Protromplex: a cosa serve e come si usa

Protromplex tim 3 (Complesso Protrombinico Umano): indicazioni e modo d’uso

Protromplex tim 3 (Complesso Protrombinico Umano) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento di tutte le insufficienze emostatiche legate a deficit congenito o acquisito dei fattori II, IX e X, quali:

epatopatie parenchimali con compromissioni della sintesi o aumentato consumo dei fattori emocoagulativi;

prevenzione delle emorragie dopo biopsia epatica;

sindromi emorragiche neonatali, particolarmente nei prematuri, da carenza di fattori K dipendenti, o conseguenti a trattamento con anticoagulanti nella madre;

trattamento correttivo della emostasi dopo somministrazione di anticoagulanti dicumarolici;

trattamento di preparazione negli interventi chirurgici in pazienti epatopatici.

Mediante l’infusione di adatte dosi di PROTROMPLEX TIM 3 è possibile ottenere un sufficiente aumento dei fattori II, IX e X in circolo entro un breve periodo di tempo e creare così le condizioni per una normale emostasi. Nei casi di alterazioni acquisite del processo di coagulazione con contemporanea riduzione dei fattori II, IX e X, puĂ² essere utile somministrare per via endovenosa anche vitamina K1, che è necessaria per la sintesi epatica di questi fattori della coagulazione. Tuttavia, è bene mettere in evidenza che la vitamina K1, al contrario del PROTROMPLEX TIM 3, diviene attiva soltanto alcune ore dopo la somministrazione endovenosa.

Protromplex tim 3: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Protromplex tim 3 è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Protromplex tim 3 ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Protromplex tim 3

Posologia

Di seguito sono date solo delle linee guida generali per la posologia. Il trattamento deve iniziare sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento dei disordini della coagulazione. Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravitĂ  del disordine della funzione emostatica, dalla sede e dall’entitĂ  dell’emorragia e dalla condizione clinica del paziente.

La quantitĂ  da somministrare e la frequenza delle applicazioni devono essere sempre calcolate sulla base della risposta individuale.

L’intervallo tra le dosi deve essere adattato alle diverse emivite circolanti dei vari fattori della coagulazione nel complesso protrombinico (vedere sezìone 5.2).

Le dosi individuali richieste devono essere identificate sulla base di determinazioni regolari dei livelli plasmatici individuali dei fattori della coagulazione interessati o su analisi globali dei livelli del complesso protrombinico (per esempio: tempo di protrombina, INR), e sul monitoraggio continuo della risposta clinica del paziente.

Si raccomanda di somministrare elevate dosi iniziali allo scopo di ottenere un rapido aumento dei fattori della coagulazione carenti nel plasma del paziente. Tenendo conto del periodo di emivita in vivo dei fattori (fattore II appross. 50-60 ore; fattore IX appross. 12-30 ore; fattore X appross. 40-60 ore) si raccomanda di ripetere la somministrazione ad intervalli di 6-12 ore circa.

Le prove di controllo della coagulazione devono essere eseguite ad intervalli regolari.

Il tempo di protrombina è indicativo per i fattori II e X, il tempo di tromboplastina parziale per il fattore IX.

Come formula di carattere generale per il calcolo del dosaggio puĂ² essere proposta la seguente: UnitĂ  Internazionali richieste (UI) = peso corporeo (kg) x incremento desiderato del Tempo di Protrombina parziale (%) x 1,2

(tale formula è basata sull’evidenza che 1 UI di Complesso Protrombinico Parziale aumenta il valore del tempo di Protrombina parziale dell’1%)

PROTROMPLEX TIM 3 offre il vantaggio di determinare con la somministrazione di un ridotto volume di liquido e basso contenuto proteico, un’alta concentrazione di fattori della coagulazione (II, IX, X) nel circolo, e quindi si presta ottimamente nel trattamento dei neonati o dei pazienti con ipertensione arteriosa. Gli epatopazienti con carenza dei fattori del complesso protrombinico che devono essere sottoposti ad intervento chirurgico, biopsia o splenoportografia, dovranno essere trattati con PROTROMPLEX TIM 3 in modo da mantenere il valore Normotest al di sopra del 50% per alcuni giorni.

Modo di somministrazione

Disciogliere il preparato come descritto al paragrafo 6.6.

PROTROMPLEX TIM 3 deve essere somministrato solo per via endovenosa. La velocitĂ  di infusione non deve superare la velocitĂ  di 2 ml per minuto.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Protromplex tim 3 seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Protromplex tim 3 per quanto riguarda la gravidanza:

Protromplex tim 3: si puĂ² prendere in gravidanza?

La sicurezza del complesso protrombinico umano somministrato durante la gravidanza e l’allattamento non è stata dimostrata.

Gli studi condotti su animali non sono idonei a valutare la sicurezza riguardo alla gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post-natale. Pertanto, durante la gravidanza ed il periodo di allattamento, PROTROMPLEX TIM 3 deve essere somministrato solo se chiaramente indicato.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Protromplex tim 3?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Protromplex tim 3 in caso di sovradosaggio.

Protromplex tim 3: sovradosaggio

L’impiego di alte dosi di fattori del complesso protrombinico umano è stato associato a casi di infarto del miocardio, CID, trombosi venosa ed embolia polmonare. Di conseguenza, in caso di sovradosaggio, il rischio di sviluppare complicazioni tromboemboliche o CID è aumentato.

Protromplex tim 3: istruzioni particolari

La soluzione deve essere chiara o lievemente opalescente. Non usare soluzioni che appaiono torbide o non presentano depositi o colorazioni anomale. Prima della somministrazione il prodotto ricostituito deve essere sottoposto a ispezione visiva per rilevare eventuali particelle o colorazioni anomale.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.

Ricostituzione del liofilizzato

Il liofilizzato deve essere ricostituito soltanto immediatamente prima della somministrazione. Un eventuale residuo non deve essere riutilizzato.

Riscaldare il flacone contenente il solvente (20 ml) a temperatura ambiente (non oltre i 37°C).

Togliere i dischetti protettivi dai flaconi del liofilizzato e del sol vente (fig. 1) e disinfettare i tappi di gomma dei due flaconi.

Le due estremitĂ  dell’ago di trasferimento sono protette da due cappucci in plastica congiunti da un punto di saldatura. Ruotare uno dei cappucci per rompere il punto di saldatura (fig.2), liberare l’ago ed inserirlo nel tappo di gomma del flacone del solvente (fig.3).

Togliere l’altro cappuccio dell’ago di trasferimento avendo cura di non toccare l’ago.

Capovolgere il flacone del solvente ed introdurre l’estremitĂ  libera dell’ago di trasferimento fino a metĂ  della sua lunghezza nel tappo di gomma del flacone del liofilizzato (fig.4). Poichè il flacone con la sostanza liofilizzata è sottovuoto, il solvente verrĂ  aspirato all’interno.

Separare il flacone del solvente, con l’ago inserito, dal flacone del liofilizzato (fig.5) ed agitare leggermente quest’ultimo per favorirne il discioglimento.

Dopo il completo discioglimento della sostanza liofilizzata inserire l’ago da sfiato (fig.6); la schiuma eventualmente formatasi si dissolverĂ  rapidamente. Togliere l’ago da sfiato.

Iniezione

Ruotare il cappuccio protettivo dell’ago filtro per rompere la saldatura e toglierlo. Applicare l’ago filtro alla siringa monouso ed aspirare la soluzione nella siringa (fig.7).

Togliere l’ago filtro ed applicare alla siringa l’ago per iniezione (o l’ago a farfalla). Somministrare la soluzione lentamente (non oltre 2 ml/min.) per via endovenosa.

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Qualora la soluzione venga somministrata con set da infusione, è indispensabile che esso sia munito di filtro.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco