Geref
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Geref: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
GEREF
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Una fiala di prodotto liofilizzato contiene: sermorelina acetato corrispondente a mcg 50 di sermorelina.
Eccipienti: mannitolo mg 5, sodio fosfato dibasico/sodio fosfato monobasico q.b. a g 0,5.
Una fiala di solvente contiene 1 ml di soluzione fisiologica.
03.0 Forma farmaceutica
Liofilizzato + solvente per iniezioni endovenose.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Il test diagnostico con Geref, nel bambino e nell’adulto, mediante somministrazione acuta in bolo endovenoso, è indicato in tutti i casi in cui si voglia valutare la capacità reale di secernere GH da parte dell’ipofisi e, quindi, lo stato dell’asse ipotalamo-ipofisario.
Il Geref è utile nell’iter diagnostico dei deficit di crescita per valutare la risposta del GH ad uno stimolo fisiologico e per valutare la funzionalità ipotalamo-ipofisaria, in casi di danni genetico o acquisito, organico o funzionale del S.N.C. sia nel bambino che nell’adulto.
Pertanto, essendo il GRF capace di agire direttamente sui recettori ipofisari delle cellule GH secernenti, la sua applicazione come test in somministrazione e.v. acuta, è un mezzo necessario per discriminare la natura del deficit (ipofisario e/o ipotalamico).
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Il dosaggio di Geref deve essere adattato per ogni paziente in rapporto al peso secondo la dose di 1 mcg/kg. Il prodotto deve essere somministrato per via endovenosa in una sola iniezione.
È preferibile eseguire il test la mattina con paziente a digiuno da 12 ore.
I prelievi di sangue devono essere fatti 15 minuti prima ed immediatamente prima della somministrazione di Geref, nonché 15, 30, 45 e 60 minuti dopo l’iniezione.
I prelievi a 90 e 120 minuti sono facoltativi in quanto nella maggioranza dei casi il picco di secrezione dell’ormone della crescita utile alla diagnosi si manifesta tra i 15 ed i 60 minuti.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità individuale accertata verso il farmaco.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Si consiglia di utilizzare con cautela Geref test in casi accertati di epilessia.
Nei seguenti casi è possibile avere una risposta alterata al test:
Pazienti sotto terapia con GH; in tal caso il test deve essere effettuato dopo l’interruzione della terapia con GH per almeno 1-2 settimane.Pazienti ipotiroidei non trattati o pazienti trattati con farmaci antitiroidei come il propiltiouracile.Pazienti con livelli elevati di somatostatina al momento dell’iniezione.Pazienti obesi, iperglicemici e con tassi elevati di trigliceridi.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Geref test deve essere condotto in assenza di farmaci che interessano direttamente l’attività dell’ipofisi. Questo dovrebbe includere preparazioni che contengono o provocano il rilascio della somatostatina, dell’insulina o glucocorticoidi, inibitori della ciclo-ossigenasi come l’aspirina o l’indometacina.
Clonidina, levodopa o ipoglicemia indotta da insulina possono transitoriamente aumentare i livelli della somatropina.
La risposta al Geref può essere anche alterata da agenti antimuscarinici come l’atropina.
04.6 Gravidanza e allattamento
Geref non deve essere utilizzato in caso di gravidanza ed allattamento.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Geref test non interferisce nella capacità di guidare e nell’uso di macchine.
04.8 Effetti indesiderati
Flushing cutaneo al volto e dolore nel luogo dell’iniezione si possono osservare occasionalmente e scompaiono di solito entro pochi minuti.
Trattandosi di un peptide, il prodotto potrebbe dar luogo a reazioni allergiche: è necessario, pertanto, avere la disponibilità immediata dell’equipaggiamento, dei farmaci e del personale idoneo ad un eventuale trattamento d’emergenza.
04.9 Sovradosaggio
Non sono stati riscontrati sintomi da sovradosaggio.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Il GRF 1-29, peptide di sintesi composto da 29 aminoacidi, è la più corta sequenza aminoacidica biologicamente attiva della molecola GHRH secreta dall’ipotalamo nel circolo portale ipotalamo-ipofisario.
L’azione biologica del GRF è duplice: induzione della liberazione, attraverso l’attivazione di specifici recettori di membrana della quota di GH immagazzinata nelle cellule somatotrope ipofisarie, stimolazione della sintesi di nuovi pools di GH.
Il GRF è secreto secondo ritmi geneticamente predisposti e successivamente modulati da meccanismi di feedback ed autofeedback. Circa il 70% dell’ormone viene prodotto con ritmo pulsatorio durante le prime ore del sonno.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Ad oggi sono ancora scarse le notizie sul metabolismo e sulla clearance metabolica dell’ormone.
La cinetica del GRF 1-29 è stata studiata nel ratto ed ha evidenziato la più rapida scomparsa della frazione peptidica 1-29 rispetto alle molecole più grandi.
L’emivita di distribuzione è di 1,9 ± 0,2 minuti e di eliminazione di 10,4 ± 0,2 minuti.
Nell’uomo il tempo di emivita plasmatico del GRF 1-29 non è stato ancora determinato.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Studi di tossicità acuta condotti su topi e ratti con dosaggi di 2000 e 4000 mcg/kg, per via endovenosa e sottocutanea, non hanno fatto registrare alcun decesso; la DL50 è risultata superiore a 4000 mcg/kg.
Studi di tossicità condotti su scimmie a dosaggi crescenti: 50, 100, 250, 500 e 1000 mcg/kg, per via endovenosa e sottocutanea, non hanno evidenziato aumenti della letalità e danni organico funzionali.
Ratti trattati per 2 settimane consecutive per via endovenosa, con dosaggi di 0, 12, 24, 48 mcg/kg/die, hanno dimostrato buona tollerabilità e modesta variazione dei parametri serici riguardanti globuline e glucosio.
Agli stessi dosaggi e per la stessa via di somministrazione anche gruppi di scimmie sono risultati indenni.
Nel ratto la tossicità subacuta per via sottocutanea a dosaggi di 0, 25, 50, 100 mcg/kg/die non è andata oltre un lieve decremento delle albumine e ad un aumento delle globuline: al dosaggio di 100 mcg/kg si è verificato un decremento del tempo di protrombina.
Gli stessi dosaggi ripetuti nella scimmia, per la stessa via di somministrazione, si sono dimostrati ben tollerati e non hanno alterato alcun parametro di controllo neanche a 100 mcg/kg.
Nelle specifiche prove il GRF 1-29 non ha rivelato potere mutageno.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Mannitolo, sodio fosfato monobasico, sodio fosfato bibasico.
06.2 Incompatibilità
Non riportate.
06.3 Periodo di validità
Alle idonee condizioni di conservazione Geref è stabile per almeno 2 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Geref deve essere conservato in frigorifero (+2 / +8°C).
06.5 Natura e contenuto della confezione
Contenitore: le fiale del Geref e del solvente sono in vetro neutro, classe I.
Confezione: astuccio contenente 1 fiala di liofilizzato + 1 fiala di solvente
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Il liofilizzato deve essere ricostituito solo immediatamente prima dell’uso.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
SERONO PHARMA S.p.A.
Via Casilina, 125 – Roma (RM)
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
AIC n. 026976011 del Ministero della Sanità.
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
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10.0 Data di revisione del testo
Febbraio 1998