Ambisome: effetti collaterali e controindicazioni

Ambisome: effetti collaterali e controindicazioni

Ambisome 50 mg (Amfotericina B) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

AmBisome è indicato:

nel trattamento empirico di presunte infezioni fungine in pazienti con neutropenia febbrile.

nel trattamento di severe micosi sistemiche e/o profonde.

Le infezioni fungine trattate con successo con AmBisome comprendono: candidiasi disseminate, aspergillosi, mucormicosi, micetoma cronico e meningite criptococcica. AmBisome puĂ² anche essere efficace nelle seguenti infezioni fungine: blastomicosi del Nord America, coccidiomicosi, istoplasmosi, mucormicosi causata da specie dei generi Mucor, Rhizopus, Absidia, Eptomophtora e Basidiobolus e sporotricosi causata da Sporothrix schenckii.

Questo farmaco non dovrebbe essere impiegato nel trattamento di comuni forme subcliniche di affezioni fungine che mostrano solo positivitĂ  ai test cutanei o sierologici.

Ambisome 50 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ambisome 50 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ambisome 50 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ambisome 50 mg: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Allergia alla soia o alle arachidi

Ambisome 50 mg: effetti collaterali

Febbre e brividi/freddo sono le piĂ¹ frequenti reazioni attese correlate all’infusione che possono verificarsi durante la somministrazione di AmBisome. Le reazioni meno frequenti correlate all’infusione possono consistere in uno o piĂ¹ dei seguenti sintomi: tensione e/o dolore al torace, dispnea, broncospasmo, rossore, tachicardia, ipotensione e dolore muscoloscheletrico (descritto come artralgia, dolore dorsale o dolore osseo). Queste reazioni si risolvono rapidamente quando l’infusione viene interrotta e possono non verificarsi con le dosi successive o quando viene utilizzata una velocitĂ  di infusione piĂ¹ lenta (oltre 2 ore). Inoltre, le reazioni correlate all’infusione possono, in qualche caso, essere evitate con una idonea premedicazione. Comunque, le reazioni gravi correlate all’infusione possono richiedere l’interruzione permanente della somministrazione di AmBisome (vedere paragrafo 4.4).

In due studi in doppio cieco, comparativi, i pazienti trattati con AmBisome hanno sperimentato un’incidenza significativamente minore delle reazioni correlate all’infusione, a confronto con i pazienti trattati con amfotericina B convenzionale o amfotericina B in complessi lipidici.

Generalmente, l’incidenza di reazioni avverse note che si manifesta durante la terapia con amfotericina B è alta. Dati integrati da studi clinici randomizzati, controllati che confrontano AmBisome con amfotericina B convenzionale condotti in piĂ¹ di 1000 pazienti, dimostrano che le reazioni avverse sono state considerevolmente meno severe e meno frequenti nei pazienti trattati con AmBisome in confronto con quelli trattati con amfotericina B convenzionale.

La nefrotossicitĂ  si manifesta in certo grado con l’amfotericina B convenzionale in molti pazienti che ricevono il farmaco per via endovenosa. In due studi in doppio cieco, l’incidenza di nefrotossicitĂ  con AmBisome (come misurato dall’aumento della creatinina sierica piĂ¹ grande di 2 volte rispetto al basale) è approssimativamente metĂ  di quello riportato per l’amfotericina B convenzionale o per l’amfotericina B in complesso lipidico.

Le seguenti reazioni avverse sono state attribuite ad AmBisome, sulla base dei dati da studi clinici e dall’esperienza post-marketing. La frequenza è basata sull’analisi dei dati integrati da studi clinici su 688 pazienti trattati con AmBisome: non è nota la frequenza delle reazioni avverse provenienti dall’esperienza post-marketing. Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classi sistemiche organiche, utilizzando MedDRA e sono suddivise per frequenza. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Le frequenze sono definite come:

Molto comune (? 1/10)

Comune (? 1/100, <1/10)

Non comune (? 1/1000, <1/100)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

PATOLOGIE DEL SISTEMA EMOLINFOPOIETICO

Non comune: trombocitopenia Non nota: anemia

DISTURBI DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Non comune: reazione anafilattoide

Non nota: reazioni anafilattiche, ipersensibilitĂ 

DISTURBI DEL METABOLISMO E DELLA NUTRIZIONE

Molto comune: ipokaliemia

Comuni: ipomagnesiemia, ipocalcemia, iperglicemia, iponatremia

PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO

Comune: cefalea

Non comune: convulsioni

PATOLOGIE CARDIACHE

Comune: tachicardia

Non nota: arresto cardiaco, aritmia

PATOLOGIE VASCOLARI

Comuni: ipotensione, vasodilatazione, rossore

PATOLOGIE RESPIRATORIE, TORACICHE E MEDIASTINICHE

Comune: dispnea

Non comune: broncospasmo

PATOLOGIE GASTROINTESTINALI

Molto comuni: nausea, vomito Comuni: diarrea, dolore addominale

PATOLOGIE EPATOBILIARI

Comuni: anormalitĂ  della funzionalitĂ  epatica, iperbilirubinemia, aumento della fosfatasi alcalina

PATOLOGIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

Comune: eruzione cutanea

Non nota: edema angioneurotico

PATOLOGIE DEL SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO E DEL TESSUTO CONNETTIVO

Comune: dolore dorsale

Non nota: rabdomiolisi (associata a ipokaliemia), dolore muscoloscheletrico (descritto come artralgia o dolore osseo)

PATOLOGIE RENALI E URINARIE

Comuni: aumento della creatinina, aumento dell’urea nel sangue Non nota: deficit renale, insufficienza renale

PATOLOGIE SISTEMICHE E CONDIZIONI RELATIVE ALLA SEDE DI SOMMINISTRAZIONE

Molto comuni: freddo, piressia Comune: dolore al torace

Interferenza con il dosaggio del fosforo:

Un falso innalzamento del fosfato sierico puĂ² verificarsi quando i campioni prelevati da pazienti trattati con AmBisome vengono analizzati mediante il test PHOSm (utilizzato ad es. negli analizzatori Beckman Coulter, incluso Synchron LX20). Questo test è destinato alla determinazione quantitativa del fosforo inorganico contenuto nei campioni umani di siero, plasma o urina.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

Ambisome 50 mg: avvertenze per l’uso

Reazioni gravi correlate alle infusioni

Sono state riportate anafilassi e reazioni anafilattoidi in associazione all’infusione di AmBisome.

Se si verifica una reazione anafilattica/anafilattoide grave, l’infusione deve essere immediatamente interrotta e il paziente non puĂ² ricevere ulteriori infusioni di AmBisome.

Altre reazioni gravi correlate all’infusione possono verificarsi durante la somministrazione di prodotti contenenti amfotericina B, incluso AmBisome (vedere paragrafo 4.8). Misure per il trattamento di queste reazioni nei pazienti che vengono trattati con AmBisome devono essere prontamente disponibili. Periodi di infusione piĂ¹ lenti (oltre le 2 ore) o dosi routinarie di difenidramina, paracetamolo, petidina, e/o idrocortisone sono stati utilizzati, in qualche caso con successo, nella prevenzione delle reazioni meno gravi.

TossicitĂ  renale

AmBisome ha dimostrato di essere sostanzialmente meno tossico dell’amfotericina B convenzionale in particolare con riferimento alla nefrotossicità; tuttavia, possono comunque manifestarsi reazioni

avverse, incluse reazioni avverse a livello renale, e dovrebbe essere esercitata cautela in caso di terapia prolungata.

In studi di confronto fra AmBisome 3 mg/kg al giorno con dosi piĂ¹ elevate (5, 6 o 10 mg/kg al giorno) è stato riscontrato che i tassi di incidenza di aumento di creatinina sierica, ipokaliemia e ipomagnesiemia erano notevolmente superiori nei gruppi ad alto dosaggio.

Deve essere eseguita una regolare valutazione di laboratorio degli elettroliti sierici, in particolare potassio e magnesio, così come della funzionalitĂ  renale, epatica ed ematopoietica. CiĂ² è particolarmente importante in pazienti che assumono contemporaneamente farmaci nefrotossici (vedere ìl paragrafo 4.5). Per il rischio di ipokaliemia, durante la somministrazione di AmBisome, puĂ² risultare necessaria un’appropriata terapia di supplemento a base di potassio. Se si verificano riduzioni clinicamente significative della funzionalitĂ  renale o peggioramento di altri parametri, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose o l’interruzione del trattamento.

TossicitĂ  acuta polmonare

Sono stati riferiti casi di tossicitĂ  acuta polmonare in pazienti a cui è stata somministrata amfotericina B (in complesso sodio deossicolato) durante o poco tempo dopo la trasfusione di leucociti. Si raccomanda di effettuare queste infusioni separatamente, il piĂ¹ possibile distanziate nel tempo, e di monitorare la funzionalitĂ  polmonare.

Pazienti con diabete mellito

Occorre tener presente che ogni flaconcino di AmBisome contiene circa 900 mg di saccarosio.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco