Gladio (Aceclofenac): sicurezza e modo d’azione
Gladio (Aceclofenac) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:
Trattamento di malattie osteo-articolari croniche quali: osteoartrosi, artrite reumatoide, spondilite anchilosante e di reumatismi extra articolari quali: periartriti, tendiniti, borsiti, entesiti.
Trattamento degli stati dolorosi acuti di differente eziologia quali: sciatalgie, lombalgie, mialgie, dismenorrea primaria, dolore conseguente a traumi di varia natura e odontalgia.
Gladio: come funziona?
Ma come funziona Gladio? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.
Farmacodinamica di Gladio
Categoria farmacoterapeutica: farmaco antinfiammatorio non steroideo ed antireumatico, codice ATC: M01AB16
Aceclofenac รจ un antinfiammatorio non-steroideo, appartenente alla classe degli analoghi dellโacido fenilacetico.
Negli studi condotti su differenti specie animali, aceclofenac ha mostrato in modelli sperimentali di infiammazione acuta e cronica un’attivitร analgesica ed antinfiammatoria, in termini sia terapeutici sia di profilassi, simile a quella di indometacina e diclofenac.
Il potere analgesico valutato su stati dolorosi indotti sperimentalmente da stimoli di diverso tipo รจ risultato confrontabile a quello di indometacina e diclofenac.
Aceclofenac, nei modelli sperimentali utilizzati, รจ altresรฌ risultato dotato di attivitร antipiretica. Non sono state riscontrate alterazioni funzionali a livello del sistema cardiovascolare, respiratorio e del sistema nervoso centrale. Gli effetti a livello renale sono paragonabili a quelli indotti da altri FANS.
Meccanismo dโazione
Aceclofenac รจ risultato un potente inibitore della cicloossigenasi, enzima che catalizza la conversione di acido arachidonico nei precursori delle prostaglandine e del trombossano.
Gladio: come si assorbe e si elimina?
Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Gladio, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.
Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.
Farmacocinetica di Gladio
Assorbimento
Studi di farmacocinetica condotti in diverse specie animali (ratto, cane e scimmia) dimostrano che aceclofenac somministrato per via orale ed intramuscolare รจ rapidamente assorbito sotto forma di farmaco immodificato.
Distribuzione
Il picco plasmatico (Cmax) viene raggiunto approssimativamente 1-3 ore (tmax) dopo l’assunzione del farmaco in relazione alla via di somministrazione utilizzata. L’emivita plasmatica รจ risultata mediamente pari a 6-8 ore a seconda della specie animale considerata. Nell’uomo la biodisponibilitร รจ vicina al 100%. L’emivita plasmatica รจ di 4 ore. Dopo somministrazione ripetuta non รจ stato osservato accumulo a livello del compartimento plasmatico.
Aceclofenac penetra nel liquido sinoviale, dove le concentrazioni raggiungono circa il 57% dei livelli plasmatici.
Metabolismo
Aceclofenac e i suoi metaboliti hanno un’elevata affinitร per le proteine plasmatiche (> 99%).
Il prodotto รจ presente in circolo principalmente come farmaco immodificato. Eliminazione
Circa i due terzi della dose somministrata vengono eliminati per via urinaria, principalmente sotto forma di idrossimetaboliti.
Il profilo farmacocinetico di aceclofenac รจ sovrapponibile nell’adulto e nell’anziano.
Gladio: รจ un farmaco sicuro?
Abbiamo visto come Gladio agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Gladio รจ un farmaco sicuro?
Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.
Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.
Gladio: dati sulla sicurezza
I risultati degli studi preclinici condotti con aceclofenac sono consistenti con quelli dei FANS. Lโorgano target principale รจ il tratto gastrointestinale.
La tossicitร di aceclofenac รจ stata valutata in differenti specie animali (topo, ratto, scimmia) usando diverse vie di somministrazione e adottando schemi di trattamento singolo e ripetuto.
Tossicitร acuta (DL50): topo e.v. 149-169 mg/kg (maschi-femmine), p.o. 211 mg/kg; ratto e.v. 94-137 mg/kg (maschi-femmine).
Tossicitร dopo somministrazione ripetuta (p.o.): ratto 4 settimane: assenza di tossicitร fino a
3 mg/kg/die; ratto 26 settimane: assenza di tossicitร fino a 1,5 mg/kg/die; scimmia 13 settimane: assenza di tossicitร fino a 5 mg/kg/die; scimmia 52 settimane: assenza di tossicitร fino a 3 mg/kg/die.
Tossicitร dopo somministrazione ripetuta (i.m.): scimmia 4 settimane: assenza di tossicitร fino a 3 mg/kg/die.
Dopo trattamento ripetuto sono state riscontrate evidenze di tossicitร gastrointestinale solo alle dosi piรน alte, che sono risultate rispettivamente nel ratto 3-6 volte e nella scimmia 5-10 volte superiori alla dose terapeutica nell’uomo. Tali effetti tossici sono risultati reversibili in entrambe le specie.
Aceclofenac non ha mostrato attivitร mutagena nรจ cancerogena.
Gli studi negli animali non mostrano evidenza di teratogenesi nel ratto, sebbene lโesposizione sistemica fosse bassa, e nel coniglio; il trattamento con aceclofenac (10 mg/kg/die) ha provocato una serie di alterazioni morfologiche in alcuni feti.
Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici degli inibitori della sintesi delle prostaglandine oltre a quelle giร riportate in altre parti di questo RCP (vedere paragrafo 4.6).
Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.
Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.
Gladio: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?
Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.
Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.
Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.
Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Gladio
Gladio: interazioni
Diuretici: aceclofenac, come altri FANS, puรฒ inibire lโattivitร dei diuretici. Sebbene non si sia osservata alcuna influenza sul controllo della pressione del sangue quando somministrato in concomitanza con bendrofluazide, non si possono escludere interazioni con altri diuretici. Nel caso di somministrazione concomitante con diuretici risparmiatori del potassio, si deve monitorare il potassio sierico.
Antipertensivi. I FANS possono ridurre lโeffetto dei farmaci antipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani) la co- somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dellโangiotensina II e di FANS puรฒ aumentare il rischio di insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono GLADIO in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dellโangiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo lโinizio della terapia concomitante e periodicamente in seguito.
Corticosteroidi.
Aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Anticoagulanti.
Come altri FANS, aceclofenac puรฒ aumentare l’attivitร dei farmaci anticoagulanti come il warfarin (vedere paragrafo 4.4) e pertanto i pazienti sottoposti a terapia combinata devono essere strettamente monitorati.
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs).
Lโuso concomitante con FANS puรฒ aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).
Antidiabetici.
Studi clinici mostrano che diclofenac puรฒ essere somministrato con antidiabetici orali senza influenzarne gli effetti clinici. Sono stati segnalati casi isolati di effetti ipoglicemici e iperglicemici: si consiglia pertanto di considerare la possibilitร di un aggiustamento del dosaggio degli ipoglicemizzanti in concomitanza con aceclofenac.
Metotrexato.
La possibile interazione tra FANS e metotrexato deve essere tenuta presente anche quando vengono somministrate basse dosi di metotrexato, specialmente nei pazienti con ridotta funzionalitร renale. Quando si deve somministrare la terapia combinata, la funzione renale deve essere monitorata. Si deve usare particolare prudenza quando si somministrano in concomitanza nell’arco delle 24 ore FANS e metotrexato, in quanto si puรฒ determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche dell’agente antitumorale con conseguente incremento della tossicitร di quest’ultimo.
Litio e digossina.
Diversi FANS inibiscono la clearance renale del litio e della digossina determinandone un aumento della concentrazione plasmatica. La combinazione deve quindi essere evitata a meno che sia possibile effettuare un controllo frequente dei livelli di litio e di digossina.
Altri FANS.
Lโuso concomitante di acido acetilsalicilico e altri FANS puรฒ incrementare la frequenza degli effetti collaterali.
Ciclosporina, tacrolimus.
Si ritiene che la somministrazione di FANS in concomitanza con ciclosporina o tacrolimus puรฒ aumentare il rischio di nefrotossicitร per la diminuita sintesi della prostaciclina nel rene. Durante la terapia combinata รจ quindi importante monitorare attentamente la funzione renale.
Zidovudina.
Quando i FANS sono somministrati con zidovudina, aumenta il rischio di tossicitร ematica; ci sono indicazioni di aumentato rischio di emartrosi ed ematoma negli emofiliaci HIV (+) in trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene.
Gladio: posso guidare la macchina se lo prendo?
Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.
Molti farmaci riducono la capacitร di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni
E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.
Gladio: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari
Come avviene con altri FANS, la somministrazione di GLADIO potrebbe dar luogo, nei pazienti particolarmente predisposti, a capogiri, vertigini o altri disturbi del sistema nervoso centrale: di questo dovrebbero essere informati coloro che sono impegnati alla guida di autoveicoli o all’uso di macchinari che richiedono attenzione e vigilanza.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco