadio avanzato, indicano che i pazienti di etĂ  ? 65 anni possono essere piĂ¹ soggetti allo sviluppo di neutropenia nel corso del primo ciclo di trattamento.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite. Non esiste alcuna

indicazione per un uso specifico di nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana nella popolazione pediatrica per l’indicazione del tumore metastatico della mammella, adenocarcinoma pancreatico o tumore del polmone non a piccole cellule.

Modo di somministrazione

Pazenir è per uso endovenoso. La dispersione ricostituita di Pazenir deve essere somministrata per via endovenosa utilizzando un set per infusione dotato di un filtro da 15 micron. Dopo la somministrazione, si raccomanda di lavare la linea di infusione con soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per assicurare la somministrazione della dose completa.

Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Pazenir seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Pazenir per quanto riguarda la gravidanza:

Pazenir: si puĂ² prendere in gravidanza?

Contraccezione negli uomini e nelle donne

Le donne in etĂ  fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante la terapia con Pazenir e fino a un mese dopo la sospensione della terapia. Per i pazienti di sesso maschile sottoposti a terapia con Pazenir si consiglia di usare misure contraccettive efficaci e di evitare il concepimento di figli durante la terapia e per sei mesi dopo la sospensione della stessa.

Gravidanza

I dati relativi all’uso di paclitaxel in donne in gravidanza sono in numero molto limitato. Si ritiene che il paclitaxel possa causare gravi anomalie congenite quando somministrato durante la gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Le donne in età fertile devono sottoporsi a un test di gravidanza prima di iniziare il trattamento con Pazenir. Pazenir non deve essere utilizzato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci, a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con paclitaxel.

Allattamento

Paclitaxel e/o i suoi metaboliti sono risultati escreti nel latte di ratti femmine in allattamento (vedere paragrafo 5.3). Non è noto se paclitaxel sia escreto nel latte materno. Data la possibilità di gravi reazioni avverse che possono verificarsi nei lattanti, Pazenir è controindicato durante l’allattamento. La nutrizione con latte materno dovrà quindi essere sospesa per tutta la durata della terapia.

FertilitĂ 

Le nanoparticelle di paclitaxel legate ad albumina sierica umana sono risultate essere causa di infertilitĂ  nei ratti maschi (vedere paragrafo 5.3). In base a quanto osservato negli animali, la fertilitĂ  maschile e femminile puĂ² essere compromessa. Si consiglia ai pazienti di sesso maschile di informarsi sulla conservazione del seme prima del trattamento, in quanto la terapia con Pazenir potrebbe causare infertilitĂ  permanente.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Pazenir?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Pazenir in caso di sovradosaggio.

Pazenir: sovradosaggio

Non esiste alcun antidoto noto per il sovradosaggio di paclitaxel. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere attentamente sorvegliato. La terapia deve essere mirata alle principali tossicitĂ  previste, in particolare: soppressione del midollo osseo, mucosite e neuropatia periferica.

Pazenir: istruzioni particolari

Precauzioni per la preparazione e la somministrazione

Paclitaxel è un medicinale antitumorale citotossico; come per altri composti potenzialmente tossici, occorre adottare alcune precauzioni nella manipolazione di Pazenir. Ăˆ consigliato l’uso di guanti, occhiali e indumenti di protezione. Se la dispersione viene a contatto con la cute, lavare la cute immediatamente e accuratamente con acqua e sapone. Se il contatto avviene con le mucose, le stesse devono essere sciacquate bene con abbondante acqua. Pazenir deve essere preparato e somministrato esclusivamente da personale adeguatamente istruito nella manipolazione di agenti citotossici. Pazenir non deve essere manipolato da donne in gravidanza.

Data la possibilità di stravaso, si consiglia di monitorare attentamente la sede dell’infusione per rilevare eventuali infiltrazioni durante la somministrazione del medicinale. La limitazione dell’infusione di Pazenir a 30 minuti, come indicato, riduce la probabilità di reazioni correlate all’infusione.

Ricostituzione e somministrazione del medicinale

Pazenir è fornito come polvere sterile liofilizzata e deve essere ricostituito prima dell’uso. Dopo la ricostituzione, ogni mL di dispersione contiene 5 mg di paclitaxel legato all’albumina formulato in nanoparticelle.

Con una siringa sterile, iniettare lentamente 20 mL di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per infusione in un flaconcino di Pazenir per almeno 1 minuto.

La soluzione deve essere orientata verso la parete interna del flaconcino. La soluzione non deve essere iniettata direttamente sulla polvere in quanto così facendo si formerebbe della schiuma.

Una volta terminata l’aggiunta di soluzione, lasciar riposare per almeno 5 minuti affinché la polvere sia completamente permeata. Quindi, girare e/o capovolgere delicatamente e lentamente il flaconcino, per almeno 2 minuti, fino alla completa dispersione di tutta la polvere. Evitare la formazione di schiuma. In caso di formazione di schiuma o grumi, lasciar riposare la soluzione per almeno 15 minuti fino alla scomparsa della schiuma.

La dispersione ricostituita deve avere un aspetto lattiginoso ed omogeneo senza precipitato visibile. Nella dispersione ricostituita possono verificarsi depositi. Se sono visibili precipitati o depositi, capovolgere nuovamente il flaconcino con delicatezza per garantire la dispersione completa prima dell’uso. Esaminare la dispersione nel flaconcino per controllare la presenza di precipitato. Non somministrare la dispersione ricostituita se si osservano precipitati nel flaconcino.

Deve essere calcolato l’esatto volume totale della dispersione da 5 mg/mL necessario per il paziente e la quantità appropriata di Pazenir ricostituito deve essere iniettata in una sacca per infusione endovenosa vuota, sterile, in PVC o altro materiale.

L’impiego di dispositivi medici contenenti olio lubrificante al silicone (siringhe e sacche e.v.) per ricostituire e somministrare Pazenir possono provocare la formazione di filamenti proteinacei.

Somministrare Pazenir utilizzando un set per infusione dotato di un filtro da 15 micron per evitare la somministrazione di questi filamenti. L’impiego di un filtro da 15 micron rimuove i filamenti e non modifica le proprietà fisiche o chimiche del prodotto ricostituito.

L’impiego di filtri con un diametro dei pori inferiore a 15 micron puĂ² causare l’ostruzione del filtro stesso.

Per la preparazione e la somministrazione di infusioni di Pazenir non è necessario l’uso di speciali contenitori o set di somministrazione non contenenti di(2-etilesil)ftalato (DEHP).

Dopo la somministrazione, si raccomanda di lavare la linea di infusione con soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per assicurare la somministrazione della dose completa.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco