Pleiamide: a cosa serve e come si usa

Pleiamide (Clorpropamide + Metformina): indicazioni e modo d’uso

Pleiamide (Clorpropamide + Metformina) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento del diabete mellito tipo II non insulino-dipendente, quando la dieta e l’esercizio fisico da soli non siano sufficienti a controllare la glicemia, specie nei casi di resistenza primaria o secondaria alle sulfoniluree.

Pleiamide: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Pleiamide è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Pleiamide ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Pleiamide

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Pleiamide seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Pleiamide per quanto riguarda la gravidanza:

Pleiamide: si puĂ² prendere in gravidanza?

L’impiego contemporaneo di altri farmaci o l’assunzione concomitante di bevande alcoliche puĂ² comportare indesiderato potenziamento o diminuzione dell’attivitĂ  ipoglicemizzante della sulfanilurea. Non vanno pertanto assunti altri farmaci senza la prescrizione o l’approvazione del medico curante, il quale, se necessario, nello stabilirne la posologia, terrĂ  conto di ogni eventuale interazione.

L’azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree puĂ² essere aumentata dall’impiego concomitante di ACE-inibitori, steroidi anabolizzanti, beta-bloccanti, bezafibrato, biguanidi, antibiotici chinolonici, clofibrato, cloramfenicolo, derivati cumarinici, disopiramide, fenfluramina, fenilbutazone, feniramidolo, fluoxetina, fosfamidi, inibitori delle monoaminossidasi, miconazolo, PAS (acido para-amminosalicilico), pentossifillina (ad alte dosi per via parenterale), probenecid, salicilati, sulfinpirazone, sulfonamidi e tetracicline.

L’azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree puĂ² invece essere diminuita dall’impiego concomitante di acetazolamide, corticosteroidi, diazossido, derivati dell’acido nicotinico (a dosi elevate), estrogeni e progestinici, derivati fenotiazinici, fenitoina, glucagone, saluretici, ormoni tiroidei, farmaci simpaticomimetici.

In corso di trattamento con beta-bloccanti ed anche con clonidina, guanetidina o reserpina, la percezione dei sintomi premonitori di una crisi ipoglicemica puĂ² essere compromessa.

In casi rari è stato osservato indesiderato potenziamento o diminuzione dell’attivitĂ  ipoglicemizzante della sulfanilurea in caso di concomitante trattamento con farmaci H2-antagonisti.

In pazienti trattati contemporaneamente con clonidina e reserpina sono stati osservati sia potenziamento che diminuzione dell’effetto ipoglicemizzante della sulfanilurea.

L’assunzione concomitante di bevande alcoliche puĂ² sia potenziare che diminuire l’azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree.

La quantitĂ  di bevande alcoliche che puĂ² essere assunta dovrebbe pertanto essere discussa con il medico curante.

Alcoolismo cronico ed abuso di lassativi possono peggiorare il controllo della malattia diabetica.

Occorre inoltre considerare che la componente biguanidica, presente nel prodotto, puĂ² potenziare l’azione degli anticoagulanti.

Ăˆ opportuno tenere presente la possibilitĂ  di reazioni disulfiram-simili dopo ingestione di bevande alcooliche.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Pleiamide?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Pleiamide in caso di sovradosaggio.

Pleiamide: sovradosaggio

Fenomeni ipoglicemici possono manifestarsi, sebbene raramente, soprattutto in soggetti debilitati o in età avanzata, all’inizio del trattamento, in caso di sforzi fisici inconsueti, in caso di alimentazione irregolare o assunzione di bevande alcoliche. In caso di compromissione della funzione renale e/o epatica (vedere anche paragrafo 4.4). Raramente possono manifestarsi: cefalea, effetto disulfiram-simile, eruzioni cutanee, eccezionalmente dermatite esfoliativa, disturbi della crasi ematica, disturbi della funzionalità epatica, ittero colestatico, disturbi di ipersensibilità ai sulfamidici.

Possono talvolta manifestarsi intolleranze gastroenteriche, quali nausea, anoressia, gastralgie, vomito e diarrea, le quali possono richiedere l’interruzione del trattamento. Ăˆ possibile in corso di trattamento con metformina che in pazienti che presentano fattori predisponenti quali insufficienza renale e collasso cardiocircolatorio, si possa manifestare acidosi lattica che puĂ² decorrere in maniera grave se non si interrompe il trattamento o non si adottano misure adeguate. Sono stati descritti casi con alti livelli ematici di acido lattico, aumento del rapporto lattato/piruvato, abbassamento del pH ematico, iperazotemia che eccezionalmente hanno avuto un decorso sfavorevole. L’acidosi lattica puĂ² essere favorita dalla contemporanea assunzione di alcool.

Pleiamide: istruzioni particolari

Nessuna precauzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco