Varilrix: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile (Vaccino Varicella Vivo): sicurezza e modo d’azione

Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile (Vaccino Varicella Vivo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

VARILRIX è indicato per l’immunizzazione attiva contro la varicella dei soggetti sani, a partire dall’età di 12 mesi.

VARILRIX può essere utilizzato per profilassi post-esposizione, se somministrato a soggetti suscettibili esposti a varicella entro 72 ore dal contatto.

Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile: come funziona?

Ma come funziona Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile

Categoria farmacoterapeutica: Vaccino per Varicella zoster, codice ATC: J07BK01

Efficacia

L’efficacia dei vaccini per la varicella di GlaxoSmithKline (GSK) contenenti il ceppo Oka/RIT (Varilrix e Priorix Tetra) nella prevenzione della malattia da varicella confermata mediante Polymerase Chain Reaction – PCR o esposizione ad un caso di varicella, è stata valutata in un ampio studio clinico, nel quale bambini di età dai 12 ai 22 mesi hanno ricevuto una dose di Varilrix oppure due dosi del vaccino combinato morbillo, parotite, rosolia e varicella (Priorix tetra ), oppure due dosi di vaccino combinato morbillo-parotite-rosolia (Priorix) come controllo attivo. Nella tabella seguente sono presentati i dati di efficacia del vaccino verso la malattia da varicella confermata epidemiologicamente o mediante PCR di qualsiasi gravità e verso la malattia da varicella confermata di grado moderato o grave, in un periodo di follow-up primario di 2 anni (durata media 3,2 anni) e in un periodo di follow-up esteso di 6 anni (durata media 6,4 anni).

Gruppo Tempo Efficacia contro la malattia da varicella confermata di qualsiasi gravità Efficacia contro la malattia da varicella confermata di grado moderato o grave
Varilrix Anno 2 65,4 % 90,7%
(1 dose) n=2.263 (97,5% IC: 57,2;72,1) (97,5% IC: 85,9;93,9)
N = 2.487 Anno 6(1) 67,0% 90,3%
(N= 2266) (95% IC: (95% IC: 86,9;92,8)
61,8;71,4)
Vaccino combinato Anno 2 94,9% 99,5%
morbillo, parotite, n=2.279 (97,5% IC: (97,5% IC: 97,5;99,9)
rosolia e varicella 92,4;96,6)
(Oka/RIT) Anno 6(1) 95,0% 99,0%
(2 dosi) (N= 2279) (95% IC: (95% IC: 97,7;99,6)
N = 2.489 93,6;96,2)

N = numero di soggetti arruolati e vaccinati

analisi descrittiva

n=numero di soggetti con risultati disponibili (coorte di efficacia ATP)

In un studio condotto in Finlandia progettato specificatamente per valutare l’efficacia vaccinale di una dose di Varilrix, 493 bambini dai 10 ai 30 mesi d’età sono stati monitorati per un periodo di circa 2,5 anni dopo la vaccinazione. L’efficacia protettiva era del 100% contro i casi clinici comuni o gravi di varicella (? 30 vescicole) e dell’88% (IC 95%: 72-96%) contro qualsiasi caso confermato sierologicamente di varicella (almeno 1 vescicola o papula).

Varilrix è un preparato liofilizzato di virus della varicella vivi attenuati (ceppo OKA), ottenuti per diffusione virale in colture di cellule diploidi umane.

Sono stati eseguiti test in vivo nel topo, nel guinea pig, nel coniglio, nell’hamster e nella scimmia per dimostrare l’assenza di reazioni locali e sistemiche dovute alla somministrazione del vaccino. La verifica della mancanza di inquinanti batterici e virali è stata attuata utilizzando test in vitro.

Immunogenicità

Non esiste una soglia stabilita per la protezione contro la varicella; tuttavia l’immunogenicità è stata valutata misurando la sieroconversione a distanza di 6 settimane dalla vaccinazione, definita come la comparsa di anticorpi specifici, in un soggetto sieronegativo prima della vaccinazione. La presenza di anticorpi specifici è stata valutata con un test commerciale di immunofluorescenza indiretta (IIF), definendo come positivi i campioni con titolo uguale o superiore a 4.

Sebbene la sieroconversione non possa essere considerata come correlato sierologico di protezione clinica, l’esperienza derivata da 2 studi di efficacia protettiva di Varilrix contro varicella clinicamente diagnosticata nei bambini (513 bambini di età compresa fra 12 e 30 mesi) e giovani adulti (137 coscritti sieronegativi), indica che i soggetti che hanno sieroconvertito sono protetti verso forme di varicella clinicamente gravi (> 30 vescicole).

In bambini di età compresa tra i 9 mesi e i 12 anni, il tasso di sieroconversione totale, misurato 6 settimane dopo la vaccinazione con una dose, è risultato essere > 98%.

In bambini di età compresa tra i 9 mesi e i 6 anni, il tasso di sieroconversione, misurato 6 settimane dopo la vaccinazione con una seconda dose, è risultato essere del 100%. Un

marcato incremento dei titoli anticorpali è stato osservato a seguito della somministrazione di una seconda dose (incremento GMT da 5 a 26 volte)

Nei soggetti di età superiore a 13 anni il tasso di sieroconversione è risultato pari all’85% dopo la somministrazione della prima dose, e del 100% dopo la seconda dose. Il 77-86% dei soggetti erano ancora sieropositivi a distanza di due anni dalla vaccinazione.

In uno studio clinico nel quale bambini di età dai 12 ai 22 mesi avevano ricevuto due dosi di vaccino combinato morbillo, parotite, rosolia e varicella (Oka/Rit) e una dose di Varilrix, i tassi di sieropositività per gli anticorpi antivirus varicella zoster, in termini di soggetti con una concentrazione anticorpale uguale o superiore a un parametro soglia definito, osservati dopo periodi di follow up di 2 e 6 anni, sono presentati nella seguente tabella:

Gruppo Tempo n ELISA
?25 mUI/ml
n ELISA
?50 mUI/ml
GMC
Varilrix Anno 2 1218 92.1% 1006 76.1% 149.2
(1 dose) (N=1322) (95% IC: (95% IC: 73.7 (95% IC:
N = 2.487 90,5;93,5) ;78,4) 136.7
;162.9)
Anno 6(1) 96.6% 916 89,6% 418,3
(N= 1022) 987 (95% IC: (95% IC: (95% IC:
95,3;97,6) 87,6;91,4) 380,5
;459,7
Vaccino Anno 2 1384 99.6 % 1340 96.4% 419.0
combinato (N= 1390) (95% IC: (95% IC: 95.3 (95% IC:
morbillo, 99.1; 99.8) 97.3) 392.8 447.0)
parotite, Anno 6(1) 1288 99.8% 1267 98.1% 681.2
rosolia e (N= 1291) (95% IC: 99.3 (95% IC: 97.2 (95% IC:
varicella 100) 98.8) 636.2 729.4)
(Oka/RIT)
(2 dosi)
N = 2.489

N = numero di soggetti con risultati disponibili

GMC: Media geometrica anticorpale calcolata su tutti i soggetti

ELISA= saggio immuno-assorbente legato ad un enzima (enzyme-linked immuno-sorbent assay) n/% = numero/percentuale di soggetti con concentrazione uguale o superiore ad un valore specificato

Efficacia nei bambini

Negli studi clinici la maggior parte dei soggetti vaccinati che era stata successivamente esposta alla possibile infezione da virus selvaggio sono risultati essere o completamente protetti dalla forma clinica di varicella o hanno sviluppato una forma lieve di malattia (basso numero di vescicole, assenza di febbre).

In uno studio specificamente disegnato per valutare l’efficacia vaccinale, 513 bambini di età compresa tra 12 e 30 mesi sono stati seguiti per un periodo di follow-up pari a 29,3 mesi.

L’efficacia protettiva del vaccino nei confronti di qualunque forma clinica di varicella (almeno 1 vescicola o papula) confermata sierologicamente è risultata essere pari all’88%, mentre l’efficacia verso forme più gravi (almeno 30 vescicole) è risultata essere pari al 100%. La coorte in studio è stata seguita per un ulteriore periodo di osservazione che è arrivato fino a circa 4 anni dopo la vaccinazione. L’efficacia protettiva del vaccino nei 4 anni di osservazione nei confronti dei casi sierologicamente confermati di varicella di qualsiasi gravità è risultata essere pari al 77% (IC95% 63%-86%).

Sono stati inoltre valutati dati di efficacia vaccinale in condizioni normali di utilizzo sul campo in bambini a partire dai 12 mesi di età. I dati disponibili per l’analisi provengono da un totale di 161.602 bambini di cui 26.340 vaccinati e 135.262 non vaccinati. La stima dell’efficacia vaccinale, calcolata in anni-persona, è risultata pari al 92% (follow up mediano 31 mesi).

Efficacia negli adulti

L’efficacia vaccinale negli adulti è stata valutata tramite uno studio controllato con placebo nel quale due dosi di vaccino erano state somministrate ad un intervallo tra le dosi di 2 mesi. I soggetti vaccinati (137 giovani adulti) sono stati seguiti per un periodo medio di 18 mesi. Una stima conservativa dell’efficacia protettiva del vaccino nei confronti dei casi clinici di varicella di qualsiasi gravità è risultata pari al 75,9% (IC95% 43,8%-89,7%): degli 11 soggetti vaccinati nei quali è comparsa la malattia in forma clinica, solo 2 hanno avuto più di 200 vescicole in confronto al 57% nei soggetti non vaccinati.

In tutti gli studi di efficacia i soggetti che hanno risposto alla vaccinazione e che hanno poi sviluppato una forma clinica di malattia hanno avuto meno lesioni rispetto ai soggetti non vaccinati, dimostrando così un’attenuazione dell’infezione da varicella nei soggetti non completamente protetti.

Non esistono dati sulla efficacia preventiva nei confronti dell’herpes zoster.


Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile

Non applicabile.


Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile: dati sulla sicurezza

Dati preclinici di sicurezza non rivelano un rischio particolare per gli esseri umani sulla base dei test di sicurezza generale condotti sugli animali.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile

Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile: interazioni

Se deve essere eseguito il test della tubercolina questo deve essere effettuato prima o contemporaneamente alla vaccinazione, poiché è stato riportato che i vaccini virali vivi possono causare una depressione temporanea della sensibilità cutanea alla tubercolina. Poiché questa anergia può durare fino a un massimo di 6 settimane, il test della tubercolina non deve essere effettuato entro tale periodo dopo la vaccinazione per evitare risultati falsi negativi.

In soggetti che hanno ricevuto gammaglobuline umane (incluse quelle specifiche anti- varicella zoster, VZIG) o trasfusioni di sangue, la vaccinazione deve essere rimandata di almeno tre mesi a causa della probabilità di insuccesso del vaccino dovuto ad anticorpi verso varicella, acquisiti passivamente.

Dal momento che durante l’infezione naturale da varicella, è stata segnalata la Sindrome di Reye in seguito all’utilizzo di salicilati, chi riceve il vaccino deve evitare l’assunzione di salicilati nelle 6 settimane successive alla vaccinazione.

VARILRIX può essere somministrato contemporaneamente al vaccino virale vivo contro morbillo, parotite e rosolia o al vaccino DTPa (difterite, tetano e pertosse acellulare) utilizzando siti di iniezione e siringhe separate.

La chemioterapia di mantenimento deve essere interrotta almeno una settimana prima della vaccinazione e ripresa una settimana dopo. I pazienti non devono essere vaccinati durante la radioterapia.

Nei casi di trapianto d’organo, la vaccinazione deve essere eseguita alcune settimane prima della somministrazione della terapia immunosoppressiva.


Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Varilrix polvere e solvente per soluzione iniettabile: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non interferisce sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco