Nalissina: effetti collaterali e controindicazioni

Nalissina: effetti collaterali e controindicazioni

Nalissina (Acido Nalidixico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Infezioni dell’apparato urinario provocate da germi Gram-negativi sensibili compresa la maggioranza di ceppi di Proteus, di Klebsiella-Aerobacter (o Enterobacter) ed Escherichia coli.

Nalissina: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Nalissina ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Nalissina, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Nalissina: controindicazioni

La Nalissina è controindicata nei pazienti con nota ipersensibilità all’acido nalidissico, con anamnesi di affezioni convulsive e nei bambini al di sotto dei tre mesi di vita.

Nalissina: effetti collaterali

Nel corso di trattamento con acido nalidissico sono stati descritti i seguenti effetti collaterali.

Effetti sul sistema nervoso centrale

Sonnolenza, astenia, cefalea, vertigini. Raramente si sono manifestati disturbi visivi soggettivi reversibili. Queste reazioni scomparivano di solito rapidamente appena le dosi venivano ridotte o la terapia sospesa. Psicosi tossica o brevi convulsioni sono state descritte raramente, di solito dopo dosi eccessive. In generale le convulsioni si sono presentate in pazienti con fattori predisponenti quali epilessia o arteriosclerosi cerebrale. In neonati e bambini trattati con dosi terapeutiche di Nalissina sono stati osservati occasionalmente aumento della pressione endocranica con rigonfiamento della fontanella anteriore, edema papillare e cefalea. Sono stati descritti alcuni casi di paralisi del sesto nervo cranico. Sebbene i maccanismi di queste reazioni siano sconosciuti, i sintomi soggettivi e oggettivi scomparivano di solito rapidamente senza conseguenze allorché la terapia veniva sospesa.

Effetti gastrointestinali

Dolori addominali, nausea, vomito e diarrea.

Reazioni allergiche

Eruzione cutanea, prurito, orticaria, edema agioneurotico, eosinofilia, dolori articolari con rigidità e tumefazione delle articolazioni e raramente reazioni anafilattiche. Reazioni di fotosensibilità, interessanti soprattutto le superfici cutanee scoperte, sono scomparse dopo la sospensione della terapia.

Altre reazioni

Raramente stasi biliare, parestesie, acidosi metabolica, trombocitopenia, leucopenia, anemia emolitica, che in alcuni pazienti può essere associata con un deficit di attività della glucosio-6-fosfato deidrogenasi.

Nalissina: avvertenze per l’uso

Se la terapia viene protratta a lungo devono essere praticati periodici esami del sangue e della funzione renale ed epatica.

La Nalissina dev’essere usata con cautela in pazienti affetti da gravi forme di epatopatia da grave insufficienza renale, epilessia o da arteriosclerosi cerebrale.

Tenere fuori dalla portata dei bambini .


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco