Traflash: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Traflash 50 mg compressa orodispersibile (Tramadolo Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Traflash 50 mg compressa orodispersibile (Tramadolo Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento del dolore da moderato a grave

Traflash 50 mg compressa orodispersibile: come funziona?

Ma come funziona Traflash 50 mg compressa orodispersibile? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Traflash 50 mg compressa orodispersibile

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici, altri oppioidi. Codice ATC: N02AX02.

Il tramadolo è un analgesico ad azione centrale. Il tramadolo è un agonista puro non selettivo per i recettori oppiodi mu, delta e kappa con una maggiore attività nei confronti del recettore mu. Altri meccanismi che possono contribuire al suo effetto analgesico comprendono l’inibizione della ricaptazione neuronale della noradrenalina e l’aumento del rilascio della serotonina.

Il tramadolo ha proprietà antitussive. A differenza della morfina, il tramadolo non deprime la respirazione su un ampio intervallo di dosi analgesiche. Gli effetti del tramadolo sul sistema cardiovascolare sono relativamente modesti. La potenza del tramadolo è compresa tra 1/10 e 1/6 di quella della morfina.


Traflash 50 mg compressa orodispersibile: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Traflash 50 mg compressa orodispersibile, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Traflash 50 mg compressa orodispersibile

Assorbimento

Dopo somministrazione orale, il tramadolo è quasi completamente assorbito. La biodisponibilità assoluta media è circa il 70% dopo la somministrazione di una singola dose e aumenta approssimativamente fino al 90% allo stato stazionario (steady-state).

Dopo somministrazione di una dose orale singola di tramadolo 100 mg in volontari sani, le concentrazioni plasmatiche sono rivelabili dopo circa 15-45 minuti con una Cmax media di 280-308 ng/ml e un Tmax di 1.6-2 ore.

I risultati di uno studio specifico comparativo tra le compresse orodispersibili e le capsule a rilascio immediato, hanno mostrato che la somministrazione di una dose singola di Traflash 50 mg in volontari sani produce una AUC media di 1102 ± 357 ng/ml, una Cmax media di 141

± 39 ng/ml, e un Tmax medio di 1,5 ore. Questo dimostra la bioequivalenza nei confronti delle capsule da 50 mg a rilascio immediato (AUC 1008 ± 285 ng/ml, Cmax 139 ± 37 ng/ml, Tmax 1,5 ore).

Distribuzione

Il legame del tramadolo alle proteine plasmatiche è circa del 20% ed è indipendente dalla concentrazione plasmatica del farmaco all’interno del suo intervello terapeutico.

Il tramadolo attraversa la barriera emato-encefalica e la barriera placentare. Nel latte materno sono state trovate tracce di tramadolo e del suo metabolita, l’O-desmetil-tramadolo (rispettivamente lo 0,1% e lo 0,02% della dose somministrata).

Il tramadolo ha un’elevata affinità tissutale e un volume di distribuzione apparente di 3-4 l/kg.

Metabolismo

Poichè nell’uomo si evidenza una percentuale maggiore di tramadolo immodificato escreto rispetto agli animali, è probabile che il contributo di questo metabolita all’attività analgesica sia minore negli uomini che negli animali. Nell’uomo la concentrazione plasmatica di questo metabolita è circa il 25% rispetto al tramadolo immodificato.

Eliminazione

In volontari sani, l’emivita (t½?) è di circa 6 ± 1.5 ore. Per l’O-desmetil-tramadolo, l’emivita t½? (6 volontari sani) è di 7,9 ore (intervallo 5,4 – 9,6 ore).

Quando viene somministrato nell’uomo tramadolo marcato con C14, circa il 90% è escreto per via renale e il rimanente 10% si ritrova nelle feci.

I dati di farmacocinetica del tramadolo mostrano una scarsa influenza dell’età dei volontari coinvolti fino a 75 anni. In volontari di età superiore ai 75 anni, l’emivita (t½?) dopo somministrazione orale era di 7,0 ± 1,6 ore.

Poichè il tramadolo è eliminato sia per via metabolica che per via renale, l’emivita (t½?) può risultare prolungata in caso di insufficienza epatica o renale. Tuttavia, l’aumento del valore di t½? è relativamente basso se almeno uno di questi due organi presenta una funzionalità normale. In pazienti con cirrosi epatica è stata determinata un’emivita di 13,3 + 4,9 ore; in pazienti con insufficienza renale (clearance della creatinina ? 5 ml/min) i valori erano di 11,0

± 3,2 ore.

PK/PD

Nell’ambito dell’intervallo terapeutico, il tramadolo ha un profilo farmacocinetico lineare.

La relazione tra PK/PD è dose-dipendente, ma varia all’interno di un ampio intervallo. Una concentrazione sierica di 100 – 300 ng/ml è generalmente efficace.


Traflash 50 mg compressa orodispersibile: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Traflash 50 mg compressa orodispersibile agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Traflash 50 mg compressa orodispersibile è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Traflash 50 mg compressa orodispersibile: dati sulla sicurezza

In studi di tossicità dopo dose singola e ripetuta (in roditori e cani), è stata necessaria un’esposizione al tramadolo 10 volte superiore rispetto all’uomo, prima di osservare tossicità a livello epatico.

I sintomi di tossicità da tramadolo sono quelli tipici degli oppioidi e comprendono agitazione, atassia, vomito, tremor, dispnea e convulsioni.

L’esposizione al tramadolo (> rispetto all’uomo), in studi condotti per l’intero arco di vita nei roditori non ha rivelato alcuna evidenza di carcinogenicità, e un insieme di tests di mutagenesi in-vitro e in-vivo è risultato negativo.

In studi condotti su animali (ratto e coniglio: la dose di tramadolo somministrata era stata sette volte più alta rispetto a quanto somministrato all’uomo) non hanno rivelato effetti teratogenici. Nei tests sono stati osservati minimi effetti embriotossici (ritardata ossificazione). Non è stato osservato alcun effetto sulla fertilità o sullo sviluppo della prole.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Traflash 50 mg compressa orodispersibile: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Traflash 50 mg compressa orodispersibile

Traflash 50 mg compressa orodispersibile: interazioni

Il farmaco non può essere somministrato in concomitanza con altri medicinali nei seguenti casi:

E’ stata messa in pericolo la vita dei pazienti trattati con inibitori delle monoaminossidasi, entro i 14 giorni precedenti la somministrazione dell’oppioide petidina, a causa di interazioni a livello del sistema nervoso centrale dei centri che regolano la respirazione e la circolazione (rischio di sindrome serotoninergica – vedere sotto). La possibilità che si verifichino simili interazioni tra inibitori delle monoaminossidasi (inclusi gli inibitori selettivi MAO A e B e il linezolid) e tramadolo non può essere esclusa.

La combinazione di agonisti misti/antagonisti (es. buprenorfina, nalbufina, pentazocina) con tramadolo deve essere evitata perchè è teoricamente possibile che in queste circostanze l’effetto analgesico di un agonista puro venga attenuato e che si verifichi una sindrome da astinenza.

Una attenta valutazione è necessaria quando il farmaco è utilizzato in concomitanza con altri medicinali, come nei seguenti casi:

L’uso terapeutico di tramadolo in associazione con farmaci serotoninergici quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs), gli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), gli inibitori della MAO (vedere paragrafo 4.3), gli antidepressivi triciclici e la mirtazapina, può causare tossicità serotoninica. Segni di sindrome da serotonina possono essere:

clono spontaneo

clono inducibile od oculare con stato di agitazione o diaforesi

tremore ed iperreflessia

ipertonia e temperatura corporea superiore a 38°C con clono inducibile od oculare .

La sospensione dei farmaci serotoninergici determina generalmente un rapido miglioramento.

Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità dei sintomi.

La concomitante somministrazione di Traflash con altri farmaci che agiscono a livello centrale (inclusi altri derivati oppioidi, benzodiazepine, barbiturici, altri ansiolitici, ipnotici, anti- depressivi sedativi, antistaminici sedativi, neurolettici, farmaci ipotensivi agenti a livello

centrale, baclofen e alcool) possono potenziare l’effetto depressivo sul sistema nervoso centrale inclusa depressione respiratoria.

La somministrazione di Traflash in associazione con la carbamazepina dà luogo ad una marcata riduzione delle concentrazioni sieriche del tramadolo, con conseguente possibile riduzione dell’effetto analgesico e minor durata dell’effetto.

Il tramadolo può indurre convulsioni e potenziare l’effetto degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs), degli inibitori della ricaptazione di serotonina- noradrenalina (SNRIs), degli antidepressivi triciclici (TCAs), degli antipsicotici e di altri farmaci (come bupropione, mirtazapina, tetraidrocannabinolo) che abbassano la soglia convulsivante (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze specìalì e precauzìonì d’ìmpìego e paragrafo

5.2 Proprìetà farmacocìnetìche).

Sono riportati casi isolati di interazione tra tramadolo e agenti anticoagulanti cumarinici che portano ad un’aumentata INR (International Normalised Ratio), perciò grande cautela va esercitata quando si inizia un trattamento con tramadolo in pazienti trattati con anticoagulanti.


Traflash 50 mg compressa orodispersibile: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Traflash 50 mg compressa orodispersibile: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Traflash può causare sonnolenza, effetto che può essere potenziato dalla contemporanea assunzione di alcool e altri farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale. I pazienti ambulatoriali devono essere avvertiti di non guidare o usare macchinari in caso di comparsa di sonnolenza.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco