Vivotif: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Vivotif (Vaccino Tifoideo Vivo Uso Orale): sicurezza e modo d’azione

Vivotif (Vaccino Tifoideo Vivo Uso Orale) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Immunizzazione attiva, per via orale, contro la febbre tifoide.

Vivotif è raccomandato per gli adulti ed i bambini a partire dai 5 anni di età.

Vivotif: come funziona?

Ma come funziona Vivotif? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Vivotif

Vivotif è un vaccino vivo attenuato per uso orale che contiene il ceppo attenuato Salmonella typhi Ty21a. Il ceppo Ty21a è un mutante per il gene galE, caratterizzato dal blocco dell’enzima UDP-4-galattosio- epimerasi, che mantiene la sua capacità immunizzante in quanto, in presenza di galattosio esogeno, come avviene in vivo, riesce a sintetizzare la parete cellulare. Tuttavia la sua avirulenza è dovuta al fatto che il galattosio viene parzialmente accumulato come galattosio-1-fosfato e UDP-galattosio, che inducono la lisi batterica.

La S. typhi Ty21a è un mutante stabile senza possibilità di reversione sia in vitro che in vivo.

Pertanto il ceppo S. typhi Ty21a, conduce ad un’infezione abortiva e induce una risposta immunitaria locale a livello intestinale.

Studi immunologici hanno dimostrato che il ceppo vaccinale Ty21a innesca l’immunità umorale e cellulare sia localmente che sistemicamente.

L’efficacia protettiva di Vivotif è stata studiata in studi di campo su larga scala effettuati in Egitto, Cile ed Indonesia, con varie formulazioni e dosaggi, che hanno incluso più di mezzo milione di adulti e bambini. Questi studi di campo hanno dimostrato che l’efficacia protettiva cumulativa della formulazione gastroresistente, somministrata in tre dosi (una capsula a giorni alterni), è del 33-67% a 3 anni e del 62% a 7 anni, come mostrato nella sorveglianza di follow-up.

Studi clinici di efficacia in Cile hanno mostrato che la vaccinazione con Vivotif conferisce una moderata protezione(circa il 49%) verso l’infezione da S. paratyphi B.

Popolazione pediatrica

Non sono disponibili dati derivati da studi clinici condotti in bambini di età inferiore ai 5 anni.


Vivotif: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Vivotif, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Vivotif

Non applicabile


Vivotif: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Vivotif agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Vivotif è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Vivotif: dati sulla sicurezza

Con Vivotif non sono stati effettuati studi a lungo termine sugli animali per valutare le potenziali proprietà cancerogene o mutagene o ogni eventuale effetto avverso sulla fertilità. La DL50 per via i.p. nel topo è > di 108 batteri somministrati in soluzione salina o in mucina gastrica.

Il rivestimento della capsula di Vivotif contiene come eccipenti il dibutilftalato (DBP) e il dietilftalato (DEP). In studi sperimentali sugli animali, l’eccipiente dibutilftalato (DBP) ad alte dosi ha mostrato un’influenza sul sistema riproduttivo e sullo sviluppo, (riduzione dello sviluppo testicolare, diminuzione della distanza anogenitale, induzione di segni di femminizzazione nella progenie maschile, peso della progenie). In studi sperimentali sugli animali con l’eccipiente dietilftalato (DEP) sono stati osservati effetti sul fegato (aumento

di peso), sull’aumento di peso corporeo (ridotto), sul sistema riproduttivo e sullo sviluppo (testicoli, ridotto aumento di peso corporeo nella progenie).

Il rivestimento della capsula di Vivotif contiene al massimo 8 mg di DBP e di DEP (equivalenti a 0,4 mg/Kg/die per una persona di 20 Kg e a 0,16 mg/Kg/die per una persona di 50 Kg).

Il PDE (Permitted Daily Exposure) del DEP è 4 mg/kg/die mentre quello del DBP è 0.01mg/Kg/die; tuttavia quando corretta per la posologia intermittente di Vivotif (al massimo 3 capsule all’anno), l’esposizione quotidiana al DBP risulta tre volte inferiore a quella annua consentita per un soggetto di 20 Kg e 8 volte inferiore a quella annua consentita per un soggetto di 50 Kg.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Vivotif: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Vivotif

Vivotif: interazioni

La risposta immunitaria può essere ridotta nei pazienti con immunodeficienza congenita o acquisita, che include i trattamenti con medicinali immunosoppressori, compresa la somministrazione prolungata di corticosteroidi ad alte dosi per via sistemica.

La vaccinazione con Vivotif deve essere rimandata durante e per almeno 3 giorni prima e dopo il trattamento con antibiotici o sulfonamidi, a causa della possibile inibizione della crescita dei microrganismi del vaccino e della potenziale attenuazione della risposta immunitaria.

Associazione con la profilassi antimalarica

I dati degli studi clinici hanno mostrato che la risposta immunitaria alla vaccinazione con Ty21a non è compromessa dalla somministrazione di clorochina o dall’associazione pirimetamina /sulfadoxina o atovaquone/proguanile, usate alle dosi profilattiche; essi possono essere somministrati insieme a Vivotif.

In caso di profilassi con antimalarici diversi dalla clorochina, dalle associazioni pirimetamina /sulfadoxina o atovaquone/proguanile, si raccomanda di completare prima la vaccinazione con Vivotif e poi iniziare la profilassi antimalarica, rispettando un intervallo di almeno tre giorni tra l’ultima dose di Vivotif e l’inizio della profilassi antimalarica. Questo intervallo di tempo deve essere rispettato anche in caso di somministrazione di proguanile in monoterapia per la profilassi antimalarica.

L’assunzione delle dosi di meflochina e Vivotif deve essere distanziata di almeno 12 ore.

Se la profilassi antimalarica è stata già iniziata con farmaci diversi da quelli sopra riportati, allora il medicinale antimalarico deve essere interrotto 3 giorni prima di assumere Vivotif.

Il vaccino Ty21a può essere somministrato contemporaneamente con altri vaccini, inclusi i vaccini vivi contro polio, colera e febbre gialla o con la combinazione morbillo, parotite e rosolia (MPR).


Vivotif: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Vivotif: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Vivotif non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco