Xifia: effetti collaterali e controindicazioni

Xifia: effetti collaterali e controindicazioni

Xifia 400 mg (Cefixima Triidrata) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

XIFIA è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni causate da microrganismi sensibili (vedere paragrafo 5.1):

Esacerbazioni acute della bronchite cronica (AECB) Otite media acuta

Cistite acuta non complicata Pielonefrite non complicata.

Si devono prendere in considerazione le linee-guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

Xifia 400 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Xifia 400 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Xifia 400 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Xifia 400 mg: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, ad altri antibiotici cefalosporinici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Precedenti reazioni da ipersensibilità immediate e/o severe alla penicillina o a uno qualsiasi degli antibiotici beta-lattamici .

Xifia 400 mg: effetti collaterali

In questo paragrafo è stata usata la seguente convenzione per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune (1/10); comune (1/100, <1/10); non comune (1/1.000, <1/100); raro (1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Comune Non comune Raro Molto raro Non nota
(≥1/100, <1/10) (≥1/1.000, <1/100) (1/10.000, <1/1.000) (<1/10.000) (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Infezioni ed infestazioni Superinfezione batterica, superinfezione fungina Colite associata ad antibiotici(vedere paragrafo 4.4).
Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia Leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, anemia emolitica Trombocitosi, neutropenia
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Shock anafilattico, malattia da siero
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia
Patologie del sistema nervoso Cefalea Vertigini Iperattività psicomotoria
Patologie gastrointestinali Diarrea Dolore addominale, nausea, vomito Flatulenza
Patologie epatobiliari Epatite, ittero colestatico.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash Edema angioneurotico, prurito Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica Rash da farmaco con eosinofilia e sintomatologia sistemica(sindrome DRESS) (vedere paragrafo 4.4), eritema multiforme
Patologie renali urinarie Nefrite interstiziale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Infiammazione delle mucose, piressia
Esami diagnostici Aumento degli enzimi epatici (transaminasi, fosfatasi alcalina) Aumento dell’urea ematica Aumento della creatinina ematica Test di Coombs diretto ed indiretto positivi (vedere paragrafo 4.4).

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web: https://www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza

Xifia 400 mg: avvertenze per l’uso

La cefixima deve essere somministrata con cautela ai pazienti che hanno manifestato ipersensibilità ad altri medicinali. Le cefalosporine devono essere somministrate con cautela ai pazienti sensibili alla penicillina, poiché c’è qualche evidenza di allergenicità crociata parziale fra penicilline e cefalosporine.

I pazienti hanno manifestato severe reazioni (compresa l’anafilassi) ad entrambe le classi di farmaci. È richiesta particolare cautela nei pazienti che hanno manifestato reazioni allergiche alle penicilline o ad altri antibiotici beta-lattamici, in quanto possono verificarsi reazioni crociate (per le controindicazioni relative a reazioni note da ipersensibilità, vedere paragrafo 4.3).

Se si manifestano reazioni da ipersensibilità o reazioni anafilattiche dopo la somministrazione della cefixima, l’uso del medicinale deve essere sospeso immediatamente e si devono instaurare opportune misure d’emergenza.

Insufficienza renale

La cefixima deve essere somministrata con cautela in pazienti con clearance della creatinina < 20 mL/min (vedere paragrafì 4.2 e 5.2). Non ci sono dati sufficienti relativi all’uso della cefixima nelle fasce d’età dei pazienti pediatrici e degli adolescenti che presentano insufficienza renale. Pertanto, l’uso della cefixima non è raccomandato in questi gruppi di pazienti.

La funzionalità renale deve essere monitorata durante la terapia combinata con cefixima ed antibiotici aminoglicosidici, polimixina B, colistina o dosi elevate di diuretici dell’ansa (ad es. furosemide), a causa della possibilità di una compromissione renale addizionale. Questo riguarda in particolare i pazienti che già presentano una funzionalità renale ridotta (vedere paragrafo 4.5).

Il trattamento con cefixima alla dose raccomandata (400 mg) può alterare significativamente la normale flora del colon e portare ad una iperproliferazione di Clostridium. Studi indicano che una tossina prodotta dal Clostridium difficile è la causa primaria della diarrea associata agli antibiotici. Nei pazienti che manifestano grave diarrea persistente durante o dopo l’uso della cefixima, si deve tenere presente il rischio di una colite pseudomembranosa potenzialmente letale. L’uso della cefixima deve esser sospeso e si devono instaurare opportune misure di trattamento. L’uso di medicinali che inibiscono la peristalsi intestinale è controindicato (vedere paragrafo 4.8).

L’uso prolungato di cefixima può promuovere l’iperproliferazione di microrganismi non sensibili.

Gravi reazioni cutanee, come la sindrome da ipersensibilità a farmaci (sindrome DRESS, rash da farmaco con eosinofilia e sintomatologia sistemica) o reazioni cutanee bollose (necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson) sono state segnalate in pazienti trattati con cefixima (vedere paragrafo 4.8). Se tali reazioni si manifestano, interrompere immediatamente l’uso della cefixima.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco