Scenesse: effetti collaterali e controindicazioni

Scenesse: effetti collaterali e controindicazioni

Scenesse (Afamelanotide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

SCENESSE è indicato per la prevenzione di fototossicità in pazienti adulti affetti da protoporfiria eritropoietica (Erythropoietic Protoporphyria, EPP).

Scenesse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Scenesse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Scenesse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Scenesse: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Presenza di grave epatopatia

Compromissione della funzione epatica (vedere paragrafo 5.2)

Compromissione della funzione renale (vedere paragrafo 5.2)

Scenesse: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Il profilo di sicurezza si basa sui dati combinati derivati da studi clinici condotti in 425 pazienti.

Le reazioni avverse piĂ¹ comunemente segnalate sono nausea, manifestata da circa il 19% dei soggetti trattati con questo medicinale, cefalea (20%) e reazioni in sede d’impianto (21%, principalmente cambiamento di colore, dolore, ematoma, eritema). Nella maggior parte dei casi, queste reazioni avverse sono state segnalate con grado di severitĂ  lieve.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse segnalate durante le sperimentazioni cliniche condotte con SCENESSE sono elencate nella tabella seguente, in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla convenzione MedDRA sulla frequenza.

La frequenza è definita come: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10), non

comune (?1/1.000, <1/100), raro (?1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Infezioni ed infestazioni Infezione delle vie respiratorie superiori Influenza
Infezione gastrointestinale Gastroenterite
Follicolite Candidosi Nasofaringite
Tumori benigni,
maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
Emangioma
Patologie del sistema emolinfopoietico Leucopenia
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Diminuzione dell’appetito Ipercolesterolemia Aumento dell’appetito
Disturbi psichiatrici Depressione Umore depresso
Insonnia
Patologie del sistema nervoso Cefalea Emicrania
Capogiri Letargia Sonnolenza
Sincope
Sindrome delle gambe senza riposo
Iperestesia Presincope
Cefalea post-traumatica Sensazione di bruciore Sonno di cattiva qualitĂ  Disgeusia
Patologie dell’occhio Edema palpebrale
Iperemia oculare Occhio secco Presbiopia
Patologie
dell’orecchio e del labirinto
Tinnito
Patologie cardiache Palpitazioni Tachicardia
Patologie vascolari Vampate di rossore Vampate di calore Ematoma
Ipertensione diastolica Ipertensione
Patologie
respiratorie, toraciche e mediastiniche
Disfonia
Congestione sinusale Rinite
Congestione nasale
Patologie gastrointestinali Nausea Dolore addominale Dolore addominale
superiore Diarrea
Vomito
Edema labiale Tumefazione delle labbra
Malattia da reflusso gastroesofageo
Gastrite Dispepsia Cheilite
Distensione addominale Dolore gengivale
Fastidio addominale Mal di denti
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Sintomo addominale Movimenti intestinali irregolari
Flatulenza
Cambiamento di colore delle gengive
Ipoestesia orale Cambiamento di colore delle labbra
Cambiamento di colore della lingua
Patologie della cute e
del tessuto sottocutaneo
Eritema
Nevo melanocitico Disturbo della pigmentazione Alterazione del colore della cute Iperpigmentazione della cute
Efelidi Prurito
Lichen planus Rash vescicolare
Prurito generalizzato
Rash
Rash eritematoso Rash papulare Rash pruriginoso Irritazione cutanea Vitiligine
Acne Eczema
Pigmentazione del labbro Alterazione della pigmentazione post- infiammatoria
Seborrea
Esfoliazione della cute Ipopigmentazione cutanea Cambiamento di colore dei capelli
Iperidrosi
Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore dorsale Artralgia Mialgia
Dolore alle estremitĂ 
Spasmo muscolare
Dolore muscoloscheletrico RigiditĂ  muscoloscheletrica RigiditĂ  articolare
Dolore inguinale Sensazione di pesantezza
Patologie renali e urinarie Cistite
Patologie
dell’apparato riproduttivo e della mammella
Menorragia
Dismenorrea DolorabilitĂ  mammaria Mestruazioni irregolari Secrezione vaginale
Diminuzione della libido
Patologie sistemiche e condizioni relative
alla sede di somministrazione
Ipersensibilità in sede d’impianto
Reazione in sede d’impianto
Dolore in sede d’impianto
Edema periferico Edema mucosale
Dolore
Edema in sede d’impianto Piressia
Brividi
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Ematoma in sede d’impianto Eritema in sede
d’impianto Irritazione in sede
d’impianto Astenia
Affaticamento Cambiamento di colore in sede
d’impianto Sensazione di calore
Ematoma nel sito d’iniezione Irritazione nel sito d’iniezione
Ipertrofia in sede d’impianto Prurito in sede d’impianto
Espulsione del dispositivo Cambiamento di colore nella
sede di applicazione Postumi
Malattia simil-influenzale
Esami diagnostici Aumento della
creatinfosfochinasi ematica
Aumento dell’alanina
aminotransferasi Aumento dell’aspartato aminotransferasi Anomalie dei test della funzione epatica
Aumento delle transaminasi Diminuzione della saturazione della transferrina Aumento della colesterolemia
Aumento della glicemia Diminuzione della sideremia Aumento della pressione arteriosa diastolica
Presenza di sangue nelle urine
Biopsia cutanea
Traumatismo, avvelenamento e
complicazioni da procedura
Complicazione di ferita Ferita aperta
Caduta
Nausea procedurale

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V

.

Scenesse: avvertenze per l’uso

Uso a lungo termine

I dati sulla sicurezza a lungo termine per afamelanotide sono limitati.

La sicurezza di questo medicinale non è stata valutata in sperimentazioni cliniche di durata superiore a 2 anni (vedere paragrafo 4.2).

Patologie concomitanti non studiate

Non sono state valutate patologie clinicamente significative gastrointestinali, cardiovascolari, respiratorie, endocrine (inclusi diabete, malattia di Cushing, malattia di Addison, sindrome di Peutz- Jeghers), neurologiche (incluse crisi convulsive) ed ematologiche (in particolare anemia). La decisione

di trattare con questo medicinale i pazienti affetti da una di queste condizioni cliniche deve essere attentamente valutata. In caso di trattamento, tali pazienti devono essere monitorati dopo l’inserimento di ciascun impianto, con controllo dei parametri vitali, esami ematologici e biochimici di routine.

Protezione solare

Durante il trattamento con questo medicinale si raccomanda di mantenere le misure di protezione solare adottate di routine da ciascun paziente per gestire la fotosensibilità correlata all’EPP e in conformità al fototipo (scala Fitzpatrick).

Monitoraggio della cute

Afamelanotide puĂ² indurre uno scurimento delle lesioni pigmentarie dovuto al suo effetto farmacologico. Si raccomanda un esame regolare della cute sull’intero corpo (ogni 6 mesi), al fine di monitorare tutte le lesioni pigmentarie e altre anomalie cutanee.

Se le alterazioni cutanee osservate sono compatibili con tumore cutaneo o suoi precursori, o sono ritenute ambigue dallo specialista delle porfirie, si deve consultare un dermatologo.

I due esami totali della cute dell’intero corpo da eseguirsi ogni anno sono destinati a:

rilevare precocemente qualsiasi tumore cutaneo e suoi precursori indotti dall’esposizione UV, poichĂ© si puĂ² prevedere che i pazienti con EPP aumentino significativamente l’esposizione alla luce solare e alla luce UV durante il trattamento con SCENESSE. I pazienti affetti da EPP con pelle chiara hanno una maggiore probabilitĂ  di richiedere un trattamento e sono piĂ¹ soggetti a sviluppare alterazioni cutanee associate alla luce UV, incluso il cancro;

rilevare e monitorare le alterazioni delle lesioni pigmentarie, consentendo così il rilevamento precoce del melanoma.

Particolare cautela è giustificata in pazienti con

– anamnesi individuale o familiare positiva per melanoma (compreso melanoma in situ, ad es. lentigo maligna) o sensibilitĂ  sospetta o accertata al melanoma cutaneo (CMM1, MIM

#155600, sinonimi: sindrome familiare del nevo atipico-melanoma maligno, FAMMM; sindrome del nevo displastico, DNS; sindrome del nevo B-K; CMM2 MIM #155601)

e/o

– anamnesi individuale positiva per carcinoma basocellulare, carcinoma squamocellulare (incluso carcinoma in situ, ad es. malattia di Bowen), carcinoma a cellule di Merkel o altre lesioni cutanee maligne o pre-maligne.

Anziani

Dal momento che i dati disponibili sul trattamento negli anziani sono limitati, SCENESSE non deve essere usato in pazienti di etĂ  superiore a 70 anni. In caso di trattamento, tali pazienti devono essere monitorati dopo l’inserimento di ogni impianto, con controllo dei parametri vitali, esami ematologici e biochimici di routine.

Popolazione pediatrica

L’uso di SCENESSE non è raccomandato nella popolazione pediatrica a causa dell’assenza di dati e delle dimensioni dell’impianto, non idonee per i bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco