Plasmavolume: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Plasmavolume (Etamido + Elettroliti): sicurezza e modo d’azione

Plasmavolume (Etamido + Elettroliti) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’ipovolemia causata da emoragia acuta in cui i cristalloidi da soli non sono considerati sufficienti (vedere paragrafì 4.2, 4.3 e 4.4)

Plasmavolume: come funziona?

Ma come funziona Plasmavolume? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Plasmavolume

Categoria farmacoterapeutica: sostituti del sangue e frazioni proteiche plasmatiche,

Codice ATC: B05AA07

PlasmaVolume è un sostituto colloidale del plasma e contiene 6% di amido idrossietilico in soluzione di Ringer acetato (osmolarità teorica 277 mOsm/l). Il peso molecolare medio è di 130.000 Dalton, la sostituzione molare è di 0,42.

PlasmaVolume è iso-oncotico, ovvero l’aumento del volume plasmatico intravascolare è equivalente al volume infuso.

La componente elettrolitica in Plasma Volume è una soluzione di Ringer acetato con una composizione cationica iso-ionica e con l’acetato come anione metabolizzante. L’acetato è ossidato ed ha un effetto alcalinizzante nell’equilibrio acido-base che è a favore quando è presente una tendenza sottostante all’acidosi metabolica.

Plasma Volume combina il colloide amido idrossietilico 130/0,42 per la sostituzione del volume con il componente acido-base bilanciato soluzione Ringer acetato.

La durata dell’effetto volume dipende principalmente dalla sostituzione molare e, in misura minore, dal peso molecolare medio. L’idrolisi intravascolare dei polimeri di amido idrossietilico causa il rilascio continuo di molecole più piccole, attive da un punto di vista oncotico prima di essere escrete attraversi i reni.

L’emodiluizione con PlasmaVolume può ridurre l’ematocrito e la viscosità plasmatica.

Dopo l’emodiluizione isovolemica, l’effetto di espansione del volume è mantenuto per almeno 6 ore.

Esperienza dal trattamento nei bambini

I dati nei bambini sono limitati, pertanto si raccomanda di non utilizzate prodotti contenenti HES in questa popolazione.


Plasmavolume: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Plasmavolume, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Plasmavolume

L’amido idrossietilico è una miscela di diverse sostanze, aventi diversi gradi di sostituzione e peso molecolare. L’eliminazione dipende dal peso molecolare e dal grado di sostituzione. Le molecole di dimensioni minori della soglia renale sono eliminate tramite filtrazione glomerulare. Le molecole di dimensioni maggiori vengono metabolizzate dall’?-amilasi per poi essere eliminate dai reni. La velocità di degradazione diminuisce con l’aumento del grado di sostituzione. Circa il 50% della dose somministrata è escreto con le urine entro 24 ore.

In seguito a una singola infusione di 1000 ml di PlasmaVolume, la clearance plasmatica è pari a 16 ml/min e l’AUC è 51 mg /ml/h. L’emivita sierica terminale è di circa 17 ore.

Non sono disponibili dati farmacocinetici nel trattamento nei bambini.


Plasmavolume: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Plasmavolume agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Plasmavolume è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Plasmavolume: dati sulla sicurezza

PlasmaVolume non è stato testato in studi tossicologici sugli animali. In studi tossicologici sugli animali, con trattamenti ipervolemici ripetuti con prodotti simili all’amido idrossietilico, sono state evidenziate in molti organi emorragia e istiocitosi estesa (accumulo di istiociti schiumosi/macrofagi), con aumento del peso di fegato, reni e milza. Sono stati segnalati depositi di grasso e vacuolizzazione dell’organo, oltre a livelli elevati di AST e ALT nel plasma. Si suppone che alcuni degli effetti descritti siano attribuibili a emodiluizione, sovraccarico circolatorio, assorbimento e accumulo di amido nei fagociti.

Test standard su prodotti simili all’amido idrossietilico hanno mostrato assenza di genotossicità.

Studi sulla tossicità riproduttiva hanno mostrato emorragia vaginale, effetti embriotossici e fetotossici oltre che teratogeni, dopo somministrazione ripetuta di amido idrossietilico negli animali. Questi effetti possono essere correlati all’emodiluizione che porta a ipossia fetale ed a ipervolemia. L’emorragia può essere in parte correlata, inoltre, agli effetti diretti dell’amido idrossietilico sulla coagulazione del sangue. Nel trattamento di pazienti ipovolemici si deve sempre evitare l’emodiluizione da sovraccarico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Plasmavolume: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Plasmavolume

Plasmavolume: interazioni

L’uso concomitante di prodotti a base di amido idrossietilico può prolungare il tempo di coagulazione nei pazienti trattati con l’eparina, con gli anticoagulanti, con i FANS e con il sodio valproato..

A causa dei possibili rischi di contaminazione microbica e di incompatibilità, PlasmaVolume non deve essere miscelato con altri medicinali. Se in singoli casi è indicata l’aggiunta di un altro farmaco, è importante tener presente la compatibilità generale. La miscelazione di PlasmaVolume in particolare con soluzioni che contengono fosfato o carbonato, può causare precipitazione.


Plasmavolume: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Plasmavolume: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non pertinente

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco