Uno studio conferma l’utilità dello Sniff Test, un nuovo test olfattivo, nella diagnosi precoce del morbo di Alzheimer: con la somministrazione di un semplice test olfattivo, lo “Sniff Test”, si può migliorare l’accuratezza della diagnosi del morbo di Alzheimer e del deterioramento cognitivo lieve…
Informazione e divulgazione scientifica certificata: ecco le armi per combattere Terrapiattisti, stregoni, no vax & co L’ultimo rapporto Censis (Leggi il rapporto Censis), pubblicato il 3 dicembre scorso, offre uno spaccato imbarazzante della società italiana. Secondo lo studio infatti, il 5,9% degli italiani (3 milioni di persone) è convinto che …
Covid-19 fase 2: i consigli del medico di famiglia su come comportarsi e affrontare senza rischi la ripartenza. Cosa fare per non rischiare?
COVID-19: per quanto tempo il Coronavirus SARS-CoV-2 rimane infettivo sugli oggetti? Un recente studio dimostra che…
COVID-19: i risultati di un recente studio sull’efficacia dell’associazione di due farmaci antivirali Lopinavir-Ritonavir dimostrano che…
Covid-19 – Linee di indirizzo per i medici della Regione Lazio per la risposta all’emergenza del Coronavirus: revisione 1.2 del 3/3/2020
Infezioni da Listeria monocytogenes raddoppiate negli ultimi 4 mesi nella regione Lazio: in corso indagini congiunte per individuare la fonte
Una nuova scoperta potrebbe rivoluzionare la diagnosi dell’Alzheimer, una delle malattie neurodegenerative più diffuse al mondo. Un team di ricercatori ha infatti sviluppato un test del sangue in grado di individuare la malattia grazie alla presenza di un anticorpo specifico. Pubblicità Attualmente, la diagnosi di Alzheimer viene effettuata attraverso una …
Un nuovo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha dimostrato che le persone non vaccinate contro il COVID-19 corrono il rischio di mortalità fino a 11 volte maggiore rispetto a quelle vaccinate. In particolare, il tasso di mortalità per i non vaccinati di età compresa tra i 60 e i …
Rischio di gangrena di Fournier (fascite necrotizzante del perineo) con l’impiego di inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2i)
