Striant: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Striant™ (Testosterone): sicurezza e modo d’azione

Striant™ (Testosterone) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Striant™ è indicato per la terapia sostitutiva del testosterone per l’ipogonadismo maschile quando la carenza di testosterone è stata confermata mediante caratterizzazioni cliniche e test biochimici (vedere paragrafo 4.4).

Striant™: come funziona?

Ma come funziona Striant™? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Striant™

Categoria farmacoterapeutica: Androgeni, derivati del 3-oxoandrostene (4), codice ATC: G03B A03

Gli androgeni endogeni, compreso il testosterone e il diidrotestosterone (DHT), sono responsabili della normale crescita e del normale sviluppo degli organi sessuali maschili e del mantenimento delle caratteristiche sessuali secondarie. Questi effetti comprendono la crescita e la maturazione di prostata, vescicole seminali, pene e scroto; lo sviluppo della distribuzione maschile dei peli, come i peli facciali, pubici, toracici e ascellari; l’allargamento della laringe, l’ispessimento delle corde vocali, lo sviluppo della muscolatura corporea e la distribuzione del grasso.

I farmaci della categoria degli androgeni promuovono anche la ritenzione di azoto, sodio, potassio, fosforo e una diminuita escrezione urinaria di calcio. E’ stato riportato che gli androgeni aumentano l’anabolismo proteico e diminuiscono il catabolismo proteico. Il bilancio dell’azoto è aumentato solo in caso di sufficiente assunzione di calorie e proteine.

Durante la somministrazione esogena di androgeni, il rilascio endogeno di testosterone può essere inibito mediante inibizione a ritroso dell’ormone luteinizzante pituitario (LH).


Striant™: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Striant™, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Striant™

Assorbimento

Striant™ permette il rilascio lento e l’assorbimento del testosterone attraverso la gengiva e le superfici della guancia in contatto con la compressa. Siccome il drenaggio venoso dalla bocca è verso la vena cava superiore, il trasporto transbuccale di testosterone evita il metabolismo di primo passaggio (epatico), evitando quindi una sostanziale metabolizzazione ed eliminazione. Come risultato Striant™ è

in grado di produrre concentrazioni di testosterone circolante in maschi ipogonadici simili ai livelli fisiologici visti in giovani sani, di 3.0-10.5 ng/ml (10.4-36.4 nmol/L).

A seguito della applicazione iniziale di Striant™, la concentrazione sierica di testosterone raggiunge un massimo entro 10-12 ore.

Le concentrazioni sieriche tipiche di testosterone nelle 24 ore in studi clinici sono state: media 5,40

±1,70 ng/ml (18,72 ? 5,90 nmol/L); massima 9,00 ±3,10 ng/ml (31,20 ? 10,75 nmol/L); minima 3,10

±1,40 ng/ml (10,75 ? 4,85 nmol/L).

Le concentrazioni sieriche di testosterone si avvicinano al livello steady-state dopo 24 ore di trattamento col doppio dosaggio giornaliero. Dopo la rimozione della compressa, la concentrazione sierica di testosterone diminuisce a un livello inferiore al livello di normalità entro 2-4 ore. Striant™ è indicato per un dosaggio bigiornaliero; tuttavia le singole compresse continuano a fornire livelli fisiologici di testosterone per periodi di applicazione fino a 16 ore.

Biodisponibilità

Una stima della quantità di testosterone assorbita sistemicamente da Striant™ è 3,1 (standard deviation 1,65) mg per un dosaggio di 30 mg applicato per 12 ore. Le applicazioni di dose singola di Striant™ hanno dato come risultato una concentrazione media di 3,9 ng/ml (13,52 nmol/L).

Distribuzione

Il testosterone circolante è principalmente legato nel siero alla globulina che lega l’ormone sessuale (SHBG) e all’albumina. La frazione di testosterone legata all’albumina si dissocia facilmente dall’albumina e si presume che sia attiva biologicamente. La porzione di testosterone legata a SHBG non è considerata biologicamente attiva. La quantità di SHBG nel siero e il livello totale di testosterone determinano la distribuzione dell’androgeno biologicamente attivo e non attivo. La capacità legante di SHBG è elevata nei bambini prima della pubertà, diminuisce durante la pubertà e negli adulti e aumenta nuovamente nelle ultime decadi della vita. Circa il 40% del testosterone nel plasma è legato a SHBG, il 2% rimane non legato (libero) e la parte rimanente è legata ad albumina e altre proteine.

Metabolismo

In letteratura è riportata una variabilità considerevole della emivita del testosterone, compresa fra 10 e 100 minuti. La inattivazione del testosterone ha luogo principalmente nel fegato. Il testosterone è metabolizzato a diversi 17-chetosteroidi attraverso due meccanismi diversi, e i metaboliti maggiormente attivi sono estradiolo e diidrotestosterone (DHT). Il DHT si lega alla globulina che lega l’ormone sessuale (SHBG) con maggiore affinità del testosterone. In molti tessuti, la attività del testosterone sembra dipendere dalla riduzione del DHT, che si lega ai recettori del citosol. Il complesso steroide-recettore viene trasportato al nucleo, dove inizia la trascrizione e le variazioni cellulari collegate all’azione androgena. Nei tessuti riproduttivi il DHT viene inoltre metabolizzato a 3-alfa- e 3-beta-androstenediolo.

Le concentrazioni di DHT aumentano parallelamente alle concentrazioni di testosterone durante il trattamento con Striant™. Ventiquattrore dopo il trattamento le concentrazioni sieriche medie di DHT sono nell’ambito dell’intervallo di normalità. Il rapporto medio steady-state T/DHT durante il trattamento con Striant™ è rimasto vicino al rapporto fisiologico di 10.

Eliminazione

Circa il 90% della dose di testosterone somministrato intramuscolo viene escreto nelle urine come coniugato del testosterone e dei suoi metaboliti con acido glucuronico e acido solforico, circa il 6% di una dose viene escreto nelle feci, per lo più in forma non coniugata. L’inattivazione del testosterone ha luogo principalmente nel fegato.


Striant™: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Striant™ agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Striant™ è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Striant™: dati sulla sicurezza

Il testosterone non è risultato mutageno in vitro nel modello di mutazione inversa (Ames test) o in cellule ovariche di criceto. In studi su animali da laboratorio è stata trovata una relazione fra trattamento con androgeni e alcuni tipi di cancro. I dati sperimentali nei ratti hanno mostrato una aumentata incidenza del cancro prostatico dopo trattamento con testosterone.

Gli ormoni sessuali sono noti per facilitare lo sviluppo di certi tumori indotti da agenti cancerogeni noti. La importanza clinica di quest’ultima osservazione non è nota.

Gli studi di fertilità in roditori e primati hanno mostrato che il trattamento con testosterone può influire sulla fertilità sopprimendo la spermatogenesi in modo dose-dipendente.

I dati preclinici e clinici a lungo termine sulla tollerabilità locale sono limitati.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Striant™: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Striant™

Striant™: interazioni

Corticosteroidi: la somministrazione contemporanea di testosterone e ACTH o corticosteroidi può aumentare la formazione di edema e deve essere effettuata con cautela, particolarmente in pazienti con patologie cardiache, renali o epatiche.

Anticoagulanti: il testosterone e altri androgeni possono aumentare l’effetto anticoagulante se somministrati contemporaneamente ad anticoagulanti come warfarina. I pazienti in terapia con anticoagulanti devono essere controllati attentamente, specialmente quando si inizia e si interrompe la terapia sostitutiva con testosterone.

Gli androgeni possono diminuire le concentrazioni di globulina che lega la tiroxina, portando a diminuiti livelli sierici totali di T4 e aumentato assorbimento di T3 e T4. Le concentrazioni di ormone tiroideo libero rimangono tuttavia invariate, e non ci sono evidenze cliniche di disfunzione tiroidea.


Striant™: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Striant™: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Striant™ non influenza la capacità di guidare e di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco