Persantin: effetti collaterali e controindicazioni

Persantin: effetti collaterali e controindicazioni

Persantin (Dipiridamolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Persantin 75 mg – compresse rivestite è indicato:

come terapia aggiuntiva nel trattamento orale anticoagulante per la prevenzione della embolia da trombi associata alle protesi meccaniche valvolari cardiache.

Persantin 200 mg – capsule rigide a rilascio modificato è indicato:

come terapia aggiuntiva nel trattamento orale anticoagulante per la prevenzione della embolia da trombi associata alle protesi meccaniche valvolari cardiache;

nella prevenzione secondaria dell’ictus ischemico e degli attacchi ischemici transitori, da solo o in associazione con acido acetilsalicilico.

Persantin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Persantin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Persantin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Persantin: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

L’uso del prodotto è controindicato in caso di rari problemi ereditari che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti (vedere paragrafo 4.4).

Persantin: effetti collaterali

Alle dosi terapeutiche, gli effetti indesiderati sono solitamente lievi e transitori.

Gli effetti indesiderati sono di seguito elencati per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie:

Molto comune ? 1/10 Comune ? 1/100, < 1/10

Non comune ? 1/1.000, < 1/100 Raro ? 1/10.000, < 1/1.000

Molto raro < 1/10.000

Non nota la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili

Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota: trombocitopenia.

Disturbi del sistema immunitario

Non nota: ipersensibilitĂ , angioedema.

Patologie del sistema nervoso Molto comune: cefalea, vertigini.

Patologie cardiache Comune: angina pectoris. Non nota: tachicardia.

Patologie vascolari

Non nota: ipotensione, vampate di calore.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non nota: broncospasmo

Patologie gastrointestinali Molto comune: diarrea, nausea. Comune: vomito.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: eruzioni cutanee.

Non nota: orticaria.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune: mialgia.

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Non nota: emorragia post-procedurale, emorragia operatoria.

E’ stato osservato un peggioramento della sintomatologia delle coronaropatie e la presenza di dipiridamolo nei calcoli biliari (si veda paragrafo 4.4).

Persantin: avvertenze per l’uso

Il dipiridamolo si comporta, tra l’altro, come vasodilatatore. Dovrebbe essere impiegato con cautela in pazienti con gravi malattie a carico delle arterie coronarie quali angina instabile, infarto miocardico recente, ostruzione del flusso ventricolare sinistro, instabilità emodinamica (es. insufficienza cardiaca non compensata), ipotensione.

L’esperienza clinica suggerisce che i pazienti in trattamento con dipiridamolo per via orale che debbano essere anche sottoposti ad un test in condizioni di stress farmacologico con dipiridamolo per via endovenosa, dovrebbero sospendere la terapia orale 24 ore prima di sottoporsi al test stesso. La mancata osservanza di questa avvertenza puĂ² compromettere la sensibilitĂ  del test.

In pazienti affetti da miastenia grave, puĂ² rendersi necessaria una modifica dello schema di trattamento in caso di cambiamento nel dosaggio di dipiridamolo (vedere paragrafo 4.5).

Sono stati segnalati rari casi in cui il dipiridamolo, nella forma non coniugata, è risultato incluso nei calcoli biliari in percentuali variabili (fino al 70% del peso a secco del calcolo). CiĂ² si è verificato in pazienti anziani con segni di colangite ascendente, trattati per diversi anni con dipiridamolo per via orale. Non ci sono indicazioni che il dipiridamolo abbia determinato l’inizio della formazione dei calcoli in questi pazienti. E’ possibile che la deglucuronicazione batterica del dipiridamolo coniugato nella bile sia il meccanismo responsabile dell’inclusione del dipiridamolo nei calcoli biliari.

Persantin 75 mg compresse rivestite contiene saccarosio: una compressa ne contiene 29 mg, pari a 232 mg per dose massima giornaliera raccomandata. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

Persantin 75 mg compresse rivestite contiene l’eccipiente giallo tramonto FCF (E 110) che puĂ² causare reazioni allergiche.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco