Plander: effetti collaterali e controindicazioni

Plander: effetti collaterali e controindicazioni

Plander 40000 (Destrano 40) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Insufficienza cardiocircolatoria da riduzione di volume plasmatico.

Chirurgia vascolare a cuore aperto quale aggiunta al liquido di perfusione della macchina cuore-polmoni.

Arteriopatie periferiche al III° e IV° stadio di Fontaine (dolori a riposo e lesione trofiche).

Il prodotto puĂ² essere usato per la profilassi delle trombosi venose e dell’embolia polmonare in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici associati ad alto rischio di complicazioni trombo- emboliche (es. chirurgia dell’anca).

Plander 40000: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Plander 40000 ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Plander 40000, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Plander 40000: controindicazioni

Il destrano non deve essere impiegato nei pazienti con ipersensibilitĂ  accertata verso il farmaco; particolare cautela va comunque adottata nei soggetti eventualmente sensibilizzati da precedenti somministrazioni. Malattie renali con grave oliguria o anuria. Scompenso cardiaco

congestizio in atto. Spiccata tendenza alle emorragie specialmente per trombocitopenia e ipofibrinogenemia.

Plander 40000: effetti collaterali

Disturbi del sistema immunitario:

con l’infusione, talora di piccoli volumi, sono possibili reazioni allergiche di lieve e media gravitĂ  con febbre, orticaria, dolori articolari, nausea, vomito, ipotensione e broncospasmo; occasionalmente queste manifestazioni possono assumere un andamento gravissimo con comparsa di shock anafilattico o arresto cardiaco.

Patologie renali e urinarie: la rapida eliminazione del farmaco determina un aumento della viscositĂ  e del peso specifico delle urine che, specie nei soggetti mal idratati, possono essere causa di stasi tubulare.

Patologie epatobiliari: episodici aumenti delle transaminasi del siero.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramiteil sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

Plander 40000: avvertenze per l’uso

La somministrazione delle soluzioni di destrano va fatta esclusivamente per via endovenosa sotto diretto controllo del medico.

PoichĂ© le reazioni di ipersensibilitĂ  si possono verificare anche in pazienti che non sono mai stati trattati in precedenza con destrano e si manifestano soprattutto nella fase iniziale del trattamento, si raccomanda di controllare ripetutamente la pressione arteriosa del paziente e l’eventuale comparsa di reazioni cutanee o broncospasmo tenendolo sotto attenta osservazione durante l’infusione e specialmente durante i primi 30 minuti.

PoichĂ© occasionalmente è stata osservata l’insorgenza di shock alla prima inoculazione di destrano, si raccomanda che tale inoculazione sia preceduta dalla somministrazione endovenosa di un cortisonico. La comparsa dei segni prodromici di una reazione allergica richiede l’immediata sospensione del trattamento e l’adozione di idonee misure di rianimazione.

Prima della somministrazione è necessario correggere un’eventuale preesistente disidratazione del paziente che deve inoltre essere mantenuto ben idratato per tutto il periodo dell’infusione. In questi pazienti la somministrazione deve essere eseguita sotto diretto controllo del medico e la quantitĂ  non deve superare i 500 ml/ora.

Alle dosi raccomandate il destrano 40 non modifica sensibilmente i processi di coagulazione del sangue; tuttavia a dosi superiori a 15 ml/kg si puĂ² verificare un prolungamento del tempo di coagulazione ed una sensibile riduzione dell’attivitĂ  piastrinica. Per questo motivo il prodotto deve essere usato con cautela nei soggetti con tendenza alle emorragie; poichĂ© le alterazioni della coagulazione e dell’emostasi tendono ad essere piĂ¹ accentuate dopo traumi o interventi chirurgici di maggiore importanza, è necessario in ogni caso controllare attentamente l’insorgere di eventuali complicanze emorragiche. Si tenga inoltre presente che nei soggetti con emorragia in atto, l’aumento della pressione di perfusione puĂ² causare una ulteriore perdita di sangue. Infine è necessario impedire che il valore dell’ematocrito scenda al di sotto del 30%.

Se esiste l’indicazione adatta (shock ipovolemico) l’infusione iniziale anche rapida del prodotto è in genere ben tollerata; poichĂ© tuttavia con le sostanze che espandono il volume plasmatico è possibile il verificarsi di sovraccarico circolatorio, un’estrema attenzione richiede la somministrazione di destrano negli ipertesi, nei cardiopatici specie se esiste pericolo di edema polmonare acuto, nei soggetti con policitemia o malattie renali. La massima cautela richiede anche l’infusione in pazienti che abbiano da poco subito una trasfusione o che siano stati trattati con dosi elevate di soluzione elettrolitiche.

In ogni caso è necessario monitorare la pressione venosa e la diuresi; una bassa densitĂ  urinaria puĂ² indicare un deficit renale nell’eliminare destrano e puĂ² rappresentare un’indicazione alla sospensione del trattamento che deve essere sempre interrotto in caso di oliguria o anuria.

In generale l’impiego di soluzioni che modificano le proprietĂ  osmotiche del sangue deve essere valutato e controllato con i dati dello ionogramma e del pH ematico al fine di evitare indesiderati effetti di accumulo elettrolitico o pericolose interferenze con la funzione cardiaca, polmonare, renale o con il sistema nervoso centrale.

Nel trattamento delle arteriopatie periferiche al terzo e quarto stadio il farmaco deve essere impiegato in ambiente clinico altamente qualificato nell’ambito della patologia vascolare; si raccomandano inoltre prove di sensibilità da eseguire con particolare cautela nei soggetti notoriamente allergopatici e per i quali si consiglia la seguente metodica:

1-2 gocce del farmaco diluite in 10 ml di soluzione fisiologica, iniettate assai lentamente e seguite da un periodo di attenta osservazione per almeno 30 minuti. L’infusione terapeutica va effettuata con velocità non superiore a 30 gocce/minuto. La dose iniziale consigliata nel primo giorno non deve superare il 100 ml con successivi e graduali aumenti fino ad un massimo di

500 ml al dì, in assenza, ovviamente, di controindicazioni (pazienti cardiopatici, con insufficienza renale, ecc.).

Nel trattamento profilattico delle trombosi venose, la somministrazione del farmaco deve iniziare durante l’intervento chirurgico e mai a paziente sveglio o all’inizio dell’anestesia; tale indicazione deve essere valutata dal medico anche in confronto ad altre profilassi farmacologiche.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco