Spherox
Spherox
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Spherox: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
Spherox 10-70 sferoidi/cm2 sospensione per impianto
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Descrizione generale
Sferoidi di condrociti umani autologhi associati a matrice per impianto sospesi in soluzione isotonica di cloruro di sodio.
Composizione qualitativa e quantitativa
Gli sferoidi sono aggregati sferici di condrociti umani autologhi espansi ex vivo e di matrice extracellulare auto-sintetizzata.
Ciascuna siringa preriempita o ciascun applicatore contiene un numero specifico di sferoidi in base alla dimensione del difetto (10-70 sferoidi/cm2) da trattare.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Sospensione per impianto.
Sferoidi bianco-giallastri di condrociti autologhi associati a matrice in una soluzione limpida, incolore.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Riparazione di difetti sintomatici della cartilagine articolare del condilo femorale e della rotula del ginocchio (grado III o IV, Società Internazionale per la Rigenerazione della Cartilagine e la Conservazione delle Articolazioni [International Cartilage Regeneration & Joint Preservation Society, ICRS]) con dimensioni dei difetti fino a 10 cm2 negli adulti e negli adolescenti con chiusura della placca di accrescimento epifisaria nell’articolazione interessata.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Spherox è solo per uso autologo. Deve essere somministrato da uno specialista in chirurgia ortopedica e in una struttura sanitaria.
Posologia
10-70 sferoidi vengono applicati per centimetro quadrato di difetto.
Anziani
La sicurezza e l’efficacia di Spherox in pazienti di età superiore a 50 anni non sono state verificate. Non ci sono dati disponibili.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Spherox nei bambini e negli adolescenti con placca di accrescimento epifisaria nell’articolazione interessata ancora aperta non sono state verificate. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Per uso intra-articolare.
Spherox è somministrato ai pazienti tramite impianto intra-articolare. Il trattamento con Spherox consiste in una procedura di due fasi.
Nella prima fase, deve essere effettuata una biopsia durante una procedura chirurgica (preferibilmente artroscopia o mini‑artrotomia). Durante l’artroscopia o l’artrotomia, il difetto e la dimensione del difetto della cartilagine devono essere determinati nel modo più accurato possibile. Dopo la biopsia, le cellule cartilaginee saranno coltivate presso il sito di produzione fino a formare gli sferoidi che costituiscono Spherox. Il processo richiede circa 6‑8 settimane.
Nella seconda fase, l’impianto deve essere effettuato durante una procedura chirurgica (preferibilmente artroscopia o mini-artrotomia). È necessario uno sbrigliamento della zona del difetto. La placca subcondrale non deve essere danneggiata. Gli sferoidi sono forniti in una siringa preriempita o in un applicatore (lunghezza dello stelo 150 mm (co.fix 150)). Gli sferoidi devono essere applicati uniformemente sulla superficie del difetto e, se necessario, distribuiti su tutta la zona del difetto mediante strumenti chirurgici. Gli sferoidi auto-aderiscono alla superficie del difetto nell’arco di 20 minuti. Successivamente, la ferita chirurgica può essere chiusa senza alcun ulteriore rivestimento della zona trattata (es. lembo periostale; matrice) o senza alcuna fissazione di sferoidi attraverso colla di fibrina. Il trattamento di dimensioni di difetti fino a 10 cm2 è indicato per difetti singoli e anche per difetti adiacenti (zona combinata).
I pazienti trattati con Spherox devono sottoporsi a un programma riabilitativo specifico (vedere paragrafo 4.4). Tale programma può durare fino a un anno in base alla raccomandazione del medico.
Per informazioni sulla preparazione e la manipolazione di Spherox, fare riferimento al paragrafo 6.6.
04.3 Controindicazioni
Pazienti con chiusura incompleta della placca di accrescimento epifisaria nell’articolazione interessata.
Osteoartrite primaria (generalizzata).
Osteoartrite di stadio avanzato dell’articolazione interessata (superiore a grado II secondo Kellgren e Lawrence).
Infezione da virus dell’epatite B (HBV), da virus dell’epatite C (HCV) o da HIV I/II.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Tracciabilità
Devono essere applicati i requisiti di tracciabilità dei medicinali per terapie avanzate a base di cellule. Al fine di garantire la tracciabilità, il nome del prodotto, il numero di lotto e il nome del paziente trattato devono essere conservati per un periodo di 30 anni a partire dalla data di scadenza del medicinale.
Uso autologo
Spherox è destinato unicamente all’uso medicinale autologo e non deve in nessuna circostanza essere somministrato ad alcun altro paziente ad eccezione del donatore. Spherox non deve essere somministrato se le informazioni riportate sulle etichette del prodotto e sui documenti di trasporto non coincidono con l’identità del paziente. Prima della somministrazione, occorre anche verificare il numero di ordine (numero di lotto) riportato sul confezionamento primario.
Generale
Spherox non deve essere utilizzato se il confezionamento primario o secondario è danneggiato e quindi non sterile.
L’applicazione di Spherox in pazienti con difetti della cartilagine al di fuori dell’articolazione del ginocchio, non è raccomandata. La sicurezza e l’efficacia di Spherox in pazienti con difetti della cartilagine al di fuori del condilo femorale e della rotula del ginocchio, non sono state verificate. Non ci sono dati disponibili.
Precauzioni d’impiego
Il trattamento di pazienti con infiammazioni locali o infezioni ossee o articolari acute, nonché recenti, deve essere temporaneamente posticipato finché non venga documentata la guarigione dall’infezione.
Negli studi registrativi di Spherox, pazienti con segni di malattie infiammatorie croniche sono stati esclusi.
Problemi articolari concomitanti come osteoartrite precoce, difetti dell’osso subcondrale, instabilità dell’articolazione, lesioni di legamenti o del menisco, anormale distribuzione del peso sull’articolazione, malallineamento varo o valgo, malallineamento o instabilità rotulea e malattie metaboliche, infiammatorie, immunologiche o neoplastiche dell’articolazione interessata sono potenziali fattori complicanti. L’edema osseo non trattato in corrispondenza del difetto della cartilagine da trattare può compromettere la riuscita della procedura. Se possibile, problemi articolari concomitanti devono essere corretti prima o, al più tardi, al momento dell’impianto di Spherox.
Al fine di decidere il trattamento di difetti prospicienti (“lesioni a specchio”, o kissing lesions, più grandi rispetto al grado II ICRS) è necessario prendere in considerazione il grado di sovrapposizione e la localizzazione dei difetti nell’articolazione.
L’emartrosi postoperatoria si manifesta principalmente in pazienti con una predisposizione all’emorragia o scarso controllo dell’emorragia chirurgica. Le funzioni emostatiche del paziente devono essere sottoposte a screening prima dell’intervento chirurgico. Deve essere somministrata tromboprofilassi in accordo con le linee guida locali.
L’applicazione di Spherox in pazienti obesi non è raccomandata. Riabilitazione Dopo l’impianto, il paziente deve seguire un adeguato programma di riabilitazione. L’attività fisica deve essere ripresa secondo le raccomandazioni del medico. Un’attività troppo prematura e vigorosa può compromettere l’innesto e la durata del beneficio clinico derivante da Spherox.
Dopo l’impianto è richiesto il rispetto di un adeguato programma di riabilitazione (in particolare per i pazienti affetti da disturbi mentali o da dipendenza).
Casi in cui Spherox non può essere fornito
Nel caso in cui la produzione di sferoidi sia fallita o i requisiti di rilascio non siano rispettati, ad es. a causa della qualità insufficiente della biopsia, il medicinale non può essere consegnato. Il medico sarà immediatamente informato.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi d’interazione.
Antibiotici o disinfettanti applicati localmente possono avere una potenziale tossicità sulla cartilagine articolare, pertanto non è raccomandato che Spherox venga direttamente a contatto con queste sostanze.
Negli studi registrativi di Spherox, pazienti sottoposti a trattamento con corticosteroidi sono stati esclusi.
04.6 Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati clinici di esposizione in gravidanza relativi a condrociti autologhi o sferoidi derivanti da condrociti autologhi.
Poiché Spherox è utilizzato per la riparazione di difetti della cartilagine dell’articolazione ed è pertanto impiantato durante una procedura chirurgica, l’uso nelle donne in gravidanza non è raccomandato.
Allattamento
Poiché Spherox è utilizzato per la riparazione di difetti della cartilagine dell’articolazione ed è, pertanto, impiantato durante una procedura chirurgica, l’uso nelle donne in allattamento non è raccomandato.
Fertilità
Non sono disponibili dati sugli eventuali effetti di Spherox sulla fertilità.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
La procedura chirurgica (ossia la biopsia o l’impianto di Spherox) ha un impatto rilevante sulla capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari. Anche durante il periodo di riabilitazione la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari può essere limitata a causa della mobilità ridotta. Pertanto, i pazienti devono consultare il medico curante e seguire rigorosamente i suoi consigli.
04.8 Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
Sono disponibili informazioni su reazioni avverse derivanti da sperimentazioni cliniche, da uno studio non interventistico negli adolescenti, nonché dall’esperienza post-marketing. Durante il trattamento con Spherox, possono manifestarsi reazioni avverse associate alla procedura chirurgica (impianto) o associate a Spherox.
Tabella delle reazioni avverse
Nella tabella 1 di seguito sono riportate le reazioni avverse associate a Spherox in base alla classificazione per sistemi e organi e la relativa frequenza: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.
Tabella 1: Effetti indesiderati associati a Spherox
Classificazione per sistemi e organi (SOC) | Frequenza | Reazione avversa |
---|---|---|
Infezioni e infestazioni | Raro | Cellulite Osteomielite |
Disturbi del sistema immunitario | Raro | Ipersensibilità |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune |
Edema del midollo osseo Versamento articolare Artralgia Tumefazione articolare |
Non comune |
Condromalacia Rumore articolare Blocco articolare Cisti sinoviale Condropatia Sinovite Corpo libero nell’articolazione |
|
Raro |
Osteocondrosi Osteonecrosi Formazione di osteofiti Artrite infettiva |
|
Non nota | Artrofibrosi | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Comune | Dolore |
Non comune | Alterazione dell’andatura | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Non comune |
Ipertrofia Perdita di innesto |
Raro |
Delaminazione di innesto Infezione della sede di impianto Infiammazione del cuscinetto adiposo infrapatellare |
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Delaminazione di innesto
La delaminazione di innesto rappresenta il parziale o totale distacco del tessuto formato dall’osso subcondrale e dalla cartilagine circostante. Una totale delaminazione di innesto è una complicazione grave che può essere accompagnata da dolore. I fattori di rischio consistono soprattutto nell’assenza di trattamento di malattie concomitanti, come ad esempio instabilità articolare o mancato rispetto del protocollo di riabilitazione.
Ipertrofia
Un’ipertrofia sintomatica della sede di impianto può verificarsi durante il trattamento con Spherox con conseguente dolore.
Reazioni avverse associate alla procedura chirurgica:
Le seguenti reazioni avverse ritenute associate alla procedura chirurgica sono state segnalate durante le sperimentazioni cliniche e/o da fonti spontanee: SOC Infezioni e infestazioni: polmonite (non nota)
SOC Patologie vascolari: linfedema (non comune), tromboflebite (raro), trombosi venosa profonda (non comune), ematoma (raro) SOC Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: embolia polmonare (non comune)
SOC Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dolore di cicatrice (non comune)
SOC Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: versamento articolare (comune), artralgia (comune), tumefazione articolare (comune), tendinite (non comune), debolezza muscolare (non comune), sindrome dolorosa femororotulea (non comune), osteonecrosi (raro), sinovite (non comune), corpo libero nell’articolazione (non comune) SOC Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: dolore (comune), alterazione dell’andatura (non comune), fastidio (molto raro) SOC Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: distorsione di legamento (non comune), complicazione legata alla sutura (raro), deiscenza di ferita (raro) Nella maggior parte dei casi, le reazioni avverse associate al prodotto o alla procedura chirurgica sono state non gravi.
Popolazione pediatrica
In generale, le reazioni avverse nei pazienti pediatrici sono state simili per frequenza e tipo a quelle osservate nei pazienti adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V
.
04.9 Sovradosaggio
Nei casi in cui la dose raccomandata sia stata significativamente superata (fino a 170 sferoidi/cm² in una sperimentazione avviata su iniziativa di uno sperimentatore con un periodo di follow-up di 12 mesi), non sono stati osservati effetti negativi.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Altri farmaci per disturbi del sistema muscoloscheletrico, codice ATC: M09AX02 Meccanismo d’azione
L’impianto di condrociti autologhi (Autologous Chondrocyte Implantation, ACI) si basa sull’estrazione dei condrociti del paziente isolati da cartilagine sana, sulla loro coltura in vitro e sul successivo impianto nel difetto della cartilagine. Spherox è coltivato e impiantato sotto forma di sferoidi tridimensionali.
Efficacia clinica
Dal 2004, Spherox è stato disponibile per uso nominale per un determinato paziente per il trattamento di difetti della cartilagine classificati di grado 3 o 4 secondo Outerbridge o di grado III o IV secondo ICRS (Outerbridge 1961, ICRS Cartilage Injury Evaluation Package 2000). Principalmente, sono stati trattati pazienti con difetti della cartilagine del ginocchio.
Spherox è stato esaminato in uno studio clinico prospettico, randomizzato, non controllato, in aperto e multicentrico di fase II che ha coinvolto 75 pazienti con difetti focali della cartilagine (grado III o IV ICRS) del ginocchio con una dimensione di 4-10 cm2. Venticinque pazienti sono stati trattati con 10-30 sferoidi/cm² di difetto, 25 con 40-70 sferoidi/cm² di difetto e 25 con 3-7 sferoidi/cm² di difetto.
La popolazione intention-to-treat (ITT) era costituita da 73 pazienti. L’età media dei pazienti era di 34 anni (fascia di età 19-48 anni) con un indice di massa corporea (IMC) medio di 25,2. In tutti e tre i gruppi di dosaggio è stato possibile osservare un significativo miglioramento (α < 0,05) del KOOS (Knee Injury and Osteoarthritis Outcome Score) dopo 12, 24, 36, 48 e 60 mesi rispetto a prima del trattamento. Per “tutti i gruppi di dosaggio” il KOOS globale medio è aumentato da 57,0 ± 15,2 a 73,4 ± 17,3 su una scala da 0 (peggiore) a 100 (migliore) nel primo anno in seguito al trattamento e ha continuato ad aumentare leggermente, raggiungendo 74,6 ± 17,6 dopo 18 mesi, 73,8 ± 18,4 dopo due anni, 77,0 ± 17,8 dopo tre anni, 77,1 ± 18,6 dopo quattro anni e 76,9 ± 19,3 al follow-up finale dopo cinque anni. I cambiamenti all’interno di ciascun gruppo di dosaggio sono stati di entità simile e le tre analisi tra gruppo (a coppie) non hanno rivelato differenze statisticamente significative tra i gruppi.
Inoltre, ulteriori punteggi dei pazienti, ad es. l’International Knee Documentation Committee (IKDC; valutazione soggettiva del ginocchio) e il punteggio Lysholm hanno mostrato un miglioramento significativo rispetto al valore prima del trattamento dopo 12, 24, 36, 48 e 60 mesi.
I risultati della risonanza magnetica (MRI) secondo il sistema di punteggio del Magnetic Resonance Observation of Cartilage Repair Tissue (MOCART) (0 = risultato peggiore; 100 = risultato migliore) hanno mostrato un miglioramento nell’arco dei primi 60 mesi da 59,8 alla Visita 2 (3 mesi dopo il trattamento) fino a 75,0 punti nel gruppo di pazienti trattato con 3-7 sferoidi/cm² di difetto, da 64,5 alla Visita 2 fino a 76,4 punti nel gruppo di dosaggio di 10-30 sferoidi/cm² di difetto e da 64,7 alla Visita 2 fino a 73,6 punti nel gruppo di dosaggio di 40-70 sferoidi/cm² di difetto.
Inoltre, è stato condotto uno studio clinico multicentrico, prospettico, randomizzato e controllato di fase III. L’obiettivo dello studio era quello di confrontare l’efficacia e la sicurezza del trattamento di difetti della cartilagine (da 1 a meno di 4 cm²) al condilo femorale dell’articolazione del ginocchio con Spherox con il trattamento con microfrattura in un periodo di 5 anni. I dati registrativi di efficacia erano basati su un’analisi ad interim condotta 12 mesi dopo il trattamento. Ulteriori valutazioni statistiche sono state eseguite 24, 36, 48 e 60 mesi dopo il trattamento.
I gruppi di trattamento erano bilanciati rispetto a dimensione, caratteristiche demografiche e contesto patologico di base. La popolazione in esame era composta da 102 pazienti (41 donne, 61 uomini) con età media di 37 anni (fascia di età 18-49 anni) con un indice di massa corporea (IMC) medio di 25,8. Le dimensioni del difetto erano comprese tra 0,5 e 4 cm2. I gradi ICRS erano principalmente IV A, seguiti da IIIB e IIIA (56, 22 e 10 pazienti, rispettivamente). Nessuno dei pazienti era stato precedentemente sottoposto a trattamento con microfrattura per la propria lesione meno di un anno prima dello screening.
La valutazione del “KOOS globale” per la popolazione ITT ha mostrato che entrambi i trattamenti hanno prodotto un miglioramento statisticamente significativo rispetto al basale (giorno precedente l’artroscopia). Per i pazienti trattati con Spherox, il KOOS globale medio (scala di 0-100 ± DS) è aumentato da 56,6 ± 15,4 al basale a 81,5 ± 17,3 24 mesi dopo il trattamento. Per i pazienti trattati mediante microfrattura, il KOOS globale medio è aumentato da 51,7 ± 16,5 a 72,6 ± 19,5 dopo 24 mesi (p < 0,0001 in entrambi i gruppi di trattamento). Per quanto riguarda l’analisi tra gruppo, il trattamento con Spherox ha superato il test di non-inferiorità rispetto a quello con microfrattura (Δ di 6,1 con limite inferiore del CI uguale a –0,4 alla valutazione a 24 mesi).
I risultati osservati ai time point successivi erano coerenti con queste osservazioni. Al follow‑up a 60 mesi, il KOOS globale era pari a 84,5 ± 16,1 dopo il trattamento con Spherox rispetto a 75,4 ± 19,6 dopo microfrattura.
I punteggi totali MOCART 3, 12, 18, 24, fino a 60 mesi dopo il trattamento non differivano in modo significativo tra i due gruppi di trattamento.
I subpunteggi IKDC e anche i risultati derivanti dal IKDC Current Health Assessment Form e il punteggio Lysholm modificato hanno anche rivelato miglioramenti globali rispetto al basale in entrambi i gruppi di trattamento con risultati leggermente migliori da un punto di vista numerico nel gruppo Spherox, ma privi di significatività statistica.
Popolazione pediatrica
Spherox è stato analizzato nel corso di uno studio di sorveglianza non interventistico in aperto e multicentrico che ha coinvolto 60 pazienti adolescenti con chiusura della placca di accrescimento epifisaria, di età compresa tra 15 e <18 anni con difetti focali della cartilagine (grado III o IV ICRS) del ginocchio con una dimensione di 0,75-12,00 cm2. L’età media dei pazienti era pari a 16,5 anni (fascia di età 15-17 anni), con un indice di massa corporea (IMC) medio di 23,9. Il tempo medio di follow-up (DS), definito come l’intervallo intercorso tra la data dell’impianto e la data della visita di follow-up documentata dal medico era pari a 48,4 (19,5) mesi. Il punteggio KOOS globale medio (DS) nella popolazione pediatrica al follow-up era pari a 75,5 (18,2). I risultati della MRI secondo il sistema di punteggio MOCART (0 = risultato peggiore; 100 = risultato migliore) al follow-up erano in media (DS) pari a 74,9 (18,5) ed erano compresi tra un minimo di 30 e un massimo di 100.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Data la natura e l’uso clinico previsto di Spherox, studi convenzionali sulla farmacocinetica, l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione non sono applicabili.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Sferoidi prodotti ex vivo sono stati impiantati nei topi (impianto sottocutaneo di espianti cartilaginei con sferoidi umani) o nei mini-pig (sferoidi autologhi impiantati in difetti della cartilagine). Non sono stati osservati segni di infiammazione, sinovite, infezioni, rigetto, ipertrofia o immunotossicità, tumorigenicità o biodistribuzione.
Un esame condotto in BPL riguardante la biodistribuzione e la tumorigenicità nei topi NSG non ha mostrato segni di biodistribuzione e/o migrazione dagli sferoidi umani impiantati. Non è stato osservato alcun sospetto di potenziale tumorigenesi o aumento di prevalenza di tumori dovuto agli sferoidi impiantati. Anche in uno studio condotto su pecore non è stata osservata alcuna biodistribuzione dopo l’iniezione di sferoidi nell’articolazione del ginocchio.
Questo suggerisce che non vi siano rischi riguardanti l’uso di sferoidi negli esseri umani.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.
06.3 Periodo di validità
72 ore
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperature comprese tra 1 °C e 10 °C. Non congelare.
Non irradiare.
Non aprire il confezionamento secondario prima dell’uso per prevenire una contaminazione microbica.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Gli sferoidi sono forniti in un applicatore o in una siringa preriempita come confezionamento primario.
L’applicatore (lunghezza dello stelo 150 mm (co.fix 150)) è imballato in un tubo sterile e ulteriormente racchiuso in un sacchetto. Un tubo può contenere un massimo di due co.fix 150. Il catetere dell’applicatore è fatto di poliuretano termoplastico, da un lato il tappo a tenuta in acrilonitrile-butadiene-stirene e dall’altro lato un tappo di silicone. L’applicatore viene consegnato insieme a un dispositivo di applicazione (siringa sterile per iniezione).
La siringa preriempita è composta da una chiusura luer, un anello di tenuta e un cappuccio di protezione. È contenuta in un tubo sterile con un cappuccio a vite e ulteriormente racchiusa in un sacchetto. Tutti i componenti della siringa preriempita sono di polipropilene, l’anello di tenuta di isoprene. L’olio di silicone serve come lubrificante. La siringa preriempita viene consegnata insieme a un dispositivo di applicazione (cannula permanente o filtro a stelo).
Confezioni
Il numero di unità di confezionamenti primari consegnati dipende dal tipo di unità di confezionamento primario e dal numero di sferoidi necessari per la dimensione specifica del difetto (10-70 sferoidi/cm²).
Un applicatore ha una capacità massima di 60 sferoidi in un volume fino a 200 microlitri di soluzione isotonica di cloruro di sodio.
Una siringa preriempita ha una capacità massima di 100 sferoidi in un volume fino a 1000 microlitri di soluzione isotonica di cloruro di sodio.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale: Se il confezionamento primario o secondario è danneggiato e quindi non sterile, Spherox non deve essere applicato.
Gli sferoidi rimanenti non devono essere conservati per applicazioni successive.
Il medicinale non utilizzato e tutto il materiale venuto a contatto con Spherox (rifiuti solidi e liquidi) devono essere manipolati e smaltiti come rifiuti potenzialmente infettivi in conformità alle linee guida locali sulla manipolazione di materiali di derivazione umana.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
CO.DON GmbH Deutscher Platz 5d 04103 Lipsia Germania
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
EU/1/17/1181/001 EU/1/17/1181/002
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Data della prima autorizzazione: 10 luglio 2017 Data del rinnovo più recente: 29 aprile 2022
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 13/02/2024