Ridiodent: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ridiodent (Sodio Fluoruro + Cetilpiridinio Cloruro + Borace): sicurezza e modo d’azione

Ridiodent (Sodio Fluoruro + Cetilpiridinio Cloruro + Borace) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Coadiuvante nella profilassi della carie e nella inibizione della placca batterica.

Ridiodent: come funziona?

Ma come funziona Ridiodent? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ridiodent

Elemento essenziale ed indispensabile alla formazione della apatite biologica è il fluoro che oltre catalizzare la creazione di legami tra apatite minerale e matrice organica, in qualità di antienzima, inibisce l’idrolisi diastasica dei carboidrati, riducendo così la formazione di quegli acidi-organici (lattico e piruvico) che provocano la decalcificazione dentale e quindi l’inizio del processo carioso.

Cetilpiridinio cloruro quale disinfettante ammonico quaternario ha la possibilità di dissociarsi in anioni inattivi e cationi dotati di attività battericida su germi gram-positivi e gram-negativi.

Il Sodio Borato svolge attività batteriostatica e fungistatica.


Ridiodent: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ridiodent, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ridiodent

Il Borace si comporta similmente all’Ac. Borico che risulta essere assorbito dal tratto gastro-intestinale , dalla cute lesa, dalle ferite e dalle membrane mucose. Non penetra invece facilmente attraverso la cute integra. Il picco ematico dopo ingestione si ha entro 1-2 ore ; l’emivita è di 5-10. Non viene metabolizzato ma escreto immodificato prevalentemente dal rene: il 50% entro 12 ore il rimanente nell’arco di 5-7 gg.

La lenta eliminazione può essere responsabile di fenomeni tossici di accumulo per esposizioni ripetute. Il Fluoruro di sodio è rapidamente assorbito nel tratto gastrointestinale ed escreto nelle urine e in piccole quantità nelle feci e nel sudore: diffonde attraverso la placenta ed è presente nella saliva, nelle unghie e nei capelli.


Ridiodent: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ridiodent agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ridiodent è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ridiodent: dati sulla sicurezza

RIDIODENT collutorio ed i suoi principi attivi sono stati saggiati sul piano tossicologico e somministrati per via orale nel topo e nel ratto, con risultati praticamente atossici.

RIDIODENT somministrato quotidianamente per 28 gg al ratto non ha provocato alcuna variazione della curva di crescita, della morfologia del sangue, dei parametri ematochimici, dei valori della transaminasi e dell’esame delle urine.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ridiodent: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ridiodent

Ridiodent: interazioni

Evitare l’uso contemporaneo di altri antisettici.


Ridiodent: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ridiodent: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessuno

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco