Immunoendocig: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Immunoendocig

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Immunoendocig: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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IMMUNOENDOCIG

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Principio attivo: immunoglobulina umana anti-citomegalovirus a molecola integra per uso endovenoso (virus inattivata).

Composizione quantitativa:

1 ml di soluzione ottenuta dalla ricostituzione del liofilizzato con il solvente incluso nella confezione contiene: proteine mg 50 di cui immunoglobuline umane almeno 95% con anticorpi contro il citomegalovirus non meno di 100 U.I. secondo lo standard di riferimento del Paul Ehrlich Institute (PEI).

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Profilassi delle manifestazioni cliniche dell’infezione da citomegalovirus in pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva, in modo particolare nei riceventi trapianti d’organo.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Come regola si somministrano dosi di 50 U.I. per kg di peso corporeo.

La somministrazione deve iniziare il giorno del trapianto o il giorno prima (trapianto di midollo osseo).

La profilassi può anche essere iniziata fino a 10 giorni prima del trapianto particolarmente nel caso di pazienti siero-positivi per il CMV.

Viene consigliato un totale di almeno 6 dosi ad intervalli di 2-3 settimane.

Metodo di somministrazione

Immunoendocig deve essere somministrato per via endovenosa ad una velocità d’infusione iniziale di 10-20 gocce al minuto per 20-30 minuti. Se ben tollerata la velocità di somministrazione può essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 40 gocce al minuto per il resto dell’infusione.

Medicinale utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero e in cliniche e case di cura o strutture ad esse assimilate.

04.3 Controindicazioni

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Intolleranza alle immunoglobuline omologhe, specialmente nei casi molto rari di deficienza di IgA quando il paziente abbia anticorpi anti-IgA.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Certe gravi reazioni allergiche al preparato possono essere correlate alla velocità di infusione.

La velocità di infusione, raccomandata nella "Posologia e modo di somministrazione", deve essere strettamente seguita ed il paziente deve essere rigorosamente controllato ed attentamente osservato per qualsiasi sintomo durante l’intero periodo dell’infusione.

Nel caso di reazione avversa bisogna ridurre la velocità di somministrazione o interrompere l’infusione fino alla scomparsa dei sintomi.

Nel caso in cui, dopo l’interruzione dell’infusione, persistano gravi reazioni, viene raccomandato il trattamento appropriato.

In caso di reazioni anafilattiche o di shock il trattamento deve seguire le linee guida della terapia dello shock.

I pazienti devono essere osservati almeno 20 minuti dopo la fine della somministrazione.

Per quanto riguarda il rischio di trasmissione di agenti infettivi è effettuata una selezione dei donatori e delle donazioni con mezzi idonei. Ogni unità di plasma usata per la produzione di Immunoendocig è controllata per l’assenza di HBsAG, di anticorpi anti-HIV1 , anti-HIV2 e anti-HCV e sottoposta a screening per il contenuto di ALT. Il plasma pool è inoltre controllato per la presenza di HCV-RNA mediante la tecnica di amplificazione genica e risulta non reattivo. Durante la produzione sono effettuate procedure di rimozione e di inattivazione (Immunoendocig è trattato con una miscela di solvente/tensioattivo).

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Vaccini vivi attenuati

La somministrazione di immunoglobuline può alterare, per un periodo di almeno 6 settimane e fino a 3 mesi, l’efficacia dei vaccini a virus vivi attenuati come quelli per il morbillo, rosolia parotite e varicella.

Interferenze con i tests sierologici

Dopo l’iniezione di immunoglobuline, l’aumento transitorio degli anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente può dare risultati falsamente positivi dei tests sierologici.

04.6 Gravidanza e allattamento

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La sicurezza d’uso di questa specialità medicinale durante la gravidanza umana non è stata stabilita in studi clinici controllati e pertanto deve essere somministrata soltanto con cautela in donne gravide o in madri che allattano.

La lunga esperienza d’uso delle immunoglobuline indica che non sono da aspettarsi effetti dannosi sul decorso della gravidanza, sul feto e sul neonato.

Le immunoglobuline vengono escrete nel latte e possono contribuire al trasferimento di anticorpi protettivi al neonato.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non vi è alcuna indicazione che l’immunoglobulina umana anticitomegalovirus possa alterare la capacità di guidare e di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Si possono occasionalmente verificare reazioni avverse come: brividi, cefalea, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgie e lieve dolore lombare.

Raramente le immunoglobuline possono causare un calo della pressione del sangue ed in alcuni casi isolati shock anafilattico anche quando il paziente non abbia mostrato ipersensibilità a precedenti somministrazioni.

Quando si somministrano prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano, non si possono totalmente escludere malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche ai patogeni di natura finora sconosciuta.

04.9 Sovradosaggio

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Le conseguenze del sovradosaggio non sono note.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Gruppo farmacoterapeutico: sieri immuni e immunoglobuline; immunoglobuline umane anticitomegalovirus per uso endovenoso; codica ATC: J06BB09.

L’immunoglobulina anticitomegalovirus per uso endovenoso Immunoendocig contiene anticorpi specifici (per lo più IgG) ad alto titolo contro il citomegalovirus.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Dopo somministrazione endovenosa Immunoendocig è immediatamente e completamente biodisponibile nella circolazione del ricevente.

Si distribuisce in modo relativamente rapido tra il plasma ed i fluidi extravascolari, dopo circa 3-5 giorni viene raggiunto un equilibrio fra i compartimenti intra ed extracellulare.

L’emivita nel circolo di soggetti con livelli ormonali di IgG è di circa 24 giorni.

Nei riceventi trapianti d’organo affetti da infezione progressiva da CMV si deve considerare una diminuzione dell’emivita plasmatica degli anticorpi (4-14 giorni).

Le IgG ed i complessi di IgG sono catabolizzati nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Le immunoglobuline sono costituenti normali dell’organismo umano.

Negli animali il controllo della tossicità della singola dose non ha rilevanza in quanto dosi più alte causano un sovraccarico. La tossicità di dosi ripetute e gli studi di tossicità embriofetale sono impraticabili per l’induzione e per l’interferenza con gli anticorpi. Gli effetti della specialità sul sistema immunitario del neonato non sono stati studiati.

Dato che l’esperienza clinica non fornisce alcun indizio per effetti oncogeni e mutageni delle immunoglobuline, non sono considerati necessari studi sperimentali e particolarmente in specie eterologhe.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Sodio cloruro, saccarosio.

Flacone solvente:

Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

06.2 Incompatibilità

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L’immunoglobulina umana anticitomegalovirus per uso endovenoso Immunoendocig, non deve essere mescolata con altri prodotti medicinali.

06.3 Periodo di validità

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A confezione integra e se conservato come prescritto ha una validità di 3 anni dalla data di preparazione.

Immunoendocig deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare a temperatura non superiore a 25 °C al riparo dalla luce.

Non congelare.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Immunoendocig 2000 U.I.: scatola contenente un flacone in vetro trasparente neutro con tappo perforabile in elastomero con sostanza liofilizzata corrispondente a 2000 U.I. di immunoglobulina umana anti-citomegalovirus ed un flacone in vetro neutro con 20 ml di solvente

Immunoendocig 5000 U.I.:scatola contenente un flacone in vetro trasparente neutro con tappo perforabile in elastomero con sostanza liofilizzata corrispondente a 5000 U.I. di immunoglobulina umana anti-citomegalovirus ed un flacone in vetro neutro con 50 ml di solvente

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Ricostituzione della soluzione.

Aspirare il solvente con una siringa ed iniettarlo con la stessa siringa nel flacone contenente il liofilizzato, agitare gentilmente fino a solubilizzazione avvenuta ed infondere per via endovenosa con set infusionale.

Prima della somministrazione ispezionare visualmente la soluzione per rilevare corpuscoli o alterazioni cromatiche.

Le soluzioni che non si presentano limpide o che hanno sedimenti non devono essere usate.

Prima dell’uso il prodotto deve essere riscaldato a temperatura ambiente o corporea.

Non usare soluzioni torbide o che presentino depositi.

Immunoendocig deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione.

Non usare il prodotto dopo la data di scadenza.

Per evitare il rischio di contaminazione batterica qualsiasi soluzione non usata deve essere scartata. Eliminare le frazioni del prodotto non utilizzate nel modo appropriato, utilizzando gli appositi contenitori per la raccolta differenziata dei medicinali.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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OSLOFARM LIMITED

120 East Road N16AA – London (Gran Bretagna)

Rappresentata in Italia da:

Nuovo Istituto Sieroterapico Milanese S.r.L.

Barga – Castelvecchio Pascoli – Località ai Conti (Lu)

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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Immunoendocig 2000 U.I. AIC n. 028180026

Immunoendocig 5000 U.I. AIC n. 028180038

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Rinnovo: gennaio 2001.

10.0 Data di revisione del testo

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Gennaio 2001

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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