Benadryl Antitosse: effetti collaterali

Benadryl Antitosse: effetti collaterali

Benadryl sciroppo antitosse (Difenidramina + Ammonio Cloruro) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento sintomatico della tosse.

Benadryl sciroppo antitosse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Benadryl sciroppo antitosse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Benadryl sciroppo antitosse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Benadryl sciroppo antitosse: controindicazioni

Ipersensibilità nota verso i componenti e verso altri antistaminici di analoga struttura chimica. Il prodotto è inoltre controindicato nei bambini sotto i 2 anni, in gravidanza, durante l’allattamento, nei pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) e nelle due settimane successive a tale trattamento, e nella terapia delle affezioni delle basse vie respiratorie, compresa l’asma bronchiale.

Per i suoi effetti anticolinergici il prodotto non deve essere utilizzato in caso di glaucoma, nell’ipertrofia prostatica, nell’o­struzione del collo vescicale, nelle stenosi piloriche e duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale.

Benadryl sciroppo antitosse: effetti collaterali

Alle comuni dosi terapeutiche gli effetti indesiderati più frequenti consistono in sedazione e sonnolenza, astenia, facile affaticabilità, difficoltà nella coordinazione motoria, visione indistinta, diplopia, vertigini, ronzii auricolari.

Sono tuttavia possibili segni di eccitazione centrale, specialmente nei bambini, con la comparsa di euforia, nervosismo, tremori e insonnia e, ad alte dosi, convulsioni.

Sono inoltre frequenti, per gli effetti anticolinergici del preparato, secchezza della bocca, della gola e del naso, stipsi, difficoltà nella minzione e ritenzione urinaria, riduzione ed ispessimento della secrezione bronchiale accompagnati da senso di oppressione toracica e respiro difficoltoso.

La comparsa di disturbi epigastrici, anoressia, nausea, vomito e diarrea può essere evitata somministrando gli antistaminici al momento dei pasti.

Il prodotto può determinare reazioni da fotosensibilizzazione e manifestazioni allergiche fino allo shock anafilattico.

Alle comuni dosi di impiego il prodotto non manifesta effetti sul sistema cardiovascolare.

Sono tuttavia possibili, specie negli anziani e nei soggetti ipersensibili, cefalea, ipotensione, tachicardia ed extrasistoli.

Molto raramente sono stati segnalati anemia emolitica, trombocitopenia, leucopenia ed agranulocitosi.

Benadryl sciroppo antitosse: avvertenze per l’uso

Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico.

Una tosse persistente può costituire un sintomo di una grave condizione morbosa. Se la tosse perdura per più di una settimana, presenta ricadute, o vi sono contemporaneamente febbre elevata, esantemi, o mal di testa persistente, deve essere consultato un medico.

Il prodotto non va impiegato nelle tossi croniche e persistenti come si riscontrano nei fumatori, negli asmatici, negli enfisematosi o quando la tosse è accompagnata da eccessiva secrezione.

Il prodotto contiene zuccheri, di ciò si tenga conto in caso di diabete o di diete ipocaloriche.

Il prodotto va somministrato solo sotto controllo medico nei pazienti con affezioni cardiovascolari, ipertensione arteriosa, ipertiroidismo; va evitato in soggetti epilettici.

Nei soggetti anziani in considerazione della loro maggiore sensibilità verso gli antistaminici, la posologia va stabilita dal medico.

L’uso degli antistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di certi antibiotici e ridurre la durata d’azione degli anticoagulanti orali.

Nei bambini dai 2 ai 6 anni il prodotto deve essere utilizzato solo in caso di effettiva necessità e sotto diretto controllo del medico.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.

Per chi svolge attività sportiva, l’uso di medicinali contenenti alcool etilico può determinare positività ai test antidoping in rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicata da alcune federazioni sportive.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco