Sinvacor: รจ un farmaco sicuro? Come funziona?

Sinvacor (Simvastatina): sicurezza e modo d’azione

Sinvacor (Simvastatina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ipercolesterolemia

Trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) รจ inadeguata.

Trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote (IF omozigote) come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati.

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Prevenzione cardiovascolare

Riduzione della mortalitร  e della morbilitร  cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive (vedere paragrafo 5.1).

Sinvacor: come funziona?

Ma come funziona Sinvacor? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Sinvacor

Categoria farmacoterapeutica: inibitori della HMG-CoA reduttasi Codice ATC: C10A A01

Meccanismo dโ€™azione

A seguito di ingestione orale, la simvastatina, che รจ un lattone inattivo, viene idrolizzata nel fegato nella corrispondente forma attiva beta-idrossiacida che ha una potente attivitร  inibitoria sulla HMG- CoA reduttasi (3 idrossi-3 metilglutaril CoA reduttasi). Questo enzima catalizza la conversione dellโ€™HMG-CoA in mevalonato, una reazione precoce e limitante nella biosintesi del colesterolo.

Sinvacor ha dimostrato di ridurre le concentrazioni di C-LDL sia normali che elevate. Lโ€™LDL si forma a partire dalla proteina a densitร  molto bassa (VLDL) e viene catabolizzato principalmente dal recettore LDL ad alta affinitร . Il meccanismo dellโ€™effetto di riduzione dellโ€™LDL di Sinvacor puรฒ coinvolgere sia la riduzione della concentrazione di colesterolo VLDL (C-VLDL) che lโ€™induzione del recettore LDL portando ad una riduzione della produzione e ad un aumento del catabolismo del C-LDL. Anche lโ€™apolipoproteina B diminuisce sostanzialmente nel corso del trattamento con Sinvacor. Inoltre, Sinvacor aumenta moderatamente il C-HDL e riduce i TG plasmatici. Come risultato di queste alterazioni i rapporti tra colesterolo totale e C-HDL e tra C-LDL e C-HDL sono ridotti.

Efficacia e sicurezza clinica

Alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD) o cardiopatia coronarica esistente

Nellโ€™Heart Protection Study (HPS) sono stati studiati gli effetti della terapia con Sinvacor su

20.536 pazienti (40-80 anni) con o senza iperlipidemia e con cardiopatia coronarica, altre patologie occlusive delle arterie o diabete mellito. In questo studio, sono stati trattati 10.269 pazienti con Sinvacor, 40 mg/die e 10.267 con placebo per una durata media di 5 anni. Al basale 6.793 pazienti (33%) avevano livelli di C-LDL al di sotto dei 116 mg/dl; 5.063 pazienti (25 %) avevano livelli compresi fra 116 mg/dl e 135 mg/dl; e 8.680 pazienti (42%) avevano livelli superiori a 135 mg/dl.

Il trattamento con Sinvacor 40 mg/die paragonato con placebo ha ridotto in maniera significativa il rischio di mortalitร  per tutte le cause (1.328 [12,9 %] per i pazienti trattati con simvastatina rispetto a

1.507 [14,7 %] per i pazienti trattati con placebo; p = 0,0003), a causa di una riduzione del 18 % del tasso di decesso coronarico (587 [5,7 %] vs 707 [6,9 %]; p = 0,0005; riduzione dellโ€™1,2 % del rischio assoluto). La riduzione nei decessi non vascolari non ha raggiunto una significativitร  statistica. Sinvacor ha anche diminuito il rischio di eventi coronarici maggiori (un endpoint composito comprensivo di IM non fatale o decessi CHD) del 27 % (p < 0,0001). Sinvacor ha ridotto il bisogno di procedure di rivascolarizzazione coronarica (inclusi il by-pass coronarico o angioplastica coronarica percutanea transluminale) e di procedure di rivascolarizzazione periferica e di altre procedure di rivascolarizzazione non coronarica del 30 % (p < 0,0001) e del 16 %

(p = 0,006), rispettivamente. Sinvacor ha ridotto il rischio di ictus del 25 % (p < 0,0001) attribuibile al 30 % di riduzione di ictus ischemico (p < 0,0001). Inoltre, allโ€™interno del sottogruppo dei pazienti con diabete, Sinvacor ha ridotto il rischio di sviluppare complicazioni macrovascolari incluse procedure di rivascolarizzazione periferica (chirurgia o angioplastica), amputazioni degli arti

inferiori o ulcere della gamba del 21 % (p = 0,0293). La riduzione proporzionale del tasso di eventi รจ risultata simile in ciascun sottogruppo dei pazienti studiati inclusi quelli senza coronaropatia ma con patologia cerebrovascolare o delle arterie periferiche, donne e uomini, quelli con etร  al di sotto o al di sopra dei 70 anni al momento dellโ€™entrata nello studio, presenza o assenza di ipertensione e in maniera precipua quelli con colesterolo LDL al di sotto di 3,0 mmol/L allโ€™inclusione.

Nello Scandinavian Simvastatin Survival Study (4S), lโ€™effetto della terapia con Sinvacor sulla mortalitร  totale รจ stato valutato su 4.444 pazienti con CHD e un colesterolo totale al basale di 212- 309 mg/dL (5,5-8,0 mmol/L). In questo studio multicentrico randomizzato in doppio cieco controllato con placebo, i pazienti con angina o con precedente infarto del miocardio (IM) sono stati trattati con dieta, misure di trattamento standard e Sinvacor 20-40 mg/die (n = 2.221) o placebo

(n = 2.223) per una durata mediana di 5,4 anni. Sinvacor ha ridotto il rischio di decesso del 30 %

(riduzione del rischio assoluto 3,3 %). Il rischio di decesso CHD รจ stato ridotto del 42 % (riduzione del rischio assoluto del 3,5 %). Sinvacor ha anche diminuito il rischio di eventi coronarici maggiori (decesso CHD piรน IM non fatale silente accertata in ospedale) del 34 %. Inoltre, Sinvacor ha ridotto in misura significativa il rischio di eventi cerebrovascolari fatali e non fatali (ictus e attacco ischemico transitorio) del 28 %. Non vi รจ stata differenza statisticamente significativa fra i gruppi per quanto riguarda la mortalitร  non cardiovascolare.

Lo Study of the Effectiveness of Additional Reductions in Cholesterol and Homocysteine (SEARCH) ha valutato lโ€™effetto del trattamento con Sinvacor 80 mg rispetto a 20 mg (follow-up mediano di 6,7 anni) sugli eventi vascolari maggiori (MVEs; definiti come cardiopatia ischemica fatale, infarto del miocardio non fatale, procedura di rivascolarizzazione coronarica, ictus non-fatale o fatale o procedura di rivascolarizzazione periferica) in 12.064 pazienti con anamnesi di infarto del

miocardio. Non cโ€™รจ stata alcuna differenza significativa nellโ€™incidenza di MVEs tra i 2 gruppi; Sinvacor 20 mg (n = 1.553; 25,7 %) vs. Sinvacor 80 mg (n = 1.477; 24,5 %); RR 0,94, IC 95 %: da 0,88 a 1,01. La differenza assoluta nel livello di C-LDL tra i due gruppi nel corso dello studio รจ stata di 0,35 ยฑ 0,01 mmol/l. I profili di sicurezza sono stati simili tra i due gruppi di trattamento ad eccezione dellโ€™incidenza di miopatia che รจ stata approssimativamente dellโ€™1,0 % per i pazienti trattati con Sinvacor 80 mg rispetto allo 0,02 % per i pazienti trattati con 20 mg. Approssimativamente la metร  di questi casi di miopatia si รจ verificata durante il primo anno di trattamento. Lโ€™incidenza di miopatia durante ogni anno successivo di trattamento รจ stata approssimativamente dello 0,1 %.

Ipercolesterolemia primaria e iperlipidemia combinata

Negli studi di confronto su efficacia e sicurezza di simvastatina 10, 20, 40 e 80 mg/die in pazienti con ipercolesterolemia, le riduzioni medie di C-LDL sono state del 30, 38, 41 e 47 %,

rispettivamente. Negli studi sui pazienti con iperlipidemia combinata (mista) su simvastatina 40 mg e 80 mg le riduzioni mediane dei trigliceridi sono state del 28 e del 33 % (placebo: 2 %), rispettivamente, e gli incrementi medi del C-HDL sono stati del 13 e del 16 % (placebo: 3 %), rispettivamente.

Popolazione pediatrica

In uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, 175 pazienti (99 ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e 76 ragazze in post-menarca da almeno un anno) dai 10 ai 17 anni di etร  (etร  media di 14,1 anni) con ipercolesterolemia familiare eterozigote (heFH) sono stati randomizzati al trattamento con simvastatina o con placebo per 24 settimane (studio base). Il criterio di inclusione nello studio richiedeva un livello di C-LDL al basale compreso tra 160 e 400 mg/dl ed almeno un genitore con un livello di C-LDL > 189 mg/dl. Il dosaggio di simvastatina (una volta al giorno alla sera) รจ stato

10 mg per le prime 8 settimane, 20 mg per le seconde 8 settimane, e successivamente 40 mg. In uno studio di estensione di 24 settimane, 144 pazienti sono stati selezionati per continuare la terapia ed hanno ricevuto simvastatina 40 mg o placebo.

Sinvacor ha ridotto significativamente i livelli plasmatici di C-LDL, TG e Apo B. I risultati dello studio di estensione a 48 settimane sono stati paragonabili con quelli osservati nello studio base. Dopo 24 settimane di trattamento, nel gruppo Sinvacor 40 mg รจ stato ottenuto il valore medio di C- LDL di 124,9 mg/dl (range: 64,0-289,0 mg/dl) rispetto a 207,8 mg/dl (range: 128,0-334,0 mg/dl) ottenuto nel gruppo placebo.

Dopo 24 settimane di trattamento con simvastatina (con aumenti di dosaggio da 10, 20 fino a 40 mg al giorno ad intervalli di 8 settimane), Sinvacor ha ridotto i livelli medi di C-LDL del 36,8 %

(placebo: aumento dellโ€™1,1 % dal basale), di Apo B del 32,4 % (placebo: 0,5 %) e i livelli mediani dei TG del 7,9 % (placebo: 3,2 %) ed ha aumentato i livelli medi di C-HDL dellโ€™8,3 % (placebo: 3,6 %). Nei bambini con heFH non sono noti i benefici a lungo termine di Sinvacor sugli eventi cardiovascolari.

Nei bambini con ipercolesterolemia familiare eterozigote non sono state studiate la sicurezza e lโ€™efficacia di dosaggi superiori a 40 mg al giorno. Nellโ€™infanzia non รจ stata stabilita lโ€™efficacia a lungo termine della terapia con simvastatina nel ridurre morbilitร  e mortalitร  vista negli adulti.


Sinvacor: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Sinvacor, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร  ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Sinvacor

La simvastatina รจ un lattone inattivo prontamente idrolizzato in vivo nella forma beta-idrossiacida corrispondente, un potente inibitore della HMG-CoA reduttasi. Lโ€™idrolisi ha luogo principalmente nel fegato; la velocitร  di idrolisi a livello del plasma umano รจ molto lenta.

Le proprietร  farmacocinetiche sono state valutate negli adulti. Non sono disponibili dati di farmacocinetica in bambini e adolescenti.

Assorbimento

Nellโ€™uomo la simvastatina รจ ben assorbita e viene sottoposta ad un estensivo processo di estrazione primaria a livello epatico. Lโ€™estrazione epatica dipende dallโ€™entitร  del flusso ematico a livello del

fegato. Il fegato รจ il sito primario di azione della forma attiva. La disponibilitร  del derivato beta- idrossiacido nella circolazione sistemica a seguito di una dose orale di simvastatina รจ risultata essere minore del 5 % della dose. La concentrazione plasmatica massima degli inibitori attivi viene raggiunta 1-2 ore dopo la somministrazione di simvastatina. Lโ€™assunzione concomitante di alimenti non influenza lโ€™assorbimento.

La farmacocinetica di dosi singole e multiple di simvastatina ha mostrato che non vi รจ alcun accumulo del medicinale dopo dosaggio multiplo.

Distribuzione

Simvastatina ed il suo metabolita attivo sono legati alle proteine in misura superiore al 95 %.

Eliminazione

La simvastatina รจ un substrato del CYP 3A4 (vedere รฌ paragrafรฌ 4.3 e 4.5). I principali metaboliti della simvastatina presenti nel plasma umano sono il beta-idrossiacido e 4 altri metaboliti attivi. Dopo una dose orale di simvastatina radioattiva nellโ€™uomo, il 13 % della radioattivitร  รจ stato escreto nelle urine ed il 60 % nelle feci entro 96 ore. La quantitร  rinvenuta nelle feci rappresenta gli equivalenti del medicinale assorbiti escreti nella bile e quelli non assorbiti. Dopo iniezione endovenosa del metabolita beta-idrossiacido, lโ€™emivita media di questโ€™ultimo รจ stata di 1,9 ore. Solo una media dello 0,3 % della dose endovenosa รจ stata escreta nelle urine come sostanze inibitorie.

Popolazioni speciali Polimorfismo SLCO1B1


Sinvacor: รจ un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Sinvacor agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Sinvacor รจ un farmaco sicuro?

Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Sinvacor: dati sulla sicurezza

Sulla base di studi animali convenzionali su farmacodinamica, tossicitร  con dose ripetuta, genotossicitร  e carcinogenicitร , non vi sono altri rischi per il paziente rispetto a quelli attesi sulla base del meccanismo farmacologico. Alle dosi massime tollerate nel ratto e nel coniglio, la simvastatina non ha prodotto malformazioni fetali, e non ha avuto effetti sulla fertilitร , la funzione riproduttiva o lo sviluppo neonatale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Sinvacor: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.

Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Sinvacor

Sinvacor: interazioni

Consultare le informazioni sulla prescrizione di tutti i farmaci usati in concomitanza per ottenere ulteriori informazioni sulle loro potenziali interazioni con simvastatina e/o sulle potenziali alterazioni degli enzimi o dei trasportatori e sui possibili aggiustamenti della dose e dei regimi posologici.

Studi di interazione sono stati effettuati solo sugli adulti.

Interazioni farmacodinamiche

Interazioni con medicinali ipolipemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli

Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, risulta aumentato nel corso della somministrazione concomitante con fibrati. Inoltre, vi รจ unโ€™interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta a un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina (vedere sotto Interazรฌonรฌ farmacocรฌnetรฌche e

paragrafรฌ 4.3 e 4.4). Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati in concomitanza, non vi รจ evidenza che il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei due medicinali. Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovigilanza e farmacocinetica. Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sono stati associati con la

somministrazione concomitante di simvastatina e di dosi di niacina in grado di modificare il profilo lipidico (? 1 g/die) (vedere paragrafo 4.4).

Interazioni farmacocinetiche

La seguente tabella riassume le raccomandazioni per la prescrizione di agenti interagenti (ulteriori dettagli sono contenuti nel testo; vedere anche paragrafi 4.2, 4.3 e 4.4).

Interazioni farmacologiche associate con un aumento del rischio di miopatia/rabdomiolisi

Agenti interagenti

Raccomandazioni per la prescrizione

Itraconazolo Ketoconazolo Posaconazolo Voriconazolo Eritromicina Claritromicina Telitromicina

Inibitori della proteasi dellโ€™HIV (ad es., nelfinavir)

Boceprevir Telaprevir

Controindicati con simvastatina

Altri fibrati (eccetto fenofibrato) Non superare 10 mg/die di simvastatina
Acido fusidico Non raccomandato con simvastatina
Niacina (acido nicotinico) (? 1 g/die) Per pazienti asiatici, non raccomandata con simvastatina
Amiodarone Amlodipina Verapamil Diltiazem Elbasvir Grazoprevir Non superare 20 mg/die di simvastatina
Lomitapide Nei pazienti con IF omozigote, non superare 40 mg/die di simvastatina
Succo di pompelmo Evitare di bere succo di pompelmo quando si assume simvastatina

Effetti di altri medicinali sulla simvastatina

telitromicina, inibitori della proteasi dellโ€™HIV (ad es. nelfinavir), boceprevir, telaprevir, nefazodone e medicinali contenenti cobicistat. La somministrazione concomitante di itraconazolo ha dato luogo ad un incremento superiore a piรน di 10 volte dellโ€™esposizione al metabolita acido della simvastatina (il metabolita attivo beta-idrossiacido). La telitromicina ha causato un incremento pari ad 11 volte dellโ€™esposizione al metabolita acido.

Fluconazolo

Sono stati segnalati rari casi di rabdomiolisi associati con la somministrazione concomitante di simvastatina e fluconazolo (vedere paragrafo 4.4).

Ciclosporina

Il rischio di miopatia/rabdomiolisi รจ aumentato da una somministrazione concomitante di ciclosporina con simvastatina; pertanto, lโ€™uso con ciclosporina รจ controindicato (vedere paragrafรฌ 4.3 e 4.4). Sebbene il meccanismo non sia stato completamente compreso, la ciclosporina ha mostrato di

Danazolo

Il rischio di miopatia e rabdomiolisi รจ aumentato dalla somministrazione concomitante di danazolo con simvastatina; pertanto, lโ€™uso con danazolo รจ controindicato (vedere paragrafรฌ 4.3 e 4.4).

Gemfibrozil

Acido fusidico

Il rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi puรฒ essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico per via sistemica con statine. Il meccanismo di questa interazione (sia essa di farmacodinamica o di farmacocinetica, o di entrambe) รจ ancora sconosciuto. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (tra cui alcuni decessi) in pazienti che ricevevano questa combinazione. La co-somministrazione di questa combinazione puรฒ causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di entrambi gli agenti.

Se รจ necessario il trattamento con acido fusidico per via sistemica, il trattamento con simvastatina deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Vedere anche paragrafo 4.4.

Amiodarone

Il rischio di miopatia e rabdomiolisi รจ aumentato dalla somministrazione concomitante di amiodarone con simvastatina (vedere paragrafo 4.4). In uno studio clinico รจ stata riportata miopatia nel 6 % dei pazienti trattati con simvastatina 80 mg e amiodarone. Pertanto, la dose di simvastatina non deve essere superiore a 20 mg/die in pazienti in terapia concomitante con amiodarone.

Calcio-antagonisti

Verapamil

Il rischio di miopatia e rabdomiolisi รจ aumentato dalla somministrazione concomitante di verapamil con simvastatina 40 mg o 80 mg (vedere paragrafo 4.4). In uno studio di farmacocinetica, la somministrazione concomitante con verapamil ha dato luogo a un incremento pari a 2,3 volte dellโ€™esposizione al metabolita acido presumibilmente a causa, in

Diltiazem

Amlodipina

I pazienti in terapia concomitante con amlodipina e simvastatina hanno un aumentato rischio di miopatia. In uno studio di farmacocinetica, la somministrazione concomitante di amlodipina ha causato un aumento di 1,6 volte nellโ€™esposizione al metabolita acido. Pertanto, la dose di simvastatina non deve essere superiore a 20 mg/die in pazienti in terapia concomitante con amlodipina.

Lomitapide

Il rischio di miopatia e rabdomiolisi puรฒ essere aumentato dalla somministrazione concomitante di lomitapide con simvastatina (vedere paragrafรฌ 4.3 e 4.4). Pertanto, in pazienti con IF omozigote, la dose di simvastatina non deve superare 40 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con lomitapide.

Inibitori della proteina di resistenza del cancro al seno (BCRP)

La somministrazione concomitante di medicinali inibitori di BCRP, inclusi prodotti contenenti elbasvir o grazoprevir, puรฒ determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di simvastatina e un aumento del rischio di miopatia (vedere paragrafรฌ 4.2 e 4.4).

Niacina (acido nicotinico)

Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sono stati associati con la somministrazione concomitante di simvastatina e di dosaggi di niacina (acido nicotinico) in grado di modificare il profilo lipidico

(? 1 g/die). In uno studio di farmacocinetica, la somministrazione concomitante di una dose singola di 2 g di acido nicotinico a rilascio prolungato e di simvastatina 20 mg ha provocato nelle concentrazioni plasmatiche un lieve incremento dellโ€™AUC di simvastatina e simvastatina acida e della Cmax di simvastatina acida.

Succo di pompelmo

7 volte dellโ€™esposizione al metabolita acido della simvastatina. Anche lโ€™assunzione di 240 ml di succo di pompelmo al mattino e simvastatina alla sera ha dato luogo a un aumento di 1,9 volte. Lโ€™assunzione di succo di pompelmo durante il trattamento con simvastatina deve pertanto essere evitata.

Colchicina

Ci sono state segnalazioni di miopatia e rabdomiolisi con la somministrazione concomitante di colchicina e simvastatina in pazienti con danno renale. รˆ consigliabile uno stretto monitoraggio clinico di tali pazienti che assumono questa combinazione.

Rifampicina

Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altri medicinali

Anticoagulanti orali

In due studi clinici, uno in volontari sani e lโ€™altro in pazienti ipercolesterolemici, la simvastatina 20 mg-40 mg/die ha avuto un modesto effetto di potenziamento degli anticoagulanti cumarinici: il tempo di protrombina riportato come International Normalized Ratio (INR) รจ aumentato da un basale di 1,7 a 1,8 e da un basale di 2,6 a 3,4 nei volontari e nei pazienti in studio, rispettivamente.

Sono stati segnalati casi molto rari di INR elevata. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento con simvastatina e

abbastanza frequentemente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se la dose di simvastatina viene modificata o la somministrazione viene interrotta, occorre ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non รจ stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti.


Sinvacor: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร  di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacitร  di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร  fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Sinvacor: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Sinvacor non altera o altera in modo trascurabile la capacitร  di guidare e di usare macchinari. Deve essere tuttavia preso in considerazione il fatto che รจ stato raramente segnalato capogiro durante la guida o lโ€™utilizzo di macchinari nellโ€™esperienza post-marketing.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco