Bicomplex: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Bicomplex (Complesso Vitaminico): sicurezza e modo d’azione

Bicomplex (Complesso Vitaminico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Coadiuvante nella terapia di stati tossinfettivi, postumi di epatiti e deficit funzionale epatico. Ipodisvitaminosi in corso di terapia con antibiotici, chemioterapici ed antitumorali.

Sindromi anemiche secondarie a carenza di vitamina B12 ed acido folico anche in corso di gravidanza, puerperio ed allattamento. Convalescenze.

In pediatria puo’ essere impiegato negli stati anemici specie se accompagnati da anoressia ed insufficiente accrescimento.

Bicomplex: come funziona?

Ma come funziona Bicomplex? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Bicomplex

Acido folinico –

Tra le forme ridotte di acido folinico, quella piu’ stabile sotto il profilo chimico e’ il 5- formiltetraidrofolato (acido folinico), denominato leucovorin (citrovorum factor).

L’acido folinico puo’ venire utilmente impiegato in associazione con i preparati anti-folico usati per la chemioterapia delle infezioni batteriche e protozoarie e di conseguenza anche in tutte le sindromi da carenza di folati che si manifestano in clinica soprattutto sotto forma di anemie.

Studi condotti mediante traccianti radio-attivi hanno dimostrato che il 5-formiltetraidrofolato (acido folinico) viene assorbito per via orale con un picco di assorbimento nel plasma dopo circa 60′ dalla somministrazione.

Sulla base delle ricerche cromatografiche il 5-formiltetraidrofolato viene eliminato in modo costante per via urinaria sotto forma di 10-formil o di 5,10-meteniltetraidrofolato.

Anche il rene esercita un controllo selettivo sulla secrezione di folati, tendendo a conservare il 5- metiltetraidrofolato a preferenza del 5-formiltetraidrofolato. La somministrazione per via orale a scopo terapeutico del 5-formiltetraidrofolato per prevenire o combattere la carenza di folati appare suffragata da dati sperimentali inequivocabili.

Cianocobalamina (Vitamina B12) –

Nell’organismo dei mammiferi la vitamina B12 svolge numerose attivita’ metaboliche importanti ed in apparenza diverse.

E’ probabile che la vitamina svolga una sola fondamentale attivita’ biochimica non ancora chiarita, che potrebbe eventualmente rendere ragione delle molteplici manifestazioni provocate dalla sua carenza osservate sia in vitro sia in vivo nei sistemi biologici.

La Vitamina B12 e’ un fattore essenziale per il normale svolgimento dei processi di accrescimento e di nutrizione.

La cianocobalamina e’ infatti un precursore dei coenzimi attivi 5-adenosilcobalamina e metilcobalamina, indispensabili per l’accrescimento e la replicazione cellulare, per il normale trofismo della mielina, per la sintesi della metionina e del succinil-CoA. Gli stati di carenza di Vitamina B12 sono caratterizzati tra l’altro da un deficit della produzione di eritrociti con comparsa di anemia megaloblastica e da alterazioni anatomo-funzionali del sistema nervoso.

Vitamine del complesso B –

I sistemi enzimatici che hanno come gruppo prostetico le vitamine del gruppo B formano delle unita’ funzionali a livello del metabolismo intermedio. Poiche’ la velocita’ globale di reazione di questi sistemi si fissa sul gradino piu’ basso interessato nella catena delle reazioni, la riduzione di attivita’ di un solo enzima puo’ alterare la funzione dell’intero sistema. La formazione di apoenzimi puo’ essere favorita dalla somministrazione dei corrispondenti cofermenti; le vitamine del complesso B, che hanno una funzione coenzimatica in oltre un centinaio di sistemi enzimatici, sono pertanto indicate nei disturbi dei processi ossidoriduttivi e negli squilibri del metabolismo protidico, lipidico e glucidico da carenza di coenzimi specifici.

Tiamina cloridrato (Vitamina B1)

E’ il coenzima di numerosi fermenti che occupano posizioni chiave nel metabolismo glucidico. La Vitamina B1 e’ essenziale per la decarbossilazione ossidativa dell’acido piruvico e dell’acido ?- chetoglutarico e, come gruppo prostetico della transchetolasi, per il breakdown dei carboidrati via pentoso fosfato.

Riboflavina (Vitamina B2)

Entra nel gruppo prostetico di FMN (flavinmononucleotide) e FAD (flavinoadenindinucleotide), piu’ noti con il nome di fermenti gialli respiratori o flavoproteine, di cui sono noti almeno 40 tipi presenti nei diversi sistemi enzimatici cellulari.

Nicotinamide (Vitamina PP)

Come componente dei dinucleotidi della nicotinammide (NAD+ e NADP+), la vitamina PP e’ presente in numerose ossidoriduttasi, fermenti che catalizzano il trasporto intracellulare dell’idrogeno.

Il NADH trasferisce parte dell’idrogeno prodotto nei processi del ciclo dell’acido citrico agli enzimi gialli B12-dipendenti della catena respiratoria, mentre l’idrogeno NADPH viene utilizzato per i processi biosintetici.

Sotto il profilo clinico le Vitamine B, particolarmente in forma di associazione, trovano una precisa indicazione nel trattamento coadiuvante delle epatopatie, per lo piu’ nel quadro di una multiterapia che ha lo scopo di agire, a diversi livelli e con vari meccanismi, sull’affezione.


Bicomplex: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Bicomplex, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Bicomplex

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Bicomplex: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Bicomplex agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Bicomplex è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Bicomplex: dati sulla sicurezza

Il preparato BICOMPLEX e’ risultato del tutto privo di caratteristiche tossiche evidenziabili sia dopo il trattamento acuto, sia dopo trattamento prolungato.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Bicomplex: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Bicomplex

Bicomplex: interazioni

Non sono state segnalate in letteratura ne’ rilevate nella pratica clinica.


Bicomplex: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Bicomplex: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono note in letteratura e dal monitoraggio finora eseguito, interferenze di BICOMPLEX con lo stato di vigilanza, per cui il prodotto non compromette la guida di autoveicoli e l’uso di macchine che richiedono prontezza di riflessi.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco