Vizimpro: รจ un farmaco sicuro? Come funziona?

Vizimpro (Dacomitinib): sicurezza e modo d’azione

Vizimpro (Dacomitinib) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Vizimpro, in monoterapia, รจ indicato per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Non-small Cell Lung Cancer, NSCLC) localmente avanzato o metastatico con mutazioni attivanti il recettore del fattore di crescita dellโ€™epidermide (Epidermal Growth Factor Receptor, EGFR).

Vizimpro: come funziona?

Ma come funziona Vizimpro? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Vizimpro

Categoria farmacoterapeutica: Agenti anti-neoplastici, inibitori delle protein chinasi, codice ATC: L01XE47

Meccanismo dโ€™azione

Dacomitinib รจ un inibitore del recettore del fattore di crescita dellโ€™epidermide (HER) pan-umano (EGFR/HER1, HER2 e HER4), con attivitร  contro lโ€™EGFR mutato con delezioni nellโ€™esone 19 o la sostituzione L858R nellโ€™esone 21. Dacomitinib si lega selettivamente e in modo irreversibile ai suoi bersagli della famiglia HER fornendo in tal modo unโ€™inibizione prolungata.

Efficacia clinica

Vizimpro nel trattamento di prima linea di pazienti affetti da NSCLC con mutazioni attivanti lโ€™EGFR (ARCHER 1050)

Lโ€™efficacia e la sicurezza di Vizimpro sono state studiate in uno studio di fase 3 (ARCHER 1050) condotto in pazienti con NSCLC localmente avanzato, non idonei per intervento chirurgico o radioterapia curativi, o NSCLC metastatico presentante mutazioni attivanti dellโ€™EGFR, per dimostrare la superioritร  di dacomitinib rispetto a gefitinib. Un totale di 452 pazienti รจ stato randomizzato 1:1 a dacomitinib o gefitinib in uno studio multicentrico, multinazionale, randomizzato, in aperto di fase 3.

Il trattamento รจ stato somministrato per via orale su base giornaliera continua fino alla progressione della malattia, allโ€™istituzione di una nuova terapia antitumorale, alla tossicitร  intollerabile, al ritiro del

consenso, al decesso o alla decisione dello sperimentatore dettata dalla conformitร  al protocollo, a seconda di quale si sia verificato per primo. I fattori di stratificazione alla randomizzazione sono stati lโ€™etnia (giapponese rispetto a cinese continentale rispetto ad altre dellโ€™Asia orientale e non dellโ€™Asia orientale, come affermato dal paziente), e lo stato di mutazione dellโ€™EGFR (delezione dellโ€™esone 19 rispetto alla mutazione L858R nellโ€™esone 21). Lo stato di mutazione dellโ€™EGFR รจ stato determinato mediante un kit di analisi standardizzato e disponibile in commercio.

Lโ€™endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione (PFS) come determinato dalla revisione in cieco da parte dellโ€™Independent Radiology Central (IRC). Gli endpoint secondari chiave includevano il tasso di risposta obiettiva (ORR), la durata della risposta (DoR), e la sopravvivenza globale (OS).

Le caratteristiche demografiche della popolazione complessiva dello studio erano per il 60% donne; lโ€™etร  media al momento dellโ€™arruolamento era 62 anni con il 10,8% ? 75 anni. Il 30% era caratterizzato dal performance status (PS) secondo lโ€™Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) pari a 0 e il 70% da ECOG PS 1; il 59% presentava una delezione dellโ€™esone 19 e il 41% una mutazione L858R nellโ€™esone 21. La razza era per il 23% bianca, per il 77% asiatica e per < 1% nera. I pazienti con metastasi cerebrali o malattia leptomeningea o ECOG PS ? 2 sono stati esclusi dallo studio.

Un miglioramento statisticamente significativo della PFS come determinato dallโ€™IRC รจ stato dimostrato per i pazienti randomizzati a dacomitinib rispetto a quelli randomizzati a gefitinib, vedere Tabella 5 e Figura 1. Le analisi dei sottogruppi della PFS per revisione da parte dellโ€™IRC basata sulle caratteristiche al basale erano coerenti con quelle dell’analisi primaria di PFS. In particolare, gli hazard ratio (HR) per PFS per revisione da parte dellโ€™IRC in pazienti asiatici e non asiatici erano 0,509 (IC al 95%: 0,391, 0,662) e 0,889 (IC al 95%: 0,568, 1,391), rispettivamente. Nei pazienti asiatici, la PFS mediana era di 16,5 mesi per il braccio di dacomitinib e di 9,3 mesi per il braccio di gefitinib. Nei pazienti non asiatici, la PFS mediana era di 9,3 mesi per il braccio di dacomitinib e di 9,2 mesi per il braccio di gefitinib.

I risultati di OS dallโ€™analisi finale (data di interruzione dei dati del 17-feb-2017) quando si รจ verificato il 48,7% degli eventi hanno indicato un HR di 0,760 (IC al 95%: 0,582, 0,993) e un incremento di 7,3 mesi di OS mediana (OS mediana: 34,1 mesi [IC al 95%: 29,5, 37,7] e 26,8 mesi [IC al 95%: 23,7, 32,1] nel braccio di dacomitinib e gefitinib, rispettivamente). Tuttavia, secondo lโ€™approccio di test gerarchico, lโ€™analisi รจ stata interrotta con il test dellโ€™ORR, poichรฉ la significativitร  statistica non era stata raggiunta. Pertanto, la significativitร  statistica del miglioramento della OS non poteva essere valutata formalmente.

Tabella 5. Risultati di efficacia di ARCHER 1050 in pazienti con NSCLC con mutazioni attivanti l’EGFR precedentemente non trattato – Popolazione ITT?

Dacomitinib N=227 Gefitinib N=225
Sopravvivenza libera da progressione (per IRC)
Numero di pazienti con evento, n (%) 136 (59,9%) 179 (79,6%)
PFS mediana in mesi (IC al 95%) 14,7 (11,1, 16,6) 9,2 (9,1, 11,0)
HR (IC al 95%)a 0,589 (0,469, 0,739)
Valore p a 2 codeb < 0,0001
Tasso di risposta obiettiva (per IRC)
% di tasso di risposta obiettiva (IC al 95%) 74,9% (68,7, 80,4) 71,6% (65,2, 77,4)
Valore p a 2 codec 0,3883
Durata della risposta nei pazienti responder (per IRC)
Numero di pazienti responder per revisione dellโ€™IRC, n (%) 170 (74,9) 161 (71,6)
DoR mediana in mesi (IC al 95%) 14,8 (12,0, 17,4) 8,3 (7,4, 9,2)
HR (IC al 95%)a 0,403 (0,307, 0,529)
Valore p a 2 codeb < 0,0001

?Dati basati sulla data di interruzione dei dati del 29 luglio 2016.

Abbreviazioni: IC=intervallo di confidenza; EGFR=recettore del fattore di crescita dellโ€™epidermide; HR=hazard ratio; IRC=Independent Radiologic Central; ITT=Intent-to-treat; IWRS=sistema di risposta Web interattiva; N/n=numero totale; NSCLC=carcinoma polmonare non a piccole cellule; PFS=sopravvivenza libera da progressione; DoR=durata della risposta.

Dalla regressione stratificata di Cox. I fattori di stratificazione sono stati lโ€™etnia (giapponese rispetto a cinese continentale e altre etnie dellโ€™Asia orientale rispetto a non dellโ€™Asia orientale) e lo stato di mutazione dellโ€™EGFR (delezione dellโ€™esone 19 rispetto alla mutazione L858R nellโ€™esone 21) alla randomizzazione per IWRS.

Basato sul test dei ranghi logaritmici stratificato. I fattori di stratificazione sono stati lโ€™etnia (giapponese rispetto a cinese continentale e altre etnie dellโ€™Asia orientale rispetto a non dellโ€™Asia orientale) e lo stato di mutazione dellโ€™EGFR (delezione dellโ€™esone 19 rispetto alla mutazione L858R nellโ€™esone 21) alla randomizzazione per IWRS.

Basato sul test stratificato di Cochran-Mantel-Haenszel. I fattori di stratificazione sono stati lโ€™etnia (giapponese rispetto a cinese continentale e altre etnie dellโ€™Asia orientale rispetto a non dellโ€™Asia orientale) e lo stato di mutazione dellโ€™EGFR (delezione dellโ€™esone 19 rispetto alla mutazione L858R nellโ€™esone 21) alla randomizzazione per IWRS.

Figura 1. ARCHER 1050 – Curva di Kaplan-Meier di PFS per revisione dellโ€™IRC – Popolazione ITT

Dacomitinib 227 154 106 73 20 6 0 0 0
Gefitinib 225 155 69 34 7 1 0 0 0

Abbreviazioni: IC=intervallo di confidenza; HR=hazard ratio; IRC=independent radiologic central; ITT=Intent-To-Treat; N=numero totale; PFS=sopravvivenza libera da progressione.

Popolazione pediatrica

Lโ€™Agenzia europea dei medicinali ha previsto lโ€™esonero dallโ€™obbligo di presentare i risultati degli studi con dacomitinib in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica nellโ€™indicazione di NSCLC (vedere paragrafo 4.2 per รฌnformazรฌonรฌ sullโ€™uso pedรฌatrรฌco).


Vizimpro: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Vizimpro, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร  ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Vizimpro

Assorbimento

Dopo la somministrazione di una singola dose da 45 mg di compresse di dacomitinib, la biodisponibilitร  orale media di dacomitinib รจ dellโ€™80% (intervallo: 65% a 100%) rispetto alla somministrazione endovenosa, con Cmax che si verifica da 5 a 6 ore dopo la somministrazione orale. A seguito della somministrazione giornaliera di dacomitinib 45 mg, รจ stato raggiunto lo stato stazionario

entro 14 giorni. Il cibo non altera la biodisponibilitร  in misura clinicamente significativa. Dacomitinib รจ un substrato per le proteine di trasporto di membrana P- gp e BCRP. Tuttavia, sulla base della biodisponibilitร  orale dellโ€™80%, รจ improbabile che queste proteine di trasporto di membrana abbiano un impatto sullโ€™assorbimento di dacomitinib.

Distribuzione

Dacomitinib รจ ampiamente distribuito in tutto il corpo con un volume di distribuzione medio allo stato stazionario di 27 L/kg (paziente di 70 kg) [coefficiente di variazione (CV): 18% ] dopo la somministrazione endovenosa. Nel plasma, il dacomitinib si lega allโ€™albumina e alla glicoproteina ?

1– acida e la frazione non legata รจ di circa il 2% in vitro ed ex vivo in volontari sani.

Biotrasformazione

Altre informazioni sulle interazioni farmaco-farmaco

Effetto di dacomitinib e O-desmetil dacomitinib sugli enzimi CYP

Effetto di dacomitinib sui trasportatori di farmaci

Effetto di dacomitinib sugli enzimi UGT

In vitro, dacomitinib ha un basso potenziale di inibizione dellโ€™uridina-difosfato glucuronosiltrasferasi (UGT)1A4, UGT1A6, UGT1A9, UGT2B7 e UGT2B15.

Eliminazione

Lโ€™emivita plasmatica di dacomitinib varia da 54 a 80 ore. Dacomitinib ha mostrato una clearance di 20,0 L/ora con una variabilitร  interindividuale del 32% (CV). In 6 soggetti maschi sani ai quali รจ stata somministrata una singola dose orale di [14C] dacomitinib radiomarcato, una mediana dellโ€™82% della radioattivitร  totale somministrata รจ stata recuperata in 552 ore; le feci (79% della dose) sono state la principale via di escrezione, con il 3% della dose recuperata nelle urine, di cui < 1% della dose somministrata era dacomitinib invariato.

Popolazioni particolari

Etร , etnia, sesso, peso corporeo

Sulla base di analisi farmacocinetiche condotte sulla popolazione, lโ€™etร , lโ€™etnia (asiatica e non asiatica), il sesso e il peso corporeo del paziente non hanno un effetto clinicamente rilevante sullโ€™esposizione predetta allo stato stazionario di dacomitinib.

Circa il 90% dei pazienti incluso in questa analisi era asiatico o bianco.

Compromissione epatica

In uno studio di compromissione epatica dedicato, dopo una singola dose orale di 30 mg di Vizimpro, lโ€™esposizione a dacomitinib (AUCinf e Cmax) era invariata nellโ€™insufficienza epatica lieve (Child-Pugh A; N=8) e ridotta del 15% e del 20%, rispettivamente, nellโ€™insufficienza epatica moderata (Child-Pugh B; N=9) rispetto ai soggetti con funzione epatica normale (N=8). La farmacocinetica di dacomitinib non รจ stata studiata in soggetti con insufficienza epatica grave (Child-Pugh classe C). Inoltre, sulla base di unโ€™analisi farmacocinetica condotta sulla popolazione che utilizzava dati di 1381 pazienti, inclusi 158 pazienti con insufficienza epatica lieve definiti secondo i criteri del National Cancer Institute (NCI) [bilirubina totale ? limite superiore della norma (ULN) e aspartato aminotransferasi (AST) > ULN, o bilirubina totale da > 1,0 a 1,5 ร— ULN e qualsiasi AST; N=158], lโ€™insufficienza epatica lieve non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di dacomitinib. Dal piccolo numero di pazienti nel gruppo moderato [bilirubina totale da > 1,5 a 3 ร— ULN e qualsiasi AST; N=5], non vi sono prove

di un cambiamento nella farmacocinetica di dacomitinib.

Insufficienza renale

Non sono stati condotti studi clinici in pazienti con funzionalitร  renale compromessa. Sulla base delle analisi di farmacocinetica condotte sulla popolazione, la compromissione renale lieve (60 mL/min ? CrCl < 90 mL/min; N=590) e moderata (30 mL/min ? CrCl < 60 mL/min; N=218), non ha alterato la farmacocinetica di dacomitinib, relativa ai soggetti con funzionalitร  renale normale (CrCl ? 90 mL/min; N=567). Sono disponibili dati di farmacocinetica limitati in pazienti con insufficienza renale grave (CrCl < 30 mL/min) (N=4). La farmacocinetica nei pazienti che richiedono emodialisi non รจ stata studiata.

Relazioni di risposta allโ€™esposizione

Non รจ stato possibile identificare una chiara relazione tra lโ€™esposizione a dacomitinib e lโ€™efficacia rispetto allโ€™intervallo di esposizione studiato. Una significativa relazione di sicurezza-esposizione รจ stata definita per eruzione cutanea/dermatite acneiforme di grado ? 3, altre tossicitร  cutanee, diarrea e stomatite di grado ? 1.


Vizimpro: รจ un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Vizimpro agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Vizimpro รจ un farmaco sicuro?

Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Vizimpro: dati sulla sicurezza

Tossicitร  a dosi ripetute

In studi di tossicitร  orale a dosi ripetute per un massimo di 6 mesi nei ratti e 9 mesi nei cani, le tossicitร  primarie sono state identificate in pelle/capelli (cambiamenti cutanei nei ratti e nei cani, atrofia/displasia dei follicoli piliferi nei ratti), rene (necrosi papillare spesso accompagnata da degenerazione tubulare, rigenerazione, dilatazione e/o atrofia e cambiamenti nei marcatori urinari indicativi di danno renale nei ratti, erosione o ulcerazione dellโ€™epitelio pelvico con infiammazione associata senza alterazioni indicative di disfunzione renale nei cani), occhio (atrofia epiteliale della cornea in ratti e cani, ulcere/erosioni della cornea con congiuntiva rossa/gonfia, congiuntivite, terza palpebra sollevata, occhi socchiusi, lacrimazione e/o secrezioni oculari nei cani) e sistema digestivo (enteropatia in ratti e cani, erosioni/ulcere della bocca con mucose arrossate nei cani) e atrofia delle

cellule epiteliali di altri organi nei ratti. Inoltre, necrosi epatocellulare con aumenti delle transaminasi e vacuolizzazione epatocellulare sono state osservate solo nei ratti. Questi effetti erano reversibili ad eccezione delle alterazioni a carico dei follicoli piliferi e dei reni. Tutti gli effetti si sono verificati a unโ€™esposizione sistemica al di sotto di quella negli esseri umani alla dose raccomandata di 45 mg al giorno.

Genotossicitร 

Dacomitinib รจ stato testato utilizzando una serie di saggi di tossicologia genetica. Dacomitinib non era mutageno in un test di reversione della mutazione batterica (Ames) e non era clastogenico o aneugenico nel test in vivo del micronucleo del midollo osseo in ratti maschi e femmine. Dacomitinib era clastogenico nel test in vitro di aberrazione cromosomica dei linfociti umani a concentrazioni citotossiche. Dacomitinib non รจ direttamente reattivo verso il DNA come evidenziato dalla risposta negativa nel test di reversione della mutazione batterica e non ha indotto danno cromosomico in un test del micronucleo del midollo osseo a concentrazioni fino a circa 60-70 volte lโ€™AUC non legata o la Cmax alla dose raccomandata nellโ€™uomo. Pertanto, non ci si aspetta che dacomitinib sia genotossico a concentrazioni di esposizione clinicamente rilevanti.

Cancerogenicitร 

Non sono stati condotti studi sulla cancerogenicitร  con dacomitinib. Compromissione della fertilitร 

Non sono stati condotti studi sulla fertilitร  con dacomitinib. Negli studi di tossicitร  a dosi ripetute con dacomitinib, sono stati osservati effetti su organi riproduttivi in ratti femmine con circa 0,3 volte lโ€™AUC non legata alla dose raccomandata nellโ€™uomo (per 6 mesi) e limitati allโ€™atrofia epiteliale reversibile nella cervice e nella vagina. Non sono stati osservati effetti sugli organi riproduttivi nei ratti maschi a cui sono stati somministrati ? 2 mg/kg/die per 6 mesi (circa 1,1 volta lโ€™AUC non legata alla dose raccomandata nellโ€™uomo) o nei cani a cui sono stati somministrati ? 1 mg/kg/giorno per 9 mesi (circa 0,3 volte lโ€™AUC non legata alla dose raccomandata nellโ€™uomo).

Tossicitร  dello sviluppo

Negli studi sullo sviluppo embrio-fetale nei ratti e nei conigli, gli animali in gravidanza hanno ricevuto dosi per via orale fino a circa 2,4 volte e 0,3 volte, rispettivamente, lโ€™AUC non legata alla dose raccomandata nellโ€™uomo durante il periodo di organogenesi. Lโ€™aumento del peso corporeo materno e il consumo di cibo erano piรน bassi nei ratti e nei conigli gravidi. La dose tossica per la madre era fetotossica nei ratti, con conseguente riduzione del peso corporeo fetale e maggiore incidenza di metatarsi non ossificati.

Fototossicitร 

Uno studio di fototossicitร  con dacomitinib in ratti pigmentati non ha mostrato potenziale di fototossicitร .

Valutazione del rischio ambientale

Studi di valutazione del rischio ambientale hanno dimostrato che dacomitinib ha il potenziale per essere molto persistente, bioaccumulativo e tossico per lโ€™ambiente (vedere paragrafo 6.6).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Vizimpro: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.

Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Vizimpro

Vizimpro: interazioni

Somministrazione concomitante di dacomitinib con agenti che aumentano il pH gastrico

La solubilitร  acquosa di dacomitinib dipende dal pH, con una maggiore solubilitร  in un pH basso (acido). I dati di uno studio condotto su 24 soggetti sani hanno indicato che la somministrazione concomitante di una singola dose di dacomitinib da 45 mg con 40 mg di rabeprazolo IPP una volta al giorno per 7 giorni ha diminuito Cmax e AUC0-96 h di dacomitinib (area sotto la curva concentrazione- tempo dal tempo 0 a 96 ore), e AUCinf (AUC dal tempo 0 al tempo infinito) (n=14) del 51%, del 39% e del 29% circa, rispettivamente, rispetto ad una singola dose da 45 mg di dacomitinib somministrata da sola. Gli IPP devono essere evitati durante il trattamento con dacomitinib (vedere paragrafo 4.4).

Sulla base dei dati osservati in 8 pazienti nello studio A7471001, non vi รจ stato alcun effetto evidente della somministrazione locale di antiacido su Cmax e AUCinf di dacomitinib. Sulla base di dati aggregati nei pazienti, non vi รจ stato alcun effetto apparente degli antagonisti del recettore dellโ€™istamina 2 (H2) sulla concentrazione minima allo stato stazionario di dacomitinib (rapporto medio geometrico dellโ€™86% (IC al 90%: 73; 101). Se necessario, possono essere usati antiacidi e antagonisti del recettore H2 locali. Dacomitinib deve essere somministrato 2 ore prima o almeno 10 ore dopo lโ€™assunzione di antagonisti del recettore H2.

Effetto di dacomitinib sui trasportatori di farmaci

Sulla base di dati in vitro, dacomitinib puรฒ potenzialmente inibire lโ€™attivitร  di P-glicoproteina (P-gp) (nel tratto gastrointestinale [GI]), proteina di resistenza del tumore della mammella (BCRP) (a livello sistemico e tratto GI) e trasportatore di cationi organici (OCT)1 a concentrazioni clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 5.2).


Vizimpro: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร  di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacitร  di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร  fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Vizimpro: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Vizimpro altera lievemente la capacitร  di guidare veicoli e di usare macchinari. I pazienti che manifestano stanchezza o reazioni avverse oculari durante lโ€™assunzione di dacomitinib devono prestare attenzione durante la guida o lโ€™uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco