Tarflec: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Tarflec (Flecainide Acetato): sicurezza e modo d’azione

Tarflec (Flecainide Acetato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento di

Tachicardia nodale reciprocante atrioventicolare; aritmie associate a sindrome di Wolff-Parkinson-White e condizioni simili con vie di conduzione accessorie, se altri trattamenti non sono risultati efficaci.

Aritmia ventricolare parossistica sintomatica grave e potenzialmente fatale che non ha risposto ad altre forme di terapia. Anche nel caso in cui altri trattamenti non siano stati tollerati.

Aritmie atriali parossistiche (fibrillazione atriale, flutter atriale e tachicardia atriale) in pazienti con sintomi invalidanti dopo conversione, posto che vi sia una effettiva necessità di trattamento sulla base della gravità dei sintomi clinici, qualora altri trattamenti sono risultati inefficaci. A causa dell’aumento del rischio di effetti pro- aritmici è necessario escludere cardiopatie strutturali e/o compromissione della funzione ventricolare sinistra.

Tarflec: come funziona?

Ma come funziona Tarflec? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Tarflec

Categoria farmacoterapeutica: Antiaritmici, Classe IC, Flecainide Codice ATC: C01 BC 04

La flecainide acetato è un agente antiaritmico di Classe IC usato per il trattamento delle gravi aritmie ventricolari sintomatiche potenzialmente fatali e per le aritmie sopraventricolari.

Dal punto di vista elettrofisiologico, la flecainide è un agente antiaritmico di tipo anestetico locale (classe IC). E’ un anestetico locale di tipo amidico, essendo strutturalmente correlato alla procainammide e all’encainide in quanto anche questi agenti sono derivati della benzammide.

La caratterizzazione della flecainide come agente di Classe IC si basa su tre fattori: marcata depressione del canale rapido del sodio nel cuore; cinetica lenta di inizio e fine dell’inibizione del canale del sodio (che riflette un lento attaccamento e una lenta dissociazione dai canali di sodio); e l’effetto differenziale del farmaco sulla durata del potenziale d’azione nel muscolo ventricolare rispetto alle fibre di Purkinje, senza alcun effetto sul primo e una marcata riduzione dell’effetto sulle ultime. Questa serie di proprietà causa una marcata depressione della velocità di conduzione nelle fibre dipendenti dalle fibre del canale rapido per la depolarizzazione, ma con un lieve aumento del periodo refrattario effettivo testato sui tessuti cardiaci isolati. Queste proprietà elettrofisiologiche della flecainide acetato possono portare a un prolungamento dell’intervallo PR e della durata di QRS nell’ECG. A concentrazioni molto elevate, la flecainide esercita un debole effetto depressivo sui canali lenti nel miocardio. Questo si accompagna a un effetto inotropo negativo.


Tarflec: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Tarflec, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Tarflec

Assorbimento

La flecainide è quasi completamente assorbita dopo somministrazione orale e non viene

sottoposta ad un ampio metabolismo di primo-passaggio. E’ stato riportato che la biodisponibilità delle compresse di flecainide acetato è del 90% circa.

L’intervallo terapeutico di concentrazione plasmatica generalmente accettato è tra 200 e 1000 ng per ml. Quando somministrata per via endovenosa, il tempo medio di raggiungimento del picco della concentrazione sierica è stato di 0,67 ore e la biodisponibilità media del 98%, rispetto a 1 ora e 78% dopo somministrazione di una soluzione orale e 4 ore e 81% dopo assunzione di una compressa.

Distribuzione

La flecainide è legata alle proteine plasmatiche per il 40% circa. La flecainide attraversa la placenta ed è escreta nel latte materno.

Biotrasformazione

Eliminazione

La flecainide è escreta principalemtne nelle urine, circa il 30% come farmaco immodificato e il resto come metaboliti. Il 5% circa è escreto nelle feci. L’escrezione della flecainide è diminuita in caso di insufficienza renale, patologie epatiche, insufficienza cardiaca e nelle urine alcaline. L’emodialisi rimuove solo l’1% circa della flecainide immodificata.

L’emivita di eliminazione della flecainide è di circa 20 ore.


Tarflec: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Tarflec agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Tarflec è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Tarflec: dati sulla sicurezza

Gli unici dati preclinici rilevanti per il medico che prescrive il farmaco, oltre a quelli già inclusi in altre sezioni del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto sono i seguenti effetti individuati sulla riproduzione. In un ceppo di conigli la flecainide ha causato teratogenicità ed embriotossicità. I dati disponibili non sono stati sufficienti per stabilire un margine di sicurezza per questo effetto. Tuttavia, questi effetti non sono stati riscontrati in altri ceppi di conigli, ratti e topi.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Tarflec: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Tarflec

Tarflec: interazioni

Antiaritmici di classe I: la flecainide non deve essere somministrata in concomitanza con altri antiaritmici di classe I (es. chinidina).

Antiaritmici di classe II: con flecainide deve essere considerata la possibilità di effetti inotropi negativi aggiuntivi degli antiaritmici di classe II, cioè beta-bloccanti e altri deprimenti cardiaci.

Antiaritmici di classe III: se la flecainide è somministrata in presenza di amiodarone, la dose usuale di flecainide deve essere ridotta del 50% e il paziente attentamente monitorato per individuare eventuali effetti indesiderati. In queste circostanze, il monitoraggio dei livelli plasmatici è fortemente raccomandato.

Antiaritmici di classe IV: l’uso di flecainide con bloccanti dei canali del calcio, es. verapamil, deve essere considerato con cautela.

Un aumento dei livelli plasmatici può derivare anche da compromissione della funzionalità renale, a causa di una riduzione della clearance della flecainide (vedere paragrafo 4.4).

L’ipopotassiemia, ma anche l’iperpotassiemia o altri disturbi elettrolitici, devono essere corretti prima di somministrare flecainide. L’ipopotassiemia può derivare dall’uso concomitante di diuretici, corticosteroidi o lassativi.

Antistaminici: aumento del rischio di aritmie ventricolari con mizolastina, astemizolo e

terfenadina (evitare l’uso concomitante).

Antivirali: le concentrazioni plasmatiche sono aumentate da ritonavir, lopinavir e indinavir

(aumento del rischio di aritmie ventricolari) (evitare l’uso concomitante).

Antidepressivi: paroxetina, fluoxetina e altri antidepressivi aumentano la concentrazione plasmatica di flecainide; aumento del rischio delle aritmie con antidepressivi triciclici.

Antiepilettici: dati limitati nei pazienti trattati con induttori enzimatici noti (fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) indicano solo un aumento del 30% nella velocità di eliminazione della flecainide.

Antipsicotici: clozapina – aumento del rischio delle aritmie.

Antimalarici: chinina e alofantrina aumentano le concentrazioni plasmatiche di flecainide.

Diuretici: effetto di classe dovuto a ipopotassiemia che può dar luogo a cardiotossicità.

Antistaminici H2 (per il trattamento delle ulcere gastriche): l’antagonista H

2

cimetidina inibisce il metabolismo della flecainide. Nei soggetti sani trattati con cimetidina (1 g al giorno) per una settimana, l’AUC di flecainide è aumentata di circa il 30% e l’emivita di circa il 10%.

Glicosidi cardiaci: la flecainide può causare un aumento di circa il 15% del livello plasmatico di digossina, evento di improbabile rilevanza clinica per i pazienti con livelli plasmatici all’interno dell’intervallo terapeutico.

Nei pazienti digitalizzati si raccomanda di misurare i livelli plasmatici della digossina non meno di 6 ore dopo ogni dose di digossina, prima o dopo la somministrazione di flecainide.

Anticoagulanti: il trattamento con flecainide è compatibile con l’uso di anticoagulanti orali.


Tarflec: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Tarflec: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Flecainide acetato influisce moderatamente sulla capacità di guidare e usare macchinari. La capacità di guidare, utilizzare e lavorare con macchinari in sicurezza può essere influenzata da reazioni avverse come capogiri e disturbi visivi, se presenti.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco