Triptizol: a cosa serve e come si usa

Triptizol (Amitriptilina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Triptizol (Amitriptilina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Triptizol è indicato per:

il trattamento del disturbo depressivo maggiore negli adulti;

il trattamento del dolore neuropatico negli adulti;

la profilassi della cefalea tensiva cronica negli adulti (CTTH);

la profilassi dell’emicrania negli adulti;

il trattamento dell’enuresi notturna nei bambini di età pari o superiore a 6 anni quando una patologia organica, inclusa la spina bifida e i disturbi correlati, sono state escluse e non si è ottenuta risposta a tutti gli altri trattamenti non farmacologici e farmacologici, inclusi antispastici e prodotti correlati con la vasopressina. Questo medicinale deve essere prescritto esclusivamente da un professionista sanitario esperto nel trattamento dell’enuresi persistente.

Triptizol: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Triptizol è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Triptizol ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Triptizol

Posologia

Non tutti gli schemi di dosaggio sono realizzati con tutte le forme farmaceutiche/dosaggi. La formulazione/dosaggio appropriati devono essere definiti per le dosi di partenza e per gli incrementi di dose successivi.

Disturbo depressivo maggiore

Iniziare la somministrazione con una dose bassa e aumentarla progressivamente, prestando attenzione alla risposta clinica e agli eventuali segni di intolleranza.

Adulti

Inizialmente 25 mg 2 volte al giorno (50 mg al giorno). Se necessario, la dose puĂ² essere aumentata di 25 mg a giorni alterni, fino a un massimo di 150 mg al giorno divisi in due dosi.

La dose di mantenimento corrisponde alla piĂ¹ bassa dose efficace.

Pazienti anziani di etĂ  superiore a 65 anni e pazienti con malattia cardiovascolare

Inizialmente 10 mg – 25 mg al giorno.

La dose giornaliera puĂ² essere aumentata fino a 100 mg – 150 mg, divisi in due dosi, in base alla risposta e alla tollerabilitĂ  individuale.

Dosi superiori a 100 mg vanno somministrate con cautela.

La dose di mantenimento corrisponde alla piĂ¹ bassa dose efficace.

Popolazione pediatrica

L’amitriptilina non deve essere usata nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni dato che la sicurezza e l’efficacia a lungo termine non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.4).

Durata del trattamento

L’effetto antidepressivo si manifesta in genere dopo 2 – 4 settimane. Il trattamento con antidepressivi è sintomatico e deve quindi proseguire per un periodo adeguato, in genere fino a un massimo di 6 mesi dopo la guarigione, per evitare una recidiva.

Dolore neuropatico, profilassi della cefalea tensiva cronica e profilassi dell’emicrania

La dose va titolata su base individuale fino a ottenere un’analgesia adeguata, con reazioni avverse al farmaco tollerabili. In generale, va utilizzata la dose minima efficace per il tempo piĂ¹ breve possibile necessario per il trattamento dei sintomi.

Adulti

La dose raccomandata è di 25 mg – 75 mg al giorno, la sera. Dosi superiori a 100 mg vanno somministrate con cautela.

La dose iniziale è di 10 mg – 25 mg alla sera. Le dosi possono essere aumentate di 10 mg – 25 mg ogni 3 – 7 giorni in base alla tollerabilitĂ .

La dose puĂ² essere assunta una volta al giorno oppure divisa in due dosi. Una dose singola superiore a 75 mg non è raccomandata.

L’effetto analgesico si osserva in genere dopo 2 – 4 settimane di somministrazione. Pazienti anziani di età superiore a 65 anni e pazienti con malattia cardiovascolare Dosi superiori a 75 mg vanno somministrate con cautela.

In generale, si raccomanda di iniziare il trattamento con le dosi piĂ¹ basse raccomandate per gli adulti. La dose puĂ² essere aumentata in base alla risposta e alla tollerabilitĂ  individuale.

Popolazione pediatrica

L’amitriptilina non dovrebbe essere utilizzata nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni in quanto la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di questo medicinale non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.4).

Durata del trattamento Dolore neuropatico

Il trattamento è sintomatico e deve quindi proseguire per un periodo adeguato. In molti pazienti puĂ² essere necessaria una terapia di diversi anni. Si raccomandano controlli a intervalli regolari, per confermare che la continuazione della terapia rimanga adatta per il paziente.

Profilassi della cefalea tensiva cronica e profilassi dell’emicrania negli adulti

Il trattamento deve proseguire per un periodo adeguato. Si raccomandano controlli a intervalli regolari, per confermare che la continuazione della terapia rimanga adatta per il paziente.

Enuresi notturna Popolazione pediatrica

Dosi raccomandate per:

bambini di età compresa tra 6 e 10 anni: 10 mg – 20 mg. Per questo gruppo di pazienti deve essere utilizzata una forma di dosaggio adattata.

bambini di età pari o superiore a 11 anni: 25 mg – 50 mg al giorno.

Aumentare la dose gradualmente.

Somministrare la dose 1 ora – 1 ora e mezza prima di coricarsi.

Effettuare un ECG prima dell’inizio della terapia con amitriptilina per escludere una sindrome del QT lungo.

Durata del trattamento

La durata massima di un ciclo di trattamento non deve superare i 3 mesi.

Se sono necessari cicli ripetuti di amitriptilina, effettuare una valutazione medica ogni 3 mesi.

Al termine del trattamento, interrompere la somministrazione di amitriptilina gradualmente.

Popolazioni speciali Compromissione renale

Questo medicinale puĂ² essere somministrato ai pazienti con insufficienza renale alle dosi abituali.

Compromissione epatica

Si raccomanda cautela nella somministrazione e, se possibile, la determinazione dei livelli sierici.

chinidina, fluoxetina, paroxetina) al trattamento con amitriptilina (vedere paragrafo 4.5).

Questi pazienti possono presentare concentrazioni plasmatiche piĂ¹ elevate di amitriptilina e del suo metabolita attivo nortriptilina. Prendere in considerazione una riduzione del 50% della dose iniziale raccomandata.

Modo di somministrazione Triptizol è per uso orale.

Le compresse devono essere deglutite con acqua. Interruzione del trattamento

Al termine del trattamento, il farmaco va sospeso gradualmente nell’arco di diverse settimane.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Triptizol seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Triptizol per quanto riguarda la gravidanza:

Triptizol: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Per amitriptilina sono disponibili solo dati clinici limitati in termini di gravidanze esposte.

Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicitĂ  riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Amitriptilina non è raccomandata durante la gravidanza, salvo in caso di evidente necessità e solo dopo una valutazione accurata del rapporto rischio/beneficio.

Durante l’uso cronico e dopo somministrazione nelle ultime settimane di gravidanza possono manifestarsi sintomi di astinenza nel neonato. Questi possono comprendere irritabilità, ipertonia, tremore, respirazione irregolare, ridotta sete e pianto forte, ed eventualmente sintomi anticolinergici (ritenzione urinaria, stitichezza).

Allattamento

Amitriptilina e i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno (in quantitĂ  corrispondente allo 0,6% – 1% della dose materna). Il rischio per i lattanti non puĂ² essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con questo medicinale tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

FertilitĂ 

Amitriptilina ha ridotto la percentuale di gravidanze nel ratto (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati sugli effetti di amitriptilina sulla fertilitĂ  umana.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Triptizol?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Triptizol in caso di sovradosaggio.

Triptizol: sovradosaggio

Sintomi

Sintomi anticolinergici: midriasi, tachicardia, ritenzione urinaria, secchezza delle mucose, ridotta motilitĂ  intestinale. Convulsioni. Febbre. Comparsa improvvisa di depressione del SNC. Offuscamento della coscienza con progressione verso il coma. Depressione respiratoria.

Sintomi cardiaci: aritmie (tachiaritmie ventricolari, torsione di punta, fibrillazione ventricolare). L’ECG mostra tipicamente prolungamento dell’intervallo PR, ampliamento del complesso QRS, prolungamento del QT, appiattimento o inversione dell’onda T, depressione del segmento ST e vari gradi di blocco cardiaco con progressione verso l’arresto cardiaco. L’ampliamento del complesso QRS è in genere ben correlato alla severità della tossicità dopo sovradosaggio acuto. Insufficienza cardiaca, ipotensione, shock cardiogeno. Acidosi metabolica, ipokaliemia, iponatremia.

L’ingestione di 750 mg o piĂ¹ da parte di un adulto puĂ² determinare una tossicitĂ  severa. Gli effetti del sovradosaggio sono potenziati dall’ingestione simultanea di alcol e altri psicotropi. Esiste una considerevole variabilitĂ  individuale di risposta al sovradosaggio. I bambini sono particolarmente sensibili alla cardiotossicitĂ , alle convulsioni e all’iponatremia.

Durante il risveglio possono ripresentarsi confusione, agitazione, allucinazioni e atassia.

Trattamento

Ricovero in ospedale (unità di terapia intensiva) se richiesto. Il trattamento è sintomatico e di supporto.

Valutazione e trattamento ABC (airway, breathing and circulation; vie aeree,

respirazione e circolazione), secondo necessitĂ . Inserimento di un accesso e.v.. Stretto monitoraggio anche nei casi apparentemente non complicati.

Valutazione delle caratteristiche cliniche. Controllo urea ed elettroliti: ricerca di

livelli bassi di potassio e monitoraggio dell’emissione di urine. Controllo dei gas nel sangue arterioso: ricerca dell’acidosi. Elettrocardiogramma: ricerca di QRS > 0,16 secondi.

Non somministrare flumazenil per invertire la tossicitĂ  delle benzodiazepine in

sovradosaggi di medicinali mescolati.

Considerare il lavaggio gastrico solo se non è trascorsa piĂ¹ di un’ora da un sovradosaggio potenzialmente fatale.

Somministrare 50 g di carbone vegetale se non è trascorsa piĂ¹ di un’ora

dall’ingestione.

Se necessario, mantenere la pervietĂ  delle vie aeree tramite intubazione. Il trattamento con respiratore è consigliato per prevenire un possibile arresto respiratorio. Monitoraggio ECG continuo della funzione cardiaca per 3 – 5 giorni. Il trattamento delle seguenti patologie sarĂ  deciso caso per caso:

Ampliamento degli intervalli QRS, insufficienza cardiaca e aritmie

ventricolari

Insufficienza circolatoria

Ipotensione

Ipertermia

Convulsioni

Acidosi metabolica

L’irrequietezza e le convulsioni possono essere trattate con diazepam.

I pazienti che manifestano segni di tossicitĂ  devono essere monitorati per almeno 12 ore.

Monitorare la rabdomiolisi se il paziente non è stato conscio per un tempo

considerevole.

Dato che il sovradosaggio è di solito volontario i pazienti potrebbero tentare il suicidio con altri mezzi durante il ricovero. Con questa classe di medicinali si sono verificate morti per sovradosaggi volontari o accidentali.

Triptizol: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco