Forane: effetti collaterali e controindicazioni

Forane: effetti collaterali e controindicazioni

Forane liquido per inalazione. (Isoflurano) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Forane è indicato per l’induzione e il mantenimento dell’anestesia generale.

Non si dispone di dati validi che permettano di stabilire la sua applicazione in anestesia ostetrica o nei bambini di età inferiore a 2 anni.

Forane liquido per inalazione.: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Forane liquido per inalazione. ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Forane liquido per inalazione., conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Forane liquido per inalazione.: controindicazioni

Forane è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota all’isoflurano o ad altro anestetico alogenato.

Forane è anche controindicato in pazienti con nota o sospetta disposizione genetica all’ipertermia maligna.

Generalmente controindicato in gravidanza, allattamento; controindicato nei bambini di età inferiore a due anni.

Forane liquido per inalazione.: effetti collaterali

a. Riassunto del profilo di sicurezza

Gli effetti indesiderati riscontrati con la somministrazione di Forane sono generalmente estensioni dose-dipendenti degli effetti farmacofisiologici ed includono depressione respiratoria, ipotensione ed aritmie.

Possibili effetti indesiderati gravi includono ipertermia maligna, reazioni anafilattiche, reazioni avverse epatiche, iperkaliemia, aumento della creatinchinasi sierica e mioglobinuria (vedere paragrafo 4.4).

È stato osservato l’arresto cardiaco, bradicardia e tachicardia con l’inalazione di farmaci anestetici generali incluso isoflurano.

Sono state ricevute segnalazioni di prolungamento del QT associate a torsione di punta (in casi eccezionali fatali).

Sono stati riportati broncospasmo e laringospasmo dovuti ad irritazione delle vie aeree durante l’inalazione di anestetici volatili.

Sono stati osservati con isoflurano cambiamenti elettroencefalografici e convulsioni.

Isoflurano potenzia gli effetti dei farmaci miorilassanti, in particolare dei miorilassanti non-depolarizzanti, e la MAC è ridotta dalla co-somminitrazione di N20 negli adulti.

Sono stati segnalati casi isolati di aumento dei livelli di carbossiemoglobina con l’uso di agenti anestetici fluorinati quali: desflurano, enflurano ed isoflurano.

L’Isoflurano, come altri agenti inalatori, ha effetti rilassanti sull’utero con potenziale rischio di sanguinamento uterino

Nel periodo post-operatorio sono stati osservati brividi, nausea, vomito, agitazione e delirio ed ileo.

Sono stati osservati aumenti transitori della glicemia, bilirubinemia, creatininemia sierica con diminuzione della azotemia, del colesterolo sierico, della fosfatasi alcalina.

Come per tutti gli altri agenti anestetici, sono stati osservati aumenti transitori nella conta dei globuli bianchi, persino in assenza di stress chirurgico.

b. Riassunto tabulato delle reazioni avverse

La seguente tabella mostra gli effetti indesiderati riscontrati negli studi clinici e da esperienza post-marketing.

La Frequenza non può essere valutata dai dati disponibili, pertanto è “Non nota”.

Elenco delle più frequenti reazioni avverse al farmaco
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazioni avverse
Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota Carbossiemoglobinemia²
Disturbi del sistema immunitario Non nota Reazione anafilattica¹
Ipersensibilità¹
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota Iperkaliemia²
Glucosio ematico aumentato
Disturbi psichiatrici Non nota Agitazione
Vaneggiamento
Umore alterato5
Patologie del sistema nervoso Non nota Convulsione
Alterazione mentale4
Patologie cardiache Non nota Aritmia
Bradicardia
Arresto cardiaco
Prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma
Tachicardia
Torsione di punta
Patologie vascolari Non nota Ipotensione²
Emorragia³
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non nota Broncospasmo²
Dispnea¹
Sibilo¹
Depressione respiratoria²
Laringospasmo²
Patologie gastrointestinali Non nota Ileo
Vomito
Nausea
Patologie epatobiliari Non nota Necrosi epatica²
Traumatismo epatocellulare²
Bilirubina ematica aumentata
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non nota Tumefazione del viso¹
Dermatite da contatto¹
Eruzione cutanea¹
Patologie renali e urinarie Non nota Creatininemia aumentata
Azotemia ridotta
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non nota Ipertermia maligna²
Fastidio al torace¹
Brividi
Esami diagnostici Non nota Conta dei leucociti aumentata¹
Enzima epatico aumentato²
Fluoruro aumentato¹
Elettroencefalogramma anormale
Colesterolo ematico diminuito
Fosfatasi alcalina ematica diminuita
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Non nota Mioglobinuria
Rabdomiolisi
¹ Vedere paragrafo 4.8 (c)
² Vedere paragrafo 4.4
³ Nelle pazienti in procinto di interrompere la gravidanza. Vedere paragrafo 4.4
4 Può causare una lieve diminuzione della funzione intellettiva per 2-4 giorni dopo l’anestesia. Vedere paragrafo 4.4
5Piccoli cambiamenti di umore e sintomi possono persistere fino a 6 giorni. Vedere paragrafo 4.4

c. Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Si è osservato un aumento transitorio del numero dei globuli bianchi, anche se in assenza di stress chirurgici.

L’impiego clinico ha dimostrato che isoflurano può determinare danno epatico che può andare da un moderato aumento temporaneo degli enzimi epatici fino alla necrosi epatica in circostanze molto rare.

Sono stati riportati rari casi di ipersensibilità (inclusa dermatite da contatto, eruzione cutanea, dispnea, sibilo, fastidio al torace, tumefazione del viso o reazione anafilattica) specialmente nelle esposizioni professionali prolungate ad agenti inalatori anestetici, incluso l’isoflurano. Queste reazioni sono state confermate da test clinici (ad es. test alla metacolina).

L’eziologia delle reazioni anafilattiche osservate durante l’esposizione all’anestetico inalatorio è comunque non chiara a causa della esposizione concomitante a più farmaci, molti dei quali sono noti causare queste reazioni.

Minimi aumenti sierici del fluoro inorganico si verificano durante e dopo l’anestesia con isoflurano, a causa della biodegradazione dell’agente. E’ improbabile che i bassi livelli sierici di fluoro inorganico osservati (media 4.4 mcmol/l in uno studio) possano causare tossicità renale, poichè questi sono ben al di sotto del livello soglia proposto per la tossicità renale.

d. Popolazione pediatrica

L’uso di agenti anestetici inalatori è stato associato a rari aumenti dei livelli di potassio sierico che hanno determinato aritmie cardiache e morte in pazienti pediatrici durante il periodo post-operatorio (vedere paragrafo 4.4)

Durante l’induzione dell’anestesia il flusso salivare e le secrezioni tracheobronchiali possono aumentare e ciò può causare laringospasmo (vedere paragrafo 4.4).

e. Altre popolazioni speciali

Disturbo neuromuscolare:

L’uso di agenti anestetici inalatori è stato associato a rari aumenti dei livelli di potassio sierico che hanno determinato aritmie cardiache e morte in pazienti pediatrici durante il periodo post-operatorio. Pazienti con latente o manifesta patologia neuromuscolare, in particolare la distrofia muscolare di Duchenne, appaiono essere maggiormente sensibili (vedere paragrafo 4.4).

Anziani:

Sono normalmente richieste minori concentrazioni di isoflurane per mantenere l’anestesia chirurgica nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.2).

Si sono verificati leggeri aumenti a livello di siero di fluoruro inorganico dopo l’anestesia con isoflurano, a causa della biodegradazione dell’agente. E ‘improbabile che i bassi livelli sierici di fluoruro inorganico osservati possano causare tossicità renale, in quanto questi sono ben al di sotto dei livelli di soglia proposti per la tossicità renale.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite la Rete Nazionale di Farmacovigilanza dell’ Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: https://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Forane liquido per inalazione.: avvertenze per l’uso

Nelle pazienti che hanno subito un raschiamento uterino è stato osservato un aumento delle perdite sanguigne comparabile a quello osservato con alotano.

Ad un livello profondo di anestesia l’isoflurano aumenta rapidamente il flusso cerebrale di sangue. Può verificarsi un aumento transitorio della pressione del flusso cerebro spinale che viene rapidamente ristabilita con l’iperventilazione. Come per altri agenti alogenati, Forane deve essere utilizzato con prudenza nei pazienti che presentano ipertensione intracranica. In tali casi è eventualmente necessaria l’iperventilazione.

L’ipotensione e la depressione respiratoria aumentano man mano che l’anestesia si approfondisce.

In casi rari, dati clinici hanno dimostrato che l’isoflurano può provocare danni epatici che vanno da un moderato aumento degli enzimi epatici sino alla necrosi epatica fatale. Questo genere di reazioni sembrano essere dovute a fenomeni di sensibilizzazione agli anestetici.

Una cirrosi o un’altra condizione patologica con concomitanti disturbi della funzione epatica, ivi compresa anche una pregressa epatite virale, possono essere una ragione sufficiente per scegliere un anestetico diverso da un agente alogenato. È stato riportato che una precedente esposizione agli anestetici alogenati, specialmente se l’intervallo di tempo è inferiore a tre mesi, può aumentare la possibilità di danno epatico.

Sono stati segnalati casi isolati di aumento dei livelli di carbossiemoglobina con l’uso di agenti anestetici alogenati quali: desflurane, enflurane ed isoflurane.

Non si sono prodotte significative concentrazioni di monossido di carbonio quando sono stati usati normali adsorbenti idratati.

Si raccomanda di fare attenzione nel seguire le istruzioni dei produttori di adsorbenti di CO2.

Sono stati riportati rari episodi di estremo calore, fumo e/o fuoco spontaneo nel circuito dell’anestesia durante una anestesia generale effettuata con farmaci di questa classe in concomitanza all’uso di adsorbenti della CO2 disidratati, in modo particolare quelli contenenti idrossido di potassio (es. Baralyme). Qualora il medico sospetti che l’adsorbente della CO2 possa essere disidratato, dovrebbe sostituirlo prima della somministrazione di Isoflurane. L’indicatore dello stato di idratazione della maggior parte degli adsorbenti della CO2 non necessariamente vira di colore in seguito a disidratazione. Inoltre, la mancanza di una significativa variazione di colore non dovrebbe essere considerata come certezza di una adeguata idratazione. Gli adsorbenti della CO2 dovrebbero essere sostituiti routinariamente indipendentemente dallo stato dell’indicatore.

Come con altri anestetici generali, Forane deve essere somministrato in ambienti adeguatamente equipaggiati da personale che conosce la farmacologia della sostanza e qualificato nel trattare il paziente anestetizzato. Perchè si possa far variare facilmente e rapidamente i livelli di anestesia, dovranno essere utilizzati solo dei vaporizzatori che producano una erogazione che potrà essere verificata con precisione ragionevole.

È stato segnalato che se Forane interagisce con il filtro a idrossido di bario o a calce non perfettamente idratato si assiste alla formazione di monossido di carbonio. L’inalazione di monossido di carbonio determina, nei pazienti esposti, livelli elevati di carbossiemoglobina; quest’ultima risulta tossica a basse concentrazioni e non facilmente rilevabile con i comuni sistemi di monitoraggio, quale la pulsiossimetria.

Ogni qualvolta un paziente sottoposto ad anestesia in circuito chiuso con il prodotto sviluppi un’ipossia non correggibile con i comuni mezzi terapeutici, risulta opportuna una misurazione diretta della carbossiemoglobina. Ogni precauzione va inoltre presa per evitare la disidratazione del filtro a calce.

Ipertermia maligna

In soggetti predisposti, l’anestesia con isoflurane, potrebbe innescare uno stato ipermetabolico della muscolatura scheletrica che porta ad una aumentata richiesta di ossigeno e alla conseguente sindrome clinica conosciuta come ipertermia maligna. La sindrome clinica dell’ipertermia maligna comprende aspetti non specifici, come rigidità muscolare, tachicardia, tachipnea, cianosi, aritmie e pressione arteriosa instabile. Alcuni di questi segni non specifici possono anche presentarsi durante un’anestesia leggera, ipossia acuta, ipercapnia e ipovolemia.

L’aumento del metabolismo in generale può tradursi in un innalzamento della temperatura corporea (che potrebbe aumentare rapidamente, precocemente o tardivamente secondo il caso, ma spesso non rappresenta il primo segno della comparsa di un metabolismo aumentato) ed in un aumentato impiego del sistema di adsorbimento di CO2 (canestro surriscaldato). La PaO2 e il pH possono diminuire e si possono manifestare iperpotassiemia e deficit di basi.

Il trattamento dell’ipertermia maligna consiste nella sospensione dell’agente innescante (es. Isoflurane), la somministrazione ev di dantrolene sodico e una terapia di supporto.

Tale terapia impone l’adozione di tutte le misure più idonee a ripristinare una normale temperatura corporea, il supporto respiratorio e circolatorio in base alle esigenze e la gestione degli squilibri idro-elettrolitici-acido-base. (Consultare le informazioni fornite nel foglietto illustrativo sul dantrolene sodico per via endovenosa per ulteriori informazioni sulla gestione del paziente).

Un eventuale danno renale potrebbe presentarsi in tempi successivi, e il flusso urinario dovrebbe essere supportato, quando possibile.

L’uso di agenti anestetici inalatori è stato associato a rari casi di aumento dei livelli sierici di potassio che hanno provocato aritmie cardiache ed il decesso di pazienti in età pediatrica durante il decorso postoperatorio.

I pazienti affetti da malattia neuromuscolare latente o conclamata, in particolare dalla distrofia muscolare di Duchenne, sembrano essere maggiormente vulnerabili. L’uso concomitante di succinilcolina è stato associato alla maggior parte di questi casi, ma non a tutti. Questi pazienti hanno presentato anche aumenti significativi dei livelli sierici di creatinchinasi ed in alcuni casi, sono state registrate modificazioni di valori delle urine corrispondenti ad un quadro di una mioglobinuria. Nonostante le analogie che tale quadro clinico presenti con l’ipertermia maligna, nessuno di questi pazienti ha manifestato segni e sintomi di rigidità muscolare o della presenza di uno stato ipermetabolico. Si raccomanda un intervento precoce e aggressivo per il trattamento dell’iperkaliemia e delle aritmie resistenti, in quanto esso rappresenta una valutazione conseguente per la malattia neuromuscolare latente.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco