Alfaxtrem: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Alfaxtrem

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Alfaxtrem: ultimo aggiornamento pagina: 10/04/2022 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Un ml di soluzione cutanea contiene 500 microgrammi di clobetasolo propionato (equivalenti a 440 microgrammi di clobetasolo).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

 

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione cutanea.

Soluzione leggermente viscosa, incolore, da chiara a leggermente opaca.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento di breve durata di dermatosi che rispondono alla terapia steroidea, quali psoriasi o eczemi resistenti che riguardano il cuoio capelluto e che non rispondono in maniera soddisfacente a steroidi meno attivi.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Uso cutaneo.

Posologia

Applicare un piccolo quantitativo sul cuoio capelluto due volte al giorno finchè non si nota un miglioramento. Come per altre preparazioni topiche con steroidi la terapia deve essere interrotta quando si raggiunge il controllo. Brevi cicli di trattamento ripetuti con clobetasolo propionato possono essere utilizzati per controllare le esacerbazioni. Se fosse necessario un trattamento continuo con steroidi si deve usare una preparazione meno forte.

Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea è un corticosteroide topico molto potente; per questo si deve limitare il trattamento fino al raggiungimento del controllo dei sintomi e a un massimo di 4 settimane consecutive e non se ne deve usare una quantità superiore a 50 g/settimana.

Popolazione pediatrica

Non ci sono dati relativi all’uso di Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea in bambini e adolescenti. Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea è controindicato nei bambini al di sotto dei 2 anni di età (vedere paragrafo 4.3) e non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti tra i 2 e i 18 anni (vedere paragrafo 4.4).

Anziani

Studi clinici non hanno identificato differenze nelle risposte tra anziani e pazienti più giovani. Se si verifica assorbimento sistemico, la frequenza maggiore di riduzione della funzionalità epatica o renale negli anziani più ritardare l’eliminazione. Perciò deve essere utilizzata la dose minima per la durata più breve per raggiungere il beneficio clinico desiderato.

Compromissione renale/epatica

In caso di assorbimento sistemico (quando l’applicazione è effettuata su un’area estesa per un periodo prolungato) il metabolismo e l’eliminazione possono essere ritardati aumentando il rischio di tossicità sistemica. Perciò deve essere utilizzata la dose minima per la durata più breve per raggiungere il beneficio clinico desiderato.

Modo di somministrazione

Applicare Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea facendolo gocciolare direttamente sull’area interessata due volte al giorno (mattino e sera), e massaggiare delicatamente fino al completo assorbimento.

Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea deve essere distribuito sul cuoio capelluto pulito.

Si deve consigliare ai pazienti di lavare le mani dopo avere applicato clobetasolo propionato.

 

04.3 Controindicazioni

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Questo prodotto è controindicato nei seguenti casi:

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

In pazienti con bruciature, rosacea, acne vulgaris, dermatite periorale, prurito perianale o genitale Uso in presenza di trattamenti per lesioni cutanee primarie infette causate da infezioni batteriche, virali, fungine o tubercolotiche sul cuoio capelluto.

Questo prodotto non deve essere applicato sul viso, sugli occhi (per il rischio di glaucoma) o su ferite ulcerose nei bambini sotto i 2 anni di età

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Il trattamento topico prolungato e continuo deve essere evitato, particolarmente nei bambini, in quanto può facilmente determinare una soppressione surrenalica anche in assenza di bendaggio occlusivo. Alla scomparsa delle lesioni, o dopo un periodo di trattamento non superiore a quattro settimane, passare alla terapia intermittente o prendere in considerazione l’eventualità della sostituzione con uno steroide meno potente. In caso di utilizzo intermittente cronico, si consiglia di verificare periodicamente la funzionalità dell’asse ipotalamo- pituitario-surrenale (HPA).

Possono insorgere infezioni secondarie, e ciò rende necessaria la sospensione del trattamento corticosteroideo topico e la somministrazione di antimicrobici adeguati.

Particolare prudenza è richiesta nei pazienti con compromissione epatica comprovata.

I pazienti con diabete mellito grave devono essere trattati con cautela. Per questi pazienti è raccomandato il monitoraggio dei livelli di glucosio durante il trattamento con Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea.

I corticosteroidi topici possono rivelarsi rischiosi, in quanto si possono determinare recidive a seguito dell’insorgenza di sviluppo di tolleranza. I pazienti possono inoltre essere esposti al rischio di sviluppare psoriasi pustolosa generalizzata e tossicità locale o sistemica dovuta all’alterazione della funzione di barriera della cute. È importante un attento controllo del paziente.

A meno che non sia sotto la supervisione di un medico, Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea non deve essere usato con bendaggi occlusivi. Nella letteratura sono stati riferiti casi di formazione di cataratta in pazienti sottoposti a trattamento prolungato con corticosteroidi. Benchè non sia possibile escludere come fattore causale i corticosteroidi sistemici, chi prescrive il trattamento deve essere a conoscenza del possibile ruolo dei corticosteroidi nella formazione di cataratta.

Disturbi visivi

Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.

I pazienti devono essere avvisati di evitare:

di fumare durante l’applicazione sul cuoio capelluto

fuoco, fiamme e calore, compreso l’uso di asciugacapelli, dopo l’applicazione

Popolazione pediatrica

Gli infanti e i bambini sono più soggetti alla tossicità sistemica dei corticosteroidi topici, perché hanno un elevato rapporto tra l’area della superficie corporea e il peso corporeo.

Nei bambini trattati con corticosteroidi topici sono stati riportati soppressione adrenocorticale, sindrome di Cushing, ritardo nella crescita e ipertensione intracranica. Le manifestazioni cliniche della soppressione adrenocorticale nei bambini includono bassi livelli di cortisolo plasmatico e assenza di risposta nel test di stimolazione dell’ACTH. Le manifestazioni cliniche dell’ipertensione intracranica includono fontanella sporgente, cefalea e papilloedema bilaterale.

Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea non è raccomandato in bambini e adolescenti tra i 2 e i 18 anni. In caso di utilizzo in questa popolazione, il trattamento deve essere rivisto settimanalmente.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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La co-somministrazione di medicinali che possono inibire il CYP3A4 (es. ritonavir e itraconazolo) ha dimostrato di inibire il metabolismo dei corticosteroidi portando ad un aumento dell’esposizione sistemica. La misura in cui questa interazione è clinicamente rilevante dipende dalla dose e dalla via di somministrazione dei corticosteroidi e dalla potenza dell’inibitore del CYP3A4.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Ci sono dati limitati sull’uso di clobetasolo propionato nelle donne in gravidanza.

La somministrazione topica di corticosteroidi durante la gravidanza negli animali può provocare anomalie nello sviluppo fetale (vedere paragrafo 5.3). La rilevanza di questo dato non e stata constatata nell’uomo. La somministrazione di clobetasolo propionato durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio previsto per la madre supera i rischi per il feto. Deve essere utilizzata la quantità minima per il minor tempo possibile.

Allattamento

Non è stato stabilito se l’uso di corticosteroidi topici durante l’allattamento sia sicuro.

Non è noto se la somministrazione topica di corticosteroidi possa comportare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre quantità rilevabili nel latte materno.

La somministrazione di clobetasolo propionato durante l’allattamento deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino.

Se viene usato durante l’allattamento, il clobetasolo propionato non deve essere applicato sul seno per evitare l’accidentale ingestione da parte del bambino.

Fertilità

Non ci sono dati nell’uomo per valutare l’effetto dei corticosteroidi topici sulla fertilità.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Clobetasolo Isdin 500 microgrammi/ml soluzione cutanea non ha, o ha un’influenza trascurabile, sulla capacità di guidare e di usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse più comuni associate all’utilizzo di clobetasolo propionato in formulazioni cutanee osservate negli studi clinici sono reazioni al sito d’applicazione, tra cui bruciore (5%) e altre reazioni non specificate (2%).

Elenco tabulato delle reazioni avverse

Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comuni (≥ 1/10), comuni (≥ 1/100, <1/10), non comuni (≥ 1/1000, <1/100), rare (≥ 1/10.000, <1/1000) e molto rare (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):

Classificazione per
sistemi e organi
Frequenza Reazione avversa al farmaco
Disturbi del sistema
immunitario
Molto rara Ipersensibilità
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non
comune
Atrofia cutanea
Molto rara Dermatite non altrimenti specificata (NOS), dermatite da contatto, psoriasi aggravata,
irritazione della cute, dolorabilità della cute
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Bruciore alla sede di applicazione, reazione non
altrimenti specificata alla sede di applicazione
Molto rara Eritema alla sede di applicazione, prurito alla sede di applicazione, dolore non altrimenti
specificato
Patologie dell’occhio Non
comune
Visione offuscata (vedere anche il paragrafo
4.4)

Descrizione delle reazioni avverse selezionate:

Analogamente ad altri corticosteroidi topici, l’utilizzo prolungato di grandi quantitativi o il trattamento di zone estese possono determinare soppressione adrenocorticale. È più probabile che questo effetto si manifesti negli infanti e nei bambini e quando si applicano medicazioni occlusive.

Il trattamento prolungato e intensivo con un preparato corticosteroideo altamente attivo può provocare alterazioni atrofiche locali della cute, quali assottigliamento, strie, disturbi vascolari come dilatazione dei vasi sanguigni superficiali, cicatrici pseudo-stellari, ulcerazioni e porpora in particolare in caso di utilizzo di bendaggi occlusivi o quando sono interessate le pliche cutanee.

In rari casi, il trattamento della psoriasi con corticosteroidi (o la sospensione dello stesso) è stato ritenuto responsabile della comparsa della forma pustolosa della patologia (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).

In seguito alla somministrazione di steroidi topici sono state osservate alterazioni della pigmentazione, ipertricosi e rossore.

Se compaiono segni di ipersensibilità, si deve interrompere subito l’applicazione. Può verificarsi un peggioramento dei sintomi.

Altri eventi avversi locali associati al trattamento con glucocorticosteroidi comprendono dermatite periorale, dermatite simil-rosacea, tardiva cicatrizzazione delle ferite, fenomeno di rebound che può dare luogo a dipendenza da corticosteroidi ed effetti oculari.

Tra gli effetti collaterali dei glucocorticosteroidi sono noti anche l’aumento della pressione intraoculare e l’aumento del rischio di cataratta e diabete.

Può inoltre verificarsi un’allergia da contatto al prodotto o a uno degli eccipienti. Qualora il prodotto non venga impiegato correttamente, possono essere celate e/o aggravate infezioni di natura batterica, virale, parassitaria e fungina. Sono stati inoltre segnalati casi di follicolite.

Popolazione pediatrica

Gli infanti e i bambini sono più soggetti alla tossicità sistemica dei corticosteroidi topici, perché hanno un elevato rapporto tra l’area della superficie corporea e il peso corporeo (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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È molto improbabile l’evenienza di un sovradosaggio acuto, comunque in caso di sovradosaggio cronico o di misuso, possono manifestarsi segni di ipercortisolismo.

Nel caso di sovradosaggio, l’applicazione di clobetasolo propionato deve essere interrotta in modo graduale riducendo la frequenza delle applicazioni o sostituendo il farmaco con un corticosteroide meno potente per evitare il rischio di insufficienza glucocorticosteroidea.

L’ulteriore trattamento deve essere come indicato clinicamente.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi, preparazioni dermatologiche (IV gruppo), Codice ATC: D07AD01.

Analogamente ad altri corticosteroidi topici, il clobetasolo propionato ha proprietà antinfiammatorie, antiprurito e vasocostrittive. Il meccanismo esatto dell’azione antinfiammatoria degli steroidi topici nel trattamento delle dermatosi che rispondono alla terapia steroidea è in generale incerto. Tuttavia, si ritiene che i corticosteroidi agiscano per induzione delle proteine d’inibizione della fosfolipasi A2, collettivamente chiamate lipocortine. Si ipotizza che tali proteine controllino la biosintesi di potenti mediatori dell’infiammazione, quali le prostaglandine e i leucotrieni, attraverso l’inibizione del rilascio del loro precursore comune, l’acido arachidonico. L’acido arachidonico viene rilasciato dai fosfolipidi della membrana mediante la fosfolipasi A2.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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La penetrazione percutanea del clobetasolo propionato varia fra gli individui e può essere aumentata dall’uso di bendaggi occlusivi o quando la cute è infiammata o non sana.

A seguito dell’assorbimento percutaneo del clobetasolo propionato, il farmaco segue il percorso metabolico dei corticosteroidi somministrati per via sistemica, ovvero vengono metabolizzati soprattutto nel fegato e quindi escreti dai reni. Tuttavia, il metabolismo sistemico del clobetasolo non è mai stato completamente caratterizzato o quantificato.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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La somministrazione parenterale dei corticosteroidi, tra cui il clobetasolo propionato, negli animali gravidi può causare anomalie dello sviluppo fetale, compresi palatoschisi e ritardo della crescita intrauterina. Studi su animali hanno evidenziato che l’esposizione intrauterina ai corticosteroidi può contribuire allo sviluppo di patologie cardiovascolari e metaboliche durante la vita adulta, ma non vi sono prove che tali effetti possano verificarsi anche nell’uomo (vedere paragrafo 4.6).

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Carbomer 980 NF, alcool isopropilico, sodio idrossido (solo per regolazione del pH) e acqua depurata.

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni.

1 mese dopo la prima apertura.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 25 ºC.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flacone spremibile in HDPE, contenente 100 ml di soluzione, con erogatore in HDPE provvisto di tappo.

Dimensione della confezione: 100 ml.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Si deve consigliare ai pazienti di lavarsi le mani dopo avere applicato clobetasolo propionato. Non usare vicino a fiamma aperta.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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ISDIN S.r.l., Via Tito Speri 8, 20154 Milano

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 043114014 – "500 microgrammi/ml soluzione cutanea" 1 flacone HDPE da 100 ml

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 25 agosto 2015

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 07/04/2022