Destezil: effetti collaterali e controindicazioni

Destezil: effetti collaterali e controindicazioni

Destezil (Donepezil Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Destezil è indicato per il trattamento sintomatico della demenza di Alzheimer di grado lieve-moderato.

Destezil: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Destezil ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Destezil, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Destezil: controindicazioni

Ipersensibilità accertata verso il donepezil cloridrato, ai derivati della piperidina oppure agli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Destezil: effetti collaterali

Gli eventi avversi più comuni sono diarrea, crampi muscolari, affaticamento, nausea, vomito e insonnia.

Le reazioni avverse segnalate come più di un caso isolatosono elencate di seguito, classificate per sistemi e organi e per frequenza. La frequenza è definita come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100), rara (≥1/10.000, <1/1000); molto rara (< 1/10.000) e non nota (non può essere stimata in base ai dati disponibili).

Classe sistemica di organo Molto comune Comune Non comune Rara Molto rara
Infezioni e infestazioni Raffreddore
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia
Disturbi psichiatrici Allucinazioni** Agitazione** Comportamento aggressivo** Sogni anomali ed incubi**
Patologie del sistema nervoso Sincope* Capogiri Insonnia Crisi convulsive* Sintomi extrapiramidali Sindrome Neurolettica Maligna (NMS)
Patologie cardiache Bradicardia Blocco senoatriale Blocco atrioventricolare.
Patologie gastrointestinali Diarrea Nausea Vomito Disturbi addominali Emorragia gastrointestinale Ulcere gastriche e duodenali
Patologie epatobiliari Disfunzioni epatiche inclusa epatite***
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea Prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Crampi muscolari Rabdomiolisi****
Patologie renali e delle vie urinarie Incontinenza urinaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Mal di testa Affaticamento Dolore
Esami diagnostici Minimo aumento nella concentrazione sierica della creatinchinasi muscolare
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Incidenti

* Nell’esame di pazienti con sincope o crisi convulsive deve essere presa in considerazione l’eventualità di un blocco cardiaco o di pause sinusali prolungate (vedere sezione 4.4)

**Gli eventi di allucinazioni, agitazione e comportamento aggressivo si sono risolti con la riduzione della dose o con l’interruzione del trattamento.

*** Nei casi di disfunzione epatica ad eziologia sconosciuta, deve essere presa in considerazione la sospensione del trattamento con donepezil cloridrato.

**** La comparsa di rabdomiolisi è stata segnalata indipendentemente dalla sindrome neurolettica maligna e in stretta successione temporale con l’avvio della terapia a base di donepezil o con un aumento della dose.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”.

Destezil: avvertenze per l’uso

L’uso di donepezil cloridrato non è stato valutato nei pazienti affetti da grave demenza di Alzheimer, da altre forme di demenza o di compromissione della memoria (per es. deterioramento della funzione cognitiva correlato all’età).

Anestesia:

Il donepezil cloridrato, inibitore della colinesterasi, può determinare nei pazienti sotto anestesia un aumento del rilassamento muscolare simile a quello determinato dalla succinilcolina.

Disturbi cardiovascolari:

A causa della loro azione farmacologica, gli inibitori della colinesterasi possono avere effetti vagotonici sulla frequenza cardiaca (ad es. bradicardia).

L’effetto di questo meccanismo può essere particolarmente rilevante nei pazienti con "malattia del nodo del seno" o con altri disturbi della conduzione cardiaca sopraventricolare, come blocco atrioventricolare o senoatriale.

Sono stati segnalati casi di sincopi e convulsioni. Quando questi pazienti vengono esaminati deve essere presa in considerazione l’eventualità di un blocco cardiaco o di pause sinusali prolungate.

Disturbi gastrointestinali

I pazienti che sono maggiormente a rischio per lo sviluppo di ulcera, per esempio quelli con anamnesi di ulcera o quelli in terapia concomitante con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), devono essere monitorati per l’insorgenza di eventuali sintomi. Tuttavia, gli studi clinici condotti con donepezil cloridrato non hanno evidenziato, rispetto al placebo, un aumento di incidenza degli episodi di ulcera peptica o di sEsaunlagdualliancaommpeentetnozagdaelsl’Atr

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disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

Disturbi genitourinari:

I farmaci colinomimetici possono causare ostruzione del flusso urinario, sebbene questa non sia stata osservata nel corso degli studi clinici condotti con donepezil cloridrato.

Disturbi neurologici convulsioni:

I farmaci colinomimetici possono causare convulsioni generalizzate. Tuttavia, i disturbi convulsivi possono essere una manifestazione della Malattia di Alzheimer

I farmaci colinomimetici possono potenzialmente esacerbare o indurre sintomi extrapiramidali.

Sindrome Neurolettica Maligna (NMS):

La sindrome neurolettica maligna (NMS) è una condizione potenzialmente pericolosa per la vita ed è caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare, instabilità autonomica, alterazione della coscienza e livelli elevati di creatinfosfochinasi nel siero.

Ulteriori segni possono includere mioglobinuria (rabdomiolisi) ed insufficienza renale acuta;

La NMS è stata riscontrata molto raramente in associazione con donepezil, in particolare nei pazienti che assumono contemporaneamente medicinali antipsicotici;

Se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di una sindrome neurolettica maligna o presenta una febbre elevata inspiegabile senza ulteriori manifestazioni cliniche della NMS, il trattamento deve essere interrotto;

Disturbi polmonari:

A causa della loro azione colinomimetica, gli inibitori della colinesterasi dovrebbero essere prescritti con cautela ai pazienti con anamnesi di asma o di broncopneumopatia ostruttiva. Deve essere evitata la somministrazione concomitante di donepezil cloridrato con altri inibitori della colinesterasi, agonisti o antagonisti del sistema colinergico.

Compromissione epatica Grave:

Non ci sono dati sull’utilizzo di donepezil cloridrato in pazienti con compromissione epatica grave.

Mortalità in studi clinici sulla demenza vascolare

Sono stati condotti tre studi clinici della durata di 6 mesi su pazienti rispondenti ai criteri NINDS-AIREN per probabile o possibile demenza di origine vascolare (VaD). I criteri NINDS-AIREN sono stati studiati per identificare i pazienti la cui demenza sembra essere dovuta esclusivamente a cause vascolari e per escludere i pazienti con malattia di Alzheimer. Nel primo studio, i tassi di mortalità sono stati 2/198 (1,0%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 5 mg, 5/206 (2,4%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 10 mg e 7/199 (3,5%) dei pazienti trattati con placebo. Nel secondo studio, i tassi di mortalità sono stati 4/208 (1,9%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 5 mg, 3/2015 (1,4%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 10 mg e 1/193 (0,5%) dei pazienti trattati con placebo. Nel terzo studio, i tassi di mortalità sono stati 11/648 (1,7%) dei pazienti trattati con donepezil cloridrato 5 mg e 0/326 (0%) dei pazienti trattati con placebo. Il tasso di mortalità totale per i tre studi sulla demenza vascolare è stato numericamente superiore (1,7%) nel gruppo trattato con donepezil cloridrato rispetto al gruppo placebo (1,1%), tuttavia, questa differenza non è risultata statisticamente significativa. La maggioranza dei decessi riscontrata nei pazienti trattati o con donepezil cloridrato oppure con placebo sembra essere correlata a diverse cause di origine vascolare, che possono essere previste in questa popolazione di pazienti anziani con patologia vascolare di base. Un’analisi di tutti i gravi eventi non fatali e fatali di origine vascolare non ha mostrato alcuna differenza nella frequenza nel gruppo trattato con donepezil cloridrato rispetto al placebo.

Nell’insieme degli studi sulla malattia di Alzheimer (n = 4146), e quando i risultati di questi studi sulla malattia di Alzheimer sono stati combinati ad altri studi sulla demenza, compresi gli studi sulla demenza vascolare (totale n = 6.888), il tasso di mortalità nei gruppi trattati con placebo risulta numericamente superiore a quello riscontrato nei gruppi trattati con donepezil cloridrato.

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

Eccipienti

Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio , non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco