Furadantin: effetti collaterali e controindicazioni

Furadantin: effetti collaterali e controindicazioni

Furadantin (Nitrofurantoina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Infezioni acute e croniche delle vie urinarie da germi sensibili alla nitrofurantoina: pielonefriti, pieliti, cistopieliti, cistiti, calcolosi infette, idronefrosi infette, uretriti non gonococciche, uretriti abatteriche, prostatiti, piurie e batteriurie in genere, cistiti e pieliti della gravidanza, infezioni urinarie dell’infanzia. Profilassi delle infezioni urinarie prima e dopo interventi chirurgici e indagini strumentali delle vie urinarie.

Furadantin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Furadantin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Furadantin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Furadantin: controindicazioni

Ipersensibilità nota ai nitrofurani. Anuria, oliguria e altri gravi disturbi della funzionalità renale. Il prodotto comunque non raggiunge concentrazioni urinarie efficaci nei soggetti con clearance della creatinina inferiori a 40 ml/minuto. Per il rischio di anemia emolitica da immaturità enzimatica (glucosio-6-fosfodeidrogenasi), la nitrofurantoina è controindicata nella gravidanza a termine e nei bambini nei primi tre mesi di vita. Altrimenti nelle donne in stato di gravidanza e nell’infanzia, il prodotto deve essere usato solo in caso di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico. Insufficienza della glucosio-6-fosfodeidrogenasi.

Furadantin: effetti collaterali

Gastrointestinali: anoressia, nausea, vomito, diarrea, che possono essere minimizzati riducendo le dosi e/o somministrando il farmaco insieme ad alimenti. Sono stati inoltre osservati con varia intensità e frequenza i seguenti effetti collaterali:

Epatici: raramente ittero colestatico, epatiti da ipersensibilità.

Neurologici: neuriti periferiche talora gravi e irreversibili che si manifestano inizialmente con turbe parestesiche periferiche e che possono progredire interessando il tonotrofismo muscolare. Altre reazioni neurologiche sono: cefalea, vertigini, nistagmo, ipertensione endocranica, turbe cerebellari, neurite retrobulbare e nevralgia del trigemino.

Polmonari: da ipersensibilità al farmaco. Nei casi acuti sono accompagnate da febbre, tosse, dispnea, dolore toracico, brividi, eosinofilia e radiologicamente da infiltrato polmonare con reazione pleurica. Sono possibili, nei soggetti sottoposti a lunghi trattamenti, protratti oltre 6 mesi fino a diversi anni, reazioni polmonari di tipo cronico a decorso insidioso con segni di infiltrazione e/o fibrosi polmonare.

Ematologiche: anemia emolitica, specie nei soggetti con carenza della G-6-P-D; granulocitopenia; eosinofilia; anemia meagaloblastica.

Dermatologiche ed altre reazioni di ipersensibilità: urticaria, prurito, eruzioni eritemato-papuloso e vescicolari, artralgie, attacchi asmatici, anafilassi.

Furadantin: avvertenze per l’uso

Poichè le manifestazioni neurologiche e pneumologiche possono avere un inizio insidioso, i soggetti sottoposti a lunghe terapie debbono essere strettamente controllati. La comparsa di segni polmonari, di parestesie alle estremità o di emolisi richiede la sospensione della terapia. Il rischio di neuropatie periferiche è più alto nei diabetici, nei soggetti con affezioni renali, con malattie debilitanti o carenziali e in quelli con squilibri elettrolitici. La nitrofurantoina va pertanto impiegata con cautela in questo gruppo di pazienti. È possibile, come per gli altri antibatterici lo sviluppo di microrganismi resistenti e specialmente dello Pseudomonas. Il prodotto può provocare la colorazione giallo-bruna delle urine, evento senza rilevanza pratica.

Tenuto conto della possibilità di germi resistenti, quando non è sicura la reazione di sensibilità del germe verso la nitrofurantoina, è necessario procedere ad opportuni test batteriologici.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco