Bart: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Bart 20 mg compresse rivestite (Tenoxicam): sicurezza e modo d’azione

Bart 20 mg compresse rivestite (Tenoxicam) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento sintomatico di affezioni reumatiche, infiammatorie e degenerative.

Bart 20 mg compresse rivestite: come funziona?

Ma come funziona Bart 20 mg compresse rivestite? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Bart 20 mg compresse rivestite

Categoria farmacoterapeutica: Farmaci antinfiammatori/antireumatici, non steroidei, oxicam-derivati – codice ATC: M01AC02.

Il tenoxicam, antinfiammatorio del gruppo degli oxicam, possiede spiccate proprietà antinfiammatorie, analgesiche ed antipiretiche, è dotato inoltre, di attività antiaggregante piastrinica. Come per altri farmaci antinfiammatori non steroidei il meccanismo di azione del tenoxicam non è stato ancora completamente definito. E’ stata comunque accertata la sua moderata attività inibitoria, sia in vitro che in vivo, sulla sintesi delle prostaglandine, noti mediatori chimici dell’infiammazione.

Prove in vitro su granulociti neutrofili umani suggeriscono che il tenoxicam possa agire inibendo il rilascio di radicali liberi dell’ossigeno e di enzimi lisosomiali che amplificano il danno tissutale nelle sedi di infiammazione. Tenoxicam, in vitro, è un potente inibitore delle metallo-proteasi (stromolisina e collagenasi) responsabili del danno cartilagineo. Queste proprietà farmacologiche spiegano almeno in parte l’efficacia clinica di tenoxicam nel trattamento delle affezioni dolorose, flogistico- degenerative, dell’apparato muscolo-scheletrico.


Bart 20 mg compresse rivestite: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Bart 20 mg compresse rivestite, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Bart 20 mg compresse rivestite

La farmacocinetica del tenoxicam è caratterizzata da elevata biodisponibilità, lunga emivita di eliminazione, degradazione metabolica pressoché totale. La lunga emivita di eliminazione consente un’unica somministrazione giornaliera. Dopo somministrazione orale, l’assorbimento del tenoxicam è rapido e completo (biodisponibilità assoluta pari al 100%). A stomaco pieno l’assorbimento è meno rapido, ma ugualmente completo. La concentrazione plasmatica massima dopo somministrazione orale si raggiunge nei soggetti a digiuno in media in 1,5 ore.

Il volume medio di distribuzione è di 10-12 litri. Nel sangue il tenoxicam si lega

all’albumina sierica per oltre il 99%. Come per altri farmaci antinfiammatori non steroidei i salicilati spiazzano il tenoxicam dal sito di legame con le proteine plasmatiche, aumentandone la clearance ed il volume di distribuzione.

Il tenoxicam diffonde nel liquido sinoviale.

Dopo somministrazioni ripetute alla posologia standard raccomandata di 20 mg una volta al giorno, le concentrazioni plasmatiche, raggiunto lo steady-state (dopo 10-15 giorni), si mantengono stabili, senza fenomeni di accumulo, e non superano i valori di 10-15 mcg/ml nemmeno per trattamenti ininterrotti della durata di oltre 4 anni.

Il tenoxicam subisce una degradazione pressoché totale e viene eliminato dall’organismo principalmente sotto forma di metaboliti inattivi.

L’emivita media è di 72 ore (range 42-98 ore). La clearance plasmatica è pari a 2 ml/min. Circa i due terzi della dose orale vengono eliminati con le urine (soprattutto come metabolita inattivo 5-idrossi-piridilico) ed il resto con la bile (principalmente sotto forma di composto glucuronoconiugato anch’esso inattivo).

Studi su soggetti anziani e in pazienti con insufficienza renale o con cirrosi epatica hanno dimostrato che la farmacocinetica del tenoxicam in questi pazienti non differisce da quella dei soggetti sani. A causa dell’elevato legame alle proteine plasmatiche del tenoxicam si richiede cautela nella somministrazione in pazienti con livelli di albumina plasmatica notevolmente ridotta.


Bart 20 mg compresse rivestite: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Bart 20 mg compresse rivestite agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Bart 20 mg compresse rivestite è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Bart 20 mg compresse rivestite: dati sulla sicurezza

Tenoxicam ha tossicità acuta, nell’animale, relativamente bassa [LD50 per os: 297 mg/kg (topo), 79 mg/kg (ratto), 128mg/kg (cane); i.p.: 446mg/kg (topo), 234mg/kg (ratto)], in particolare considerando che la dose efficace (ED50) nel ratto ha un range di 1.6 ? 12.9mg/kg.

In studi sulla tossicità subacuta e cronica condotti su babbuini, ratti, conigli con dosi fino a 60 volte superiori a quella indicata per l’uomo, i soli eventi patologici osservati sono stati lesioni renali e gastrointestinali, effetto caratteristico dei farmaci antinfiammatori non steroidei.

Negli animali gravidi è stato osservato un allungamento della durata delle gestazione ed un aumento della frequenza dei parti distocici, evento associato all’azione di inibizione della prostaglandino-sintetasi tipica di questi farmaci.

Nell’animale Tenoxicam non ha mostrato effetti mutageni, cancerogeni.

Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere sezìone 4.6).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Bart 20 mg compresse rivestite: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Bart 20 mg compresse rivestite

Bart 20 mg compresse rivestite: interazioni

Interazioni farmacocinetiche con altri farmaci

Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere sez. 4.4).

Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come warfarin (vedere sez. 4.4).

Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere sez. 4.4).

Diuretici, Ace inibitori e Antagonisti dell’angiotensina II: I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa ( per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo- ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono BART, in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante. Dato che il principio attivo si trova dopo la somministrazione in gran parte (99%) legato con le proteine circolanti, non può essere completamente escluso uno spiazzamento da altri farmaci con elevato legame proteico. Pertanto, qualora Tenoxicam venga associato ad altri farmaci fortemente legati alle proteine plasmatiche, deve esservi un accurato controllo medico per poter eventualmente adeguare le dosi. Le seguenti interazioni sono state segnalate con tenoxicam o con altri antinfiammatori non steroidei: Anticoagulanti orali o eparina: aumento del rischio di emorragia. Litio: l’assunzione contemporanea può elevare la litiemia oltre la soglia di tossicità. Metotrexate: potenziamento della tossicità ematologica del metotrexate. Triamterene: peggioramento della funzionalità renale. Ticlopidina: potenziamento dell’effetto antiaggregante. Tali associazioni vanno pertanto evitate a meno che non siano ritenute strettamente indispensabili da parte del medico che deve procedere ad un opportuno aggiustamento del dosaggio al fine di evitare indesiderati effetti da potenziamento e sorvegliare attentamente le condizioni cliniche del paziente. Evitare l’associazione con salicilati e altri farmaci antiflogistici per l’aumentato rischio di effetti collaterali. La somministrazione contemporanea di glucocorticoidi può aumentare il pericolo di emorragie gastrointestinali. Esistono altre possibili interazioni: tenoxicam può ridurre l’efficacia di diuretici (ad effetto dilavante), di diuretici utilizzati nel trattamento della ipertensione e probabilmente anche l’effetto di altri farmaci antipertensivi. In particolare non si è rilevata una interazione di significato clinico tra tenoxicam e furosemide, ma tenoxicam attenua l’effetto antipertensivo dell’idroclorotiazide.

Come altri farmaci antinfiammatori non steroidei, tenoxicam potrebbe ridurre l’effetto antipertensivo dei bloccanti ?-adrenergici e degli ACE-inibitori. Non sono segnalate interazioni tra antinfiammatori non steroidei e ?-adrenergici centrali o calcio antagonisti. La somministrazione concomitante di tenoxicam e atenololo non genera interazioni di rilevanza clinica. In corso di sperimentazioni cliniche non sono state riportate interazioni in pazienti trattati con digitalici.

Pertanto la somministrazione contemporanea di tenoxicam e digossina appare scevra da seri eventi avversi. In caso di contemporanea assunzione di farmaci contenenti potassio o di diuretici che determinano una ritenzione di potassio sussiste il rischio di un aumento della concentrazione potassica nel siero (iperpotassiemia).

Non sono state rilevate interazioni in caso di somministrazione concomitante di antiacidi, cimetidina, warfarin, ai dosaggi raccomandati. L’efficacia clinica di antidiabetici orali (glibornuride, glibenclamide e tolbutamide) non viene modificata da tenoxicam. Allo stesso tempo si raccomanda un accurato monitoraggio in pazienti con concomitanti terapie a base di anticoagulanti o antidiabetici. Non sono state rilevate interazioni di interesse clinico tra tenoxicam ed eparina a basso peso molecolare. Pur su casistiche ridotte, non sono state rilevate interazioni di rilevanza clinica in soggetti con concomitanti trattamenti a base di sali d’oro, penicillamina o probenecid.


Bart 20 mg compresse rivestite: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Bart 20 mg compresse rivestite: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I soggetti che hanno manifestato reazioni avverse che possono avere effetti sulla capacità di guidare e sull’uso dei macchinari, quali ad esempio vertigini, capogiri o disturbi della vista, devono astenersi dalla guida o dall’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco